Bari – Nota unitaria sul servizio di guardia dei funzionari

17.07.2012 – Nota unitaria servizio di guardia dei funzionari

Solidarietà ai compagni di Agrigento.

13.07.2012 – In allegato note su solidarietà ai compagni di Agrigento

Mobilità Capi Squadra 2012 – Circolare rettifica.

17.17.2012 – Circolare di rettifica Mobilità Capi Squadra 2012

Comunicato congiunto FP CGILUIL PA – FILP – Continua lo stato di agitazione – Il 23 luglio assemblee di 2 ore in tutto il Ministero

 Fp Cgil – Uil Pa – FLP:
Continua lo stato di agitazione
Il 23 luglio assemblee di 2 ore in tutto il Ministero

 

 Continua lo stato di agitazione su tutto il territorio nazionale ed in tutti i posti di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Fp-Cgil, Uil-Pa e FLP chiedono subito un tavolo di confronto sulla riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alle riforme che interesseranno questo dicastero nel quadro della spending review (Dl 95/2012) avviata dal Governo.
Il Ministro Elsa Fornero si era impegnato ad aprire il confronto sulla procedura di revisione della spesa (spending review) con le Organizzazioni Sindacali ma a tutt’oggi questo impegno non viene rispettato
E’ impensabile che di fronte ai cambiamenti che sono previsti dal Decreto di riorganizzazione del Ministero del Lavoro (D.M. attuativi del DPR n. 144/2011) non ci sia alcun confronto con i rappresentanti dei lavoratori  e che la mannaia della spending review si abbatta sui lavoratori senza che vengano ascoltate le proposte atte ad operare tagli dove sono veramente utili e auspicabili.
Inoltre il taglio lineari del 5% di beni e servizi previsto sempre dal Dl 95/2012 (spending review) renderà sempre più difficile l’attività ispettiva e quindi è facilmente prevedibile che diminuiranno i controlli per garantire la sicurezza sul lavoro e la lotta al lavoro nero.
 
Oltre a tutto le procedure relative alle progressioni economiche sono vistosamente in ritardo e sono ancora da definire  le delicate problematiche inerenti alla mobilità e all’orario di lavoro.
Per questo è  stato proclamato lo stato di agitazione  e invitiamo ad indire assemblee del personale presso tutte le sedi territoriali il 23 luglio p.v. dalle 10 alle 12; per le sedi di Roma (Amministrazione Centrale, DRL e DTL) è prevista per lo stesso giorno una assembleapresidio in Via Veneto pronti, se non arriveranno risposte serie e credibili, allo sciopero di tutti i lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Perché  la nostra protesta sia più incisiva vi chiediamo, ove sia possibile, che l’assemblea si svolga all’esterno degli Uffici, nei pressi delle Prefetture o nelle piazze delle città. 
                                                          
                      FPCGIL                             UILPA                       FILP
              Giuseppe Palumbo            Angelo Vignocchi         Angelo Piccoli 


 

Richiesta incontro su informativa riorganizzazione INPS

                                                               Roma, 16 luglio 2012                             
 
                                                               Al Presidente dell’INPS
                                                               Dott. Antonio Mastrapasqua
 
                                                               Al Direttore Generale INPS
                                                               Dott. Mauro Nori
 

Oggetto: Informativa sull’Ipotesi di adeguamento delle funzioni centrali e territoriali dell’Inps.
 

Questa O.S. ha ricevuto dall’Amministrazione una nota informativa sull’argomento in oggetto.
 
Riteniamo necessario un approfondimento ed un’attenta analisi sul percorso appena accennato nel documento in questione:  l’iniziativa concernente la direzione generale con la creazione di quattro nuove direzioni centrali, non è supportata dalle motivazioni che hanno determinato tale scelta e non lascia comprendere quale sarà il percorso futuro delle due ulteriori fasi che vengono solo citate. Ci appaiono del tutto sconosciute inoltre le ricadute di tale riassetto organizzativo sui lavoratori coinvolti.

Nel testo si evidenziano 15 incarichi specifici di livello dirigenziale generale per l’attuazione di programmi e progetti. Al di là di quanto dichiarato, sia sull’eccezionalità del provvedimento sia sulla sua caratteristica collegata alla continuità dei servizi, non è dato conoscere contenuti e caratteristiche dei suddetti progetti né tanto meno la loro articolazione.
 
Nell’intenzione di prevenire l’inasprimento del confronto, che riteniamo necessario tra le parti,  di assicurare  continuità alle politiche di miglioramento già in atto in tutti gli enti coinvolti nel processo di riorganizzazione, e per sviluppare i contenuti dell’informativa in oggetto, chiediamo un urgente incontro sul documento  e la programmazione di un  percorso che consenta di definire l’intero iter di riorganizzazione.
 

                                                               Il Segretario Nazionale FP CGIL
                                                                   Salvatore Chiaramonte


 

Convocazione incontro – Dirigenti: fondo di rischio e posizione anno 2010

16.07.2012 – Convocazione incontro – Dirigenti: fondo di rischio e posizione anno 2010

Convocazione incontro patenti terrestri e nautiche.

16.07.2012 – Convocazione incontro patenti terrestri e nautiche.

Convocazione tavoli tecnici USAR e Servizio elisoccorso.

16.07.2012 – Convocazione tavoli tecnici USAR e Servizio elisoccorso.

 

Spending-review: Manifestazione nazionale a Roma.

 

RIDUZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE
E DELLE SPESE PER IL PERSONALE DEL CNVVF

Il Decreto Legge n. 95 del 6 luglio 2012, relativo alla norma sulle disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, rappresenta l’ennesimo intervento economico che, oltre ad incidere pesantemente su di un bilancio già da tempo deficitario, ancora una volta, penalizza la carente struttura organica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, arrestando in modo definitivo il regolare svolgimento del servizio pubblico di soccorso, reso quotidianamente alla popolazione.

Il provvedimento in discussione produrrà effetti disastrosi che perseguono, senza alcuna soluzione di continuità, la politica di destrutturazione e smantellamento dello stato sociale attuata dal precedente Governo, attraverso il palese tentativo di introdurre deleterie forme sostitutive del lavoro pubblico.

Purtroppo, qualora siffatta strategia dovesse trovare compimento, si arrecherebbero gravissime conseguenze alla qualità del servizio offerto e alle condizioni, sia  economiche che professionali, delle lavoratrici e dei lavoratori.

E’ del tutto evidente che l’obiettivo dell’attuale Esecutivo Tecnico è di portare a termine l’opera intrapresa, negli scorsi anni, dai Ministri Tremonti e Brunetta con il  D.lgs.112 del 25 giugno 2008, convertito con modifiche nella L. 133 del 6 agosto 2008, i quali sferrarono un feroce attacco nei confronti dei dipendenti pubblici ritenuti, peraltro, responsabili dell’inefficienza delle pubbliche amministrazioni, con l’unico obiettivo di scaricare sui lavoratori le colpe dell’intera classe politica.

Infatti, con la prevista diminuzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni, vengono formalizzati i tagli definiti nel 2008, dal Decreto Tremonti, attraverso l’ulteriore riduzione delle previsioni di assunzione per il recupero del turn-over, già anticipata nelle precedenti finanziarie, che ha determinato un calo effettivo di circa 600.000 dipendenti pubblici negli ultimi anni e oggi, stando alle cifre fornite ufficialmente dal Governo, un esubero stimato di 24.000 persone, delle quali 8.000 con possibilità di essere collocate a riposo.

Tale situazione, inoltre, come ormai annunciato, innescherà il fenomeno della mobilità volontaria o compensativa con possibili e dolorose ripercussioni sui trattamenti economici dovute ad eventuali passaggi ad altre amministrazioni.

Nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco abbiamo vissuto un’esperienza analoga con l’entrata in vigore del DL 217/05 che, moltiplicando gli effetti fortemente negativi di una riforma iniqua e finanziata con i soldi dei lavoratori, ha penalizzato una parte del personale inserito nelle qualifiche iniziali dei ruoli superiori, a seguito delle operazioni di primo inquadramento, con un trattamento economico inferiore a quello in godimento in precedenza e coperto da un “assegno ad personam”, riassorbito dall’ultimo rinnovo contrattuale.

Tutto ciò premesso, entrando nel merito dell’articolato predisposto dal Consiglio dei Ministri, pur avendo apprezzato l’esclusione del CNVVF dalle riduzioni delle dotazioni organiche, di cui al comma 7, art. 2, è prevista una drastica limitazione alle assunzioni, così come viene esplicitamente stabilita dal comma 2 dell’art. 14.

Un atteggiamento palesemente contraddittorio che abbiamo provveduto a stigmatizzare nei confronti del Ministro dell’Interno, che da un lato sembra mostrare una particolare attenzione politica per le problematiche che affliggono da tempo i Vigili del Fuoco e per le esigenze impellenti del Paese, dall’altro si oppone al corretto recupero del turn-over, autorizzando le assunzioni a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale corrispondente ad una spesa, per il triennio 2012-14, pari al 20% di quella relativa al personale collocato a riposo nell’anno precedente e al 50% nell’anno 2015.

Con questo provvedimento si rischia di mettere a serio rischio il servizio e di avere ricadute disastrose sulla sicurezza degli operatori e sulle speranze di stabilizzazione di circa 3.000 discontinui/precari Vigili del fuoco.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha una dotazione di 30.000 unità operative, ma per fornire un servizio efficiente ed efficace di soccorso dovrebbe avere un organico di 45.000 unità.

Nel rispetto degli standard europei, calcolando 1 vigile del fuoco ogni 1.500 abitanti, la situazione attuale è ancora più difficile, in quanto si deve registrare un’ulteriore carenza di oltre 2.000 unità per il mancato recupero del turn – over, determinato dai tagli operati negli ultimi 10 anni.

Dunque, a maggior ragione, riteniamo intollerabile che questa manovra finanziaria produca, alla fine del prossimo quadriennio, un ulteriore diminuzione degli attuali organici di circa 2.000 unità.

Per le ragioni fin qui esposte, Il Coordinamento Nazionale CGIL VVF parteciperà, auspicando la massima partecipazione dei lavoratori, alla manifestazione nazionale del 19 luglio 2012 organizzata dalla Segreteria Nazionale FPCGIL per contrastare le misure del Governo presentate con il Decreto Legge 95/2012 (spending review).

Alleghiamo, di seguito, gli articoli del Decreto Legge in parola che interessano direttamente i Vigili del Fuoco e che, come volevasi dimostrare, introducono modifiche emendative all’articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, ( cosiddetto Decreto Tremonti-Brunetta) convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA


Comunicato

 

FUA 2011: LA FP CGIL NON HA FIRMATO (Faranno in tempo a pagarlo entro l'anno?)

 

Disertiamo riunione Dap, si discuta di turn-over – Comunicato Stampa Unitario

Comunicato stampa unitario Osapp, Sinappe, Cisl-Fns, Ugl Pol.Pen e Fp-Cgil Pol. Pen. Sindacati Polizia Penitenziaria a Severino: disertiamo riunione DAP, si discuta di turn over mancano 7000 unità fino al 2015, il blocco delle assunzioni una scelta pesantissima Roma, 16 luglio 2012 Osapp, Sinappe, Cisl-Fns, Ugl Pol.Pen ed Fp-Cgil Pol. Pen. hanno scritto alla Ministra Severino per motivare la mancata partecipazione all’incontro convocato per stamattina al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ed esprimere la propria contrarietà a una discussione che sembra non tener conto delle pesanti decisioni assunte dal Governo con il decreto 95, quello sulla cosiddetta spending review che bloccherà il turn over della Polizia Penitenziaria. Per la seconda volta in pochi giorni i sindacati tornano a chiedere alla Ministra della Giustizia di poter discutere del blocco del turn over imposto al Corpo Polizia Penitenziaria “ritenendo inaccettabile – si legge nella nota unitaria – la previsione di un’ulteriore riduzione del contingente, a fronte di una carenza organica che già oggi supera le 7000 unità. Ne mancano in tutto 9000 per fronteggiare l’apertura delle nuove sedi penitenziarie e dei nuovi padiglioni interni alle carceri esistenti e, al netto dei proclami, tanto il Ministero quanto il Dap non sembrano intenzionati ad affrontare la pesante emergenza in corso e continuano a sottovalutare la situazione o, peggio ancora, a ignorarla”. “Non presenzieremo alla riunione – continua la nota di Osapp, Sinappe, Cisl-Fns, Ugl Pol.Pen ed Fp-Cgil Pol. Pen. – ritenendo quella discussione assolutamente secondaria rispetto alla rilevanza di scelte che non solo allontanano l’ipotesi di un ripianamento dell’attuale pianta organica, ma addirittura riducono le unità in servizio, seppure a fronte dell’impegno che la Polizia Penitenziaria sta con notevolissima difficoltà assicurando in questo periodo e che comunque sarà chiamata a garantire per sostenere lo stato di avanzamento del piano carceri e l’apertura di nuove strutture. Restiamo in attesa di ricevere una convocazione, peraltro già richiesta in via ufficiale ma ottenuta, forse in via informale, solo da un sindacato autonomo che stando ai fatti sembra poter accedere a un percorso privilegiato”. “In assenza di una risposta e di impegni concreti per arginare la crisi umanitaria vissuta nelle carceri italiane, di un tangibile impegno per migliorare le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria negli istituti di pena, a partire dai prossimi giorni faremo ricorso – conclude la nota unitaria – a tutti gli strumenti sindacali di protesta consentiti dalla legge”.


 

CARCERI: POLIZIA PENITENZIARIA TEME TAGLI, PRONTA A PROTESTE
CINQUE SINDACATI SCRIVONO A MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
    (ANSA) – ROMA, 16 LUG – Sindacati di polizia penitenziaria
pronti a usare ”tutti gli strumenti sindacali di protesta
consentiti dalla legge” se non arriveranno risposte concrete
per risolvere i problemi delle carceri e per arginare le
”pesanti decisioni assunte dal Governo con il decreto 95,
quello sulla cosiddetta spending review che bloccherà il turn
over della polizia penitenziaria”. E’ quanto affermano in una
nota Osapp, Sinappe, Cisl-Fns, Ugl Pol.Pen ed Fp-Cgil Pol. Pen.
che hanno scritto al ministro della Giustizia, Paola Severino
per motivare la mancata partecipazione a un incontro convocato
per stamattina al Dipartimento dell’Amministrazione
penitenziaria.
    I sindacati tornano a chiedere al Guardasigilli di poter
discutere del ”blocco del turn over imposto al corpo polizia
penitenziaria ritenendo inaccettabile – si legge in una nota
unitaria – la previsione di un’ulteriore riduzione del
contingente, a fronte di una carenza organica che già oggi
supera le 7.000 unità. Ne mancano in tutto 9.000 per
fronteggiare l’apertura delle nuove sedi penitenziarie e dei
nuovi padiglioni interni alle carceri esistenti e, al netto dei
proclami, tanto il Ministero quanto il Dap non sembrano
intenzionati ad affrontare la pesante emergenza in corso e
continuano a sottovalutare la situazione o, peggio ancora, a
ignorarla”. Le sigle sindacali ”restano in attesa di ricevere
una convocazione” e ”in assenza di una risposta e di impegni
concreti per arginare la crisi umanitaria vissuta nelle carceri
italiane, di un tangibile impegno per migliorare le condizioni
di lavoro della Polizia Penitenziaria negli istituti di pena, a
partire dai prossimi giorni faremo ricorso a tutti gli strumenti
sindacali di protesta consentiti dalla legge”. (ANSA).

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