Ieri,16 ottobre, si è concluso il tavolo tecnico aperto sul FUA 2011 per trovare una soluzione al rilievo formulato dal Dipartimento della Funzione Pubblica sull’ipotesi di accordo sottoscritta nel giugno di quest’anno.
La modalità individuata per la corresponsione del FUA 2011, fatta propria dalla delegazione di parte pubblica e dalle Organizzazioni Sindacali, è stata formalizzata in un verbale, sottoscritto da tutti, che vi inviamo.
Ora sarà compito dell’Amministrazione ottenere in tempi brevissimi il “via libera” dal Dipartimento della Funzione Pubblica, per poter avviare le contrattazioni di sede.
Sottoscrivendo questo protocollo abbiamo cercato di salvare l’impostazione dell’ipotesi di accordo messa in discussione da Funzione Pubblica senza dover riaprire il tavolo contrattuale e quindi dover ripercorrere tutto l’iter di certificazione che comprometterebbe l’erogazione del Fondo stesso, cosa che, visti i tempi che corrono e l’accanimento del Governo nei confronti dei pubblici dipendenti, arrecherebbe un ulteriore danno economico alle lavoratrici e ai lavoratori del MIUR.
Attendiamo gli esiti della vicenda, ricordando all’Amministrazione che sarebbe gravissimo perdere i fondi del FUA per responsabilità che certamente non hanno le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori del Ministero.
Appena avremo notizie dell’esito ve le comunicheremo e, in caso positivo, approfondiremo le modalità con cui andranno ripartiti i fondi di sede.
Roma, 16 ottobre 2011
FP CGIL UIL PA
Boccuni Ripani
La CGIL CFS, nel segnalare una serie di pesanti problematiche che riguardano una attività che l’Amministrazione ha voluto a tutti i costi far partire con alcuni vizi di fondo, chiede una urgente e seria rivisitazione del servizio nautico, in particolare di quello marino, alla luce della sempre più forte carenza di personale sul territorio e delle minori risorse che, anno dopo anno, verranno assegnate a tutti i settori pubblici, compreso il nostro.
Si chiede anche se non convenga, alla luce delle priorità da individuare, puntare sulla valorizzazione del servizio nelle acque interne.
Ciò comporterebbe forti risparmi generali nonché un recupero parziale di personale sul territorio.
Concorso interno per titoli ed esami per complessivi 4 posti prt la nomina alla qualifica di Ispettore Superiore del ruolo maschile – comunicazione prova d’esame.
Roma, 15 ottobre 2012
Al dott. Fabio Carducci
Direttore Centrale Organizzazione
e gestione risorse
Oggetto: FPS 2011 – Richiesta di chiarimenti.
Nel costituire il Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2011, il MEF ha trasferito all’AAMS l’importo di € 1.560.000, come quota parte destinata ai 1400 lavoratori trasferiti, dal primo marzo del 2011, nei ruoli dell’AAMS.
Nella costituzione provvisoria del Fondo per le Politiche di Sviluppo delle Risorse Umane e per la Produttività per l’anno 2011, siglato il 26 settembre 2012, l’AAMS ha utilizzato circa € 800.000 delle menzionate risorse assegnate dal MEF.
Considerato che l’utilizzo e la relativa ripartizione del fondo devono essere contrattati con le OO.SS, la scrivente chiede a codesta Amministrazione di conoscere a quali finalità sono stati destinati i restanti € 700.000 non confluiti nel FPS 2011 dell’AAMS.
Cordiali saluti.
CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
“Il Consiglio dei Ministri rimetta mano al cosiddetto Decreto Enti Locali per permettere anche ai Comuni che già oggi sono entrati nella procedura di ‘dissesto guidato’ di usufruire degli aiuti”, con queste parole Federico Bozzanca, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil, chiede al Governo un impegno per modificare i requisiti di accesso al fondo anti-dissesto per i Comuni in difficoltà.
“Allo stato attuale resterebbero fuori, tra le altre, importanti città in gravi difficoltà come Alessandria, Ancona e Reggio Calabria. In tal senso – aggiunge il sindacalista – ci uniamo alla richiesta del Sindaco di Torino e neo presidente dell’Anci Piemonte, Piero Fassino, che ha chiesto di modificare il testo per non punire intere comunità privandole di servizi essenziali. Non è possibile che a pagare, come nel caso per nulla eccezionale di Reggio Calabria, oltre ai cittadini siano i lavoratori con i loro stipendi, che l’amministrazione ha annunciato di voler decurtare per rientrare dal debito. Un caso a cui andrebbe posto rimedio e che bisognerebbe evitare si ripeta in altre realtà”.
“Il Governo, che con i suoi tagli lineari ha peggiorato lo stato delle finanze degli enti locali, faccia in modo che a ricevere aiuto siano anche quei Comuni che già oggi vivono situazioni di dissesto. Il caso contrario – conclude Bozzanca – sarebbe incomprensibile e avrebbe ricadute pesantissime su questi territori”.
Roma, 8 ottobre 2012
Tutti in corteo a Roma il 27 ottobre 2012 per il diritto alla cura e per il diritto a curare
Care compagne e cari compagni
è ora di fermare gli obbiettivi di più liberalizzazioni e più privato in sanità contenuti nell’ l’Agenda del Governo Monti di fine agosto, che si stanno concretizzando con la raffica di ulteriori tagli al servizio sanitario pubblico: in tre anni siamo arrivati a quasi 24 miliardi. E’ ora di fermare i progetti sbagliati e pericolosi di Alesina e Giavazzi che in prima pagina sul Corriere della Sera propongono un servizio pubblico per i poveri, tagliando parte delle tasse ai ricchi che si potranno rivolgere al privato. Dobbiamo dire no a due sanità, una per i poveri e una per i ricchi. Così non va bene per l’universalità della tutela della salute e costa di più.
In Italia abbiamo ancora la più conveniente assicurazione sanitaria per tutti: il SSN. Spendiamo meno della media europea con indicatori di salute tra i migliori, dall’aspettativa di vita alle morti evitabili.
E non dobbiamo dimenticare che la sanità è il settore della PA che da tempo ha portato avanti una vera spending review, come certificato dalla stesa Corte dei Conti, e che meglio riesce ad offrire prestazioni e servizi a buon livello a costi contenuti: un ottimo rapporto costi-benefici.
Ma non basta fermare i tagli. Dobbiamo ridurre le diseguaglianze sempre maggiori tra Nord e Sud, eliminare le mani delle cattiva politica, degli sprechi, della corruzione e della criminalità organizzata e dare una risposta al precariato.
La spending review ci porta 18mila posti letto in meno negli ospedali e ci lascia senza risorse per potenziare l’alternativa territoriale, al di là della propaganda del Ministro Balduzzi sull’assistenza territoriale H24.
La legge di stabilità introduce nuovi tagli, prolunga il blocco dei contratti e delle convenzioni ed elimina perfino l’indennità di vacanza contrattuale fino a tutto il 2014. Siamo sempre di meno, con minori risorse e con grave disagio, a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.
Il decreto Balduzzi da la possibilità alle Regioni di trasferire in modo unilaterale ed arbitrario i dipendenti delle aziende sanitarie da una provincia all’altra; penalizza medici e cittadini spingendoli verso la libera professione nel privato; lascia la possibilità ai direttori generali nominati dalla politica di scegliere il direttore di struttura complessa nell’ambito di una terna; introduce il criterio del contenimento dei costi nella valutazione dei dirigenti medici e sanitari; mantiene la figura del medico di guardia medica; impedisce il passaggio alla dipendenza dei medici del 118; consente il rinnovo dei contratti dei precari, anche per la dirigenza, ma non avvia nessun percorso di stabilizzazione; consente ai dirigenti medici e sanitari di poter andare in pensione a 70 anni, a discrezione dell’azienda e impedendo nuove assunzioni.
Per questo vi chiediamo di venire in tanti in camice bianco a Roma sabato mattina 27 ottobre al corteo unitario che dalle 11 partirà da Piazza della Repubblica per arrivare al Colosseo, per far sentire la nostra voce insieme a quella dei cittadini, per il diritto alla cura, per il diritto a curare.
Massimo Cozza, Fp Cgil Medici nazionale
Lorena Splendori, Fp Cgil Stpa nazionale
La CGIL CFS continua a denunciare la politica dei trasferimenti d’ufficio abusata dall’Amministrazione per spostare discrezionalmente personale sulla base di inconsistenti o ridicole esigenze di servizio… a tal proposito, segnaliamo di aver scritto al Ministro Mi.p.a.a.f. e di aver inoltrato all’Ufficio Relazioni Sindacali del CFS una richiesta circa il quadro dei trasferimenti d’ufficio avvenuti negli ultimi tre mesi, con la specificazione di quelli che prevedono il rimborso previsto dalla legge per il trasferimento stesso, e le esigenze che hanno portato al determinarsi dei movimenti.
Con il recente D.C.C. 05/10/2012 è stato emanato il nuovo regolamento sui trasferimenti a domanda (che dovrebbe disciplinare anche gli appelli straordinari per l’apertura di nuove sedi e per l’assegnazione di personale di nuova nomina provenienti da procedure concorsuali pubbliche o interne, anche se gli ultimi provvedimenti d’autorità dell’Amministrazione non fanno ben sperare…), il quale oltre a non essere condiviso con le rappresentanze sindacali (tranne una), potrebbe determinare un nuovo impoverimento di personale nelle regioni già sottonumerarie, soprattutto di quelle del nord (Piemonte in primis).
DOTAZIONI ORGANICHE VIGILI DEL FUOCO
TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE
Le manovre finanziarie varate dal Governo Monti hanno colpito l’intero Paese e si sono abbattute, senza alcuna soluzione di continuità rispetto all’azione politica del precedente Esecutivo, anche sul CNVVF con effetti sempre più devastanti.
In particolare, il recente provvedimento adottato sulla revisione delle spesa pubblica ha ridotto la dotazione organica nelle Pubbliche Amministrazioni sollecitando, di conseguenza, la conclusione del confronto tra l’Amministrazione e le OO.SS. del Corpo Nazionale sulla definizione della struttura organica dei Vigili del Fuoco, tuttora in attesa di essere ufficializzata con specifico provvedimento legislativo.
Nell’ultima riunione tenutasi al Viminale, in merito all’ultima bozza delle piante organiche predisposta dall’Amministrazione, la CGIL ha ribadito la propria determinazione sulla necessità di addivenire rapidamente alla definizione della situazione, licenziando una versione definitiva più vicina possibile all’accordo sottoscritto nel novembre 2008.
Tuttavia, nel merito della proposta, la nostra O.S. non condivide i criteri adottati per la distribuzione degli Ispettori Antincendio e dei Capi Reparto sul territorio, in quanto vengono ridotti i numeri perfino nelle sedi dove era prevista una soltanto di simili figure professionali, senza tenere conto delle esigenze né del personale, né del servizio di soccorso, né dei cittadini residenti nelle zone più disagiate e difficilmente raggiungibili.
Poiché le stesse considerazioni valgono ugualmente per le modalità con le quali sono stati rivisti gli organici del personale specialista, l’ipotesi di modifica delle piante organiche in parola lascia eccessivi interrogativi ancora in attesa di risposte.
Purtroppo, la richiesta di far pervenire al Dipartimento le osservazioni delle OO.SS., formulata dall’Amministrazione in chiusura di riunione, sottintende l’intenzione di non voler approfondire la discussione e di decidere unilateralmente sulla spinosa vicenda.
Per le logiche fin qui evidenziate, nel ritenere imprescindibili le considerazioni esposte durante l’incontro già svolto e in attesa dell’invio di una nuova bozza da parte degli uffici predisposti, la CGIL non invierà ulteriori valutazioni.
Le nostre convinzioni nascono, in maggior misura, dall’analisi relativa all’aspetto più delicato di questa tematica, ovvero l’apertura di nuove sedi o la trasformazione di distaccamenti esistenti che, a nostro modo di vedere, dovranno essere decretati solo a fronte di risorse economiche e umane certe, dunque, esclusivamente attraverso specifici incrementi di organico.
Proprio per tali ragioni, la CGIL sente il dovere di stigmatizzare l’atteggiamento di taluni giornalisti, poco informati sull’organizzazione del soccorso prestato dai Vigili del Fuoco, in particolare nelle Regioni italiane a statuto speciale, le cui sterili e strumentali polemiche feriscono ignobilmente i lavoratori del CNVVF, rei di essere stati assegnati dall’Amministrazione in una determinata sede di servizio a seguito delle continue ingerenze politiche, nei confronti dei quali la nostra Organizzazione Sindacale esprime il massimo sostegno e la piena solidarietà.
Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF Coordinatore Area Dirigenza FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA Ugo D’ANNA