Gruppo Iren s.p.a.: un futuro incerto per i servizi ambientali. Comunicato Unitario Segreterie Nazionali

 
Nel corso della presentazione del bilancio del Gruppo Iren, alle Organizzazioni sindacali di categoria e confederali territoriali, è emerso un complesso quadro di una Azienda che vive un prolungato periodo di crisi generato dalle difficoltà dell’economia globale ma anche da scelte che nel tempo si stanno rilevando non efficaci. Sicuramente, il Piano Industriale, che evidentemente non ha saputo contrastare quanto detto, il mancato ritorno economico degli investimenti programmati nel passato, il crescente debito societario e la perdita di adesione territoriale stanno, a nostro giudizio, minando le basi di un Gruppo e di un Progetto che noi riteniamo ancora importante.

A tal proposito, pensiamo che le Amministrazioni locali – proprietarie della maggioranza dell’azienda Iren s.p.a. – debbano recuperare ruolo e visione complessiva del Progetto Iren senza perdersi in faraoniche idee che, in questo momento, sommerebbero solo debiti e pesanti riduzioni della capitalizzazione nel listino borsistico.

La prospettiva non è sicuramente ottimistica ed è per questo che riteniamo necessario avviare un percorso di maggiore coinvolgimento, non solo dei lavoratori, ma di tutti i soggetti interessati al rilancio del Gruppo Iren, in una ottica anche economica ma – prevalentemente -in una prospettiva industriale caratterizzata da qualità, servizi e presenza territoriale.

Come Segreterie Nazionali di categoria riteniamo anche dannosa la scelta aziendale di indebolire il confronto a livello locale, differentemente a quanto concordato nel protocollo di relazioni a suo tempo sottoscritto, come conseguenza della scelta da parte del Gruppo di tagliare drasticamente risorse e investimenti.

È in questi momenti che occorre invertire la rotta incrementando gli investimenti sul territorio, per rilanciare lo sviluppo dei vari settori strategici e la qualità delle prestazioni erogate a scapito di operazioni di natura finanziaria o fuori dal “compito” aziendale. Il Sindacato vuole confrontarsi, soprattutto localmente, per parlare di rilancio e radicamento territoriale attraverso la verifica delle risorse, dei cicli produttivi e, soprattutto, del giusto equilibrio tra lavoro e qualità dei servizi erogati.

Tutto ciò, a partire dalla scelta di prospettiva sull’igiene ambientale e sui lavoratori del comparto di un servizio di pubblica utilità.

Nel corso della presentazione del bilancio del Gruppo Iren, alle Organizzazioni sindacali di categoria e confederali territoriali, è emerso un complesso quadro di una Azienda che vive un prolungato periodo di crisi generato dalle difficoltà dell’economia globale ma anche da scelte che nel tempo si stanno rilevando non efficaci. Sicuramente, il Piano Industriale, che evidentemente non ha saputo contrastare quanto detto, il mancato ritorno economico degli investimenti programmati nel passato, il crescente debito societario e la perdita di adesione territoriale stanno, a nostro giudizio, minando le basi di un Gruppo e di un Progetto che noi riteniamo ancora importante.

A tal proposito, pensiamo che le Amministrazioni locali – proprietarie della maggioranza dell’azienda Iren s.p.a. – debbano recuperare ruolo e visione complessiva del Progetto Iren senza perdersi in faraoniche idee che, in questo momento, sommerebbero solo debiti e pesanti riduzioni della capitalizzazione nel listino borsistico.

La prospettiva non è sicuramente ottimistica ed è per questo che riteniamo necessario avviare un percorso di maggiore coinvolgimento, non solo dei lavoratori, ma di tutti i soggetti interessati al rilancio del Gruppo Iren, in una ottica anche economica ma – prevalentemente -in una prospettiva industriale caratterizzata da qualità, servizi e presenza territoriale.

Come Segreterie Nazionali di categoria riteniamo anche dannosa la scelta aziendale di indebolire il confronto a livello locale, differentemente a quanto concordato nel protocollo di relazioni a suo tempo sottoscritto, come conseguenza della scelta da parte del Gruppo di tagliare drasticamente risorse e investimenti.

È in questi momenti che occorre invertire la rotta incrementando gli investimenti sul territorio, per rilanciare lo sviluppo dei vari settori strategici e la qualità delle prestazioni erogate a scapito di operazioni di natura finanziaria o fuori dal “compito” aziendale. Il Sindacato vuole confrontarsi, soprattutto localmente, per parlare di rilancio e radicamento territoriale attraverso la verifica delle risorse, dei cicli produttivi e, soprattutto, del giusto equilibrio tra lavoro e qualità dei servizi erogati.

Tutto ciò, a partire dalla scelta di prospettiva sull’igiene ambientale e sui lavoratori del comparto di un servizio di pubblica utilità.

compito” aziendale. Il Sindacato vuole confrontarsi, soprattutto localmente, per parlare di rilancio e radicamento territoriale attraverso la verifica delle risorse, dei cicli produttivi e, soprattutto, del giusto equilibrio tra lavoro e qualità dei servizi erogati.

Tutto ciò, a partire dalla scelta di prospettiva sull’igiene ambientale e sui lavoratori del comparto di un servizio di pubblica utilità.
Le Organizzazioni sindacali e il territorio emiliano vogliono sapere se il Gruppo Iren crede nell’ambiente e nei servizi ad esso connesso e, conseguentemente, come lo stesso Gruppo si sta preparando alle prossime gare di Piacenza, Parma e Reggio Emilia per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

Inoltre, riteniamo che l’eccessiva pratica delle esternalizzazioni, anche oltre le regole contrattuali, sia foriera di qualità scadente nei servizi e metta a repentaglio la tenuta occupazionale, dei cicli produttivi integrati e dei contratti di lavoro nazionali e, di conseguenza, la sostenibilità ambientale e i diritti di lavoratori e cittadini.

Il Coordinamento Sindacale di Iren Ambiente, del prossimo 4 maggio, e l’incontro con l’Azienda nello stesso mese ci permetteranno di capire al meglio le prospettive e il da farsi.

Di certo, qualora nelle prossime settimane non avremo risposte certe per il futuro del Ciclo integrato dei rifiuti nelle province interessate, non potremo che avviare la necessaria mobilitazione tra i lavoratori e i cittadini.

Roma 19 aprile 2012

news

Nota Fp Cgil su formazione cinofili.

Esiti incontro Bersani PD

 
 

 

 
 

Ipotesi di accordo Fondo Agenzia Naz.le Sicurezza Ferroviaria (ANSF)

 

 
Di seguito, alleghiamo l’ipotesi di accordo sottoscritta lo scorso 16 aprile sull’utilizzo del fondo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (ANSF)

L’ANSF è un’agenzia Nazionale di nuova istituzione (D.lgs 162/2007) che al momento non ha dipendenti propri ma opera con personale in comando dalle Ferrovie e dal MIT. Il decreto legge 135/2009 stabilisce che al personale dell’agenzia si applica il trattamento giuridico ed economico del personale ANSV, al quale con il decreto legislativo 66/1999 è attribuito il trattamento giuridico ed economico per le corrispondenti qualifiche dell’ENAC. L’ARAN, con nota del 28/11/2011 ha chiarito che i titolari della contrattazione integrativa per L’Agenzia sono le OO.SS. firmatarie del CCNL ENAC. Solo dopo il definitivo inquadramento del personale nei ruoli dell’agenzia sarà possibile sapere con certezza la consistenza del personale ANSF.

Tutta la fase precedente all’accordo che vi alleghiamo è stata seguita dai compagni della FILT in quanto i lavoratori interessati all’inquadramento nei ruoli provengono per la quasi totalità dalla Società del Gruppo Ferrovie dello Stato. 

Roma, 19 aprile 2012
 
per FP CGIL Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis 

 
 

 
 

Nota del coordinamento e approvazione piattaforma programmatica

 

                                        

Si è svolta in data 13 aprile la prevista riunione del Coordinamento Nazionale con all’ordine del giorno la valutazione del risultato RSU, lo stato della contrattazione nazionale e la discussione e l’approvazione della piattaforma programmatica FP CGIL MIBAC.

Sul primo punto il Coordinamento ha espresso grande soddisfazione per il risultato delle elezioni RSU che vede la CGIL consolidare il suo primato nel Ministero con una percentuale di poco oltre il 30% e con l’accentuazione delle distanze in termini di voti e percentuali dalle altre OO.SS.. Un risultato che premia il lavoro che in questi anni difficili e di resistenza alla controriforma del pubblico impiego il Coordinamento è riuscito autorevolmente a mettere in campo e che pone oggi la FP CGIL del Mibac di fronte alla grande responsabilità di corrispondere alle aspettative ed alla fiducia che i lavoratori hanno espresso verso la nostra Organizzazione. La distribuzione del risultato su base territoriale consente di verificare una crescita uniforme su quasi tutto il territorio nazionale, crescita peraltro molto significativa nei territori ad alta densità di lavoratori del Ministero, ed accompagnato da un aumento della percentuale dei votanti di circa il 2%. Con un significativo consenso proveniente dai lavoratori più giovani.
Il dato ulteriore che va rilevato è il ridimensionamento del sindacalismo autonomo e la conferma della polarizzazione dei voti sul sindacato confederale, che insieme raggiunge quasi l’ottanta per cento dei votanti.
Un risultato rotondo e pienamente legittimato dalla partecipazione democratica dei lavoratori, che contribuisce al raggiungimento del primato della CGIL in tutto il comparto dei Ministeri.
 

La situazione sul tavolo contrattuale nazionale vede attualmente il forte impasse che si registra nei tempi di pagamento del salario accessorio ai lavoratori, le cui cause sono note e riguardano l’accentuazione del sistema dei controlli operato dalla recente riforma unito ai ritardi registrati nella determinazione delle risorse che hanno portato solo a fine esercizio finanziario al decreto di riparto delle somme residue. L’insieme di questi problemi ha portato agli inenarrabili ritardi attuali ed alla necessità di trovare soluzioni, sia a livello generale che sul tavolo nazionale di contrattazione di ministero, per definire le condizioni di esigibilità delle somme FUA. Al riguardo il Coordinamento ha posto la necessità di una riflessione generale sulla tenuta contabile del salario accessorio, tramite una iniziativa politica che ponga al centro la necessità di assicurare certezza della tempestività dell’erogazione delle somme dovute ai lavoratori. Problema particolarmente sentito nel MIBAC, ove il salario accessorio è una componente molto importante del salario in ragione delle tipologie delle prestazioni lavorative, come ad esempio le turnazioni, che incidono in modo deteminante sull’organizzazione dei servizi. Il Coordinamento ha inoltre deciso l’avvio di una fase di mobilitazione sul territorio finalizzata alla richiesta del pagamento dovuto degli arretrati, mobilitazione da attuarsi tramite iniziative territoriali di proclamazione dello stato di agitazione e di messa in mora dell’Amministrazione e tramite la proclamazione di una giornata nazionale di lotta in difesa del salario e per la qualità dei servizi. Giornata di lotta da concordare unitariamente e la cui articolazione e collocazione temporale sarà definita insieme a CISL e UIL.
 

Il Coordinamento ha infine approvato la piattaforma programmatica che provvediamo a reinviarvi in allegato e ha deciso una campagna di consultazione nazionale dei lavoratori tramite l’indizione di specifiche assemblee su tutto il territorio nazionale, assemblee per le quali la delegazione trattante nazionale esprime la propria disponibilità alla partecipazione.
 

La riunione è stata conclusa dal Segretario Nazionale compagno Salvatore Chiaramonte, il quale ha ringraziato il Coordinamento per il grande lavoro svolto in occasione delle elezioni delle RSU e ha preannunciato una adeguata riflessione della Segreteria Nazionale con le Segreterie Territoriali sulla composizione della delegazione trattante. Questo in relazione alla determinazione di criteri di scelta della stessa che si pongano l’obiettivo dell’avvio di un rinnovamento, anche generazionale, nella sua composizione. La finalità ultima è quella di costruire un gruppo dirigente che sia in grado di garantire continuità  all’attuale anche e soprattutto nei livelli di qualità che caratterizzano storicamente l’azione della FP CGIL del MIBAC.
 

I primi saranno gli ultimi.
 
Abbiamo finalmente compreso quali sono stati i criteri di nomina dei nuovi dirigenti. È stato applicato un principio evangelico reinterpretato (i primi in graduatoria saranno gli ultimi, ma non viceversa) con l’ultima Circolare con cui il sig. Ministro ha messo a bando le ultime sedi disponibili.
Criterio che si aggiunge allo strapotere di nomina da parte dei Direttori Regionali ed alla apparente assenza dalla vicenda degli altri centri burocratici (Direzione del Personale, Direzioni Generali  e Segretariato Generale).
Sulla questione è arrivata una interrogazione parlamentare a firma dell’onorevole Gasbarra del PD, il quale ha chiesto al Ministro di conoscere i criteri con i quali si è proceduto alla nomina dell’attuale Soprintendente BAP del Lazio. Noi abbiamo pensato di inviargli le rispostine che abbiamo ricevuto, nelle quali, con un tono di decrescente cortesia, ci è stato comunicato genericamente che l’Amministrazione ha proceduto per “esigenze di servizio” (formuletta sempre disponibile quando non si vogliono dare spiegazioni) ed in ossequio al DM  16 maggio 2007, che determina  i criteri di nomina, ossequio di cui francamente non troviamo traccia.
Noi ribadiamo che il problema è squisitamente politico, ovvero quale è il rapporto tra la politica e la pubblica amministrazione e quali sono i danni indotti da uno spoil system senza regole, ove non si tiene conto della cosiddetta meritocrazia, buona per gli improponibili quanto ideologici schemi della performance, ma di scelte esclusivamente discrezionali. Si fa un gran parlare di crisi della politica, giustamente, ma allo stato non ci pare che su queste partite il governo tecnico sia in grado di offrire risposte che non siano il perpetuarsi di scelte che hanno caratterizzato il governo delle pubbliche amministrazioni e che ci hanno condotto sull’orlo del baratro.
 

Sportello informativo.
 
Domani 20 aprile lo sportello rimarrà chiuso in concomitanza dello sciopero generale proclamato dalla CGIL nel Lazio, avremo solo un altro giorno di apertura il 27 aprile p.v.. Pertanto invitiamo i lavoratori che hanno bisogno di consulenza ad utilizzare gli indirizzi mail posti a disposizione (fpcgilbac@libero.it, meloni@fpcgil.it) per inviare i quesiti ai quali cercheremo di rispondere con la consueta sollecitudine.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione di conoscere i criteri di composizione delle Commissioni esaminatrici nazionale e regionali ed abbiamo chiesto, ed ottenuto, che i controlli sulla documentazione siano effettuati per tutti i vincitori e non a campione. Modalità che riteniamo imprescindibile al fine di assicurare la necessaria trasparenza nella determinazione delle graduatorie.
Roma, 19 aprile 2012 

FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni

 

 
 

Agrigento – Esito positivo della conciliazione sullo stato di agitazione del Comando.

19.04.2012 – In allegato nota di Agrigento su esito positivo della conciliazione sullo stato di agitazione del Comando.

 
 

Stabilimento Grafico Militare di Gaeta

 

Incontro AID – OO.SS. nazionali – 3 maggio ore 9.00.
 
Roma, 18 aprile 2012
           
FP CGIL DIFESA
NOEMI MANCA

 
 

Pensioni: 13 aprile a Roma manifestazione nazionale unitaria contro la riforma

Nella riforma delle pensioni varata dal Governo Monti non c’è un’idea della condizione del lavoro e dei lavoratori, ma una visione punitiva dei diritti nell’ottica di renderli inesigibili.

Il lavoro pubblico ancora una volta paga un pesante tributo. Per questo anche FP ed FLC CGIL saranno in piazza il 13 aprile prossimo. 

La mobilitazione ha l’obiettivo di riaprire il confronto sulla previdenza pubblica superando i provvedimenti recentemente varati dal Governo, inutili per lo sviluppo sociale ed economico e dannosi per il mondo del lavoro.

Il Concentramento è previsto per le 9 in P.zza della Repubblica; il corteo raggiungerà P.zza SS. Apostoli dove parleranno i Segretari Generali di CGIL CISL e UIL.

Roma, 5 aprile 2012

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici.

19.04.2012 – In Allegato nota su disposizioni in materia di trattamenti pensionistici

Friuli Venezia Giulia – Denuncia su grave degrado della sede di servizio dell'aeroporto "Ronchi dei Legionari".

19.04.2012 – In allegato  Friuli Venezia Giulia – Il Coordinamento  Regionale FP CGIL VV.F.  denuncia il grave degrado della sede di servizio dell’aeroporto “Ronchi dei Legionari”. La notizia viene pubblicata su “Il Piccolo” in data 18 aprile 2012.
 

Catania – Campagna incendi boschivi 2012.

19.04.2012 – In allegato nota del Coordinamento Provinciale FP CGIL VVF di Catania

Taranto – Pagamento spettanze servizi AIB 2011.

19.04.2012 – In allegato nota pagamento spettanze  servizi AIB 2011.

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