Si pubblica il testo della legge 165 Legge n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” aggiornato al DL 95 del 6 luglio 2012 (Spending review) a cura dell’Ufficio Giuridico della FPCGIL.
NOTA REDAZIONALE
Si ribadisce che le norme sulla riduzione degli organici dei dirigenti (-20%) non si applicano alla dirigenza medico-veterinaria.
Ma con il DL 95 viene prorogato anche all’anno 2015 l’obiettivo di contenimento della spesa complessiva del personale in sanità già previsto per gli anni 2012, 2013 e 2014: spesa 2004 diminuita dell’1,4% con esclusione dal relativo computo dei rinnovi contrattuali intervenuti successivamente al medesimo anno 2004.
Si prevede per ciascuna regione, fermo restando le norme sul blocco del turn over per le regioni con i piani di rientro, un percorso di graduale raggiungimento dell’obiettivo dell’1,4 per cento nell’arco di tre annualità mediante l’applicazione della citata percentuale nella misura di un terzo nel 2013, di due terzi nel 2014 e in misura integrale nel 2015.
Il decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 all’art. 14 “riduzione delle spese di personale” prevede esplicitamente anche per le CCIAA il “regime vincolistico assunzionale” analogo a quello delle altre PP.AA., ovvero:
– dal 2012 fino al 2014, assunzioni nel limite del 20%;
– dal 2015 il limite sale al 50%;
– dal 2016 il reintegro completo del personale cessato;
– per il 2012 la norma si applica con l’entrata in vigore del decreto.
Le misure, come precisa la relazione di accompagno al decreto, nel caso delle CCIAA non producono un risparmio sui saldi della finanza pubblica, ma sono disposizioni strumentali al raggiungimento di obiettivi di contenimento della spesa corrente delle CCIAA. Le CCIAA si finanziano con risorse proprie.
Relativamente agli altri provvedimenti previsti dal decreto, le CCIAA non sembrano essere considerate nell’art. 2 “riduzione delle dotazioni organiche”, né in quanto previsto nel titolo IV “Razionalizzazione e riduzione della spesa degli Enti Locali”, mentre rientrano nelle norme generali di contenimento della spesa della P.A., qualora non avessero già provveduto, ovvero art. 1 “acquisto beni e servizi”, art. 3 “patrimonio pubblico e locazioni”, art. 4 “liquidazione e privatizzazione di società pubbliche”, art. 5 “riduzione di spese” (auto blu, buoni pasto, ferie, incarichi di studio e consulenza), art. 8 ” riduzione spesa” (informatizzazione).
Le CCIAA, in quanto Autonomie funzionali, sono entrate, peraltro, in un processo di riordino con la Legge n. 23 del 5 febbraio 2010. Riordino che ha istituzionalizzato il “Sistema camerale”, composto da Unione Nazionale, Unioni regionali, CCIAA, aziende speciali che ha previsto all’interno del sistema la possibilità di forme di coordinamento di funzioni a livello nazionale e regionale nel rispetto delle esigenze territoriali. Non a caso il Presidente di Unioncamere, nella relazione alla 135ª Assemblea dei presidenti delle CCIAA il 6 luglio di questo anno relativamente ad un nuovo modello organizzativo del Sistema camerale, ipotizza che le 105 CCIAA non necessariamente debbono fare tutte “le stesse cose e allo stesso modo”. Perché alcune funzioni sono più efficienti quando seguono economie di scala. Per altre è meglio adottare economie di rete; per cui la dimensione delle Camere non può essere pensata in funzione al territorio, alla popolazione e al numero dei comuni “ma deve essere funzionale alle logiche della comunità imprenditoriale di cui è espressione”. Ovvero, si può ipotizzare un nuovo modello organizzativo che mantenga “il presidio territoriale” e standardizzi “una serie di procedure” attraverso la tecnologia “per guadagnare efficienza e liberare risorse”. “In questo quadro la dimensione della Camera deve essere quello che serve meglio alle imprese. Se necessario le Camere potranno legare insieme più territori sul modello delle reti e dei distretti”.
L’Unione Nazionale sta da tempo lavorando su un nuovo modello organizzativo: nell’aprile di questo anno la Consulta dei Segretari Generali ha prodotto uno studio sulla centralizzazione di alcuni processi, i processi scelti sono quelli in cui si è ritenuto possibile un intervento di centralizzazione, ovvero quelli interni e di supporto, quali la tutela legale, la gestione documentale, la comunicazione esterna, l’acquisizione e gestione delle risorse umane, ecc. La centralizzazione dei processi, secondo lo studio citato, avrà come effetto una riduzione dei costi e una riallocazione di risorse umane/professionali in altri settori.
Per le CCIAA, la spending review si è aperta già da tempo prima del decreto 95/2012. Il processo di mutamento del modello organizzativo è in atto da tempo ed è su questo che come Centro Nazionale stiamo lavorando. Ed è per questo che pensiamo che sia importante rivitalizzare i Coordinamenti Regionali delle CCIAA ed aprire tavoli di concertazione con le unioni Regionali, se è possibile unitariamente, per concertare le politiche del Sistema camerale nel territorio, dati i nuovi compiti di coordinamento, programmazione delle funzioni e confronto istituzionale con le Regioni che la Legge n. 23 del 2010 affida alle Unioni Regionali.
Il Segretario Nazionale FP CGIL Il Responsabile Nazionale CCIAA FP CGIL
Federico Bozzanca Marco Benedetti
A tutte le lavoratrici ed i lavoratori
di Coni Servizi SpA e FSN
Loro Sedi
Roma, 12 luglio 2012
In riferimento alla dichiarazione di riduzione collettiva di organico di 141 dipendenti della Società Coni Servizi, su richiesta d’incontro delle OO.SS per dare corso ad una verifica di possibili soluzioni in grado di tutelare il livello occupazionale, si è tenuta oggi 11 luglio 2012 una riunione, secondo le procedure previste dalla legge 233/91 art. 4 comma 5.
Ribadita dalla Società l’eccedenza organizzativa, le OOSS hanno proposto e valutato diverse iniziative atte a favorire il contenimento delle criticità del processo di riduzione del personale, tra le possibili soluzioni è stata proposta la riapertura dei termini per la mobilità interaziendale, la riqualificazione del personale, l’incentivo all’esodo.
Ribadito da più parti che le realtà pubbliche e private del Paese sono in difficoltà e che priorità assoluta riveste la salvaguardia dei livelli occupazionali, è quasi obbligatoria la ricerca di una soluzione all’interno di Coni Servizi e FSN anche perché le recenti riforme hanno quasi azzerato la possibilità di mobilità verso la pubblica amministrazione, nonché ad accedere a forme di accompagno alla pensione.
La soluzione di riapertura dei termini per il passaggio alle dipendenze federali attraverso l’art. 30 del CCNL dovrebbe essere applicata anche all’UITS ed alle Leghe tale istituto tra l’altro garantisce il legame con la Soc. originaria ed è già strutturato e garantirebbe il livello occupazionale in tempi brevi.
La discussione è stata quindi rinviata ad una successiva riunione fissata per il 23 luglio p.v., al fine di proseguire l’esame e per individuare ulteriori strumenti e soluzioni percorribili.
UIL.PA Coni CISAL FIALP Coni CGIL Coni
A.M. Ponci Fabio Tiddi Cosimo Arnone
Il Decreto sulla spending review del Governo Monti mette in pericolo la sopravvivenza di organismi come Formez e Formez Italia che forniscono servizi ai cittadini sia direttamente, facilitando il rapporto con la Pubblica Amministrazione (Linea Amica, Easy Italia), che indirettamente, supportando le amministrazioni in funzioni essenziali (sanità, ambiente, politiche sociali, istruzione e formazione). Il gruppo Formez garantisce inoltre l’attuazione dei programmi operativi comunitari di assistenza tecnica e diffonde le iniziative di alfabetizzazione informatica rivolte ai cittadini, nonché di formazione e addestramento professionale destinate ai pubblici dipendenti.
“Il Formez ha già affrontato diverse riorganizzazioni – afferma Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil – cambiando mission e obiettivi per sviluppare le sue attività in ambiti sempre più ampi e strategici, accompagnando le amministrazioni in un percorso di innovazione che incide sulla qualità dell’offerta. Parliamo di posta elettronica certificata, archiviazione digitale, qualità del web pubblico, customer satisfaction, firma digitale, servizi on line, open data. Prodotti il cui impatto è giudicato positivo in sede europea e internazionale e che una volta lasciati al mercato produrranno maggiori costi o, peggio ancora, verranno depotenziati, riducendo la capacità di innovazione e la competitività del sistema pubblico al servizio di aziende e cittadini”.
“Le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Formez, 358 tra precari e lavoratori a tempo indeterminato, hanno espresso in questi anni capacità di continuità e insieme di cambiamento, mettendo a disposizione competenze accumulate in quasi 50 anni e adeguandole alle nuove esigenze secondo principi di semplificazione e trasparenza. Non capiamo davvero quale sia l’obbiettivo di una spending review che taglia in modo lineare tanto i costi morti quanto quelli che producono benefici. Chiudere indiscriminatamente società e soggetti di diritto privato afferenti al pubblico, a prescindere dalla loro utilità e dai costi che questa chiusura comporterà, vuol dire avere un fine diverso dalla razionalizzazione. Contro questa logica di restringimento e indebolimento delle funzioni pubbliche, contro una strisciante privatizzazione e per difendere la qualità e il ruolo del lavoro pubblico – conclude il Sindacalista – la mobilitazione della categoria crescerà, a partire dalla manifestazione nazionale unitaria di Montecitorio indetta per il 19 luglio dalle federazioni del lavoro pubblico di Cgil e Uil”.
Roma, 12 luglio 2012
Il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza, insieme al segretario generale della CGIL Toscana Alessio Gramolati, interverrà all”evento “Per Amore dell’Italia” del 20 Luglio a Firenze (Limonaia di Villa Strozzi, Via Pisana 77, h 10.30 – 19.00), organizzato dal Psi, dall’Associazione “Spirito Libero” e da circoli, fondazioni e associazioni di area laico-socialista.
Introduce il segretario del Partito Socialista Riccardo Nencini, partecipano tra gli altri Luigi Angeletti, Enrico Rossi, Marco Doria, Graziano Del Rio, Massimo Cialente, Stefano Fassina, Paola Concia, Gennaro Migliore, Beppino Englaro e Peppino Caldarola.
13.07.2012 – In allegato la circolare sulle procedure straordinarie per i passaggi a Capo reparto e Capo squadra, ai sensi del decreto legge 20 giugno 2012 n. 79.
13.07.2012 – Il recente inquadramento a Capo squadra dei vincitori del concorso 2008 (quota 40%), rende opportuno procedere ad un nuovo aggiornamento delle aspirazioni al trasferimento del personale appartenente al ruolo dei Capo Squadra.
In allegato la relativa circolare di mobilità.
Ai Gruppi Parlamentari
del Senato della Repubblica
Egregi Senatori,
le misure varate dal governo nell’ambito della cosiddetta spending review avranno un impatto drammatico sul funzionamento del sistema dell’esecuzione penale.
I tagli del 20 e del 10%, se applicati alle Amministrazioni del D.A.P. e della Giustizia Minorile, potrebbero produrre esuberi nei ruoli dirigenziali del penitenziario /minorile e in figure professionali le cui funzioni sono necessarie a garantire il mandato istituzionale, come educatori e assistenti sociali, figure centrali per entrambe le Amministrazioni. Da calcoli approssimativi nei due Dipartimenti si passerebbe dalla acclarata carenza endemica di personale al paradosso di esuberi per 900 unità: è infatti noto a tutti e pubblicamente condiviso che oggi il personale penitenziario e della giustizia minorile è del tutto insufficiente e lavora in condizioni di emergenza. Inoltre se ciò avvenisse sarebbe in totale contraddizione con l’impegno manifestato dal Ministro dopo il suo insediamento e le sue dichiarazioni sul sistema dell’esecuzione penale e sul potenziamento delle misure alternative.
Nell’ambito degli emendamenti che come CGIL presenteremo al DL 95 inseriremo anche un emendamento all’art. 2 comma 7 che faccia salvo il personale del Ministero della Giustizia in tutte le sue articolazioni, aggiungendo così al personale dell’Organizzazione Giudiziaria, già escluso dai tagli, anche quello degli altri Dipartimenti.
Auspichiamo un forte impegno da parte di tutti i gruppi parlamentari a sostegno di un settore così delicato come quello dell’esecuzione penale, già segnalato anche dal Presidente della Repubblica come importante misuratore della civiltà del nostro paese.
Roma, 13 luglio 2012
Per FP CGIL Nazionale
Nicoletta Grieco