COMANDI: SIAMO ALLA FARSA

 

  

La storia dei comandi è l’ultima di tante storie che testimoniano il livello raggiunto all’Istituto nelle relazioni sindacali e quindi nel rapporto dell’Amministrazione con i propri lavoratori.
Siamo alla totale mancanza di rispetto!
Il rispetto dovuto a chi con il proprio lavoro e la propria dedizione cerca, nonostante tutto e tutti, di garantire un servizio degno di un paese civile a tutta la cittadinanza.
 

Non è possibile che la vita lavorativa, e non solo, di circa 700 colleghi attualmente in comando sia affidata alle “voci” o al sentito dire.
Cosi come, non è possibile che un’eventuale decisione circa la scelta di continuare o no a utilizzare personale in comando sia presa senza un confronto con le OO.SS., un confronto necessario affinché ci siano spiegate non solo le motivazioni alla base di tale scelta ma, soprattutto, le conseguenze in termini di tenuta dei servizi.
 

Rinunciare ai comandi vuol dire aggiungere ai circa 3000 esuberi previsti dalla legge di revisione della spesa altre 700 persone. In pratica l’INPS darebbe il segnale che non solo può fare a meno di 3000 persone, ma rilancia mandandone via altre 700.
 

A noi non sembra una mossa molto furba, anche perché se la motivazione dovesse essere legata alla necessità di recuperare risorse, per ottenere i risparmi previsti dalla normativa attuale, questo vorrebbe dire, poiché i risparmi devono essere strutturali, rinunciare anche in futuro ai comandi senza che nel frattempo ci sia data la possibilità, che per noi è una priorità, di assumere gli idonei alle graduatorie dei concorsi fatti o di farne di nuovi.
Per non parlare, inoltre, del fatto che devono dimostrarci e, soprattutto, convincerci che non c’erano alternative possibili di risparmio negli altri capitoli di spesa.
La sensazione, non certo dovuta alla sola faccenda dei comandati, è che si stia navigando a vista, cosa che non può essere consentita quando si ha a che fare con la vita delle persone, con le loro aspettative e con il loro lavoro e soprattutto quando si ha la responsabilità di gestire un Ente come l’INPS. 
 
Ribadiamo la richiesta che nel prossimo imminente, incontro sia affrontata e risolta la questione dei comandati (cosi come già richiesto unitariamente il 3 gennaio u.s.) e auspichiamo, inoltre, sia l’occasione per dare  un cambio di rotta repentino al sistema delle relazioni sindacali al fine di creare il  clima per un confronto che ci veda lavorare insieme per la difesa dell’INPS e del suo futuro.

Tante e complicate sono le questioni in sospeso… sarà il caso di cominciare a risolverle.

Roma, 09 gennaio 2013    
 
 
     il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
                       Oreste Ciarrocchi
 

 

 
 

INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA MAGRI

 

Oggi pomeriggio si è tenuto un ulteriore incontro con il Sottosegretario alla Difesa, dr. Gianluigi Magri, in merito al riordino della Sanità militare in senso interforze.
 
In apertura di riunione il Sottosegretario ha fornito le seguenti informazioni:
è stata assicurata una disponibilità ad accogliere la richiesta sindacale di destinare parte delle risorse che si risparmieranno per finanziare il Fondo Unico di Amministrazione nel limite massimo del 50%;le procedure di reimpiego, disciplinate dalle norme del contratto integrativo, al momento sono state attivate soltanto in talune realtà territoriali;per ciò che concerne la situazione di maggiore criticità, ossia Chieti, 6 unità di personale, e non più 4, potranno essere reimpiegate presso il locale Comando dei Carabinieri, mentre 2 lavoratori saranno collocati in quiescenza dal prossimo 1° luglio. Per il restante personale, per il quale occorrerà attivare la mobilità volontaria presso altre Pubbliche Amministrazioni in ambito provinciale, il Prefetto di Chieti ha assicurato la propria disponibilità a convocare un’apposita conferenza dei servizi al fine di ricercare le soluzioni più idonee. 

Nel corso dei nostri interventi, nel prendere atto delle comunicazioni dell’Amministrazione, abbiamo fatto presente quanto segue:
1.  per ciò che concerne i risparmi che in quota parte potranno finanziare il FUA, abbiamo chiesto di convocare una specifica riunione per definire quantità e modalità. A tal fine è stato concordato di fissare l’incontro per i primi giorni del prossimo mese di febbraio per concordare e sottoscrivere uno specifico protocollo d’intesa sulla materia;
2.  per quanto riguarda, invece, il reimpiego del personale attualmente impiegato nelle strutture della Sanità militare, abbiamo chiesto all’Amministrazione di fornire una proposta complessiva di reimpiego per ogni realtà territoriale interessata, che dovrà essere successivamente ridiscussa al tavolo nazionale e, qualora definita, trasmessa alle sedi periferiche ai fini dell’attivazione della concertazione locale per l’ottimale impiego dei lavoratori interessati. L’Amministrazione si è dichiarata disponibile ed è stato deciso di fissare un nuovo incontro per il prossimo 23 gennaio;
3.  per Chieti, infine, abbiamo chiesto che, dopo la conferenza dei servizi che sarà convocata dal Prefetto, di interessare comunque il Dipartimento della Funzione Pubblica al fine di favorire la mobilità volontaria dei lavoratori interessati presso altre Pubbliche Amministrazioni in sede provinciale.
 
Continueremo a seguire la problematica con la massima attenzione e vi terremo costantemente informati degli sviluppi.

Roma, 8 gennaio 2013
 

            FP CGIL                  CISL FP                      UIL PA
       Noemi Manca             Paolo Bonomo         Sandro Colombi

 

NEWS

Il pericolo di una sanità per ricchi e una per poveri

 

Chiarimenti note STAFFCNVVF inerenti il rilascio/rinnovo delle patenti di guida VF.

08.01.2013 – In allegato Chiarimenti note STAFFCNVVF inerenti il rilascio/rinnovo delle patenti di guida VF.

Informativa relativa al conferimento di reggenze di incarichi dirigenziali nel CNVVF.

08.01.2013 – In allegato informativa relativa al conferimento di reggenze di incarichi dirigenziali nel CNVVF.

Fp Cgil: 8 gennaio 2013 – Sit-in al DAP contro trasferimenti punitivi.

 

Alle 17:50 su T9 (canale 828 SKY, 122 Digitale Terrestre) il servizio sul sit-in.

 
 
 
 
 

 

Le agenzie di stampa:
 
 


 

Intervista a Francesco Quinti su Radio Popolare:

 

 
 

Comunicati Stampa:

 

Carceri: domani presidio contro i trasferimenti punitivi e lo scandalo dei distacchi, 8mila agenti in meno e 30mila detenuti in più, le carceri esplodono

Domani 8 gennaio, a partire dalle ore 10:00, l’Fp-Cgil terrà un presidio davanti alla sede centrale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Largo Luigi Daga 2, Roma, per protestare contro i trasferimenti di sede che hanno colpito diversi delegati e iscritti all’organizzazione sindacale. I provvedimenti, definiti “punitivi” dalla Funzione Pubblica Cgil Nazionale, giungono in seguito alle denunce riguardanti il distacco di personale di Polizia Penitenziaria presso altri servizi e uffici centrali, piaga antica e irrisolta che continua a essere messa in atto dal Dap. 

Distacchi che pesano ulteriormente su un organico che dovrebbe contare su circa 45mila poliziotte e poliziotti, così come stabilito dal DM dell’8 febbraio 2001 pensato per una popolazione di circa 37/38 mila detenuti contro gli attuali 68mila. A oggi sono solo 37.500 unità quelle effettivamente in servizio nell’amministrazione penitenziaria, 8mila agenti in meno a fronte di 30mila detenuti in più. 

Tra quelli in servizio 4000 circa sono attualmente impegnati in compiti istituzionali diversi da quelli svolti nelle carceri, dal Ministero della Giustizia al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dalle Scuole di Formazione e aggiornamento ai Provveditorati regionali, dagli UEPE (uffici esecuzione penale esterna) al Gom (gruppo operativo mobile), dalle Fiamme Azzurre all’USPEV (ufficio scorte), dalle Procure della Repubblica alla Magistratura di sorveglianza ai Tribunali e altro ancora. 4500 circa sono i poliziotti penitenziari che risultano quotidianamente impiegati nei servizi di traduzione e piantonamento, 2800 circa quelli che prestano servizio in amministrazioni ed enti statali e parastatali o vengono impiegati in servizi amministrativi dentro e fuori dal carcere. Circa 1000 operano nella Giustizia Minorile. 

Questo fenomeno riduce di fatto a poco più di 24mila gli agenti che operano in carcere. Per supplire alle forti carenze il personale di Polizia Penitenziaria è obbligato a effettuare un numero eccessivo di ore di lavoro straordinario, molto spesso con doppi turni, subendo un ulteriore stress psicologico e fisico oltre a quello, già opprimente, causato dal sovraffollamento. Una situazione insostenibile a cui va posto rimedio. 

Roma, 7 Gennaio 2013 

 
 
 

Carcere: liste di proscrizione al Dap per iscritti e delegati Cgil, Tamburino scatena la caccia

“Il dr. Giovanni Tamburino, capo del Dap, ha ufficialmente aperto la stagione della caccia contro chi ha avuto il coraggio di non piegarsi al potere che governa unilateralmente la Polizia Penitenziaria. Alla direzione generale del personale in questi giorni sono state fatte pervenire le prime liste affinché disponga i provvedimenti di allontanamento dalle proprie sedi di servizio di delegati e iscritti alla Fp-Cgil. Un atteggiamento padronale intollerabile”. Con queste parole Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp-Cgil, denuncia i vari episodi che si stanno susseguendo ai danni di delegati e iscritti alla propria organizzazione, a suo dire oggetto di una “pulizia sindacale”. 

“Se questa è una risposta alle nostre denunce sull’immotivato ricorso del Dap a provvedimenti di distacco di personale di Polizia penitenziaria, allo stato attuale carente di circa 7000 unità, è molto scomposta. Continueremo a dar seguito alle nostre richieste – aggiunge Fratini – specie in una fase di grave crisi del sistema penitenziario”. 

“Mai prima d’ora era stata così ferocemente messa in discussione la democrazia, il sistema di garanzie e partecipazione sindacale nell’amministrazione penitenziaria – afferma Francesco Quinti, coordinatore nazionale del comparto sicurezza per l’Fp-Cgil – mai avremmo potuto pensare che i delegati e gli iscritti alla Cgil potessero essere perseguitati dal loro capo, un magistrato nominato da un governo tecnico”. 

“Chiediamo al Ministro della Giustizia Severino e a tutte le istituzioni preposte – concludono i due sindacalisti – di intervenire affinché si interrompano subito queste odiose pratiche intimidatorie”. 
 
Roma, 4 Gennaio 2013 

 

Trasferimenti temporanei al Comando Provinciale VV.F. di L'Aquila.

 
 

Roma, 7 gennaio 2013
 

Al Capo Dipartimento VV.F.,S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
 
e p.c.:
                   Al Capo del C.N.VV.F.
Dott. Ing. Alfio PINI
 
Al Direttore Centrale per le Risorse Umane
Dottssa Carla CINCARILLI
 
Al Direttore Centrale  per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico
Dott. Ing. Pippo Sergio MISTRETTA
 
Al Dirigente dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE

 
 
 

Oggetto: Trasferimenti temporanei al Comando Provinciale VV.F. di L’Aquila.  
 

Con riferimento alla circolare n. 36713 del 27.12.2012, si evidenzia che in data 18 dicembre 2012 si è svolta presso la Direzione Regionale per l’Emilia Romagna una procedura di conciliazione, relativa all’argomento in oggetto, nella quale è stata verbalizzata l’intenzione dell’Amministrazione di valutare il reintegro presso i Comandi interessati del Personale tresferito.
 
A tale riguardo, pertanto, si chiede l’emanazione di un’apposita disposizione al fine di chiarire le modalità per il richiamo in servizio del personale nei Comandi dove si sono generate le carenze.
 
In allegato si invia copia del verbale di conciliazione e si porgono distinti saluti.

                                                                                                  Coordinatore Nazionale
                                                                                                         FP CGIL VVF
                                                                                                    Mario MOZZETTA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritardi pagamento transazioni commerciali. Richiesta incontro.

 
 

Roma, 7 gennaio 2013
 

Al Capo Dipartimento VV.F.,S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
 
e p.c.:
                   Al Capo del C.N.VV.F.
Dott. Ing. Alfio PINI
 
Al Direttore Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali
Dott. Ing. Dante PELLICANO
 
Al Dirigente dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE

 
 
 

Oggetto: D.Lgs. 9/11/2012 n. 192 e note successive, lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Richiesta incontro.   
 

In relazione al D. Lgs.vo n. 192 del 09/11/2012, la scrivente OS aveva recepito la palesata “restrizione” in merito al pagamento delle fatture con scadenza inderogabile  a 30 giorni o a 60 giorni, se in accordo tra le parti. 
 
Fino ad oggi, l’art. 3 del D.Lgs. n. 231 del 09.10.2002 sulla “Responsabilità del debitore” aveva avuto quale prassi interpretativa consolidata la possibilità di evitare il pagamento degli interessi di mora sostenendo e dimostrando la tesi che “il ritardo nel pagamento delle fatture era stato determinato dall’impossibilità della prestazione derivante da causa non imputabile al debitore”, anche nel caso in cui gli accreditamenti tardavano ad essere assegnati ai singoli Funzionari Delegati dagli uffici centrali.
 
Al riguardo, la nota prot. RISLOG 0033168 del 17/12/2012, avente oggetto “Cap. 1951/01 – Autorizzazione alla proroga”, puntualizza che “il ritardo nell’accreditamento dei fondi sui vari capitoli di spesa da parte degli Uffici Centrali”, di cui all’art. 3 del Decreto in oggetto, non può esser considerata “causa non imputabile al debitore”.
 
Tale precisazione cambia in modo radicale il modo di agire e la responsabilità di tutti i funzionari delegati, i quali si vedono obbligati, per garantire lo svolgimento dell’attività di soccorso tecnico alla popolazione, da un lato a pagare gli impegni assunti entro i termini molto ristretti stabiliti dal citato D. Lgs.vo n. 192, dall’altro ad impegnare somme di cui non sempre hanno disponibilità sul relativo capitolo di bilancio.
 
Secondo quindi le ultime disposizioni, il funzionario delegato, responsabile altresì del soccorso tecnico, si troverebbe a dovere rispondere personalmente degli impegni assunti, senza una copertura finanziaria certa, anche quando risultino necessari ed improcrastinabili per la gestione del Soccorso Tecnico Urgente che ha tempi assai diversi da quelli della gestione dei fondi.
 
Al fine di chiarire le modalità operative, uniformare i comportamenti ed ancora  tutelare i funzionari delegati, si richiede un incontro urgente nel quale vengano con chiarezza espressi gli indirizzi dell’Amministrazione per i dirigenti funzionari delegati, in attesa di ricevere gli accreditamenti necessari agli acquisti funzionali alle attività di tutte le strutture VF.
 
Certi di un sollecito riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

                          Coordinatore Nazionale
                                 FP CGIL VVF
                             Mario MOZZETTA
                  Coordinatore Area Dirigenti Direttivi 
                                FP CGIL VVF
                               Ugo D’ANNA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Rieti – Proclamazione dello stato di agitazione Dei Vigili del Fuoco.

07.01.2013 – In allegato  Rieti – Proclamazione dello stato di agitazione dei Vigili del Fuoco. Le OO.SS. lamentano, in premessa, il mancato rispetto delle relazioni sindacali da parte del dirigente locale, in totale disaccordo con quanto previsto dagli articoli 7, 8, 32, 33, 34, e 35 degli accordi sindacali integrativi recepiti dal DPR  del 29 Maggio 2008.

news

Banca dati nazionale del DNA. Formazione del personale addetto al prelievo del campione biologico per la tipizzazione del profilo del DNA.

news

DAP: concessione dei riconoscimenti per anzianità di servizio e al merito di servizio.

P.C.D. del 14.12.2012 concernente “Modifiche dei criteri per le concessione dei riconoscimenti per anzianità di servizio e al merito di servizio dl personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.

 
 

Lettera al Sottosegretario di Stato, Malinconico

 

 Roma, 7 gennaio 2013

                                                                           Al Sottosegretario di Stato
                                                                           Sabato Malinconico
 

Spettabile Sottosegretario,
 
siamo a conoscenza dell’impegno da lei profuso per ottenere l’emendamento alla Legge di Stabilità che permette il completamento della formazione, sotto la responsabilità del Ministero della Giustizia, di circa 1500 lavoratori cassaintegrati e in mobilità che hanno già svolto tirocini in virtù di convenzioni con le province e le regioni in tutto il territorio nazionale.

Per questo motivo le chiediamo un incontro urgente per conoscere come il Ministero intende gestire la situazione e per poter dare il nostro contributo in qualità di rappresentanti di questi lavoratori per una veloce applicazione della norma; le ricordiamo che molti di questi lavoratori hanno già terminato i loro tirocini con le regioni e le province e molti altri sono prossimi al completamento. Sarebbe dunque oltremodo opportuno, per la riuscita del percorso formativo ed il funzionamento degli uffici, che ci fosse  continuità tra i due istituti.
Restiamo in attesa di una pronta convocazione.
 
                                                                       per Funzioni Centrali FPCGIL                                                                                                    Nicoletta Grieco

 
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