L'Aquila – Proclamazione sciopero del personale del Comando Provinciale VV.F.

06.07.2012 – In allegato L’Aquila – Proclamazione sciopero del personale del Comando Provinciale VV.F.

NEWS

La FPCGIL Medici sulla spending review su Leggo

 

 
 

APPROVATO PROGETTO SISMA

 

    COMUNICATO 
 

Siamo stati convocati oggi per discutere il progetto sisma, un progetto straordinario riguardante le attività di monitoraggio e messa in sicurezza del patrimonio.
Abbiamo sottoscritto l’accordo che vi alleghiamo accompagnandolo con una nota a verbale, sottoscritta unitariamente alla UIL, che registra la nostra parziale soddisfazione.
L’accordo impegna unicamente fondi del capitolo 1321, a differenza della proposta originaria che prevedeva l’impegno economico anche sul capitolo FUA 2011 per 500.000 euro.
I fondi impegnati ammontano a complessivi 1.250.000 euro di cui 500.000 provenienti dal soppresso progetto riguardante la notte dei musei.
Riteniamo l’accordo qualificante per alcuni versi, in quanto consente l’attivazione di integrazione delle squadre di emergenza che operano già sul territorio, le cui traferte vengono retribuite con 180 euro (al lordo di tutti gli oneri di legge) giornaliere per un massimo di 2 settimane di attività, e i lavoratori che prestano servizio nei territori interessati (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) che vengono retribuiti con 50 euro quotidiani per gli spostamenti superiori ai 30 chilometri per l’espletamento dei compiti.
Una esigenza di tutela del patrimonio gravemente danneggiato dal sisma a cui si dà una prima risposta.
Naturalmente l’accordo non soddisfa tutte le richieste che noi avevamo avanzato in via preventiva, e che riguardano la retribuzione delle attività straordinarie già messe in campo a partire dal verificarsi degli eventi sismici e la necessità di un progetto specifico finalizzato alla ripresa delle attività ordinarie con particolare riferimento agli Uffici le cui sedi sono state dichiarate inagibili.
Per quanto riguarda la retribuzione del periodo pregresso il Segretario Generale ci ha comunicato che i fondi relativi provengono dalle ordinanze emanate in seguito al sisma e che la competenza di questi pagamenti è in carico ai Commissari delegati per la gestione dell’emergenza, vale a dire i Presidenti delle 3 Regioni interessate. Commissari ai quali il Mibac, secondo quanto ci ha comunicato lo stesso Segretario Generale, ha già avanzato formale richiesta dei fondi relativi.
Per quanto riguarda l’altro aspetto, che avrebbe comportato l’impegno supplementare di fondi FUA, non ci è parso di cogliere un particolare interesse della parte sindacale, ad eccezione della UIL, e da parte dell’Amministrazione. Noi lo abbiamo riproposto nella nota a verbale e ci dichiariamo disponibili a valutare sin da domani un progetto specifico che aiuti a riprendere l’attività ordinaria a quegli uffici cui il sisma ha creato gravi danni, perché lo riteniamo un fatto qualificante.
 
Nel corso della riunione ci è stato inoltre comunicato che sono stati finalmente registrati i decreti di variazione di bilancio relativi ai residui 2011 il cui decreto di riparto sarà emanato in giornata. Anche su questa partita si continuano a registrare ritardi in periferia sulla linea del cosiddetto cedolino unico. Abbiamo di conseguenza sollecitato l’Amministrazione ad un monitoraggio costante sulle procedure per consentire l’erogazione di questi fondi.
 
Da ultimo la questione dei progetti locali: ribadiamo, anche a seguito di un ulteriore confronto, che la attività valutabili sono tutte quelle messe in atto nel corso del 2012, e che il nuovo accordo deve ricomprendere anche i progetti iniziati in conseguenza dell’accordo poi oggetto di rilievo da parte degli organi di controllo. In tale contesto sottolineiamo che è del tutto opportuno procedere alla verifica solo dopo la registrazione dell’accordo locale da parte dell’UCB e valutando i tempi di sospensione definiti dalla Circolare OAGIP del 4 marzo.
Questo semplicemente per evitare rilievi indesiderati che allungherebbero i tempi di erogazione del compenso.
Roma, 5 giugno 2012

 
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIBAC

 
 

 
 

INCONTRO CON LO STATO MAGGIORE MARINA SULLE DOTAZIONI ORGANICHE

 

   

Roma,  05 luglio 2012
 

Ieri abbiamo avuto il programmato incontro presso lo Stato maggiore Marina sulla revisione delle dotazioni organiche degli Enti di Forza Armata. 

Precisiamo che a fronte di una dotazione organica nazionale dell’intero Ministero di circa 30.000 unità, il dato delle presenze effettive ad oggi è di circa 29.500 unità.
 
Il prospetto fornito alle OO.SS. dallo S. M. M. pertanto non ha alcun valore formale, ma è una ipotesi di lavoro di riorganizzazione interna relativa alla sola Forza Armata.
 
Per questi motivi la citata ipotesi di lavoro è irricevibile in quanto, allo stato attuale, crea tra i lavoratori della Difesa solo allarmismo.
 
FPCGIL – CISLFP – UILPA al fine di chiarire i termini politici e tecnici delle dotazioni organiche  hanno inviato al Sottosegretario una richiesta URGENTE di incontro.
 

 
FP CGIL                CISL FP                    UIL PA
 Manca                 Bonomo                  Colombi

 

Accordo incentivo istruttori: relazione incontro.

 

Nell’incontro del 22 gennaio u.s. relativo alla sottoscrizione dell’Accordo integrativo sull’incentivazione degli addetti ai corsi di formazione, con l’obiettivo di garantire il più alto livello qualitativo nel percorso formativo completo dei Vigili del Fuoco, la FP CGIL VVF aveva chiesto la predisposizione di una proposta concreta riguardo un incentivo a favore degli istruttori, per ogni tipologia di corso, considerando il principio per il quale, al personale interessato, venga restituito l’importo delle indennità istituzionali previste e non più percepite a causa del transito ad orario giornaliero, nonché del disagio legato allo svolgimento dell’attività formativa lontano dalla sede di residenza.

Nei giorni scorsi, nel recepire le nostre osservazioni, l’Amministrazione ha predisposto una bozza di accordo che, tuttavia, utilizza lo strumento delle particolari responsabilità già previsto dal vigente contratto.

Al riguardo, pertanto, nella riunioni di questa mattina abbiamo ritenuto necessario evidenziare che tale argomento deve essere obbligatoriamente trattato, in modo complessivo, all’interno della discussione relativa alla gestione delle risorse del Fondo di Amministrazione che ad oggi, purtroppo, non è stata ancora affrontata né per l’anno 2010, né per il successivo.

In definitiva, abbiamo chiesto e ottenuto innanzitutto l’attribuzione dell’incentivo per la formazione, non solo ai corsi di rilevanza nazionale, ma anche a tutti quelli svolti sul territorio e inseriti nella programmazione didattica annualmente fornita dalle Direzioni Regionali, previo accordo con le Organizzazioni Sindacali di riferimento.

Successivamente, per quanto riguarda il Fondo di Amministrazione, poiché sono in fase di predisposizioni le proposte di ripartizione che verranno consegnate alle OO.SS. nei prossimi giorni, entro il mese di luglio si concluderà la discussione relativa al 2010, invece per il Fondo 2011, che verrà trattato subito dopo la pausa estiva, proprio per fissare la giusta ripartizione tra tutto il personale che contribuisce senza distinzioni ai risparmi di gestione, l’Amministrazione si è impegnata a prevedere, in una nota congiunta, analoghi istituti retributivi volti a remunerare specifiche attività e particolari incarichi di responsabilità da individuare tra tutte le figure professionali del Corpo Nazionale.

Per ciò che concerne l’accordo sulla cumulabilità degli incentivi per gli addetti ai corsi di formazione, abbiamo ribadito la nostra posizione, peraltro già espressa nelle riunioni precedenti, ritenendo ormai improrogabile l’adeguamento delle tariffe relative all’attività del personale facente parte dello staff didattico, rivalutate l’ultima volta con circolare n. 1661 del 2 marzo 1994.

Per le ragioni fin qui espresse, abbiamo sottoscritto l’accordo che prevede l’incentivo economico per gli Istruttori, quantificato in 12,23 euro al giorno mediante il calcolo effettuato nella nota allegata alla presente, mentre sul pagamento del compenso incentivante per l’effettivo lavoro svolto dal personale, al momento, attendiamo ancora una risposta da parte dell’Amministrazione alle nostre richieste.

Vi terremo puntualmente informati sugli sviluppi del confronto che proseguirà a partire dalla riunione del 6 luglio p.v..
 

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA

 

Circolare prestazioni di lavoro straordinario

 

Indennità ai dirigenti del CNVVF impegnati nell'Emergenza.

05.07.2012 – In allegato nota su Indennità ai dirigenti del CNVVF impegnati nell’Emergenza

 
 

Richiesta di rimborso della quota di iscrizione all'albo professionale ordine assistenti sociali

 

 
Prot. n. CM  70 /2012                                                Roma, 5 luglio 2012
 

Ai Vice Capo  del DAP
Dott.ssa S. Matone
Dott. L. Pagano
 
Al Direttore Generale
del  Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita
 
Al Direttore Generale
dell’Esecuzione Penale Esterna
D.ssa L. Culla 
 

                                                     e, per conoscenza
All’Uffici per le Relazioni Sindacali
Dott.ssa P. Conte
 

Oggetto: Rimborso quote di iscrizione all’albo professionale ordine assistenti sociali

Giungono a questa O.S. numerose rimostranze da parte dei funzionari di servizio sociale in merito al mancato rimborso e/o pagamento, da parte dell’amministrazione, della quota di iscrizione all’albo professionale  la cui obbligatorietà risulta imprenscindibile per lo svolgimento della professione anche se nell’ambito della pubblica amministrazione.
Nel contesto lavorativo in specie, quello penitenziario, tale pregiudiziale  trova conferma nei titoli richiesti  per la partecipazione al concorso pubblico per assistenti sociali penitenziari, nonchè nelle determinazioni espresse nella lettera circolare n177481/12.Gen.del 26.07.1996  ove codesta amministrazione  comunica che la mancata iscrizione all’albo potrebbe comportare problemi di natura penale configurandosi il reato di esercizio abusivo della professione pur se dipendenti della pubblica amministrazione.
Ci risulta, inoltre, che numerosi interessati, facendo riferimento al recente parere del Consiglio di Stato n.01081 del 15 .11.2011, secondo cui la tassa di iscrizione all’albo di professionisti dipendenti di una pubblicaa amministrazione che prestano servizio continuato in regime di assoluta esclusività deve essere a carico dell’ente pubblico datore di lavoro in quanto è esso stesso a beneficiare della competenza e professionalità del proprio dipendente, hanno inoltrato istanza finalizzata alla soluzione della questione, risultando, a tutt’oggi, ancora in attesa di  riscontro da parte dell’amministrazione.
Invitiamo, pertanto, l’amministrazione  ad esprimersi sulla problematica evidenziata individuando ogni utile intervento finalizzato ad esonerare le lavoratrici ed i lavoratori di servizio sociale  dal pagamento della quota , ovvero di provvedere al rimborso delle somme che gli stessi versano, o hanno versato, all’albo professionale di riferimento.  
            Si resta in attesa di cortese riscontro
 
                               La Coordinatrice Nazionale DAP
                                          Lina   Lamonica 
 

 

 

P.A. Intesa – Sindacati: il Ministro convochi subito un tavolo di confronto. Basta con iniziative scollegate dallo spirito dell'accordo.

 
“Siamo preoccupati per l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dpcm sulla revisione della spesa, perché contraddice i contenuti dell’intesa raggiunta tra Governo, sindacati ed enti locali”, è questo il contenuto di una nota congiunta di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, rispettivamente segretari generali di Fp-Cgil, Fp-Cisl, Uil-Fpl e Uil-Pa.
 
 “Il Ministro Patroni Griffi – si legge nella nota congiunta – convochi immediatamente le parti firmatarie per verificare la sussistenza di quell’accordo e se ne faccia garante”.
 
 “L’intesa raggiunta con il Ministro Patroni Griffi permette di affrontare la riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni senza strappi e tenendo insieme le esigenze di bilancio con i diritti dei lavoratori, di operare cioè sul fronte dell’efficientamento e della modernizzazione senza adottare soluzioni tanto affrettate quanto semplicistiche”, aggiungono i quattro segretari di categoria, ricordando come l’applicazione dell’accordo sottoscritto il mese scorso sia ancora da completare, nonostante la larga convergenza raggiunta tra le parti, e come al contrario il Dpcm non sia stato oggetto di confronto.
 
“Non vorremmo essere per l’ennesima volta di fronte a dei tagli lineari, a un prendere o lasciare. Sarebbe uno spot forse utile ad assecondare l’ingerenza e la ferocia dei mercati, ma deleterio per l’Italia e per gli italiani. Per riformare gli apparati dello Stato – concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili – bisogna proseguire sulla strada del negoziato e gestire la riorganizzazione, senza ricercare ad ogni costo, come nella peggiore tradizione, il capro espiatorio da additare in pubblica piazza”.
 
Roma, 18 giugno 2012

 

 
P.A.:Intesa su lavoro pubblico.

Lavoro: Camusso, governo vari rapidamente intesa su Pa "Avvii iter senza subire pressioni, in gioco la sua crediblità"

Roma, 25 maggio – “Nonostante i ripetuti annunci”, l’intesa raggiunta tra sindacati, Governo e enti locali il 3 maggio scorso sul lavoro pubblico “non è ancora stata varata dal Consiglio dei ministri: sarebbe grave se il Governo non procedesse rapidamente ad adempiere ai suoi compiti e magari subisse le pressioni di qualche politico contro quell’intesa”. E’ quanto afferma in una nota il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.”Il Governo, tutte le istituzioni pubbliche e tutte le organizzazioni sindacali, – osserva la leader sindacale – hanno firmato agli inizi di maggio un’intesa importante per la riforma delle Pubbliche amministrazioni e per il lavoro pubblico.

La Cgil ha giudicato positivamente quell’intesa, in discontinuità con le leggi e l’esperienza di separazione, e di non confronto, del governo Berlusconi”. L’intesa, prosegue Camusso, “che doveva essere recepita in una legge delega, non è stata ancora varata dal Consiglio dei Ministri, nonostante i ripetuti annunci, mentre continuano ad imperversare le critiche e le polemiche strumentali di chi osteggia un ruolo condiviso delle parti sociali e delle autonomie locali. Sarebbe grave – aggiunge il numero uno della Cgil – se il Governo non procedesse rapidamente ad adempiere ai suoi compiti e magari subisse le pressioni di qualche politico contro quell’intesa.

Se il provvedimento non venisse varato al più presto, avviando l’iter parlamentare, entrerebbe in gioco la credibilità dell’operato del Governo e l’apporto delle altre istituzioni pubbliche che hanno condiviso e firmato l’intesa”, conclude.

 
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Lavoro Pubblico: ipotesi di accordo con il Ministero della Funzione Pubblica, le Regioni e gli Enti locali – Nota di Rossana Dettori, Segretaria generale Fp Cgil

L’ipotesi di accordo con la quale si è concluso l’incontro di ieri con il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi, con le Regioni e con gli Enti locali si inserisce in una delle fasi più delicate del Paese.

Le sbagliate politiche recessive e il progressivo peso della pressione fiscale da un lato e la riproposizione di azioni di contenimento e riduzione della spesa per i servizi pubblici dall’altro possono render oltre modo problematico il suo cammino, soprattutto parlamentare.

Dobbiamo, quindi, nel giudicare l’ipotesi di intesa, contestualizzarla in questo quadro di evidente problematicità.

I giudizi dai toni esageratamente trionfalistici ai quali stiamo assistendo in queste ore, i volantini da “sol dell’avvenire” che cominciano a circolare nei posti di lavoro rischiano di essere totalmente incompresi dalle lavoratrici e dai lavoratori pubblici, a maggior ragione se sono rivestiti, così come purtroppo sta accadendo, da una spessa patina di ipocrisia e da una totale perdita di memoria su quelle che sono state le responsabilità di ognuno sulle scelte normative e contrattuali del recente passato, a partire da quelle a firma “Brunetta”.

Detto ciò, però, non possiamo non sottolineare come quell’ipotesi rappresenti quella linea di discontinuità  con le pratiche passate che avevamo auspicato alla vigilia dell’incontro, innanzitutto per il metodo che il Ministro ha inteso assumere nel corso della trattativa: partecipazione, rispetto dei ruoli e delle reciproche prerogative, condivisione e coinvolgimento del sistema delle autonomie, ricerca di una sintesi unitaria, capacità di ascolto, sono apparse metodologie “innovative”.

E poi il merito.

In attesa di una valutazione più compiuta ed analitica e del giudizio politico che offriremo nella discussione al comitato direttivo dell’ 8 maggio, possiamo già attestare che i punti attorno ai quali avevamo posizionato la nostra partecipazione alla trattativa, trovano, nel testo, un primo punto di soddisfazione:

  • il ritorno al contratto nazionale di lavoro quale strumento regolatore del rapporto di lavoro e autorità salariale, la sua primazia sulla legge, il ruolo della contrattazione;
  • un nuovo modello di relazioni sindacali che rimette al centro la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, riaffidandole le potestà contrattuali precedentemente sottratte dalle leggi Brunetta;
  • la ripresa di un percorso di superamento del precariato nei servizi pubblici
  • nuove norme sulla mobilità;
  • il superamento del rigido sistema 25/50/25 e la prevalenza della performance organizzativa su quella individuale.

Tutto ciò accompagnato dall’apertura di una fase transitoria che, in maniera condivisa e partecipata, si incaricherà di accompagnare verso nuove norme temi, problematiche e discipline per le quali l’ipotesi sancisce l’abbandono delle controriforme recenti.

Una ipotesi, quindi, che pur nelle difficoltà del contesto entro il quale si realizza, può rappresentare il primo passo di un percorso nuovo per il lavoro pubblico.

4 maggio 2012

 
rassegna stampa 5 maggio 2012
 
P.A.: Cgil, firmata intesa su lavoro pubblico. Comunicato stampa congiunto Cgil, Fp-Cgil ed Flc-Cgil

 
Questa mattina Cgil, Fp-Cgil ed Flc-Cgil hanno sottoscritto il Protocollo di intesa sul lavoro pubblico definito il 3 maggio da organizzazioni sindacali, Governo, Regioni, Comuni e Province.

Il Protocollo esprime la consapevolezza della necessità di intervenire sulle norme che regolano il funzionamento del lavoro pubblico, correggendo i forti elementi di criticità presenti nella normativa vigente, spesso inapplicabile ed inutilmente punitiva.
 
L’obiettivo è quello di pervenire a un incremento della qualità del servizio pubblico in tutti i settori, ponendo le condizioni per una ripresa degli investimenti nella P.A. e per la valorizzazione delle risorse e delle competenze presenti nel lavoro pubblico, coinvolgendo e motivando i pubblici dipendenti. Vanno ristabilite corrette relazioni sindacali e le condizioni per la contrattualizzazione del rapporto di lavoro, per ridare valore e ruolo alla contrattazione nazionale ed integrativa, attualmente cancellate da una legificazione tanto anacronistica quanto improduttiva.
 
Il Protocollo va verso questa direzione, disciplinando le norme del mercato del lavoro pubblico. Allo stesso modo si pone l’obiettivo, per noi primario, di affrontare in modo risolutivo il tema della precarietà nelle pubbliche amministrazioni, ormai divenuta insostenibile. Il Protocollo dovrà ora trovare concreta traduzione in provvedimenti legislativi di accompagnamento, che auspichiamo possano trovare un clima di condivisione in sede politica, al di fuori di ogni polemica ideologica.
 
La Cgil seguirà costantemente l’evoluzione del quadro normativo e dei provvedimenti, pronta a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a far sì che lo spirito positivo del Protocollo trovi compiuta attuazione.
E’ ora necessario che il governo assuma l’impegno a garantire le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti pubblici.
 
Roma, 11 Maggio 2012

 

Pa: da Corte dei conti giudizio "politico" su intesa pubblico impiego rimette al centro la qualità dei servizi e non modifica costi per il personale

“È un fatto davvero positivo che, seppur con molto ritardo, anche la Corte dei conti si sia resa conto che i tagli lineari e il blocco del turn over hanno peggiorato la qualità dei servizi e ridotto l’offerta ai cittadini, creando caos nelle amministrazioni. Quanto al giudizio in merito all’intesa sul lavoro pubblico, ci sembra frutto di un’analisi poco rigorosa”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretario Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta il contenuto della Relazione 2012 sul costo del lavoro pubblico, pubblicata ieri dalla Corte dei conti.

“L’intesa raggiunta dai sindacati con il Ministro Patroni Griffi e gli enti locali non ha effetti sui saldi di bilancio e modifica l’attuale normativa cancellando gli elementi ideologici e punitivi, ristabilendo corrette relazioni sindacali. Il fatto che si reintroduca anche la valutazione delle performance degli uffici e non più soltanto quelle dei singoli non significa affatto tutelare i meno produttivi. Per incentivare la produttività nell’offerta di servizi complessi è necessario valorizzare il lavoro di equipe, rimettendo al centro il ruolo, l’indipendenza e le responsabilità della dirigenza e ristabilendo un limite all’ingerenza della politica, spesso causa di costi improduttivi e inefficienze. Se la Corte dei conti intende davvero difendere un sistema che per legge punisce, a prescindere da qualsivoglia elemento oggettivo, il 25% dei lavoratori e li etichetta come fannulloni, e che quindi li disincentiva alla produttività – conclude Dettori – forse siamo di fronte a un pronunciamento dai contenuti troppo politici per essere frutto del lavoro di un organo tecnico-amministrativo”.

Roma, 15 maggio 2012

NEWS

Diritto alla sicurezza, prevenzione delle ferite da taglio o da punta. La FPCGIL Medici il 10 luglio al convegno al Senato.

 

Comunicato News

 

 
 

SPENDING REVIEW E CHIUSURA UFFICI MIUR

 

COMUNICATO 
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 

Oggi 4 luglio si è svolta l’assemblea del personale dell’Amministrazione Centrale del MIUR.
 
All’o.d.g. i tagli al pubblico impiego del governo e la bozza sul titolo V in materia di istruzione che prevede la chiusura degli uffici periferici del Ministero.
 
L’assemblea di oggi segue quelle già tenute in moltissimi dei nostri Uffici, mentre altre iniziative analoghe sono previste per questa e la prossima settimana.
 
Nel ribadire i motivi che hanno indotto tutti i Sindacati del Ministero a proclamare lo stato di agitazione del personale, si è evidenziato come le due questioni (tagli ai pubblici dipendenti e chiusura degli uffici del MIUR) siano sostanzialmente due “facce della stessa medaglia”.
 
L’obiettivo è cioè lo stesso: “fare cassa”, anche se questo significa ridurre la presenza dello Stato sul territorio, indebolire i livelli di protezione sociale e dei diritti ai cittadini attraverso mobilità ed eventuale licenziamento dei dipendenti pubblici. E con questa manovra mascherata da spending review  sarà colpito tutto il pubblico impiego.
 
Per questo motivo riteniamo che all’interno di auspicabili iniziative contro i prossimi provvedimenti di questo Governo vadano inserite e saldate le vertenze delle varie amministrazioni coinvolte.  
 
Al termine è stato approvato un documento (che vi inviamo) che i rappresentanti sindacali nazionali, accompagnati da una folta delegazione del personale, hanno consegnato al Vice Capo di Gabinetto insieme ai numerosissimi ordini del giorno pervenuti ad oggi dai territori.
 

E’ stata espressa ancora una volta la forte perplessità e preoccupazione dei dipendenti tutti, la determinazione a proseguire lo stato di agitazione, anche a costo di rallentare le operazioni attualmente in corso negli Uffici, e la richiesta di un incontro urgentissimo in cui avere finalmente un confronto vero con la parte politica del MIUR sul titolo V per l’istruzione.
 
La Dottoressa Bono ha  comunicato che avrebbe consegnato i documenti ricevuti al Ministro e che ci sarebbe disponibilità  della parte politica ad un incontro con le Organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori del MIUR che sarà indetto nei prossimi giorni.
 
Staremo a vedere, continuiamo, comunque, unitariamente la mobilitazione. 

Roma,  4 luglio 2012
 
                                     FP CGIL MIUR
                                   Angelo Boccuni

 
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