Durante la seduta di conciliazione tenutasi per il raffreddamento dello stato di agitazione indetto dalla Fp Cgil VVF le risposte dell’Amministrazione sono state vane e mancanti di certezze a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
Si è svolto nella giornata di ieri il programmato tavolo tecnico sull’applicazione dell’accordo sottoscritto il 26 aprile 2017.
All’incontro, per la parte pubblica erano presenti il Capo Dipartimento, dott. Campo, la Direttrice Generale, dott.ssa Gandini, il DG Bilancio, dott. Bedetta, e la Dirigente Ufficio Concorsi, dott.ssa Maddalena.
Il Capo Dipartimento, dopo i saluti, ha brevemente illustrato il piano di applicazione dell’accordo di cui sopra: progressioni tra le aree ossia passaggi dalla prima alla seconda area per gli ausiliari (il bando già stato pubblicato per la copertura di 600 posti), passaggi dalla seconda alla terza area per contabili, assistenti informatici e linguistici ex art. 21 quater L.132/2015 e scorrimento integrale della graduatoria per funzionari UNEP ex art. 21 quater L. 132/2015. La DG Gandini ha assicurato che tali progressioni si faranno in tempi brevi e, parallelamente, si continuerà la trattativa per definire e siglare il contratto integrativo. La stessa ci ha inoltre assicurato che saranno effettuate le progressioni nelle aree in particole per i funzionari verso la figura del direttore e per gli operatori verso la figura dell’assistente giudiziario in possesso dei requisiti di cui al citato accordo del 26.4.2017.
Fp CGIL – Fp Cisl – Uilpa hanno chiesto di valutare la opportunità di effettuare i passaggi da un profilo all’altro con riferimento non alle vecchie figure ma alle nuove famiglie professionali al fine di superare i vincoli previsti dal previgente sistema di classificazione. Inoltre Fp CGIL – Fp Cisl – Uilpa hanno chiesto la rimodulazione delle dotazioni organiche e la pubblicazione nel più breve tempo possibile del bando di concorso per le assunzioni dei Funzionari Unep previste dal PIAO, attese le gravi scoperture di organico degli uffici NEP.
Valutiamo positivamente la riunione odierna, con cui finalmente si danno risposte concrete a tante lavoratrici e lavoratori che attendono la riqualificazione dal lontano 2017.
Per l’applicazione della norma in deroga dell’art. 18 del CCNL 2019/21, e il relativo finanziamento, ovvero lo 0,55% del monte salario dell’anno 2018 – che per il Dog ammonta a 7.880.638 euro – si procederà ad ulteriori passaggi tra le aree.
La riunione è stata aggiornata al 31 ottobre prossimo, alle ore 10. L’amministrazione ci comunicherà i numeri esatti delle progressioni di cui all’accordo.
Vi aggiorniamo.
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FP CGIL |
CISL FP |
UIL PA |
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Russo |
Marra |
Amoroso |
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, riguardo la richiesta di incontro sul lavoro agile
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture provinciali Fp Cgil VVF e Uil PA VVF in merito la cronica carenza di organici. Carenza che mette in difficoltà la macchina del soccorso e la tutela dei cittadini
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Regionali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Uil Pa VVF riguardo la banca ore 2022 e l’organizzazione delle ore accessorie
Il 18 ottobre l’Amministrazione ha diffuso due informative, una attinente la disciplina del lavoro da remoto, l’altra volta a introdurre lo “Smart friday”. I testi comportano uno stravolgimento dell’organizzazione che, lungi dall’essere basato su un maggior equilibrio tra vita privata e vita lavorativa per i dipendenti, sembra sbilanciare gli istituti a favore del datore di lavoro.
Nel confronto che si è tenuto oggi pomeriggio, come FP CGIL abbiamo manifestato il nostro scetticismo sulla sperimentazione proposta e la nostra contrarietà alla visione d’insieme che discende dalle informative.
Partiamo dalle basi: una sperimentazione che coinvolge Direzioni regionali e Direzione Generale è una sperimentazione priva di senso. L’INPS ha una vocazione territoriale e la chiusura delle sedi il venerdì comporterà evidenti conseguenze per la sportellistica. Conseguenze che l’Amministrazione al momento non sembra intenzionata a tracciare, dimostrando come questa fase intermedia sia sì interlocutoria, ma poco significativa. A riprova, il periodo scelto per adottare queste “innovazioni”: due mesi, con il Natale in mezzo, non rappresentano a nostro avviso un tempo congruo.
Di fronte a questo modo di procedere, non solo abbiamo manifestato la nostra opposizione, ma abbiamo evidenziato il carattere intempestivo dell’informativa, stante l’imminente partenza.
Un’Amministrazione che ha a cuore i propri dipendenti non rende di fatto obbligatorio un istituto che, per contratto, è attivabile dal lavoratore e –soprattutto –sana prima ogni criticità. Lo chiediamo, isolati al tavolo sindacale, da tempo: nel CCNL, art. 39, è prevista per il dipendente in Smart la possibilità di fruire dei permessi orari. Non è normale avere cellulare o pc con sé durante una visita medica o in presenza di un permesso per gravi motivi. Siamo alla fine del 2023, abbiamo rilasciato paperless 4.0 e ancora –per una questione di applicativi informatici –UN DIRITTO NON VIENE RICONOSCIUTO, con buona pace del contratto collettivo.
L’Amministrazione non può ignorare i problemi ripromettendosi di fare economia senza curarsi in alcun modo delle ricadute sui dipendenti. E questo è il primo, centrale nodo: nelle due informative si fa un generico riferimento a una integrazione dei fondi per le lavoratrici e i lavoratori INPS. Un’opzione a bilancio estremamente improbabile a nostro avviso, che viene usata come argomentazione per far digerire una sforbiciata ai costi.
Ci saremmo aspettati una stima dettagliata sui risparmi possibili, un’indicazione–ancorché approssimativa–delle risorse individuate per i dipendenti, con una definizione delle modalità di ripartizione e attribuzione. Nulla di tutto questo è presente nell’informativa.
Arriviamo al paradosso: un lavoro a distanza che si traduce in un risparmio delle utenze per le Amministrazioni, a danno delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati a sostenere i costi lievitati delle bollette domestiche, non è per noi accettabile.
Abbiamo ricordato, in tal senso, come la FP CGIL abbia peraltro presentato alcune settimane fa LA RICHIESTA PER L’ATTIVAZIONE DI UN TAVOLO DI CONFRONTO SUL REGOLAMENTO DEI BUONI PASTO, volto a riconoscere il ticket anche al personale in lavoro agile. C’è un parere dell’ARAN relativo agli Enti locali su questo, ma ARAN diventa una fonte attendibile a fasi alterne, a seconda dell’oggetto della discussione. La nostra richiesta è ancora inevasa. Se congiungiamo gli elementi, rischiamo un impoverimento complessivo del personale, già funestato dall’inflazione. Non vorremo trovarci a dire povero utente interno!
Posto che la FP CGIL crede nelle innovazioni di processo, entriamo nel merito.
LAVORO DA REMOTO
L’informativa prevede l’uso di una piattaforma digitale cui si accede tramite l’app dipendenti INPS. Abbiamo detto all’Amministrazione che è essenziale mostrare alle organizzazioni rappresentative questa procedura: perché all’app, ben rodata, si accede tramite SPID o CIE. L’Amministrazione fornirà le credenziali al personale interessato a partecipare a questa sperimentazione? E chi ha un accordo in AULA, e intende provare questa diversa modalità, cosa farà con il suo contratto individuale di lavoro agile?
Immaginavamo che con l’informativa sarebbero state presentate anche le linee guida del lavoro da remoto, ma così non è stato, determinando una zona di incertezza in cui potrebbe essere impossibile comprendere cosa avviene. Perfino la tempistica delle due sperimentazioni (lavoro da remoto e Smart Friday) non risulta allineata, determinando più caos in prospettiva.
Il testo, però, prevede in compenso un sopralluogo INPS nella location che il dipendente intende utilizzare come postazione. In un paio di mesi, pertanto, dovremmo espletare tutte le visite ai potenziali aderenti e arrivare a dati consolidati, con una promessa attività di monitoraggio. Troppa grazia.
SMART FRIDAY
Veniamo così alla disciplina del lavoro agile, anche qui in assenza di linee guida. Abbiamo già detto delle risorse-miraggio e della scelta di escludere le direzioni provinciali. Quando il venerdì tutti gli stabili saranno chiusi, i non aderenti ad AULA dove potranno lavorare? Si programma di tenere aperti degli stabili destinati al co-working? E se sì, quali? Con la sperimentazione alle porte non è peraltro chiaro l’inquadramento dei turnisti di viale Ballarin, finiti in un cono d’ombra. Come si può giudicare una proposta così?
Nulla viene detto, invece, sulla necessaria uniformità nell’acceso al lavoro agile: una questione che riguarda non solo alcune situazioni anomale tra colleghi con diversa anzianità di servizio, ma soprattutto la scelta discrezionale–da parte di alcuni dirigenti –di non consentire la fruizione cumulativa del monte mensile/plurimensile o di inibire la fruizione del lavoro agile qualora esso sia attaccato a ferie o a permessi di varia natura.
Questa non può essere la cifra del confronto: non possiamo accettare una logica per cui lo Smart Working è concepito come un vestito su misura per le esigenze dell’Amministrazione. Né possiamo soprassedere sui tagli eventuali a chi vive all’interno del sistema INPS: pensiamo al personale della ristorazione, al personale delle pulizie, agli addetti alla vigilanza, cui potrebbe essere presentato un conto salatissimo.
L’Amministrazione, nella replica, ha comunicato che –ascoltate le obiezioni delle diverse sigle –il termine iniziale della sperimentazione sarà differito: non si parte più, dunque, al primo novembre.
La decisione di escludere le Direzioni provinciali rappresenta la volontà di procedere in un percorso scaglionato, il cui termine finale potrà essere convenuto tramite confronto. Prendendo atto delle precisazioni, e quindi dell’approccio interlocutorio dell’Amministrazione, le parti si sono aggiornate al 7 novembre.
Al termine della riunione, infine, l’Amministrazione ha fornito due comunicazioni:
entro la prossima settimana saranno divulgate le graduatorie provvisorie per le progressioni verticali in deroga;
entro novembre, invece, saranno pubblicati i bandi per le progressioni orizzontali “sub iudice”, in attesa di certificazione del contratto.
A tal proposito abbiamo nuovamente chiesto, in ossequio al principio di trasparenza, un incontro per comprendere i rilievi posti all’ipotesi del CCNI e la condivisione delle note ricevute.
L’Amministrazione si è impegnata a fornire la documentazione richiesta.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF in merito la scarsa attenzione dell’amministrazione per il servizio mensa
Pubblichiamo la nota delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF e Usb VVF riguardo le interpretazioni dell’amministrazione nella formazione SFA
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF con la quale chiede i dati sanitari riguardo le malattie professionali
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF,Fns, Uil Pa VVF, Confsal VVF, Usb VVF e Conapo riguardo la disposizione per l’attività formativa
PRENDERE O LASCIARE
Con queste parole il Segretario Generale ha iniziato la riunione in sede di contrattazione decentrata, tenutasi lunedì scorso, per la definizioni dei Requisiti/Criteri per l’attribuzione delle progressioni economiche all’interno delle Aree (nuovi differenziali economici ex art 14 CCNL 2019-2021). In particolare, o si accettava il requisito minimo dei tre anni di permanenza nella ex posizione economica per poter partecipare alle nuove progressioni, “o non se ne faceva nulla”!! A nostro modesto avviso non è questo il modo di condurre una trattativa sindacale. La contrattazione è fatta di pesi e contrappesi e la valutazione finale è condizionata dalla complessiva applicazione, nel caso di specie, dei requisiti/criteri previsti e non su un singolo punto. Il Segretario Generale invece, con protervia e arroganza, ci ha fatto chiaramente capire che l’applicazione degli istituti contrattuali sono decisi dall’Amministrazione che ne detta i modi e i tempi e soprattutto la loro applicazione o meno. La riunione è proseguita in un clima di grande confusione più vicino ad una riunione di condominio che di una seduta di contrattazione sindacale. Naturalmente noi come C.G.I.L. e U.I.L. non potevamo accettare questo modo di fare e pertanto abbiamo dichiarato di non firmare l’accordo! Ricordiamo che il requisito minimo incide in modo significativo sulla platea dei partecipanti, come da orientamento ARAN, la definizione di tale principio comporta l’applicazione o meno di questo istituto contrattuale soprattutto sui nuovi assunti. Purtuttavia potevamo decidere anche di firmare l’accordo se si fosse trovato un punto di equilibrio sulla definizione dei requisiti/criteri, e soprattutto se ne avessimo avuto la possibilità senza porci di fronte a questo aut aut. Nel merito non condividiamo la differenziazione dell’anzianità tra servizio prestato nei ruoli dell’Avvocatura e quello prestato nella P.A. andando a penalizzare e dividere ulteriormente i lavoratori (pensiamo in particolare a tutti quei lavoratori che hanno prestato servizio precedentemente all’ingresso nei ruoli dell’Avvocatura, come ad esempio, gli ex postali o coloro che hanno prestato servizio nei comuni o ancora in altre amministrazioni). Non condividiamo un sistema di definizione degli incarichi che lascia discrezionalità ad un altro soggetto sulla loro individuazione e valutabilità, condividiamo invece, ad esempio, l’elenco successivamente presentato, peccato però che si precisa che esso non esaustivo ma solamente indicativo…. Ma soprattutto non condividiamo la mancata previsione di un meccanismo che tutelasse maggiormente, a parità di condizione, tutti coloro i quali dal 2011 non hanno avuto nessuna progressione economica. A tal proposito, in modo strumentale visto i risultati, l’amministrazione nella precedente seduta di contrattazione ci aveva proposto come requisito minimo quattro anni per favorire questi lavoratori ignorando completamente che questo comportava una peggiore condizione dell’applicazione di questo istituto per la generalità del personale ed ancora poi sempre strumentalmente portare a tre anni sostenendo, erroneamente, che anche in questo caso si favorisse tale personale. Per maggior chiarezza vi alleghiamo la nostra proposta ( che il Segretario Generale non ha avuto nemmeno la bontà di leggere, visto che dichiarava tranquillamente di non aver ricevuto nessun elenco di incarichi da parte delle OO.SS.!!), in un primo momento firmata da CGIL-CISL-UIL, inoltre prima e seconda proposta dell’amministrazione con allegato elenco degli incari sottolineiamo puramente indicativa e parere ARAN sopra richiamato. Infine, non ci è stato data nemmeno possibilità di intervenire sulla distribuzione dei numeri messi a disposizione per le progressioni tra le diverse aree, in particolare per segnalare che in tutti questi anni molti lavoratori della prima ex area non hanno avuto nessuna possibilità di partecipare alle progressioni in quanto apicali e quindi sarebbe stato opportuno aumentare la disponibilità dei posti nell’area degli operatori. C.G.I.L. e U.I.L. sono pronte ad assumere tutte le iniziative sindacali necessarie a tutela del personale tutto. Vi terremo costantemente aggiornati.
IL COORDINATORE CGILFP AVVOCATURA IL COORDINATORE UILPA AVVOCATURA
VINCENZO MALATESTA FAUSTO DE MICO