IMPORTANTE VITTORIA!!!
GRAZIE ALLA PRESSIONE ESERCITATA DALLA FP CGIL IL DAP RICONOSCE LA MONETIZZAZIONE DEL CONGEDO ORDINARIO MATURATO DURANTE IL PERIODO DI ASPETTATIVA PER INFERMITA’ A CUI SEGUE LA CESSAZIONE DAL SERVIZIO.
Il 31 dicembre 2012 scadono i termini e le condizioni che hanno sinora garantito le prestazioni indicate nella polizza sanitaria integrativa, fornita fino alla data su indicata da UNISALUTE ai dipendenti degli enti pubblici non economici, partecipanti, sia come fondatori dell’ASDEP, sia come aderenti successivi.
In primo luogo, la nuova polizza (Generali), su base annuale, garantirà nuove condizioni, con decorrenza 1° gennaio 2013, per un importo di 364 euro circa, lo stesso corrisposto fino a tutto il 2012, per ciascuno dei dipendenti (degli enti aderenti), ivi inclusi i componenti del loro nucleo familiare, purché fiscalmente a carico.
Essendo ancora l’aggiudicazione provvisoria non è stato ad oggi fissato con certezza l’importo previsto per i soggetti che volessero aderire volontariamente, come i pensionati, o i familiari fiscalmente non a carico.
Va, inoltre, chiarito che la polizza risponde ai requisiti previsti dal decreto pubblicato sulla G.U, n. 12 del 16 gennaio 2010 che prevedeva la costituzione di un’anagrafe dei fondi sanitari integrativi che dovessero spostare almeno il 20% del loro importo sulla copertura assicurativa per quei dipendenti che dovessero incorrere nello stato di non autosufficienza per tre delle voci seguenti: lavarsi, vestirsi, nutrirsi, andare in bagno, mobilità in casa, spostarsi. Finora le condizioni dovevano essere quattro.
L’importo del vitalizio mensile assicurato per tale evenienza raddoppia giungendo a 1150 euro mensili.
Nell’area dei ricoveri (con o senza interventi chirurgici) sono state ridotte le franchigie del 25% rispetto a quanto in uso fino a tutto il 2012, mentre per i ricoveri fuori network (per mancata disponibilità nella provincia) il massimale è passato dagli attuali 30.000 a 50.000 euro.
E’ stata introdotta, nel ricovero in struttura convenzionata, la possibilità di fruire di un‘equipe medica non convenzionata, con il rimborso parziale, per quest’ultima, del 60% della spesa. Attualmente tale forma mista non era prevista. Sono state aumentate le rette per degenza (da 400 a 500 euro) e da 800 a 1000 euro (più il 50% dell’eccedenza) per terapie intensive e sub-intensive.
L’importo dell’indennità sostitutiva giunge a 50 euro giornalieri.
Aumentano i giorni di copertura per le spese pre e post ricovero.
Con un massimale di 1.800 euro annui per nucleo familiare, sono state introdotte 16 nuove prestazioni nell’alta diagnostica, tra le quali la colonscopia, ecografia, la mammografia (anche in assenza di diagnosi e quindi per la prevenzione, con la sola necessità di una prescrizione medica), con una franchigia di 25 euro, se in rete o uno scoperto del 30% (minimo 50 euro) se fuori rete.
Sono stati migliorati i massimali per le cure e le protesi dentarie da infortunio, così come per le cure prolungate post diagnosi.
Le prestazioni ospedaliere ed extraospedaliere vengono ampliate e in proposito, tra l’altro, si segnala l’indennità da ricovero per atti violenti, subiti durante l’attività lavorativa, che, con ricovero temporalmente fissato ad almeno 5 gg. continuativi o 10 non continuativi, darebbe luogo alla percezione del 50% della retribuzione annua lorda, con tetto massimo a 300.000 euro lordi.
Restano invariate le condizioni per la premorienza.
Va precisato tuttavia che a breve on line sarà predisposto quanto necessario per la consultazione dei sinistri e relative liquidazioni, nell’intento di fornire un servizio più accurato e celere.
Roma, 7 dicembre 2012
Al Capo di Gabinetto del Ministero
della Giustizia
Pres. Filippo Grisolia
Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Pres. Luigi Birritteri
Al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Pres. Giovanni Tamburino
Al Capo Dipartimento della Giustizia
Minorile
Pres. Caterina Chinnici
Al Direttore Generale degli Archivi Notarili
Pres. Alessandro Giordano
OGGETTO: Indiscrezioni su FUA 2011 e Fua 2012.
Dalla fine del 2010 abbiamo scritto innumerevoli lettere per sollecitare l’apertura del tavolo sul FUA 2011, lo abbiamo fatto anche in tutte le sedi opportune sul fua 2012, ma sino ad oggi non abbiamo mai avuti riscontri ufficiali.
Da voci insistenti che circolano negli uffici e da trionfalistici comunicati sindacali, di organizzazioni evidentemente molto più informate di noi, apprendiamo che entro dicembre si andrebbero a chiudere entrambi gli accordi sul fua 2011 e sul fua 2012.
Certo negli ultimi anni lo stato gravemente degradato delle relazioni sindacali ci ha abituato a accordi separati, seguiti da lunghi periodi di latitanza da parte dell’Amministrazione, a loro volta seguiti da riunioni in cui ci venivano presentati accordi da firmare frettolosamente sulla linea del prendere o lasciare.
Non vorremmo che anche questa volta avvenisse lo stesso e, visto che ci avviciniamo alla fine della legislatura, sarebbe bello che l’Amministrazione, almeno per una volta, facesse una vera trattativa in modo da permettere a tutti i lavoratori di essere rappresentati.
Restiamo in attesa di notizie confortanti.
Roma, 7 dicembre 2012
Per FPCGIL Nazionale
Grieco/La Monica/Macigno
COMUNICATO STAMPA
Il COMUNE CONDANNATO PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE PER LE APERTURE PROLUNGATE DELLE BIBLIOTECHE CON LA MODIFICA UNILATERALE DEGLI ORARI DEL PERSONALE PART-TIME.
ACCOLTO IL RICORSO DELLA FP CGIL
Palermo 6 dicembre 2012 – Condannato il Comune di Palermo per comportamento antisindacale per aver disposto l’apertura pomeridiana delle biblioteche comunali, anche il sabato e domenica, modificando senza il consenso scritto dei lavoratori l’orario di lavoro del personale part time. Il giudice del lavoro ha accolto il ricorso presentato dalla Cgil dopo l’avvio da parte del Comune del procedimento disciplinare a carico del direttore della biblioteca di Casa Professa Filippo Guttuso, condannato anche a una sanzione pecuniaria per non aver voluto modificare l’orario di lavoro violando il sistema di relazioni sindacali previste dal contratto nazionale di lavoro. “A noi interessa dialogare col sindaco. Per questo chiediamo si torni al rispetto delle norme e delle corrette relazioni sindacali e si attivi subito un tavolo sull,organizzazione di tutti i servizi del Comune di Palermo – dichiarano a caldo Filippo Romeo, segeretario generale della Fp Cgil di Palermo e Giovanni Cammuca, segretario Fp Cgil con delega alle autonomie locali – L’avevamo scritto e detto in ogni sede che il Comune di Palermo, nel modificare l’ orario di lavoro stava violando non solo il sistema delle relazioni sindacali previsto dal contratto collettivo nazionale ma anche e soprattutto leggi dello Stato e direttive comunitarie dalle stesse previste.” “Ora – aggiungono i due rappresentanti sindacali – il sindaco presenti il conto ai dirigenti che, incuranti delle nostre osservazioni e delle violazioni che stavano commettendo, hanno calpestato i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, hanno attivato provvedimenti sostitutivi e avviato un procedimento disciplinare, conclusosi con l’irrorazione di una sanzione nei confronti di un dirigente che, invece, norme e procedure intendeva rispettare ed applicare”.”Chiediamo al Sindaco – proseguono Romeo e Cammuca – di convocare urgentemente un tavolo per ridiscutere tutti i servizi resi dal Comune, per ampliare orari di fruizione e migliorarne efficacia ed efficienza: esattamente le medesime proposte che cinque anni e mezzo fa facemmo all’allora candidato a sindaco, Leoluca Orlando, e che oggi coerentemente – concludono – riproponiamo al sindaco Orlando”.
Mentre qualcuno continua a denigrare l’operato di altri noi vogliamo evidenziare quanto già comunicato precedentemente ai lavoratori doganali in termini di correttezza e trasparenza per le procedure economiche all’interno delle aree per anni 2007-2008.
La problematica dello stallo delle procedure per i numerosi ricorsi, emersi prima e dopo la pubblicazione delle graduatorie, ci hanno portato alla richiesta dell’interpretazione autentica dell’art.83 comma 8 del CCNL, condivisa dall’amministrazione doganale, che può da subito dare seguito all’inquadramento dei lavoratori aventi diritto nella posizione economica immediatamente successiva.
Un lavoro certosino che è stato accettato dalla funzione pubblica e che ci consentirà a breve di sederci al tavolo dell’Aran per la firma di tale interpretazione.
L’atto di indirizzo comunicato all’Aran dal dipartimento della funzione pubblica a firma del Ministro Griffi è un atto imponente, chiaro ed esecutivo che non lascia pensieri di interpretazioni successive ma dispone che tale processo va a chiarire e ad applicare la normativa vigente in materia di concorsi(criterio dell’età anagrafica) evitando tra l’atro possibili profili di discriminazione nei confronti dei dipendenti collocati in posizione di pari merito; a ciò si aggiunge il fatto reale della impossibilità pratica di individuare in via definitiva il personale in posizioni ex aequo per i numerosi ricorsi in atto.
Restiamo quindi a disposizione della imminente convocazione da parte dell’Aran che coinvolgerà la parte pubblica e tutto il fronte sindacale che ha firmato il contratto delle Agenzia Fiscali e che avrà la responsabilità in quella sede di dare seguito in primis alle procedure 2007-2008 e successivamente alla procedura del 2010.
Vi terremo tempestivamente informati.
Roma 05/12/2012
FPCGIL UILPA CONFSAL-SALFi
Boldorini Colombi Callipo
Comunicato stampa di Nicola Preiti, Coord. Naz. Fp-Cgil Medici Medicina Convenzionata
Roma, 6 dicembre 2012
E’ in linea con il Decreto Balduzzi, la bozza di atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni nazionali che circola. I problemi che avevamo evidenziato sul Decreto li troviamo oggi tradotti nell’atto di indirizzo. E abbiamo la stessa opinione. Era logico aspettarsi che le Regioni volessero scaricare sui medici il peso del Decreto.
Non mancano le forzature, ad esempio con la previsione del rapporto esclusivo. Era fra le righe del decreto ed è un’esigenza implicita del tipo di riorganizzazione, ma si deve discutere, non si può dare per scontata (anzi gratis) prima di iniziare la partita. O con la previsione della sospensione e successiva riconversione delle indennità: se si sospendono chi paga i servizi erogati con esse? La scelta dei due tempi nasconde la volontà delle Regioni di fare cassa!
Non si capisce poi cosa c’entri l’emergenza territoriale con il ruolo unico della medicina generale. Per noi il ruolo unico è sacrosanto e dovrebbe riguardare tutti i medici convenzionati, pediatri e specialisti ambulatoriali. Ma i medici che fanno l’emergenza territoriale sono oggi al 70%-80% dipendenti. Insomma il ruolo unico c’è l’hanno già, è quello della dirigenza.
Le Regioni purtroppo non sono riuscite a contrastare il Decreto quando era il momento, indebolite politicamente dalle note vicissitudini e dalla incapacità di una visione organica e nazionale della riorganizzazione dell’assistenza territoriale. Ora è bene che facciano chiarezza senza accarezzare l’idea di trasferite tutto il carico sui medici.
Avevamo chiesto investimenti, risorse, modifiche normative e dei profili professionali effettivi. Avevamo dettagliato una visione di assistenza territoriale che andasse incontro alle esigenze di sostenibilità del sistema e anche alle moderne necessità assistenziali dei cittadini, richiesto di correlare gli obiettivi di salute, i servizi, con le strutture e le risorse strumentali, professionali e finanziarie necessarie.
Continueremo nelle nostre richieste in modo da rendere realizzabile l’h 24 per sette giorni a settimana, valorizzando e non penalizzando i medici.
06.12.2012 – In allegato – Appunto della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali su: Distintivi di qualifica – Mensa delle S.C.A. – Comando Provinciale VV.F di Ancona.