DAP: Corso di formazione per istruttori di difesa personale.

DAP: Comunicazione e richiesta disponibilità posti vacanti di direttore penitenziario.

DAP: Comunicazione e richiesta disponibilità per posto di funzione dirigenziale CC Ivrea.

DAP: Attivazione Centrali Rete Radiomobile dapnet.

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COMUNICATO STAMPA

 
 
 

A partire dalla data del 1 Maggio, un consistente numero di distaccamenti volontari dei vigili del fuoco della provincia di Torino, come già preannunciato dall’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco Volontari, in forma di protesta non garantisce più la copertura del servizio di soccorso sul territorio del comune di competenza. 
 
Le OO.SS. scriventi vogliono esprimere il più totale dissenso e la massima distanza per la forma di protesta scelta, a prescindere dalle motivazioni che la animano.
 
In nessun caso, il vigile del fuoco, per spirito civico e per senso di responsabilità, può esimersi dal portare soccorso alla cittadinanza, fosse anche per ragioni giuste e incontrovertibili.
 
Non conosciamo, nel mondo, altri cattivi esempi di sospensione della disponibilità al soccorso, se escludiamo i Vigili del Fuoco inglesi negli anni ottanta che aveva peraltro provocato numerose vittime, e francamente avremmo fatto volentieri a  meno di questa macchia di fango che il Corpo non merita, come non la merita la maggior parte dei Vigili Volontari strumentalizzati, in questa occasione dagli interessi di qualche alto rappresentante dell’Associazione.
 
Non abbiamo neppure timore ad affermare che molte delle motivazioni della protesta sono da noi condivise, trattandosi peraltro di problemi comuni alla componente permanente, e quindi al Corpo dei Vigili del Fuoco, stigmatizziamo il vittimismo miope dell’Associazione che invece di ribadire, anche con forza le proprie ragioni, preferisce affermare che tutti i problemi dei Volontari dipendano dalla componente permanente e da quella sindacale.
 
E’ questo un terreno sul quale non intendiamo scendere perché ha il sapore di una guerra tra poveri che non porterebbe né vinti né vincitori e perché siamo fortemente convinti che la strada della collaborazione, specie quando si tratta della sicurezza delle persone, sia l’unica possibile per ottimizzare un servizio vitale come quello del soccorso tecnico urgente e così fortemente penalizzato, da almeno un decennio, dalle improvvide scelte dei nostri politici.
 
Alla cittadinanza invece,  intendiamo far sapere che  il soccorso continua ad essere garantito tutti i giorni e tutte le notti, su tutto il territorio provinciale, dalle squadre dei vigili del Fuoco professionisti e da quelle dei distaccamenti volontari che per etica del servizio non hanno aderito alla modalità di protesta.
 
Ai sigg. Sindaci che, giustamente sono stati tra i primi ad ascoltare le ragioni dell’associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco Volontari chiediamo di attivarsi per la soluzione delle problematiche rappresentate ma anche di dissociarsi dalle modalità della protesta, essendo la Sicurezza un dovere non soggetto ad alcuna discrezionalità, neppure in periodo preelettorale.
 
Torino, 2 Maggio 2012

Gianni Nigro
Aldo Muscatello
Mario De Nigris
Valter Durando

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A tutte le strutture territoriali
CGIL CISL UIL

 

 
 

 Oggetto: relazione riunione del 3 maggio 2012
 

                                                                                               
Cari colleghi,
come già comunicato nella giornata di ieri, siamo stati costretti a proclamare lo sciopero generale della categoria per il 5 di giugno,  poiché l’Amministrazione non è stata in grado di fornire risposte concrete, alle diverse tematiche che compongono la vertenza in essere attivata con la proclamazione dello stato di agitazione del 9 marzo 2012.
 

In particolare per ciò che concerne le procedure straordinarie dei concorsi a capo squadra e capo reparto abbiamo appreso che il Consiglio dei Ministri non ha approvato il decreto legge di modifica della norma che prevede le procedure straordinarie.
 

L’Amministrazione a tal proposito, si è impegnata a riproporre la norma in questione nella fase di conversione del decreto legge relativo alla riforma della Protezione civile, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 30 aprile 2012. Questa ulteriore difficoltà aggrava la già preoccupante situazione e ci ha spinto a richiedere all’Amministrazione, nella riunione di ieri, ogni possibile soluzione finalizzata ad emanare i bandi di concorso entro la fine di questo mese e la garanzia della prosecuzione certa delle procedure concorsuali.
 

Inoltre la soluzione emendativa proposta dall’Amministrazione rappresenta un mero palliativo volto a coprire ulteriormente la sua inefficienza. Riteniamo tale soluzione non concreta e, pertanto, non possiamo non rilevare la responsabilità dell’Amministrazione ed il cattivo servizio che questa offre al personale VVF.
 

Per quanto riguarda le risorse contrattuali che devono provenire dalle società aeroportuali, pari a 30 milioni di euro anno a decorrere dal 2009, l’Amministrazione ci ha informati che sta provvedendo con una procedura di recupero forzato attraverso decreti ingiuntivi con l’ausilio dell’Avvocatura dello Stato. Tale soluzione non è sufficiente a garantire nell’immediato il recupero delle risorse contrattuali. In questo senso abbiamo chiesto ogni possibile sforzo per velocizzare le procedure di cui sopra  ed ogni altra possibile soluzione tesa garantire il pagamento delle prestazioni già rese dai lavoratori.
 

Con riferimento al regolamento da emanarsi ai sensi dell’art 24 comma 18, della Legge n° 214/2011, inerente la riforma del sistema pensionistico, l’Amministrazione ci ha informati che nella giornata odierna si terrà una ulteriore riunione a livello Ministeriale, ove sosterrà le ragioni rivendicate dalle scriventi finalizzate a riconoscere la specificità dei Vigili del Fuoco. A tal proposito abbiamo reiterato la richiesta di un tavolo specifico di confronto con il Ministro del Lavoro Elsa Fornero ove esporre le nostre legittime rivendicazioni.
 

 Abbiamo, altresì, richiesto l’impegno dell’Amministrazione a convocare uno specifico incontro per discutere sulla particolare condizione di discriminazione subita dal personale amministrativo del Corpo che, oltre all’esclusione dalla deroga sulle pensioni, è penalizzato anche relativamente a specifiche tematiche contrattuali.
 

Infine non abbiamo avuto alcuna risposta concreta, nonostante gli impegni pregressi assunti, sulle risorse da destinare all’assunzione di nuovo personale mediante la stabilizzazione di quelle risorse economiche oggi utilizzate per i richiami alla luce  della proroga delle graduatorie concorsuali al 31.12.2013, operata dall’art. 15, comma 2-bis, del Decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, relative al personale discontinuo/volontario.

 
Roma 4 maggio 2012
 

F.P. CGIL NAZIONALE VVF
Mario Mozzetta
FED. NAZ. SICUREZZA CISL
Pompeo Mannone
UIL NAZ. VVF
Alessandro Lupo

Lazio: Istituzione gruppo di studio regionale.

4.05.2012 – In allegato documento su:  Istituzione gruppo di studio regionale.

 

Marche – Allarme condizioni Vigili del Fuoco

4.05.2012 – In allegato documento su: Chiarimenti O.d.G. 285 del 26.04.2012 richiamante l’O.d.G. N. 546 del 02.11.2011 – Contenimento delle spese per vitto e alloggio del personale comandato in MISSIONE

 

Agenzia entrate: solidarietà ai lavoratori. Basta demagogia, alimenta guerre tra poveri – Comunicato stampa di Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil

“L’atto estremo di una persona in difficoltà non può essere strumentalizzato. Noi che rappresentiamo i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate possiamo soltanto solidarizzare con loro per l’ennesima aggressione subita e continuare a difendere il loro lavoro e la loro dignità. Il clima è incandescente e la demagogia con cui il tema del fisco viene trattato dalla politica e dai media non fa che alimentare l’odio sociale e mettere in cattiva luce lavoratori che operano in condizioni difficili, con salari modesti e attorniati dal sospetto e dall’odio di chi è caduto nella disperazione”. Con queste parole Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil, commenta l’irruzione e il sequestro di 15 lavoratori nella sede dell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia (Bg) avvenuta ieri.

“Stamane – continua il sindacalista – sui giornali si leggono molte, troppe scempiaggini. Nel suo editoriale di oggi su “Il Giornale”, ad esempio, Nicola Porro sostiene avventatamente che oltre a non ben precisati funzionari furbetti, che siamo disposti a denunciare noi stessi se il solerte vicedirettore volesse segnalarceli puntualmente specificando nome, cognome e luogo di lavoro, ad appesantire la mano degli ispettori sarebbero gli aggi che, cito testualmente, ‘si fanno riconoscere (pari al 9 per cento)’. Informiamo Porro che quell’aggio non è in alcun modo riconosciuto a chi svolge funzioni ispettive per l’Agenzia delle Entrate ma ai soli esattori di Equitalia. I lavoratori dell’Agenzia vivono del loro stipendio. Quando si maneggia materiale così pericoloso sarebbe opportuno non abbandonarsi al
pressappochismo e alle chiacchiere da bar”.

“Anni di campagne denigratorie contro il lavoro pubblico hanno prodotto questo clima da guerra tra poveri, gli inni all’evasione fiscale hanno fatto il resto. Non hanno poi aiutato i provvedimenti punitivi nei confronti di chi fa attività ispettiva, assunti da Tremonti per
limitare i cosiddetti ‘atteggiamenti vessatori’ – conclude Chiaramonte – blateranti farneticazioni che hanno legittimato i furbi, quelli veri che non pagano le tasse”.

Roma, 4 maggio 2012

 

COMUNICATO AI LAVORATORI DELLA DIFESA

 

 
INCONTRO MINISTRO 3 MAGGIO 2012
RIFORMA MINISTERO DIFESA

 

Prima del resoconto della riunione è bene chiarire che le parole non definiscono appieno quello che sta accadendo, i politici la chiamano revisione dello strumento militare, noi la chiamiamo RIFORMA del Ministero della Difesa.
Quella descritta nel disegno di legge che il Ministro ha presentato nelle sedi politiche, è la più grande Riforma che si sia mai avuta nel Ministero.
Abbiamo preso atto del contenuto, che spiegheremo punto per punto in un successivo comunicato, e vogliamo sottolineare di questa riunione il punto dirimente:
noi abbiamo posto una questione di METODO.

QUESTO PERCHE’ LA LEGGE DELEGA COME STRUMENTO NORMATIVO PREVEDE SOLO PARERI NON VINCOLANTI!!

Abbiamo chiesto e più volte sottolineato al Ministro che nessuna riforma, tanto più questa, che prevede un coinvolgimento politico di altri Ministeri, non può avvenire senza il confronto con i rappresentati dei lavoratori.

E’ una Riforma in senso riduttivo, di risorse umane e finanziarie, PERSEGUE L’OBIETTIVO DI RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA mediante una “razionalizzazione delle strutture operative, logistiche, formative, territoriali e periferiche (soppressioni e accorpamenti)”.

Una riduzione di personale militare e civile, con trattamenti differenziati, che noi non condividiamo. Per questo abbiamo sottolineato la contraddittorietà della legge che, da una parte, prevede la riduzione delle dotazioni organiche e dall’altra, introduce il transito nei ruoli civili del personale militare in esubero.

Come si concilia il tutto con una dotazione organica di personale civile ferma a 30.000 dipendenti e che subirà drastiche riduzioni negli anni a venire, per effetto delle manovre del governo Berlusconi, non si sa e il Ministro non ha fornito risposta.

Così come alla ormai annosa e MAI risolta questione degli ex A1 non ci è stata fornita risposta.

Così come della POLITICA INDUSTRIALE di questo Ministero, Arsenali e Poli e Agenzia Industria Difesa, della quale nella legge delega non se ne parla, se non per modificare il codice dell’ordinamento militare relativamente ai proventi dell’industria nazionale che produce armamenti e che verranno riassegnati ai fondi per i compiti istituzionali e missioni internazionali, non ci è stata data risposta.
Considerazioni e rappresentazione di una crescente preoccupazione dei lavoratori tutti, hanno sortito l’effetto di far dichiarare al Ministro che la decisione politica è stata presa e dopo vari interventi,  il Ministro si è impegnato ad un confronto su mobilità e formazione.

Il confronto con le parti sociali è stato più volte sollevato dalla FPCGIL in relazione alla politica di accorpamento di funzioni e strutture, e ribadita la richiesta di impegno da parte politica al costante confronto mediante un tavolo permanente che coinvolga anche il dipartimento di funzione pubblica.

Il futuro prospettato non è assolutamente rassicurante, e una RIFORMA  così ampia, deve a nostro avviso vedere i lavoratori civili protagonisti di iniziative di mobilitazione che evidenzino la volontà di vedersi riconosciuta la DIGNITA’ di lavoratori, lavoratori che vogliono riprendersi  IL LAVORO.

LAVORO che è stato esternalizzato, nè riconosciuto e valorizzato.

Nessuna pregiudiziale ad una riforma che più volte abbiamo ritenuto necessaria ma STANCHI DI PAGARE PER TUTTI.

Sarà nostra cura confrontarci con CISL e UIL per ottenere il giusto coinvolgimento delle OO.SS. in questa RIFORMA.

LE OSSERVAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE DELEGA LE FORMALIZZEREMO NELL’AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE SENATO  IN DATA 9 MAGGIO 2012.

                                    FPCGIL DIFESA
                                     Noemi Manca

 
COMUNICATO STAMPA 4 maggio 2012

 

A partire dalla vicenda che ha visto protagonista l’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, la FP.CGIL. Milano non può che sottolineare come il clima di instabilità sociale dettato dalla crisi sempre più si traduce in azioni scomposte e disperate. 
 
Sin da subito diciamo che queste azioni sono da condannare, e rilanciano invece con forza la urgente necessità che il Governo metta in campo politiche atte a dare risposte positive al disagio sociale crescente.
 
Come Fp CGIL Milano ci preme anche mettere in evidenza il non più rinviabile tema della sicurezza negli uffici della Agenzia, denunciando i fatti quali la decisione di eliminare la vigilanza negli uffici della Direzione Provinciale II , e nel passato i numerosi allarme bomba di cui è stato fatto oggetto l’ufficio territoriale di Milano 6 .
 
Ci chiediamo quali provvedimenti in tema di sicurezza l’Amministrazione intenda mettere in campo per garantire le minime condizioni di sicurezza per i propri dipendenti che nel adempiere il proprio dovere, si trovano a fronteggiare una utenza che ingiustamente li identifica con uno stato iniquo e vessatorio. 
 
Da parte nostra e per il ruolo affidatoci, continueremo ad incalzare affinché su questo tema come su altri vengano date risposte positive ed efficaci.

Milano 4 maggio 2012

Segreteria FP CGIL Milano
 
 

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