24.10.2012 – Retribuzioni al personale volontario discontinuo del Corpo Nazionale VV.F. – Appunto della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie.
Roma, 24 ottobre 2012
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici
Ing. Amedeo Fumero
Dipartimento per le Infrastrutture gli affari generali ed il Personale
Capo Dipartimento
Ing. Domenico Crocco
Alla Direzione Generale del Personale Dr. Marcello Arredi
All’Ufficio Relazione Sindacali
Dr.ssa Rosella Lanuti
SEDE
OGGETTO: Accordo nazionale turni e reperibilità.
A fronte dell’ultima improduttiva riunione convocata dall’Amministrazione, relativa alla sottoscrizione dell’accordo FUA 2011, la scrivente O.S. chiede una convocazione urgente per la definizione a livello nazionale dei criteri e dei parametri utili per l’individuazione di dette tipologie di lavoro.
Nel tutelare il diritto dei lavoratori a veder retribuite le prestazioni effettuate, è peraltro indispensabile procedere a regolamentare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale situazioni lavorative uguali.
Resta, peraltro, sotteso che la materiale contrattazione delle indennità di turnazione e di reperibilità è prerogativa delle RSU nell’alveo della contrattazione di secondo livello.
L’individuazione dei servizi e del personale impiegato in turni e reperibilità, congiuntamente alla tempestivo coinvolgimento delle OO.SS. consentirebbe di procedere al pagamento del salario accessorio in tempi brevi.
FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
24.10.2012 – A seguito delle richieste di chiarimenti, sotto allegate, pubblichiamo la risposta del Direttore Centrale Organizzazione e gestione risorse.
24.10.2012 – In allegato Comunicato unitario: 16 Novembre 2012 sit-in dalle ore 09,00 alle 13,00 nelle vicinanze del distaccamento di CARRASSI
COMUNICATO AI LAVORATORI CIVILI DELLA DIFESA
22 OTTOBRE 2012
La Commissione Difesa, nella seduta di mercoledì 17 ottobre, ha licenziato per l’Aula il ddl n. 3271 recante la delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e la petizione n. 1564 ad esso attinente.
Tale Riforma, come più volte rappresentato ai lavoratori, diminuisce progressivamente la presenza del personale civile della Difesa, e di quelle professionalità specifiche esistenti presso la nostra Amministrazione e che non hanno potuto trasmettere il loro know how.
Mentre si riduce così la spesa per il personale militare e civile della Difesa, sul fronte armamenti, l’unica nota positiva, è che al Parlamento viene assicurato il parere vincolante sugli acquisti.
Polemiche a parte, il dato di fatto sugli F35 è la dichiarazione del Segretario Generale che presiede alle acquisizioni di armamenti per la Difesa, che afferma quale sarà il costo medio:
si aggira intorno ai 127, 3 milioni di dollari (99 milioni di euro), superiore a quello stimato dallo stesso parlamento in 80 milioni di euro, per lievitazione dei costi iniziali che dovrebbero abbassarsi nel corso degli anni.
La spesa, dovrebbe essere ripartita negli anni, ma l’effettivo costo della spesa totale non è dato sapere, e l’acquisto viene giustificato da ricadute occupazionali militari e politiche positive, il cui dato ad oggi non risulta ancora essere chiaro.
In un momento di crisi, pur rispettando gli impegni internazionali che lo Stato italiano ha preso, NON SAREBBE IL CASO DI RIVEDERE O RIDIMENSIONARE LE SPESE PER ARMAMENTI ED INVESTIRE NEL MANTENIMENTO ED EFFICIENZA DELLO STRUMENTO MILITARE SECONDO I PRINCIPI COSTITUZIONALI E MAGARI DESTINARE PARTE DI ESSE AL MANTENIMENTO DELLO STATO SOCIALE?
Sarà nostra cura provvedere ad una integrazione del testo iniziale del ddl con gli emendamenti approvati ed informarvi sulle votazioni che avranno luogo in aula.
FPCGIL DIFESA UILPA DIFESA
Noemi Manca Sandro Colombi
24.10.2012 – In allegato dichiarazione dello stato di agitazione provinciale vvf Torino
24.10.2012 – In allegato nota su sedi di Terracina e Aprilia
24.10.2012 – In allegato Convocazione: sedi di servizio distaccate disagiate
Grazie all’intervento della FP CGIL che aveva denunciato il fatto che non vi fosse un ufficio che si occupasse del rimborso delle spese legali e che molti colleghi attendevano da anni di ricevere soldi ingiustamente spesi e mai rimborsati dall’Amministrazione, finalmente è stata istitutita una sezione presso l’ufficio del contenzioso che si occuperà di quanto in oggetto. in allegato la nota con cui protestavamo e la risposta del Capo del Personale che ha accolto le nostre richieste.
Care colleghe e cari colleghi,
di seguito ad un approfondimento politico e tecnico svolto in seno al Coordinamento nazionale e alla FP Cgil abbiamo valutato e ritenuto necessario che a sostegno delle nostre rivendicazioni sia utile aprire un contenzioso legale con l’Amministrazione Penitenziaria avente per oggetto gli effetti della sentenza del Consiglio di Stato sul lavoro straordinario espletato dopo le 36 ore settimanali.
Nei prossimi giorni invieremo ad ogni Coordinatore regionale – designato come unico referente incaricato di trattare la materia nell’ambito regionale di riferimento – l’indirizzo mail e il recapito telefonico dell’avvocato incaricato di curare l’avvio dei ricorsi individuali (da proporre a tutti gli operatori nostri iscritti, condizione ineludibile per la partecipazione all’iniziativa), al fine di concordare le modalità e ottenere il relativo materiale necessario a supportare le richieste dei colleghi interessati avanti ai competenti TAR.
Il nostro obiettivo di tutelare i colleghi sui singoli aspetti contrattuali e sui temi generali, rientra a pieno titolo nel novero delle iniziative e proposte avanzate dalla Fp Cgil Polizia Penitenziaria pubblicamente e, da ultimo, anche al Ministro Severino (relazioni sindacali,organizzazione del lavoro, sicurezza del e nel lavoro, etc.) negli incontri fin qui tenuti.
Auspichiamo che l’importanza dell’iniziativa avviata dal Coordinamento nazionale sia colta e immediatamente propagandata tra i nostri iscritti e anche tra quelli che allo stato non lo sono.
Fraterni saluti.
Il Responsabile Nazionale Fp Cgil
Comparto Sicurezza
Francesco Quinti