Risposta a nostra richiesta sulla soppressione di Maribase Brindisi –
AIAS, Cgil Cisl Uil replicano a Lo Trovato:
“Non garantiamo i furbi,
ma non si fa cassa sulla malattia”
Infondate le accuse del presidente Aias: la mancanza di risorse dipende dalla cattiva organizzazione del lavoro, non dalle tutele contrattuali
“Non garantiamo i furbi, ma è impensabile fare cassa sulla malattia dei dipendenti tagliando indiscriminatamente le buste paga” Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl replicano al presidente Aias, autore di un duro intervento contro i lavoratori e i sindacati accusati di speculare sulle assenze e di scarsa informazione rispetto alle condizioni economiche della Onlus.
“Le affermazioni rilasciate dal Presidente Nazionale dell’Aias, Francesco Lo Trovato, intervenuto subito dopo la protesta organizzata oggi a Viagrande da Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl, denotano una visione padronale sradicata dai valori del lavoro e che individua unicamente nel taglio delle garanzie contrattuali dei lavoratori i fattori di contenimento dei costi. Già qualcuno più in “alto” di lui ci ha provato con i lavoratori pubblici e i fatti lo hanno sconfessato”.
“Il problema della sostenibilità economica dei contratti di lavoro ha visto Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl sempre propositive, ma indisponibili allo svilimento della contrattazione e all’annullamento delle conquiste sindacali. Abbiamo sempre sostenuto che gli strumenti per evitare e punire gli abusi sono altri e sono affidati a chi deve gestire le risorse umane. Infatti gli sprechi sono riconducibili ad una cattiva organizzazione del lavoro e non al fatto che i contratti tutelino la salute dei lavoratori, come avviene in tutte le società civili”.
“Inoltre la tutela contrattuale della malattia è un costo ponderato all’interno delle disponibilità economiche offerte ai rinnovi dei contratti dalle parti Pubbliche e che entrambe hanno sottoscritto nella logica di un diffuso concetto di sussidiarietà tra il lavoro e l’assistenza fornita dallo Stato. In base a ciò l’INPS eroga in caso di assenza per malattia, a partire dal 4° giorno e fino al 20° giorno un’ indennità pari al 50% della retribuzione e dal 21° giorno fino al 180° una indennità paria al 66% della retribuzione , lasciando ai contratti di lavoro l’onere, sempre pagato dai lavoratori in termini di costo contrattuale, dell’integrazione”.
“Il Presidente omette di considerare come questa stessa sussidiarietà consenta anche che, attraverso le tasse pagate dagli stessi lavoratori, le imprese ricevano agevolazioni e finanziamenti. Inoltre, relativamente all’aliquota del 37% citata dal Presidente va precisato che oltre il 9% è a carico del lavoratore e che solo il 2% afferisce alla garanzia della malattia. Ciò evidenzia, non solo come una voluta gestione artificiale speculi a ripetizione su diritti contrattuali dei lavoratori che questi ultimi hanno pagato per avere, ma anche come altrettanto demagogica e fuori bersaglio sia la pretesa che il bilancio dell’Inps si carichi totalmente dell’assistenza a scapito della previdenza.
“Questi stessi padroni domani, magari immemori delle loro precedenti affermazioni, sarebbero pronti a mescolare nei bilanci dell’Inps le spese di assistenza e previdenza per profetizzare l’insostenibilità del nostro welfare”.
CGIL FP CISL FP UIL FPL
(Cecilia Taranto) (Daniela Volpato) (Giovanni Torluccio)
Roma, 1 ottobre 2012
Al Direttore Generale della Direzione Generale
PIBLO del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dott.ssa Concetta Ferrari
Egregia Direttrice,
solo in questi ultimi giorni siamo venuti a conoscenza della nota della Sua direzione generale del 13/9/2012, avente per oggetto “Piani di lavoro 2012”, di cui testualmente riportiamo la prima frase: “Nel corso dell’incontro di contrattazione del 12 luglio u.s. tenuto per la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo integrativo sui criteri di ripartizione del Fondo Unico di Amministrazione e sui contenuti economici del FUA 2011, le parti hanno convenuto sull’opportunità di procedere in tempi brevi alla predisposizione e successiva consegna al personale dei Piani operativi e individuali riferiti all’anno 2012”.
Questa affermazione non risponde al vero.
La FP CGIL non ha convenuto un bel niente.
Per le principali ragioni che le riepiloghiamo:
1. La FP CGIL non ha sottoscritto il sopra citato accordo FUA 2011, perchè il sistema era ed è di fatto retroattivo e discrezionale,
2. Lo stesso ragionamento può essere svolto per l’anno in corso non c’è stata una riunione FUA 2012 e a dire il vero neanche una convocazione, come può ben immaginare su una materia sottoposta a contrattazione convenire senza accordo equivale a firmare una cambiale in bianco. Pratica questa che non appartiene alla nostra organizzazione e che certamente la sua amministrazione non merita.
L’incontro del 12 luglio questa organizzazione sindacale se lo ricorda molto bene, e del resto, come Lei ben sa, non possiamo e non potremmo dimenticarlo.
3. Voglia ritirare la circolare in oggetto o rettificarla, inoltre, con la presente le chiediamo ufficialmente di aprire la contrattazione per il FUA 2012. Il colpevole ritardo col quale l’amministrazione ha agito nel 2011 si sta ripetendo e ciò procura un danno alle lavoratrici e ai lavoratori.
Certi di un sollecito riscontro, distinti saluti.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
08.07.2011 – Pubblichiamo di seguito l’accordo sulla detassazione firmatao in data 23 giugno 2011.
22.09.2012 – Pubblichiamo di seguito il verbale di accordo per il rinnovo del CCNL 2010-2012 firmato in data 21 settembre 2012.
13.07.2012 – Pubblichiamo di seguito il verbale di pre-intesa per il rinnovo del CCNL 2010-2012 e la relativa tabella firmati in data 12 luglio 2012.
“Concordiamo su un punto con il Ministro Patroni Griffi: siamo di fronte a un’operazione complessa. Per il resto l’incontro di ieri a Palazzo Vidoni non aggiunge nulla a quello che sapevamo. La sola novità è che con una circolare il Ministero della Funzione Pubblica ha già iniziato a dettare il timing dell’applicazione della spending review, rendendo il tavolo ininfluente e riducendo ulteriormente il ruolo dei sindacati”, con queste parole Rossana Dettori commenta la pubblicazione, avvenuta il 24 settembre da parte del Ministero della Funzione Pubblica, della circolare n°10 contenente “Linee di indirizzo e criteri applicativi” in merito alla “Spending review – Riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni”.
“La discussione è fittizia – continua la Segretaria Generale – e non tiene fede all’intesa raggiunta a maggio tra sindacati e Ministero della Funzione Pubblica. Non siamo di fronte a una trattativa, visto che l’atto più importante in discussione, il tavolo per gestire gli esuberi e i percorsi di mobilità, è stato preceduto da una circolare che indica alle amministrazioni i tempi e i modi con cui procedere unilateralmente, con la sola previsione di un esame con le organizzazioni sindacali una volta stabilita l’entità del personale in eccesso. Le scelte sono già state prese e si è registrata una forte chiusura ad ogni possibile correttivo. La promessa di un tavolo sui precari, poi, ci appare molto debole in assenza di impegni concreti”.
“La scelta dello Sciopero Generale del 28 settembre assume oggi maggiore forza. È necessario – conclude la sindacalista – portare all’attenzione del Paese tutti i guasti che la spending review causerà ai lavoratori e ai cittadini in termini occupazionali e di perdita di servizi, pretendere dal Governo un passo indietro per evitare un ulteriore impoverimento degli italiani e lo smantellamento del sistema pubblico”.
Roma, 26 settembre 2012
“L’incontro di ieri a Palazzo Vidoni è stato una replica del precedente, di cui non si comprende il senso. Sulla spending review, dagli esuberi ai percorsi di mobilità fino alla questione dei precari a rischio cessazione, il Governo e il Ministro Patroni Griffi mantengono la totale rigidità, prescindendo dalle pesantissime ricadute sul fronte occupazionale e della tenuta dei servizi ai cittadini”. Con queste parole Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica, rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-pa e Uil-Rua, confermano lo sciopero generale dei servizi pubblici indetto per venerdì 28 settembre.
La manifestazione nazionale di Roma partirà da Piazza Esedra alle 9:30, per proseguire su via Cavour e via dei Fori Imperiali e concludersi in Piazza Santi Apostoli. Al comizio, che si concluderà alle 13:30, oltre agli ospiti stranieri e ai Segretari Generali delle categorie, prenderanno parte Susanna Camusso, Segretaria Nazionale della Cgil, e Luigi Angeletti, Segretario Nazionale della Uil.
Roma, 26 settembre 2012
Si è tenuto oggi al Dipartimento per la Giustizia Minorile, l’incontro per la concertazione sulle progressioni economiche previste dal FUA 2010. Circa il 15 % del personale del Dipartimento avrà la possibilità di accedere alla fascia economica superiore. I criteri di selezione sono quelli individuati dal CCNI del Ministero della giustizia, che noi non abbiamo sottoscritto, che, nella precedente selezione per le progressioni, hanno provocato il forte scontento nei lavoratori in quanto non si sono mostrati in grado di premiare l’effettiva crescita professione.
Il percorso di selezione coinvolgerà nella stessa misura tutti i profili professionali. In considerazioni degli immutati criteri di selezione abbiamo ritenuto di non poter condividere la proposta avanzata dall’amministrazione a cui, peraltro, abbiamo ulteriormente chiesto di verificare la possibilità di effettuare passaggi dei lavoratori tra le aree, anche se momentaneamente con solo effetto giuridico, al fine di sanare la condizione dei lavoratori che non hanno avuto la possibilità di partecipare alle precedenti riqualificazioni ed il cui inquadramento nell’area superiore risulterebbe funzionale all’amministrazione che, per alcune figure professionali, risulta carente di organico ai livelli apicali.
Roma, 29 settembre 2012
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e UIL PA insieme ai lavoratori delle Aziende di Milano aderenti a FEDERCULTURE hanno tenuto ieri pomeriggio, in concomitanza con la presentazione a Milano del Rapporto Annuale 2012 di Federculture, un presidio di protesta davanti a Villa Reale contro il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale e l’atteggiamento di rigidità assunto dalla parte datoriale durante il confronto per il rinnovo del CCNL 2010/2011.
I sindacati di categoria fin dall’inizio hanno affrontato il negoziato con responsabilità, consapevoli delle difficoltà prodotte dalla crisi economica, ma non si possono accettare proposte che non garantiscono ai lavoratori neanche la difesa del potere d’acquisto, negando persino l’indennità di vacanza contrattuale e mettendo sul tavolo al suo posto un’indennità “una tantum” per un solo anno.
Questo atteggiamento rappresenta un’offesa alla dignità, alla professionalità e alla serietà di migliaia di lavoratori.
La delegazione sindacale e dei lavoratori di Milano è stata ricevuta dal presidente di Federculture Grossi e ha avuto modo di rappresentare le ragioni della vertenza anche all’assessore alla cultura Boeri,all’assessore regionale Aprea e agli altri soggetti istituzionali presenti al convegno, tra questi la consigliera comunale Paola Bocci.
Anche in questa occasione Federculture ha promesso una data per la ripresa delle trattative che ci auguriamo non sia la solita falsa promessa.
FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e UIL PA sono decise a rivendicare, con la salvaguardia di un settore di primissimo piano nell’economia italiana, un riconoscimento adeguato del valore del lavoro.
Per questo l’azione sindacale non si ferma qui: prosegue con la partecipazione a tutte le azioni rivendicative sul territorio e nelle aziende.
1.10.2012 – In allegato comunicazione di convocazione incontro per il 5 ottobre 2012
Anche i medici sono scesi oggi in piazza a Roma con tutto il pubblico impiego per protestare. Contro i provvedimenti della spending review che taglia di altri 6,8 miliardi la sanità pubblica, eliminando 18mila posti letto senza alcun finanziamento del territorio. Contro il Decreto Balduzzi che introduce la mobilità forzata anche in un’altra provincia, la valutazione professionale unilaterale da parte delle aziende eliminando di fatto le normative contrattuali, incarichi di struttura complessa decisi sempre dai direttori generali nominati dalla politica regionale. Tra gli altri oggi al corteo Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici, Stefano Mele, segretario regionale FPCGIL Medici Roma e Lazio, Giosuè di Maro, segretario regionale FPCGIL Medici Campania, Nicola Preiti, coordinatore nazionale medicina convenzionata FPCGIL Medici.