Tavolo tecnico – incontro del 4 giugno 2012

 

 
Si è svolta il 4 giugno scorso una riunione di tavolo tecnico relativo al passaggio del servizio SASN alle regioni, tale riunione ha riguardato soltanto la situazione del personale a convenzione, certamente ce ne sarà una prossima per il personale di ruolo del ministero della Salute, in servizio presso i SASN.
 

La bozza di regolamento riferita, lo ripetiamo, in questa riunione, soltanto al personale a convenzione, recepiva alcune delle nostre  osservazioni illustrate nella riunione precedente e naturalmente presentava ancora delle criticità che ci sembra siano avviate a positiva soluzione, anche grazie all’intervento della nostra delegazione.
 

Ci sembra positivo, e lo è, che sia stato rimarcato il ruolo specifico del servizio che viene fornito dai SASN sia in termini di prestazioni medico infermieristiche sia per le modalità in cui queste prestazioni devono essere rese agli assistiti. Dal nostro punto di vista la specificità del servizio è la prima garanzia che le professionalità presenti nei SASN siano valorizzate e non disperse, sia se la vediamo dal lato della quantità sia se la vediamo dal lato della qualità.
Ci sembra positivo, e lo è,  che le convenzioni prossime venture siano affidate ad un organismo, la SISAC, che ne può garantire l’unicità sul piano nazionale e che, cioè, sia sventata in radice  la possibilità che ogni regione si regoli autonomamente.
Ci sembra positivo,  e lo è, il fatto che l’anzianità di servizio presso i SASN sia garantita a tutti i livelli, giuridici ed economici.
Veniamo ora alle criticità:
In primo luogo la questione del monte orario complessivo: abbiamo sostituito la dizione : ” non superiore” con  la dizione “pari”. Lo scopo è quello di evitare che -non superiore- possa trasformarsi in – inferiore-. Quindi non si perderanno ore di  lavoro perchè saranno conteggiate quelle complessive del servizio.
Abbiamo inserito, per il personale infermieristico, fisioterapisti,tecnici sanitari di radiologia medica e tecnici di laboratorio biomedico la clausola relativa alla vigenza degli accordi esistenti ,fino alla nuova convenzione da stipulare con  la SISAC, allo scopo di evitare che possano esistere, seppur in via ipotetica vuoti normativi.
Su tutti questi aspetti si è verificata una unità di intenti e considerazioni anche con le organizzazioni dei medici.
Abbiamo infine chiesto informazioni sui pronto soccorso aeroportuali gestiti direttamente dallo Stato e sulla convenzione esistente con la Croce Rossa che sarà anch’essa trasferita alle regioni.
Il regolamento che stiamo discutendo ha contenuto normativo, vuol dire che ciò che sarà scritto impegnerà tutti i soggetti coinvolti, la migliore garanzia del mantenimento del servizio e dei livelli occupazionali, certo siamo ancora  nella fase della bozza e certamente le Regioni vorranno dire la loro e così le altre istituzioni coinvolte. Per questo, stiamo predisponendo una richiesta di incontro alla conferenza Stato- Regioni per esplorare, anche da quel versante, lo stato delle cose ,con particolare  riguardo  al rapporto con gli assistiti, quindi il servizio che deve essere reso e il rapporto di lavoro sia del personale in convenzione che quello di ruolo del ministero della Salute.
 

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
 

 

Lavoro: da Fornero ennesima banalità su parità pubblico privato. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
“Sui licenziamenti nella pubblica amministrazione la Ministra Fornero è solita utilizzare argomenti da bar. Ma questa volta ha superato il limite. Non strumentalizzi le pari opportunità per attaccare i lavoratori dei servizi pubblici. Si occupi piuttosto delle donne, che sembrano essere scomparse dalla sua agenda nonostante i proclami lanciati nei giorni del suo insediamento”. Con queste parole, Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, risponde alle dichiarazioni di stamane della Ministra Fornero in merito alla parità tra lavoratori pubblici e privati.

“La Ministra Fornero confonde le sperequazioni tra uomo e donna o tra migranti e nativi con le differenze tra il settore pubblico e quello privato. Sembra quasi non sapere che mentre parla del lavoro pubblico – continua la sindacalista – sta indicando anche gli operatori della protezione civile, gli infermieri e i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi in Emilia Romagna e che per questi lavoratori, in caso di inadempienza, esistono già regole ferree”.

“L’art 18 è valido per tutti ma non può essere applicato a tutti allo stesso modo. È un concetto semplice, alla portata di tutti coloro che conoscono le leggi del nostro ordinamento e il funzionamento della pubblica amministrazione. Quello della Ministra del Lavoro è un modo populista e semplicistico di mettere gli uni contro gli altri, un atteggiamento irresponsabile. Il suo impegno sul tema delle pari opportunità ha prodotto solo risultati modesti o simbolici, in alcuni casi persino controproducenti. Se l’attenzione di cui parla è la stessa che ha portato all’istituzione dei tre giorni di congedo di paternità – conclude Dettori – le consigliamo uno sforzo maggiore”.
 
Roma, 4 giugno 2012

news

Toscana: protesta delle OO.SS. in occasione della Festa del Corpo regionale.

Comunicato Stampa congiunto delle Segreterie Regionali FPCGIL-SAPPe-Sinappe e UGL dell’11 giugno 2012. 

news

CR Brescia Verziano: ennesima aggressione ai danni del personale.

Comunicato congiunto FPCGILCISLUGL dell’11 giugno 2012.

news

Giustizia Minorile: Nuova ripartizione monte ore lavoro straordinario.

NEWS

Sentenza a Bergamo: sanzionati gli straordinari dei medici per carenze d'organico

Lo straordinario effettuato dal dirigente medico per coprire le carenze
di organico, e non legato al raggiungimento degli obiettivi concordati,
è sanzionato con il riconoscimento del compenso orario. Questo
l’importante risultato raggiunto dalla Fp-Cgil Medici di Bergamo, che ha
sostenuto i ricorsi di alcuni medici dell’Azienda Ospedaliera Bolognini
di Seriate. Dopo che per anni hanno prestato servizio presso i reparti
di Pediatria e Patologia Neonatale accumulando ore di lavoro
straordinario al di là di quanto contrattualmente previsto (in alcuni
casi superando anche le duemila).
Nel marzo 2009 l’Ufficio Vertenze della Fp-Cgil di Bergamo ha aperto le
procedure per il ricorso legale dopo il diniego alla corresponsione
economica da parte della direzione aziendale. Ora la sentenza favorevole
di primo grado. Per il giudice la eccessiva quantità di ore utilizzate è
verosimilmente servita all’azienda per sopperire a carenze di organico e
non per raggiungere gli obiettivi concordati con i medici per aumentare
qualitativamente i servizi, come il contratto nazionale prescrive.
Purtroppo è stato riconosciuto il diritto al pagamento solo delle ore
maturate negli ultimi 5 anni di incarico, decadendo dopo tale periodo il
diritto alla retribuzione. Anche per questo gli uffici vertenze della
CGIL suggeriscono di aprire i contenziosi tempestivamente.
“La vicenda delle colleghe dell’Ospedale di Seriate – dichiara Sonia
Ribera, segretaria regionale della Fp-Cgil Medici Lombardia ˗ mette in
luce la situazione insostenibile di molti operatori della sanità
lombarda che, per garantire l’erogazione delle prestazioni necessarie ai
cittadini, sono costrette a lavorare ben oltre l’orario di lavoro
contrattuale”.
Per Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp-Cgil Medici, “questa
sentenza ha valore per l’intero Paese proprio mentre si parla di
ulteriori tagli alla sanità. La politica dei tagli riduce i servizi e le
prestazioni ai cittadini, obbligando i medici ad operare aumentando i
rischi clinici. Il caso di Bergamo purtroppo non è isolato. Nelle
regioni sottoposte a piani di rientro la situazione è perfino più
drammatica”.
 

 
 

Assunzioni al Mibac 2012

 

 Informativa prot. n.23715 DELL’11.06.2012 –   
 CL. 16.01.04/ F.1.16 

 
  
 
D’ordine del Direttore generale dr. Mario Guarany,  si comunica che ai sensi dell’articolo 30 del decreto legge  6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge  22 dicembre 2011, n. 214 , il Ministero per i beni e le attività culturali, al fine di assicurare l’espletamento delle funzioni di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, è autorizzato per gli anni 2012 e 2013 all’assunzione di personale mediante l’utilizzazione di graduatorie in corso di validità, nel limite delle ordinarie facoltà assunzionali consentite dalla normativa vigente (20% delle unità cessate nel 2011 e 20% delle economie da cessazione 2011, ai sensi dell’articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 , e successive modificazioni).    

 
Ai sensi della normativa sopracitata, questo Ministero procede alle suddette assunzioni tenendo conto delle esigenze funzionali delle strutture centrali e periferiche e ove necessario anche attraverso la formazione di una graduatoria unica nazionale degli idonei secondo l’ordine generale di merito risultante dalla votazione complessiva riportata da ciascun candidato nelle graduatorie regionali in corso di validità, applicando in caso di parità di merito il principio della minore età anagrafica. La graduatoria unica nazionale è elaborata anche al fine di consentire ai candidati di esprimere la propria accettazione e non comporta la soppressione delle singole graduatorie regionali. Pertanto, i candidati che non accettano mantengono la collocazione ad essi spettante nella graduatoria della regione per cui hanno concorso…

 

U.T. Milano – Verbale Assemblea 15 maggio

 I lavoratori del’ ufficio Territoriale di Milano 6 riunitisi in assemblea in data 15 maggio 2012 dopo ampia discussione, in merito ai temi trattati esprimono le seguenti posizioni:
Respingono l’ipotesi di modifica dell’orario di lavoro proposta dall’amministrazione, sia nel metodo che nel merito. La proposta tende solamente a restringere ed irrigidire la flessibilità in entrata ed uscita, non migliorando in nessun modo l’offerta dei servizi in favore dell’utenza.

In tema di carichi di lavoro, ribadiscono che gli obiettivi dell’ufficio andrebbero proporzionati e commisurati all’effettivo organico presente, suddividendo i carichi di lavoro con criteri trasparenti e condivisi, da valutare in stretta correlazione con i tempi di lavorazione previsti per ciascun prodotto.

Questi ultimi, come sappiamo, vengono considerati parametro attendibile per misurare e pretendere la produttività e il raggiungimento degli obiettivi, tuttavia i tempi di lavorazione sono talmente ridotti da sembrare a volte surreali e non consentono di raggiungere con serenità gli standard qualitativi altrettanto pretesi con ordini di servizio, note e  comunicazioni dai toni tanto perentori da sembrare intimidatori. In queste condizioni bisogna fare bene, rallentando i tempi di lavorazione oppure correre compromettendo la qualità? E se sbagli di chi è la colpa? E’ facile intuire che viene attribuita a noi lavoratori. Con un monitoraggio costante, da parte della DR, dei carichi di lavoro, si potrebbe garantire una distribuzione equilibrata del personale e indirizzare i contribuenti  verso il proprio bacino d’utenza. In merito agli obiettivi si ribadisce che gli stessi devono essere qualitativi e non, come oggi avviene, quantitativi. Il raggiungimento del numero degli obiettivi non garantisce l’efficienza e l’efficacia dell’operato dell’agenzia, assicura il risultato premiale per i dirigenti, ma rischia di inficiare con costi aggiuntivi l’attività amministrativa. Ogni linea di “produzione”, dagli accertamenti alla registrazione degli atti, dovrebbe essere supportata da un controllo di gestione che riferisca nelle sedi parlamentari l’operato dell’agenzia. Costi-benefici, considerando anche l’azione di deterrenza, sono i presupposti di un’organizzazione funzionante.   

In tema di sicurezza, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca, i lavoratori affermano la necessità che l’Agenzia  metta in campo tutte le misure utili, a partire  da un  controllo degli accessi all’ufficio con l’utilizzo di personale di sorveglianza, atte a rimuovere tutti i rischi connessi al clima di tensione che i lavoratori stessi vivono. Sempre più i cittadini, grazie anche ad una campagna di stampa che produce  disinformazione, identificano i lavoratori dell’agenzia delle entrate quali nemici del contribuente. Queste manifestazioni mediatiche che a volte trascendono nell’invito all’aggressione, stanno producendo atteggiamenti di attacchi verbali e non solo, da parte dei contribuenti verso i lavoratori che operano allo sportello, impedendo il sereno svolgimento del lavoro e creando un clima di tensione, anche fra gli stessi utenti, che porta al deterioramento del vivere civile.

Per quanto riguarda le progressioni economiche si richiede l’intervento delle organizzazioni sindacali che, si facciano carico della trasparenza delle graduatorie e richiedano le motivazioni che hanno visto premiati il 10% del personale al di fuori delle graduatorie stesse. Le organizzazioni sindacali devono anche farsi carico delle vertenze per il riconoscimento dello svolgimento di mansioni superiori da parte dei lavoratori, cosa che si protrae da anni. La richiesta di un alto profilo professionale è inficiato dal comportamento dell’amministrazione e dei suoi dirigenti, che, utilizzando le persone per mansioni riconducibili ad una fascia superiore, non riconoscono la professionalità dei funzionari e in ultimo con il concorso appena espletato non daranno a tutti la possibilità di accedere all’area che compete loro.   
 

Mobilità del personale Ispettori e dei Sostituti Direttori Antincendio area romana.

Relazione incontro Spending review.

Agenzia delle Entrate – E.R. – Proclamazione sciopero di 1 ora 21 giugno 2012

modalità sciopero 18 giugno

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