Si sospetta l’aiuto di un drone per la consegna di strumenti utili con i quali in detenuto albanese ha effettuato l’evasione in nottata dal carcere di Teramo. La scoperta della fuga solo questa mattina.”

A riferirlo è Gino Ciampa FP CGIL Polizia Penitenziaria per l’Abruzzo: “In questo momento sono al vaglio le registrazioni di tutte le telecamere del penitenziario di Teramo per cercare di comprendere l’esatta dinamica dell’evasione messa in atto dal detenuto albanese, ristretto per reati comuni, che questa notte è evaso dal penitenziario. Dalle prime analisi, potrebbe essere stata fondamentale la consegna di strumenti con un drone.”

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Se fosse confermata la versione che vede l’utilizzo di un drone per l’evasione di questa notte, ci troveremmo di fronte ancora una volta alla prova evidente del ritardo tecnologico con cui la Polizia Penitenziaria è costretta a lavorare per garantire la sicurezza delle carceri italiane. Il mix devastante di carenza di personale e mancato adeguamento delle tecnologie, sta creando un confronto impari tra chi ha commesso reati e la Polizia Penitenziaria che ha il compito di garantire l’espiazione della pene più gravi nelle carceri.”

“Il ritardo – conclude Manna – non è solo tecnologico, ma anche di attenzioni da parte del Governo che continua a propagandare miglioramenti citando l’acquisto per la Polizia Penitenziaria di manganelli, scudi e guanti antitaglio, mentre armi, droga e strumenti per evasioni arrivano con i droni.”

Teramo, 25 settembre 2023

Il giorno 22 settembre2023 si è tenuto in modalità mista (presenza e VTC) l’incontro tra il Direttore del Personale, Dott. Lo Surdo, la delegazione di parte pubblica, le OO.SS. e la RSU del MUR avente all’ordine i seguenti argomenti:

Ipotesi di accordo collettivo nazionale integrativo relativo ai criteri e modalità di utilizzazione delle risorse del Fondo risorse decentrate relativo personale non dirigente del MUR, per l’anno 2021;

Accordo definitivo relativo all’individuazione delle famiglie professionali e delle relative competenze professionali.

In merito al primo punto, si è proceduto nuovamente alla sottoscrizione del Contratto FRD 2021. L’accordo, come già indicato nei nostri precedenti comunicati, era già stato sottoscritto dalle Parti il 17/06/2023; a seguito del rilievo effettuato da parte dell’Ufficio Centrale di Bilancio, si è reso necessario apportare delle modifiche in ordine all’importo della quota FRD 2020 non erogata ad una unità. L’amministrazione, a seguito degli ulteriori controlli incrociati tra le schede di valutazione e il dato relativo alle presenze/assenze-anno 2021 -ha riscontrato che vi erano4 unità non conteggiate nel testo precedente.

Auspichiamo che gli Organi di controllo certifichino l’ipotesi in tempi brevissimi, e che l’amministrazione compia tutti i solleciti possibili il che potrebbe far sperare che i fondi possano essere erogati al personale entro la fine dell’anno.

Per quanto riguarda il secondo punto, l’amministrazione ha comunicato che il Contratto sulle Famiglie Professionali ha ottenuto la prevista certificazione da parte di tutti gli Organi di controllo e che, quanto prima, procederà alla collocazione del personale nelle relative Famiglie Professionali dell’area di appartenenza.

Esauriti i primi argomenti, abbiamo avanzato all’amministrazione una serie di richieste che hanno il seguente ordine di priorità temporale quali:

Aprire quanto prima il tavolo per la definizione delle procedure relative alle progressioni economiche a valere sui fondi 2023, in modo che le graduatorie dei vincitori siano pubblicate entro il termine perentorio del 31 dicembre 2023;

Aprire quanto prima il tavolo di confronto con le OO.SS al fine di stabilire i criteri per le Procedure, da attivare entro il corrente anno, relative alle progressioni verticali, ossia tra le aree.

Aprire quanto prima il tavolo per la definizione e quindi sottoscrizione della Ipotesi di Contratto FRD 2022 relativo al personale non dirigente del MUR, in modo tale che si riesca a recuperare il ritardo nella erogazione delle somme dovute.

Aprire il tavolo per la definizione del Contratto Integrativo di durata triennale, nel quale far confluire gli istituti contrattuali già definiti con appositi contratti/regolamenti (smart working, flessibilità, welfare), nonché definire quelli indicati nel contratto (posizioni organizzative, criteri per il reclutamento delle Elevate Professionalità, etc…).

Procedere alla stabilizzazione dei precari, ossia dei funzionari che sono stati assunti per l’unità di missione PNRR, in ottemperanza all’art.4 del D.L. 24-2-2023 n. 13 “Stabilizzazione tempi determinati PNRR e progressioni verticali”. In merito a questo aspetto il Direttore ci ha informato che l’amministrazione, a luglio 2023, ha inoltrato la richiesta agli organi preposti e che sono state già definite le procedure ed il relativo bando la cui pubblicazione è subordinata all’acquisizione del relativo DPCM che, si precisa, è a firma congiunta MEF e FUNZIONE PUBBLICA. Il DPCM dovrebbe presumibilmente essere licenziato entro un mese.

Operare quanto prima le modifiche in merito al Regolamento sul lavoro agile, aumentandone il massimale mensile, che, come noto, è stato fissato in massimo 8 giorni al mese. Tale richiesta trova ragione per le comprovate difficoltà a spostarsi a Roma, sia con i mezzi propri, sia con il trasporto pubblico, a causa dei molteplici progetti urbanistici che sono partiti in vista del Giubileo 2025.

A valle dell’incontro, è stato segnalato ancora una volta al Direttore lo squilibrio tra il numero del personale interno – circa 263 unità delle aree – e quello esterno (circa 150 unità), e che continuano a sussistere notevoli equivoci in merito alla tipologia di rapporti di lavoro che il personale strutturato deve intrattenere con i funzionari di enti esterni. Condizione che, a nostro parere, non giova a nessuno in quanto non si conosce, o non è abbastanza chiaro, quale sia il quadro esatto del loro mandato e che comunque tale personale deve essere a supporto della struttura, e quindi del personale, e non il suo contrario come spesso accade. È stato inoltre segnalato che vi sono dei rischi legati alla sicurezza, in quanto il numero delle persone presenti nello stabile è superiore rispetto alla sua capacità. Per quanto riguarda il problema della spendibilità dei buoni pasto EP, il Direttore ci ha informati che ha convocato sia i rappresentanti di Consip, sia i rappresentanti della ditta fornitrice. Speriamo bene, perché il danno economico per i lavoratori è l’unico dato certo che si ha a disposizione e non più tollerabile che il personale subisca un disservizio come questo. Speriamo che questo incontro vada nella direzione risolutiva, al fine di garantire la fruizione da parte dei dipendenti degli importi previsti come indennità sostitutiva di mensa anche, nel caso, recedendo dal contratto con l’azienda aggiudicataria.

Infine, ma non per importanza, abbiamo chiesto contezza rispetto alla “imminente” riorganizzazione del MUR, abbiamo richiesto che l’amministrazione trasmetta alle OO.SS – in tempi ragionevoli – la bozza della riorganizzazione del MUR al fine di permettere alle stesse di poter formulare delle riflessioni. Su questo argomento il DG non è al corrente vi siano bozze o altri documenti.

FP CGIL

CISL FP

Anna Andreoli/ Roberta Sorace

Michele Cavo

 

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l ‘ Emergenza il Soccorso Tecnico e l’ Antincendio Boschivo riguardo l’avvicindamento del personale per l’emergenza Libia

“Calci e pugni senza alcun motivo da parte di un detenuto ‘alta sicurezza’ nei confronti di un Ispettore di Polizia Penitenziaria del carcere di Taranto. Il fatto è successo questa mattina intorno alle 9.30 all’interno dell’ufficio della sorveglianza generale alla presenza anche del Cappellano del carcere e di un altro detenuto.”

A parlarne è Cosimo Sardelli Segretario Generale FP CGIL Taranto: “L’aggressore pretendeva di essere trasferito in un altro carcere a sua scelta. Una richiesta evidentemente assurda e pretestuosa, segno anche di una premeditazione all’aggressione che poi ha messo in atto.”

“Dopo l’aggressione, sono seguite le minacce di morte all’Ispettore – prosegue Sardelli – che dimostra anche il livello di sensazione di impunità raggiunto dalla popolazione detenuta all’interno delle carceri. Il carcere di Taranto ormai è fuori controllo: lo stress lavorativo per i Poliziotti ha raggiunto livelli insopportabili. Ogni giorno aggressioni al personale in servizio, turni di 12 o 18 ore consecutive. Diritti dei lavoratori negati persino per le Poliziotte che devono utilizzare l’unico bagno in condivisione con gli uomini. La carenza di Ispettori e Sovrintendenti non è più sostenibile. Nella serata di ieri 22 settembre, nel reparto femminile, una detenuta tentava di impiccarsi e, come succede spesso, era presente solo una Agente nella Sezione perché il restante personale era stato utilizzato per coprire altri posti di servizio. La FP CGIL di Taranto per la Polizia Penitenziaria, chiede una nuova urgente organizzazione del lavoro con l’impiego di tutti gli Ispettori e Sovrintendenti all’interno dei Reparti detentivi.”

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “E’ urgente un piano di assunzioni per la Polizia Penitenziaria. Anche questo attuale Governo lo sta promettendo dal primo giorno di insediamento, ma anche stavolta sembra che si riesca a malapena a garantire il rimpiazzo dei Poliziotti che andranno in pensione entro fin anno. E’ stato anche annunciato a breve l’arrivo di personale di Polizia Penitenziaria nel carcere di Taranto, ma si tratta di personale che fa parte del piano annuale dei trasferimenti, quindi solo sterile propaganda.”

Taranto, 23 settembre 2023

“Nel pomeriggio di ieri nel carcere di Rossano, un detenuto albanese ha tentato di strangolare un Poliziotto penitenziario entrato in servizio meno di un mese fa con l’ultimo corso di formazione Agenti di Polizia Penitenziaria. Il motivo del tentativo di strangolamento è stata la negazione di una futile richiesta che in quel momento l’Agente ha correttamente negata.”

A riferirlo è il Coordinatore regionale per la Calabria Angelo Boeti della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Per fortuna sono subito intervenuti i pochi colleghi presenti in servizio che hanno soccorso il collega che ha riportato comunque 15 giorni di prognosi per valutare con sicurezza i danni dell’aggressione. Il detenuto, che sta scontando una pena definitiva, non è nuovo ad aggressioni violente nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria ed è stato più volte richiesto un suo trasferimento per motivi di ‘ordine e sicurezza’ previsto per i detenuti che commettono gravi azioni verso i Poliziotti o gli altri detenuti.”

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “I trasferimenti per ordine e disciplina sono in netto aumento e non è facile spostare in continuazione molti detenuti da un carcere ad un altro, ma l’Amministrazione penitenziaria ha il compito di gestire questa situazione che sta trasformando le carceri italiane in luoghi di impunità, dove le persone detenute hanno la paradossale sensazione di impunità permanete una volta che stanno scontando una pena detentiva. La Polizia Penitenziaria è in grave difficoltà per la carenza d’organico rispetto a quella prevista.”

“E’ urgente  – conclude Manna – un piano di assunzioni per la Polizia Penitenziaria. Anche questo attuale Governo lo sta promettendo dal primo giorno di insediamento, ma anche stavolta sembra che si riesca a malapena a garantire il rimpiazzo dei Poliziotti che andranno in pensione entro fin anno.”

Rossano, 23 settembre 2023

“Ieri mattina nel carcere di Salerno, intorno alle ore 6, un detenuto italiano si è procurato un taglio alla gola, ma è stato soccorso e salvato dal personale di Polizia Penitenziaria che lo stava monitorando costantemente. Il detenuto infatti è in carcere per l’omicidio della moglie che ha commesso qualche giorno fa. Per questo la Polizia Penitenziaria lo teneva sotto stretta osservazione per l’alto rischio che commettesse un gesto estremo.”

Lo riferisce Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “Questo però è solo uno dei numerosi eventi che si verificano nel carcere di Salerno, perlopiù commessi da detenuti con problemi psichiatrici, sia quelli già certificati, sia tutti gli altri che stanno dando segnali crescenti di squilibrio. Questo determina uno stress lavorativo costante che non permette a nessun Poliziotto di abbassare la guardia per ogni minuto passato in servizio. Ieri la Polizia Penitenziaria ha salvato una vita, come avviene ogni giorno in tutte le carceri italiane. Se solo qualcuno si fosse distratto per qualche minuto o per mancanza di personale in quel momento fosse stato impiegato anche in un altro posto di servizio, si sarebbe consumata la tragedia con conseguente indagine della Magistratura e della stessa Amministrazione penitenziaria che non avrebbero esitato un istante, intanto, per mettere sotto indagine il Poliziotto penitenziario di turno.”

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “E’ estremamente difficile, stressante e pericoloso continuare in questa situazione. Le carceri sono in perenne emergenza, la Polizia Penitenziaria in perenne carenza di organico, le violenze e i danneggiamenti dovuti al disagio psichico dei detenuti sono in costante aumento. Non abbiamo personale di Polizia Penitenziaria  adeguatamente formato per gestire detenuti con queste patologie ed è sempre più difficile esercitare i propri compiti istituzionale senza adeguati strumenti per poter gestire efficacemente una tale mole di eventi critici. E’ urgente un piano di assunzioni per la Polizia Penitenziaria. Anche questo attuale Governo lo sta promettendo dal primo giorno, ma anche stavolta sembra che si riesca a malapena a garantire il rimpiazzo dei Poliziotti che andranno in pensione durante l’anno.”

Salerno, 23 settembre 2023

“Stava quasi per sfociare in una rivolta gli atti di violenza che si sono scatenati ieri nel carcere di Velletri. I detenuti hanno distrutto tutte le telecamere di sorveglianza interna di una sezione del penitenziario alle porte di Roma e hanno allagato completamente una sezione detentiva.”

Lo comunica il Coordinatore regionale Ciro Di Domenico della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Le violenze, ancora una volta, sono stati capeggiati da un detenuto italiano trasferito nel carcere di Velletri per motivi di ‘ordine e sicurezza’. Tecnicamente, significa che ha già commesso atti di violenza in altre carceri e per questo, come tanti altri detenuti, è stato trasferito nel carcere velletrano che si sta trasformando in un’autentica sede penitenziaria per detenuti violenti, perché l’anomalia è che i detenuti che hanno commesso violenze e disordini nelle altre carceri, se vengono spostati a Velletri, da qui non escono anche se continuano a commettere gesti estremi ai danni della Polizia Penitenziaria e degli altri detenuti.”

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “I trasferimenti per ordine e disciplina sono in netto aumento e non è facile spostare in continuazione molti detenuti da un carcere ad un altro, ma l’Amministrazione penitenziaria ha il compito di gestire questa situazione che sta trasformando il carcere di Velletri, come il capolinea dei detenuti violenti. Il personale di Polizia Penitenziaria di Velletri è in grave difficoltà per la carenza d’organico che è inferiore al 70% di quella prevista. Continuare a considerarlo un carcere capolinea per detenuti che innescano disordini, non è certo la strategia migliore.

Velletri, 23 settembre 2023

Pubblichiamo la nota della Segreteria Privinciale Fp Cgil, con la quale chiede chiarimenti nel rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori, sulle scelte adottate che non hanno rispettato quanto previsto

Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito la scelta sede per il ruolo Ispettore delle specialità

Contratto scaduto nel 2018, incrementi medi a regime di 112 euro-mese
Roma, 22 set – “Al termine di un negoziato complesso è stato sottoscritto ieri il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente Nazionale Risi, ente pubblico economico che svolge attività per la tutela di tutto il settore risicolo. Il CCNL era scaduto il 31 dicembre 2018. Il Tavolo negoziale, non senza difficoltà, ha raggiunto una ipotesi di accordo in grado di rispondere favorevolmente alle aspettative del personale, nel rispetto del modello contrattuale attualmente vigente e finora preso a riferimento in ENR e tra le amministrazioni pubbliche e le organizzazioni sindacali”. Lo scrive in una nota Fp Cgil.
“Tale soluzione – si legge – ha consentito alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ENR di vedersi finalmente rinnovato il CCNL sulla parte economica e normativa, sviluppando incrementi a regime pari a circa 112 euro/mese. Gli arretrati verranno erogati con la mensilità di ottobre 2023. Si sono realizzate le condizioni per la sottoscrizione di una intesa ‘economica’ per l’anno 2019; relativamente alla vigenza triennale 2020/2022 sono stati riconosciuti con le decorrenze economiche 1.1.2020, 1.1.2021 e 1.1.2022 incrementi dei tabellari pari rispettivamente all’1, l’1,1 e il 5 per cento. Il rinnovo del CCNL 2020-2022 vede l’introduzione di alcuni istituti contrattuali quali, ad esempio, le modalità di lavoro a distanza (come previsione contrattuale, da sviluppare attraverso il confronto sindacale), i congedi destinati alle donne vittime di violenze, i permessi studio retribuiti per corsi universitari e post universitari, le ferie solidali e la possibilità di contrattare a livello di sede modifiche orarie per eventi climatici”, conclude Fp Cgil.

A seguito dell’incontro richiesto con il Direttore Regionale, le Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Uil PA VVF, Confsal VVF e Conapo  pubblichiamo il comunicato unitario

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil PA VVF dove ancora una volta denunciano la mancanza delle relazioni da parte del Dirigente

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