Di seguito le lettere di richiesta di incontro con i Vertici dell’Istituto inviate oggi da FP CGIL e UILPA sull’argomento in oggetto
Il giorno 03.10.2012 alle ore 10,30 presso la sede Cgil di L’Aquila via Giuseppe Saragat con il seguente O.d.G.:
– Situazione politico sindacale
– effetti dell’ applicazione spending review
– aggiornamento situazione previdenziale
– varie ed eventuali
Roma, 2 ottobre 2012
Al Capo DAP
Pres. G. Tamburino
Al Vice Capo Vicario DAP
Dssa S. Matone
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R.Turrini Vita
e, p.c.
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte
Prot.n 106/2012
Oggetto: Dirigenti penitenziari: schema di DM relativo ai criteri per la valutazione annuale – Bozza PDC comunicazione degli incarichi ex art.10 DLgs 63/2006
Lo schema di D.M. relativo ai criteri per la valutazione annuale e la bozza del P.D.C. relativo alla comunicazione degli incarichi, ai sensi dell’art.10 D.lgs 63/2006 riguardanti i funzionari della carriera dirigenziale penitenziaria, trasmessi alle OO.SS. quale informativa il 24 settembre u.s., evidenziano l’incapacità e l’inadeguatezza dell’amministrazione nella presa in carico e nella definizione delle problematiche afferenti detti funzionari che da sette anni sono ancora in attesa del primo contratto di lavoro, strumento necessario per disciplinare con criteri oggettivi e trasparenza quelle materie, come la mobilità e gli incarichi di funzione, oggetto dei suddetti provvedimenti.
Evidenziamo la nostra ferma contrarietà al reiterarsi di certe modalità discutibili con le quali codesta amministrazione, manifestando scarso interesse alla necessità della ripresa delle trattative per la definizione del primo contratto di lavoro, intende gestire la sua classe dirigente mortificandola operativamente e professionalmente.
La Fp Cgil, pertanto, ritenendo la questione contrattuale non ulteriormente procrastinabile sollecita nuovamente la ripresa delle trattative al tavolo del Dipartimento della Funzione Pubblica, e chiede in merito alle questioni di cui all’oggetto un urgente incontro con l’Amministrazione.
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica
SOTTOSCRITTO IL VERBALE PER LA DEFINIZIONE DEI PROGETTI DECENTRATI 2012.
Entro il 10 ottobre a livello locale verranno formalizzati, dando compiutezza alle attività già avviate, specifici progetti individuati tra quelli più funzionali al processo di integrazione.
Il compenso legato al raggiungimento degli obiettivi rimane invariato rispetto agli anni precedenti.
ENTRO LA META’ DI OTTOBRE E’ PREVISTO UN INCONTRO NAZIONALE CON ALL’ORDINE DEL GIORNO L’AVVIO DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA.
IN QUELLA SEDE L’AMMINISTRAZIONE FORNIRA’ I DATI RELATIVI AGLI ESUBERI IN ORGANICO PER EFFETTO DEI TAGLI PREVISTI DALLA SPENDING REVIEW.
IL 28 SETTEMBRE PARTECIPA ALLO SCIOPERO PER LA DIFESA DEL TUO POSTO DI LAVORO E PER LA TUTELA DEL SERVIZIO PUBBLICO AI CITTADINI.
p. il Coordinamento Nazionale
Oreste Ciarrocchi
Dopo aver letto in questi ultimi giorni diversi articoli sulla stampa relativamente all’accorpamento Dogane/Monopoli mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni per rendere più comprensibile la situazione complicata che stiamo vivendo, oltre che per dare una corretta rappresentazione della realtà dei fatti accaduti e in corso di svolgimento
L’accorpamento Dogane/Monopoli, voluto dal Governo e ratificato dal parlamento con voto di fiducia, rappresenta un modo sbagliato di affrontare i problemi di razionalizzazione ed efficientamento a livello centrale e territoriale delle Amministrazioni Pubbliche del nostro paese.
Mentre è vero che c’è una necessità di ammodernare il paese, le soluzioni adottate dal Governo sotto il nome Spending Review sono, a nostro avviso, sbagliate.
Si è proceduto a prevedere tagli lineari e non a realizzare una revisione di spesa tagliando quella improduttiva e migliorando quella utilizzata per finanziare servizi più efficienti.
Contro questo modo di agire ci siamo battuti come FP CGIL e il prossimo 28 settembre abbiamo chiamato i lavoratori allo sciopero generale proprio su questi temi.
L’accorpamento Dogane/Monopoli rientra a pieno titolo in questa strategia governativa di impoverimento dei servizi e di minore impegno (di fatto) nella lotta all’evasione fiscale. Se tutte le strutture a ciò deputate sono chiamate a riorganizzarsi, con chiusure di uffici e accorpamento di sedi, l’attività principale rischia di bloccarsi o quantomeno di rallentare la propria corsa. In più, per come è stata approvata la legge, i parametri nella stessa indicati provocheranno la chiusura di molti degli uffici della Toscana, con effetti devastanti sul personale che dovrebbe accollarsi i costi e i disagi legati ai trasferimenti di sede. Tutto ciò senza prendere in considerazione la riorganizzazione delle province che costituirà essa stessa motivo di ulteriori accorpamenti di sedi e tagli di servizi.
Se poi andiamo a vedere, nel merito, quanto la legge prevede il giudizio non può che essere altrettanto negativo. Con l’accorpamento in questione si mettono insieme attività “integrabili” con attività completamente diverse. Per questo siamo favorevoli ad una pausa di riflessione, attraverso la quale i soggetti interessati a buone riforme possano cambiare la legge in vigore e prevedere modelli coerenti sotto il profilo organizzativo/funzionale per la gestione di materie “omogenee”.
Il rinvio dell’applicazione della norma sull’accorpamento delle Agenzie Fiscali aveva ed ha, per quanto ci riguarda, questa finalità che condividiamo: rinviare di sei mesi i processi riorganizzativi in atto e consentire così un migliore approccio metodologico per garantire riforme serie e credibili. Non crediamo che tutto ciò possa essere fatto dall’attuale governo tecnico, che ha dimostrato di volere solo tagliare i servizi e risparmiare sulla pelle dei cittadini utenti; pertanto l’unica possibilità è quella di rinviare decisioni così importanti al prossimo governo politico, che faccia delle scelte più ponderate e discusse, oggi sostanzialmente eluse attraverso l’uso spropositato dei voti di fiducia.
Ogni altro tipo di interpretazione dei fatti non corrisponde a quanto sta effettivamente accadendo e rischia di creare confusione e di favorire posizioni e parti politiche (e non solo) interessate a mettere in moto un meccanismo inefficiente, che limiti le importantissime attività da svolgere in campo fiscale per alcuni anni.
Come FP CGIL non vogliamo questo e perciò ci opporremo con tutte le nostre forze a progetti di riforma sconclusionati, mentre favoriremo in tutti i modi riforme condivise nell’interesse del paese, dei cittadini e dei lavoratori, compreso quelli delle Dogane e dei Monopoli.
Per parlare anche di questo all’inizio di ottobre è convocato un Coordinamento nazionale FP CGIL Monopoli, pertanto auspichiamo una massiccia partecipazione: l’occasione è importante e non va sprecata.
Per quanto mi riguarda resto disponibile a effettuare assemblee sui posti di lavoro che lo richiederanno per discutere di questi e di tutti i temi che vorranno essere affrontati.
Il Segretario di Comparto
FP CGIL Toscana
Santi Bartuccio
1.10.2012 – in allegato appunto sul vestiario componente U.S.A.R.
1.10.2012 – Nota 24 settembre u.s., concernente Ricognizione sedi disagiate, studio di ricognizione ed analisi della problematica, illustrato nel corso della riunione del 19 settembre u.s.
Lo schema di riordino della Croce Rossa è stato approvato dal consiglio dei ministri del 28 settembre scorso, esso presenta luci ed ombre, recepisce alcune delle nostre osservazioni relative alla sorte del personale di ruolo e precario ma lo fa in maniera ancora insufficiente.
La riforma della CRI era necessaria, l’ambiguità fra associazione di volontari e ente pubblico non economico, nel tempo ha prodotto dei guasti, in primo luogo per i lavoratori e le lavoratrici, tuttavia bisognava che il governo affrontasse la questione con sistematicità e coerenza sia per quanto riguarda i servizi che devono essere erogati sia per quanto riguarda la sorte dei lavoratori di ruolo e precari.
Dal punto di vista generale, la nostra organizzazione sostiene una netta distinzione fra le attività sanitarie e socio sanitarie e quelle istituzionali legate al movimento della Croce Rossa Internazionale e della Mezzaluna Rossa. In pratica l’attuazione dell’art. 70 della legge istitutiva del servizio sanitario nazionale, la 833/78. Certamente non ci saremmo sottilizzati sulla forma e sulla gradualità, per questo abbiamo sostenuto il parere della commissione affari sociali della Camera che, sul punto, dava alle Regioni la possibilità di internalizzare le attività date in convenzione attribuendo ad esse mezzi, personale senza distinzione di rapporto di lavoro e risorse.
Nel testo approvato invece, si legge che le Regioni possono decidere di internalizzare i servizi ora dati in convenzione, questa previsione è incompleta perchè non lega la destinazione dei servizi sanitari e socio sanitari ai lavoratori che li svolgono. I lavoratori a tempo indeterminato potranno essere trasferiti alle Regioni ma, secondo la previsione normativa, non è obbligatorio. I lavoratori a tempo determinato sono, direttamente, tagliati fuori dall’internalizzazione del servizio che svolgono da anni.
Dal punto di vista del personale che dovrà operare per la nuova associazione, della quale oggi non si conosce il contratto nazionale di lavoro, resta il rischio di una possibile discriminazione sotto due aspetti:
– i lavoratori a tempo indeterminato se non rientrano nel fabbisogno stabilito si troverà in esubero dal 1 gennaio 2016,
– i lavoratori a tempo determinato sono direttamente fatti fuori.
Infine una boccata d’ossigeno indispensabile: avevamo chiesto che i contratti di lavoro a tempo determinato non fossero sottoposti alla mannaia delle convenzioni che scadono giorno per giorno.
Per effetto dello schema di riordino approvato, tutti i contratti sono prorogati fino al 31 dicembre 2013.
In conclusione, il governo ora dovrà attuare il provvedimento varato, esso presenta nella stesura alcune contraddizioni per quanto riguarda la sorte dei lavoratori e le relazioni sindacali, in queste contraddizioni la nostra attività si svilupperà affinchè si verifichino le condizioni più favorevoli.
Abbiamo un punto di partenza rappresentato dalle nostre azioni di questi giorni e dal parere della Camera, che per noi rappresenta un punto di equilibro positivo.
Una legge può essere modificata, le modifiche che proponiamo sono nel solco della riforma e la migliorano, un nuovo equilibrio politico insieme alle mobilitazioni e alle riflessioni che proporremo prossimamente, potrebbero risolvere i problemi che abbiamo evidenziato.
Roma, 1 ottobre 2012
Salvatore Chiaramonte
segretario nazionale
FP CGIL