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La FPCGIL Medici sui tagli delle strutture semplici e complesse oggi su La Repubblica

 

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Sanità: Cgil, no a Balduzzi su ticket, fuga in avanti

Roma, 12 maggio – No della Cgil alle intenzioni del ministro della Salute, Renato Balduzzi, su ticket e sistema di franchiga per tutti. “Una fuga in avanti che azzera la discussione su come rendere più equo l’attuale sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico dei cittadini“, affermano il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, e il responsabile Politiche della salute del sindacato, Stefano Cecconi.
 
I due dirigenti sindacali ricordano che “avevamo dato la disponibilità a discutere su come rendere più equo il sistema, senza rinunciare all’obiettivo di arrivare, seppur gradualmente, al superamento dei ticket. Ma bisogna farlo all’interno di un confronto per dare respiro e risorse al Servizio Sanitario Nazionale, strangolato da 17 miliardi di tagli lineari in tre anni, e ora nel mirino di una spending review – continuano – che annuncia nuovi tagli invece che proporre come rendere appropriata la spesa, riqualificando i servizi e con una vera lotta agli sprechi“.

In questa situazione, osservano Lamonica e Cecconi, “anziché aprire il confronto richiesto, il Ministro annuncia manovre sui ticket vecchi e nuovi (che non vengno affatto aboliti, anzi aumentano: con le manovre finanziarie si aggiungono altri due miliardi di nuovi ticket) e oltretutto preconfezionate, i cui esiti in termini di equità e appropriatezza sono tutti da dimostrare“, concludono.
 

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P.A.: Cgil, firmata intesa su lavoro pubblico. Il testo, il volantino e il comunicato

 
 

Questa mattina Cgil, Fp-Cgil ed Flc-Cgil hanno sottoscritto il Protocollo di intesa sul lavoro pubblico definito il 3 maggio da organizzazioni sindacali, Governo, Regioni, Comuni e Province.
Il Protocollo esprime la consapevolezza della necessità di intervenire sulle norme che regolano il funzionamento del lavoro pubblico, correggendo i forti elementi di criticità presenti nella normativa vigente, spesso inapplicabile ed inutilmente punitiva.
L’obiettivo è quello di pervenire a un incremento della qualità del servizio pubblico in tutti i settori, ponendo le condizioni per una ripresa degli investimenti nella P.A. e per la valorizzazione delle risorse e delle competenze presenti nel lavoro pubblico, coinvolgendo e motivando i pubblici dipendenti. Vanno ristabilite corrette relazioni sindacali e le condizioni per la contrattualizzazione del rapporto di lavoro, per ridare valore e ruolo alla contrattazione nazionale ed integrativa, attualmente cancellate da una legificazione tanto anacronistica quanto improduttiva.
Il Protocollo va verso questa direzione, disciplinando le norme del mercato del lavoro pubblico. Allo stesso modo si pone l’obiettivo, per noi primario, di affrontare in modo risolutivo il tema della precarietà nelle pubbliche amministrazioni, ormai divenuta insostenibile. Il Protocollo dovrà ora trovare concreta traduzione in provvedimenti legislativi di accompagnamento, che auspichiamo possano trovare un clima di condivisione in sede politica, al di fuori di ogni polemica ideologica.
La Cgil seguirà costantemente l’evoluzione del quadro normativo e dei provvedimenti, pronta a mettere in campo tutte le iniziative necessarie a far sì che lo spirito positivo del Protocollo trovi compiuta attuazione.
E’ ora necessario che il governo assuma l’impegno a garantire le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti pubblici.

Roma, 11 Maggio 2012

 

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CGIL 'Spending review: per riqualificare la spesa o per tagliare ancora sanità e welfare?

I documenti sulla spending review presentati dal Governo indicano per la spesa sanitaria una revisione possibile di 97 miliardi. Una cifra enorme, pari all’89% della spesa sanitaria totale (è stata di 112 miliardi nell’anno 2010). L’enfasi, posta dal documento governativo, sulla crescita della spesa sanitaria rispetto ad altre voci di spesa pubblica, oltre ad essere assai discutibile (il finanziamento è stato pesantemente ridotto, il disavanzo continua a calare da sei anni e la spesa è da almeno sette anni al di sotto delle previsioni contenute nei documenti di programmazione economica – vedi: Corte dei Conti Rapporto 2011 sul coordinamento della finanza pubblica), è indice di un approccio che vede il welfare come un mero costo invece che un formidabile investimento, necessario anche per la crescita.
La spending review ipotizzata dal Governo si configura non solo come una, opera di riqualificazione della spesa inappropriata, certamente necessaria, ma anche come una riduzione del finanziamento sanitario, fino alla possibile privatizzazione di alcune attività, riducendo i confini della copertura pubblica e universale. Confermando i pesanti tagli delle ultime manovre e il rischio di compromettere il sistema sanitario pubblico e quindi il diritto costituzionale alla salute e alle cure.
Questo esito della spending review per la sanità non è accettabile per diversi, fondati motivi.
Riqualificare la spesa sanitaria è invece necessario, giusto e possibile: come dimostra l’esperienza di alcune regioni, che associano bilanci in ordine a buoni livelli di assistenza. Al contrario di quelle dove il disavanzo è sempre associato a scarsi risultati assistenziali. Perciò una spending review che non considera le diverse condizioni e i diversi comportamenti tra le regioni, e il legame tra bilancio economico e assistenziale, diventa una mera operazione ragionieristica per ridurre la spesa.
Perciò insistiamo, la spesa sanitaria non può essere sprecata, bisogna usarla in modo rigorosamente appropriato: capace di rispondere in modo efficace, efficiente ed equo alla domanda di salute e di cure dei cittadini e per questa via contribuire al risanamento e alla crescita del nostro paese.

 

Emilia Romagna: Ancora un episodio di violenza nei nostri uffici…

Ancora un episodio di violenza nei nostri uffici…
 

AGENZIA DELLE ENTRATE E CRISI:
 E’ IL MOMENTO DI INTERVENIRE ADEGUATAMENTE, ANCHE IN MATERIA ORARIO DI LAVORO!

 

Un altro “fattaccio” di cui quasi certamente non si parlerà nei telegiornali o nelle cronache, ma che per noi rappresenta il segnale evidente che il livello di guardia è già stato oltrepassato da un bel po’…
 
Ieri, all’apertura pomeridiana degli sportelli nella sede di via Larga di Bologna, si è scatenata una rissa che ha coinvolto prima un paio di contribuenti e poi alcuni colleghi intervenuti per cercare di riportare la calma nella sala d’attesa.
 
L’elenco crescente degli episodi di intolleranza e di rabbia nei confronti delle istituzioni, e in particolare verso l’Agenzia delle Entrate, richiede un’immediata assunzione di responsabilità da parte di tutti, governanti e dirigenti della pubblica amministrazione prima di altri.
 
Le politiche di rigore e austerità messe in campo dall’esecutivo dei tecnici, non accompagnate dalla tanta decantata e sbandierata equità, stanno esasperando ogni giorno di più cittadini e contribuenti colpiti prima pesantemente dalla crisi economica, poi con grande accanimento dall’aumento dell’imposizione fiscale e dalla cancellazione dei diritti acquisiti (citiamo solo il caso degli “esodati/esonerati”, tanto per fare un esempio tra quelli possibili).
 
In questo clima di tensione, riteniamo sia opportuno fare delle riflessioni anche sulle modifiche all’orario di lavoro che l’Agenzia impone a strutture già del tutto inadeguate in termini di risorse umane rispetto agli attuali orari di apertura al pubblico: aumentare le ore di apertura degli sportelli, diminuendo contestualmente la flessibilità, non potrà che esasperare ancor più addetti ai lavori e contribuenti.
 
C’è tempo e modo per valutare con le OO.SS., territorio per territorio, le misure organizzative più adeguate per rispondere al meglio alla richiesta di servizi e per svolgere con la dovuta serenità tutte le altre attività.
 
Non si perda altro tempo prezioso e si apra un confronto reale con i rappresentanti dei lavoratori, senza imposizioni dall’alto e con grande attenzione alla situazione reale che si è creata: a giovarsi di un costruttivo confronto sull’argomento sarà per prima l’amministrazione, chiamata ad assicurare il raggiungimento di obiettivi sempre più sfidanti.   
 

Bologna, 11 maggio 2012
                                                                 FP CGIL – Emilia Romagna
                                                              Coord. Reg.le Agenzia Entrate


 

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Nota FP CGIL su nuovo componente titolare comm. ex art 29 DPR 164-2002.

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DAP: Rilevazione dati Asili Nido anno 2011.

 

Richiesta di incontro urgente – Comandati

 

    
 Roma 10 maggio ’12

 
Al Segretario Generale
della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Cons. Manlio Strano

Al Capo del Dipartimento per le politiche di gestione
e di sviluppo delle risorse umane
Cons. Giuseppina Perozzi

Al Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Pres. Antonio Catricalà
 

Oggetto: Richiesta d’incontro urgente – Comandati

In relazione alla nota del Segretario Generale, Cons. Manlio Strano,in data 9 maggio 2012, relativa alla politica di contenimento delle spese, così come indicato quale obiettivo prioritario del Governo.La Presidenza del Consiglio ha deciso di tagliare, senza convocare le OO.SS., dal 1° Luglio p.v., e procedere alla restituzione del personale “fuori comparto” che comporterebbe per la PCM stessa un esborso economico importante!
Questa O.S. ritiene che sarebbero ben altri i tagli da operare in PCM, che potrebbero di gran lunga giovare alle casse della Presidenza, magari cominciano a ridurre o eliminare del tutto il numero dei consulenti, portaborse e affini, oppure reinternalizzando i servizi concessi all’esterno con troppa fretta e superficialità!
Per queste ragioni, la FPCGIL chiede alle SS.VV. un incontro urgentissimo, e che si apra un tavolo vero sulla mobilità.

 
p.FPCGIL
Gianni Massimiani

 
 

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DAP: Saldo FESI 2011.

Il DAP ha comunicato che nelle buste paga dei prossimi mesi di giugno o luglio sarà liquidato il saldo relativo al FESI 2011.

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Nota FP CGIL su IPM e CPA Bologna.

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Convegno FP CGIL e FP CGIL Medici: per la salute bene comune quale Governo clinico?

Per la salute bene comune quale Governo clinico?
Una risposta delle professioni sanitarie contro la deriva politico-aziendalistica
 
Roma 31 maggio 2012 ore 9,30 – 13,30

Hotel Nazionale Sala Capranichetta – Piazza Montecitorio
 
Presiede:
Cecilia Taranto,
Segretario nazionale FP CGIL

Introduzione:
Massimo Cozza,
 Segretario nazionale FP CGIL Medici

  

 

Dibattico con:
Giovanni Bissoni,
 Pres. Ag. Naz.le per i servizi sanitari regionali (AGENAS)
Gloria Buffo, Coordinatrice Forum Sanità SEL
Stefano Cecconi, Responsabile Politiche della Salute CGIL Nazionale
Angelo Lino Del Favero, Presidente Naz.le Federsanità ANCI
Erminia Emprin, Comitato politico nazionale Rifondazione Comunista
Paolo Fontanelli, Responsabile naz.le PD Sanità
Ignazio Marino, Pres. Comm.ne Parl. Inchiesta su efficacia ed efficienza del SSN
Gianluca Mezzadri, Coordinatore Naz.le FP CGIL Professioni Sanitarie
Giovanni Monchiero, Presidente Fed. Az. Sanitarie ed Ospedaliere (FIASO)
Antonio Palagiano, Responsabile naz.le IDV Dipartimento Sanità e Salute
Giuseppe Scaramuzza, Vice Presidente naz.le Cittadinanzaattiva – TDM
Lorena Splendori, FP CGIL STPA nazionale
 
Conclusioni:
Rossana Dettori,
 Segretaria generale FP CGIL Nazionale
 
Interverrà:
Il Ministro della Salute Prof. Renato Balduzzi

 
 

Pagamento competenze straordinario Abruzzo e convenzioni.

11.05.2012 – In allegato nota su agamento competenze straordinario Abruzzo e convenzioni.

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