07.01.2013 – In allegato Bari – Costituzione ufficio T.A.S. – Nota al Comandante.
07.01.2013 – In allegato Rieti – Situazione drammatica del Comando Provinciale.
04.01.2013 – Brindisi – Certificazione sanitaria per malattia – Nota al Comandante
Siamo alla follia, mentre nelle carceri il poco personale rimasto cerca di garantire la minima sicurezza, nel ministero della giustizia di via Arenula si usano i poliziotti per imbiancare le stanze.
Risale a qualche giorno fa la storia: alcune stanze del dicastero guidato dalla ministra Severino sono state tinteggiate di giallo da poliziotti in servizio di vigilanza nel palazzo, agli stessi sono state consegnate dai responsabili tute di carta bianche e secchi di vernice: la “nuova divisa” del corpo della Polizia penitenziaria?
Invece di garantire la sicurezza sia dei cittadini che degli stessi detenuti, garantendo un corretto e necessario impiego dei poliziotti penitenziari, ecco dove finiscono i soldi dei contribuenti.
E’ uno scandalo soprattutto se si legge questa vicenda attraverso il filtro impietoso dei numeri: 45.000 unità è l’organico previsto per il corpo della Polizia penitenziaria, 37000 i poliziotti in servizio, di questi 5.000 sono gli addetti ai nuclei traduzione e piantonamenti, 3.200 gli agenti impiegati i compiti amministrativi, 2.800 quelli impiegati fuori dagli istituti di pena in compiti che nulla hanno a che vedere con le loro mansioni.
Solo 26.000 sono gli agenti di polizia penitenziaria impiegati nelle oltre 250 carceri del Paese; e ciò a fronte della drammatica situazione che il sovraffollamento consegna: 68000 detenuti presenti su nemmeno 45.000 posti disponibili.
Quelle della Ministro Severino sono, come qualcuno ha già detto, solo lacrime di coccodrillo: poteva cambiare la situazione e non solo non l’ha fatto, ma è riuscita addirittura a peggiorarla.
Roma, 19 dicembre 2012
Abbiamo appreso che negli uffici del Ministero della Giustizia di via Arenula assegnati al vertice della Polizia Penitenziaria e al personale del Corpo, che garantisce il servizio scorte e la sorveglianza del palazzo, sono state e continuano a essere trasferite, malgrado le disposizioni impartite dal Ministro Severino, numerose altre unità di Polizia Penitenziaria provenienti dal Polo Logistico di Rebibbia. Un struttura praticamente nuova e perfettamente funzionale che non capiamo per quale ragione debba essere abbandonata. Tutto questo in assenza di criteri trasparenti e oggettivi di scelta e senza il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali del personale. Parliamo di circa 370 poliziotti che, di fatto, sono stati sottratti agli istituti penitenziari da cui provengono, come noto in grande difficoltà operativa e funzionale. Ma la Corte dei Conti non aveva sollecitato un diverso e più consono impiego del personale della Polizia Penitenziaria?
Inoltre ci risulta che per tinteggiare i muri di taluni di quegli uffici sono stati incredibilmente impiegati poliziotti in servizio nella stessa sede, sottratti anche in questo caso ai propri compiti istituzionali, non si capisce a che titolo e se eventualmente utilizzando pressioni o promesse. Impegnare appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria per simili attività è non solo mortificante per l’intero Corpo, ma viola praticamente tutte le normative che sanciscono il corretto impiego dei poliziotti penitenziari, oltre che quelle altrettanto vincolanti per l’amministrazione che normano la ristrutturazione e gli interventi di natura manutentiva per i luoghi della pubblica amministrazione.
Chiediamo alla Ministra Paola Severino di ripristinare corrette relazioni sindacali, di aprire una riflessione complessiva sulle modalità di gestione del personale e di porre immediato rimedio a questo affronto alle condizioni delle nostre carceri, tutelando la dignità di quegli agenti e di tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria.
Roma, 12 Dicembre 2012
“La tesi sulla sanità di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi porterebbe inevitabilmente a due sanità: una privata ricca, per i ricchi, e una pubblica povera, per i poveri”. Con queste parole Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici, commentano in una lettera inviata al Corriere della Sera i contenuti dell’editoriale apparso stamane (“Lo Stato regala troppi servizi ai ricchi, ad esempio servizi sanitari gratuiti a tutti senza distinzione di reddito. Ha senso tassare il 50% del reddito delle fasce più alte per poi restituire loro servizi gratuiti? Non sarebbe meglio se quei servizi li pagassero, a fronte di una riduzione dell’imposizione fiscale?”).
“Abbattere il principio fondante per il quale ciascuno deve contribuire in base a quello che ha e ricevere cure in base ai propri bisogni di salute – aggiungono i due sindacalisti – significherebbe ledere un diritto riconosciuto come fondamentale dalla nostra Costituzione”.
“La scommessa della sostenibilità del servizio sanitario nazionale, che costa meno in Italia rispetto a Francia, Germania e Regno Unito, e molto meno rispetto agli Usa, si vince con una sua riorganizzazione e riqualificazione – concludono Taranto e Cozza – con l’uso appropriato di risorse che garantiscano i livelli essenziali di assistenza per tutti”.
Roma, 13 dicembre 2012
Al Direttore Generale
Dott. Mauro Nori
E p.c. A tutto il personale
Le scriventi organizzazioni sindacali chiedono che venga convocato a breve il tavolo negoziale dove, oltre al CCNI 2012, venga inserita all’o.d.g., come argomento prioritario, l’informativa relativa al piano dei risparmi da attuare per il reperimento delle risorse economiche necessarie per ottemperare agli impegni imposti all’INPS dalla normativa attuale, anche al fine di dare risposte certe ai lavoratori INPS e a quelli attualmente in comando presso le strutture dell’Ente.
Roma, 03 gennaio 2013
F.P.CGIL/INPS(O.Ciarrocchi)
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CISL–FP/INPS (S. Di Fusco)
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UILPA/INPS (A.Petricca)
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FIALP-CISAL/INPS (A.Giambelli)
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I rappresentanti sindacali, riuniti in assemblea con i lavoratori del C.E.M., esprimono la forte preoccupazione per le notizie che sono state fornite dal Direttore del Comitato Regionale Lazio, Dott.ssa Paccapelo, in merito allo stravolgimento del protocollo di intesa, che ci era stato sottoposto dalla C.R.I., nell’incontro del 27 dicembre u.s., redatto dopo numerosi incontri con rappresentanti del Ministero della Salute e del Commissario della Regione Lazio, la parte oggetto di totale cambiamento è quella che riguarda i lavoratori.
Nel merito, la A.S.L., pur facendosi carico del C.E.M., dichiara che lo gestirà con personale proprio.
Di fatto si licenziano i lavoratori a “tempo determinato” del C.E.M., che da decenni, garantiscono con professionalità e competenza i servizi.
Questa posizione, dell’ultimo secondo e comunicata infatti il giorno 31, oltre a nuocere i ragazzi assistiti, troncando di netto il rapporto e la continuità terapeutica assistenziale, FA TABULA RASA DI DECINE DI LAVORATORI CHE DA ANNI SONO IN SERVIZIO E CHE IMPROPRIAMENTE, VENGONO DEFINITI PRECARI!!!!!
Ad aggravare la già incandescente situazione, all’assemblea, hanno partecipato i primi due lavoratori licenziati, che lavoravano presso l’ex Autoparco di Roma, senza prendere in considerazione gli accordi di ricollocazione dei lavoratori, che per motivi di varia natura, non potessero più prestare la loro opera in un servizio in particolare.
I SINDACATI INDICONO L’ASSEMBLEA PERMANENTE NEI LOCALI DEL COMITATO PROVINCIALE DI ROMA, PER IMPEDIRE LO SMANTELLAMENTO DEL CEM, SARA’ IMPEDITA OGNI FORMA DI RICOLLOCAZIONE DELL’UTENZA E I LAVORATORI PRESIDIERANNO ONDE EVITARE QUALSIASI SMEMBRAMENTO DEL LORO SERVIZIO
Chiediamo un incontro urgente a tutte le parti interessate, C.R.I., A.S.L., REGIONE LAZIO E MINISTERO DELLA SALUTE.
Inizieremo da subito ad informare tutte le forze politiche che si accingono ad iniziare la campagna elettorale per la Regione, portandoli a conoscenza della nostra vertenza, ai candidati alla carica di Presidente della Regione, di qualsivoglia schieramento, chiediamo un incontro urgenze sulla situazione della C.R.I.
Per quanto riguarda le istituzioni, facciamo presente, che vista l’urgenza della situazione, se non avremo a breve una convocazione, ci riterremo autoconvocati, con le azioni susseguenti.
Sarà tenuto un puntuale resoconto delle risposte dei politici contattati, che sarà reso pubblico, per dar merito all’impegno, che certamente metteranno, nel salvaguardare un servizio di eccellenza quale è il C.E.M. e il futuro di tutti i lavoratori che lo hanno reso tale!!!!!!!!
Roma, 2 gennaio 2013
C.G.I.L. C.I.S.L./SI.NA.DI. U.I.L. FIALP-CISAL U.S.B. U.G.L.-INTESA
(Cocco) (Cosintino/Palmili) (Toso) (Maracchioni) (Gesmini) (Petrosino)
02.01.2013 – Varese – Stato di agitazione dei Vigili del Fuoco.