12.04.2011 – Pubblichiamo di seguito, in allegato, l’accordo stipulato con l’AGIDAE nazionale in materia di “Imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte in relazione ad incrementi di produttività”.
Ritenuta del 2,5% sull’80% della retribuzione
ai sensi dell’art. 37 del D.P.R. n.1032/1973
11.04.2012 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo l’informativa inviata dall’Amministrazione sulla ritenuta in oggetto richiesta dalla CGIL con nota del 22 febbraio u.s..
Stamane, presso il Ministero di Via Arenula, si è tenuto uno dei tre tavoli tecnici sulla geografia giudiziaria. A questa riunione si è appreso che l’apposita commissione tecnica che sta predisponendo la lista degli uffici da sopprimere si è basata, nell’individuare i bacini di utenza, sui dati Istat del 2001.
“Sconcertante. Se queste sono le basi – afferma Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil – la riforma non potrà portare alcun miglioramento nel servizio ai cittadini. L’Amministrazione della Giustizia dimostra un clamoroso pressappochismo, vista l’importanza del provvedimento”.
“Ciò è stato confermato anche dalla reazione scomposta del Capo Dipartimento, Dr. Birritteri, che alle giuste obiezioni della delegazione della Fp-Cgil ha risposto con un comportamento irrispettoso – conclude Chiaramonte – non riuscendo a mascherare il grave imbarazzo per aver lavorato su dati del tutto obsoleti”.
Roma, 3 Aprile 2012
La bozza contenente “Lo schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale comparto difesa – sicurezza e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico”, adottata nella riunione di ieri tra i rappresentanti del Ministero dell’Economia, del Lavoro e delle Amministrazioni interessate, ha formalizzato quanto denunciato dai sindacati nei sit-in di protesta del 19 marzo.
Malgrado l’impegno assunto dal Presidente del Consiglio Monti nell’incontro svolto a Palazzo Chigi il 4 Dicembre 2011, la Fp-Cgil registra la volontà del Governo di colpire con irresponsabile fermezza e ostinazione il mondo della sicurezza e del soccorso, a partire da trattamenti e prospettive previdenziali degli operatori, anziché affrontare seriamente la riorganizzazione complessiva del sistema (organici, mezzi e strumenti, qualità e sicurezza delle e nelle prestazioni degli operatori).
“La Funzione Pubblica Cgil non considera affatto chiusa la partita della modifica unilaterale imposta alle pensioni dei lavoratori – afferma Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil con delega alla Polizia Penitenziaria e al Corpo Forestale – e la mobilitazione continuerà sino a quando sarà impedito lo smantellamento del servizio previdenziale, finora ancorato a un sistema universale tarato anche sulle singole specificità”.
“Non è pensabile che lavoratori così esposti a rischi – ha aggiunto Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp-Cgil con delega al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – vedano negate le proprie specificità e vengano scaricati dal Governo. Pensare che in certi settori si possa lavorare fino a un’età così avanzata, mentre si continua a disinvestire e gli organici sono in costante diminuzione, vuol dire non tener conto della qualità delle prestazioni e della vita degli operatori”.
Roma, 3 Aprile 2012
“Davvero paradossale questo dibattito sull’art.18. Il chiarimento del Dipartimento della Funzione Pubblica è servito solo a complicare un dibattito che avrebbe bisogno di maggiore chiarezza. Lo Statuto dei lavoratori è una garanzia per tutto il mondo del lavoro, pubblici compresi, e lo stesso vale per le parti dell’art.18 applicabili al lavoro pubblico, a partire dal licenziamento discriminatorio. Applicare il licenziamento economico nella Pa equivale a dichiarare la bancarotta dello Stato”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil, interviene nel dibattito su art.18 e licenziamenti per i lavoratori delle pubbliche amministrazioni a margine del Comitato direttivo della federazione in corso in queste ore a Tivoli.
“Il risultato è l’ennesima aggressione al lavoro pubblico. I Ministri Fornero e Patroni Griffi dovrebbero impegnarsi nella ricerca di soluzioni sul fronte della riorganizzazione degli enti, su quella spending review che rischia di causare un percorso di mobilità di massa nel lavoro pubblico. Dovrebbero cioè spiegarci come si incastra la riforma, quella del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, con il percorso di revisione e riorganizzazione. Il resto è fumo negli occhi – aggiunge Dettori – l’allucinazione di un Paese che ha bisogno di capri espiatori”.
“Se il Governo vuole stravolgere una norma di buonsenso, avverta i cittadini che scompariranno gli asili pubblici, le scuole materne, pezzi importanti di assistenza sociale e sanitaria alla persone. In alcuni casi assistiamo all’impossibilità di acquistare semplici forniture e con gli attuali bilanci degli enti locali il rischio è che in assenza di risorse si licenzi a prescindere dalla tenuta dei servizi. Permettere agli amministratori di licenziare per sistemare i bilanci, magari espellendo qualche spina nel fianco o delegati sindacali troppo zelanti, è un fatto di enorme gravità. Se il disastro a cui ci vogliono portare è questo, lo dicano. A quel punto la Fp-Cgil, all’interno della più generale lotta per la dignità del lavoro, dovrà intestarsi una battaglia sociale di difesa dei servizi pubblici – conclude Dettori – e quindi dei diritti dei lavoratori che li offrono e delle persone che ne usufruiscono”.
Roma, 23 Marzo 2012
Pensioni: 13 aprile a Roma
manifestazione nazionale unitaria contro la riforma
Nella riforma delle pensioni varata dal Governo Monti non c’è un’idea della condizione del lavoro e dei lavoratori, ma una visione punitiva dei diritti nell’ottica di renderli inesigibili.
Il lavoro pubblico ancora una volta paga un pesante tributo. Per questo anche FP ed FLC CGIL saranno in piazza il 13 aprile prossimo.
La mobilitazione ha l’obiettivo di riaprire il confronto sulla previdenza pubblica superando i provvedimenti recentemente varati dal Governo, inutili per lo sviluppo sociale ed economico e dannosi per il mondo del lavoro.
Il Concentramento è previsto per le ore 9 in P.zza della Repubblica; il corteo raggiungerà P.zza SS. Apostoli dove parleranno i Segretari Generali di CGIL CISL e UIL.
Roma 11.4.2012
Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
Prof. Gianluigi Magri
Egregio Sottosegretario,
risulta a questa Organizzazione Sindacale che circolano bozze del disegno di legge relativo alla revisione dello strumento militare, al fine di evitare strumentalizzazioni e notizie che possano suscitare allarmismi sul personale civile, Le riformuliamo ufficialmente la richiesta dello stato di elaborazione della legge delega, che a quanto risulta anche dalle dichiarazioni stampa dello stesso Ministro della Difesa, sia stata approvata in Consiglio dei Ministri il 6.4.2012.
Con la presente Le rinnoviamo formalmente, la richiesta sullo lo stato di elaborazione della bozza di tabella di equiparazione per il transito del personale militare nei ruoli civili e per il quale le OO.SS. avevano espresso alcune richieste fondamentali.
Inoltre, si richiama l’attenzione della S.V. al rispetto dell’impegno assunto dal Ministro durante il recente incontro, del progressivo coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nel processo di revisione dello strumento militare e per il quale si richiede UNA DETTAGLIATA informazione sullo stato di attuazione.
Le linee di indirizzo della revisione dello strumento militare sono ormai note a tutti, quello che vogliamo conoscere è come si intenderà attuare la riorganizzazione, se per “progressivo coinvolgimento delle parti sociali”, questa compagine governativa intende sottoporci scelte unilaterali e coinvolgimento solo dopo gli accorpamenti, riduzioni, riorganizzazioni,soppressioni di Enti e relativi reimpieghi di personale, è evidente che il dialogo al quale ha fatto riferimento il Signor Ministro non ha lo stesso significato per la nostra Organizzazione Sindacale.
DIALOGO e CONFRONTO, a nostro avviso significa, non rincorrere le notizie, ma avere quella trasparenza di intenti che il Ministro in più occasioni ha dichiarato.
In attesa di un URGENTE sollecito riscontro, si porgono
Distinti saluti
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Egregio Ministro,
Le scriviamo utilizzando lo strumento che ci è piu’ consono, un documento PUBBLICO.
Abbiamo appreso dai lavoratori civili della Difesa, del Suo “insolito” metodo per rendere nota ai dipendenti della Difesa la riorganizzazione del Ministero da Lei guidato.
Avremmo voluto avere la stessa possibilità di comunicare a tutti i dipendenti civili della Difesa, mediante la casella di posta elettronica istituzionale, le nostre osservazioni su una “Riforma” della quale peraltro abbiamo ricevuto sole informazioni VERBALI.
Ci risulta, inoltre che il disegno di legge delega mediante il quale, Lei intende effettuare la revisione dello strumento militare, sia stato approvato dal Consiglio dei Ministri, ed inviato alle Commissioni Parlamentari competenti.
Nella Sua mail leggiamo “Il processo della Riforma sarà graduale e sarà accompagnato da tutta una serie di strumenti normativi per gestire il processo di progressiva riduzione del personale e delle strutture…..” ,e continua sulla necessità ed urgenza della Riforma per il mutato scenario geopolitico e per il riequilibrio delle risorse.
Signor Ministro, la FPCGIL Difesa, ha condiviso la necessità di una Riforma, ma come Lei ben sa, noi rivendichiamo IL LAVORO,
un lavoro, che negli anni ci è stato tolto,
una professionalità che negli anni nessun governo si è preoccupato di salvaguardare e far progredire,
un lavoro che negli anni è stato esternalizzato.
Allora se la Difesa, così come Lei spiega nella Sua missiva ai lavoratori, rassicurandoli, dovrà essere efficiente e tecnologicamente all’avanguardia, proponiamo:
· una VERA valorizzazione del personale,
· investimenti sulla formazione e sul trasferimento del Know How;
· sblocco del turn over e assunzioni mirate.
Proponiamo, come già esposto in un incontro con la S.V., un VERO RIEQUILIBRIO delle risorse, mediante una riduzione delle spese per armamenti, un razionale impiego delle risorse umane presenti, che non si limiti all’invocazione di maggiore produttività alla Brunetta, ma che tenga conto della specificità delle attività lavorative del settore.
Considerato che, nonostante l’attuale crisi economica politica, tutti i lavoratori, hanno contribuito e contribuiscono all’efficienza dello strumento militare in Italia e all’estero.
Ecco, queste sono solo alcune delle considerazioni che pubblicamente Le inviamo e che integreremo nell’audizione in Parlamento.
Distinti Saluti
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ RICERCA
Il 5 aprile finalmente abbiamo avuto l’incontro con il Ministro Profumo.
Come FP CGIL abbiamo:
ribadito la necessità di ripristinare, anche con la parte politica del MIUR, corrette relazioni sindacali, pur avendo apprezzato la disponibilità del Ministro ad incontrare le Organizzazioni Sindacali che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori del Ministero; dato la nostra disponibilità ad un confronto sull’assetto che l’Amministrazione intende darsi sia al centro che in periferia con particolare riferimento alla definizione delle competenze da attribuire a Stato e Regioni in materia di istruzione (Titolo V della Costituzione) purché questo avvenga prima di qualsiasi modifica organizzativa; chiesto una moratoria dei tagli dell’organico che da anni falcidiano le pubbliche amministrazione (al MIUR siamo in 5 anni arrivati al 40%) e dell’applicazione del D.L.vo 150 a partire dalla contrattazione attualmente in corso sul FUA 2011.
Il Ministro, dopo aver ascoltato tutte le sigle presenti, ha comunicato la sua disponibilità ad aprire in tempi brevi tre tavoli tecnici di confronto su: problematiche del personale, organizzazione dell’Amministrazione centrale e periferica e formazione del personale, indicando nel Capo di Gabinetto il referente per le Organizzazioni Sindacali.
Al termine dell’incontro abbiamo nuovamente consegnato al Capo di Gabinetto il documento in cui sono espresse le nostre richieste e proposte sui vari problemi.
Siamo convinti che definire le competenze del MIUR a livello centrale e periferico distinguendole da quelle degli enti locali (Titolo V) non deve significare soppressione dei nostri uffici.
Un serio confronto sull’organizzazione deve pertanto essere considerata la priorità, a cui far seguire tutti gli altri discorsi. E’ necessario dopo anni assumere decisioni certe e stabili anche per ridare dignità e certezze ai lavoratori dell’MIUR.
Pensiamo, poi, che la valorizzazione del personale debba avvenire dando risposte concrete su tutte le questioni aperte e non ancora risolte (FUA 2011, completamento delle progressioni economiche, assunzioni, part time, mobilità, reale unificazione del Ministero, gestione del personale scolastico presente nei nostri uffici).
Con attenzione guardiamo anche alla formazione del personale (gestita malissimo in questa Amministrazione) su cui, a differenza di altre Organizzazioni Sindacali, non abbiamo sin dall’inizio sottoscritto l’ipotesi di accordo per il 2011.
Per le considerazioni fatte, sospendiamo le nostre valutazioni sulle disponibilità espresse dal Ministro in attesa di verificare le reali intenzioni dell’Amministrazione ai tavoli tecnici a cui ci presenteremo forti della coerenza che su questi argomenti ci contraddistingue da sempre e incoraggiati dalla condivisione del personale delle nostre posizioni, manifestata anche nelle recenti elezioni per le RSU, che hanno visto la FP CGIL essere di gran lunga la prima organizzazione sindacale del MIUR in amministrazione centrale e periferica.
Come è nostra abitudine vi terremo costantemente aggiornati sull’evolversi degli incontri.
Roma, 10 Aprile 2012
Per la Segreteria Nazionale FP CGIL FP CGIL MIUR
Salvatore Chiaramonte Angelo Boccuni