Organizzazione del soccorso prossimo  al collasso, pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil PA VVF e Conapo a tutela delle donne e degli uomini del Corpo e  della cittadinanza

Le strutture regionali Fp Cgil Vvf,Fns Cisl,Uil Pa Vvf, Confsal Vvf, Usb Vvf e Conapo chiedono unincontro di  sollecito per le problematiche che riguardo le sedi di servizio, i mezzi, il soccorso e la formazione

 

Il Coordinamento Nazionale Fp CGIL VVF augura alle lavoratrici e ai lavoratori serene ferie e buon Ferragosto

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF, con la quale sollecita il recupero del corso per sala operativa non effettuato nella data prevista

Gianpietro Pegoraro del sindacato Fp CGIL Polizia Penitenziaria del Veneto: “Nel carcere di Treviso un venerdì trascorso con detenuti fuori controllo: nella notte, un detenuto ha incendiato la propria cella ed è stato salvato ed accompagnato in ospedale da quattro Agenti di Polizia Penitenziaria che hanno prolungato il proprio orario di servizio dal pomeriggio fino alla mattina successiva. Il detenuto non è nuovo ad “eventi critici” ed è stato più volte protagonista di aggressioni nei confronti dei Poliziotti. Nella mattinata di venerdì invece, un detenuto ha preteso di recarsi ai passeggi senza averne il permesso non essendo l’orario previsto. Al diniego del Poliziotto penitenziario, ha prima fatto finta di recarsi nei locali destinati alla socialità e poi ha tentato di recarsi comunque ai passeggi, sferrando due pugni al volto al Poliziotto che lo aveva redarguito. La sera del venerdì, un altro detenuto ha chiesto al Poliziotto di turno se nella mattinata gli era stato elevato rapporto disciplinare. Il Poliziotto che aveva appena preso servizio non poteva saperlo e visto lo stato alterato del soggetto, ha chiamato i rinforzi. All’arrivo degli altri Poliziotti il detenuto ha sferrato dei pugni al Poliziotto che ha “guadagnato” sette giorni di prognosi come da referto del pronto soccorso dell’ospedale”.

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “Abbiamo chiesto al Capo del DAP Giovanni Russo i dati numerici delle aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, con i giorni di prognosi dei colleghi aggrediti che vanno a sommarsi alle numerose carenze di organico nelle carceri italiane. Ma nulla trapela né dal Ministero, né dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, presumibilmente perché sono dati imbarazzanti per chi è al comando delle carceri. Tra carichi di lavoro, aggressioni e noncuranza dell’amministrazione penitenziaria di quanto sta avvenendo nelle carceri, i Poliziotti penitenziari hanno raggiunto il limite di sopportabilità. Stiamo parlando di personale con una media nazionale oltre i 50 anni di età, costretti a doppi turni, notti comprese e per di più sotto la costante minaccia di aggressioni serie da parte di una popolazione detenuta ormai fuori controllo. Dalla politica e dal DAP erano state promesse nuove direttive per contenere le aggressioni in carcere ai danni della Polizia Penitenziaria, ma ancora non siamo stati messi al corrente nemmeno di una bozza.

Treviso, 14 agosto 2023

Pubblichiamo il decreto a firma del Ministro dell’interno riguardo il lavoro agile

Pubblichiamo la sottoscrizione dell’accordo definitivo sulle Famiglie Professionali di ADM.

p.la Fp Cgil Nazionale

Florindo Iervolino

A seguito della convocazione della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, riguardo   l’individuazione delle figure del Ct e del VCt presso il CON, pubblichiamo la nota dell’ Ufficio di Coordinamento e Gestione dell’Emergenza con la quale, ancora una volta assistiamo ad un’Amministrazione lontana dalle richieste delle donne e degli uomini del Corpo.

Pubblichiamo il decreto della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo l’assegnazione della sede e il ruolo Capo Squadra decorrenza 2023

È disponibile da oggi, sia sul sito istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze che sul portale inPA, l’avviso pubblico per la stabilizzazione del personale MEF a tempo determinato assunto con la selezione all’art. 7 del decreto – legge 9 giugno 2021, n. 80 convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2021 n.113. Il bando del 2021, detto “500 funzionari MEF e altre Amministrazioni centrali PNRR”, raggiunse la cifra record di 34.000 domande per 500 posti a disposizione (di cui 80 al MEF), divisi tra i profili economici, giuridici, statistici e informatici. È stato il primo concorso per le Amministrazioni Centrali, interamente gestito da RIPAM, a svolgersi in modalità semplificata, con la sola prova scritta a scelta multipla da svolgersi su dispositivi elettronici e graduatoria finale che ha portato in tre mesi ad avere la prima tornata di funzionari assunti a dicembre 2021. Tale modalità di reclutamento permane tuttora e ha portato ad assunzioni con prova unica su supporto elettronico (tablet) anche per i successivi concorsi per assunzioni a tempo indeterminato nelle Amministrazioni Centrali. Sebbene ufficialmente la fattispecie a tempo determinato sia stata giustificata con la natura temporanea del PNRR (nonostante non fossero utilizzati fondi PNRR a termine per queste assunzioni), era chiaro sin dalle prime settimane che tale offerta contrattuale era inadeguata. Infatti, i funzionari assunti presentavano profili di alto livello (tutti con laurea magistrale, molti con dottorato di ricerca ed esperienze internazionali) e il contratto offerto, inquadrato nell’allora Area 3 Fascia 1, non forniva nessuna contropartita rispetto agli omologhi contratti a tempo indeterminato. I funzionari a tempo determinato percepiscono lo stesso stipendio, hanno gli stessi doveri ma numerosi benefici in meno rispetto a un’A3F1 a tempo indeterminato: oltre, ovviamente, alla lunghezza contrattuale, i funzionari a termine non hanno diritto ad altri benefici accessori, come tutte le fattispecie di aspettativa di lunga durata. La FP-CGIL ha iniziato sin dalle prime settimane di assunzioni a fare pressioni sulla risoluzione di questo paradosso: qual è la strategia di assumere persone altamente qualificate da inserire in uffici strategici per il futuro del Paese se viene offerto a queste un contratto di nuova specie che presenta solamente svantaggi rispetto a ogni altro contratto omologo della PA? Il rischio, evidenziato anche nell’inverno del 2022, era di perdere molti lavoratori. È importante allora sottolineare come tale bando fosse, e per fortuna è ancora, un unicum nella PA, la prima volta di un grande concorso per centinaia di assunzioni nelle Amministrazioni Centrali di funzionari a tempo determinato. Per evitare che diventasse norma nella PA del futuro, a livello centrale come locale, era importante lavorare affinché tale fattispecie contrattuale rimanesse un’eccezione, impostando un piano di studio e azione per proteggere i diritti dei lavoratori presenti e futuri. Il progetto di stabilizzazione fu subito uno degli obiettivi dichiarati dalla FP-CGIL e dai lavoratori PNRR stessi, riuniti in un comitato informale sin dalle prime settimane, con membri del Ministero Economia e Finanze Stabilizzazione del personale a tempo determinato PNRR Una piccola grande vittoria MEF e delle altre Amministrazioni. Oltre alle prime rassicurazioni verbali di futura stabilizzazione, specialmente per i funzionari MEF, arrivarono i primi emendamenti in numerosi veicoli legislativi. Tutti questi con la possibilità, a discrezione delle varie Amministrazioni, di poter assumere o stabilizzare i dipendenti PNRR a tempo determinato o al termine del PNRR stesso (dal 2027) o a termine del primo contratto triennale (nel 2025). Nel frattempo, ciò che la FP-CGIL aveva intuito in teoria divenne pratica, nel giro di pochi mesi numerosissimi funzionari o non accettarono l’incarico o si dimisero dopo poco tempo. Le graduatorie degli idonei dei profili economico, statistico e informatico si esaurirono nei primi sei mesi e la maggior parte delle Amministrazioni non arrivò mai a coprire il proprio fabbisogno nelle Unità di Missione PNRR. Anche al MEF, al netto delle rinunce e scorrimenti, non si arriverà mai ad avere contemporaneamente gli 80 funzionari indicati nel bando. La grande fuga dei funzionari, molti verso un qualsiasi concorso della PA a tempo indeterminato, altri perfino in altri settori, portò le organizzazioni sindacali a premere per una stabilizzazione certa e vicina nel tempo, con la FP-CGIL in primis, che esprime diversi eletti nelle RSU proprio entrati con il concorso PNRR a tempo determinato, di cui due al MEF. Finalmente, con il decreto-legge 9 agosto 2022, n.115 (c.d. Decreto “Aiuti Bis”) si autorizzano “le amministrazioni assegnatarie del personale [PNRR] assunto con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato (…) alla stabilizzazione nei propri ruoli del medesimo personale” Il che ha portato ad avviare le procedure di selezione interne alle varie Amministrazioni. La FP-CGIL, anche a nome dei propri iscritti operanti negli uffici PNRR e assunti a tempo determinato, considera questo avviso una piccola grande vittoria. Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’obiettivo raggiunto con il percorso di lotta, che possa essere un momento importante per le vite dei singoli lavoratori e lavoratrici ma anche un importante precedente affinché la PA non si affidi più a procedure di assunzione a tempo determinato. Siamo, tuttavia, consapevoli che questo risultato necessita di un ulteriore presidio sindacale, prima di tutto per certificare che le procedure di selezione portino all’effettiva stabilizzazione di tutto il personale lavoratore che in questi anni ha dedicato le proprie energie fisiche e mentali per il PNRR. Poi, chiediamo garanzie perché i funzionari entrati in servizio successivamente, e che ancora non hanno maturato i 15 mesi di servizio, abbiano una propria procedura di stabilizzazione nei prossimi mesi. Senza, infine, dimenticare tutte le altre lavoratrici e lavoratori a tempo determinato assunte nella PA a livello centrale e locale per cui è necessaria la stabilizzazione Più in generale, la FP-CGIL continua ad esprimere la propria ferma posizione contro il processo di precarizzazione del lavoro pubblico e privato, contro l’esternalizzazione selvaggia di funzioni che potrebbero essere sopperite da maggiori investimenti nel personale interno e si muove per una tutela generale del benessere presente e futuro di ogni lavoratore e lavoratrice. La stabilizzazione dei funzionari PNRR deve essere solo un primo passo verso un nuovo lavoro pubblico più umano e a misura di chi lavora.

Comitato degli Iscritti FP CGIL                      FP CGIL Nazionale
MEF Via XX Settembre                                 Daniele Gamberini

 

Al Segretario generale Pres. Franco Massi

Al Vice Segretario generale Cons. Francesco Targia

Alla Dirigente generale Gestione Risorse Umane Dott.ssa Daniela Greco

Al Dirigente Servizio Accessi, Mobilità e Dotazioni Organiche Dott. Enrico De Vito

e p.c.

All’Ufficio Relazioni Sindacali Al Personale della Corte dei conti

Oggetto: Rinnovo richiesta di chiarimenti sulla valutazione dei titoli nell’ambito della procedura per la progressione dall’Area II all’Area III per n. 24 posti.

In data 3 agosto u.s. le scriventi OO.SS. hanno chiesto chiarimenti in merito alla valutazione dei titoli di cui all’art. 10 del bando di concorso, con particolare riferimento ai criteri adottati per l’attribuzione discrezionale dei punteggi, nell’ambito della procedura selettiva di cui all’oggetto. La mancata risposta, ad oggi, alla nota di queste Organizzazioni sindacali ha fatto sì che la quasi totalità dei candidati presentasse, subito dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria, istanza di accesso agli atti proprio per conoscere i punteggi assegnati ai titoli dichiarati in sede di presentazione delle domande, con inevitabile aggravio di lavoro per il Personale assegnato al Servizio Accessi, mobilità e dotazioni organiche nei giorni immediatamente precedenti le ferie estive. Queste sigle, che esprimono rammarico per non aver ancora ricevuto risposta alle richieste formulate con una nota che perseguiva il solo fine di garantire la trasparenza della procedura concorsuale, rinnovano, pertanto, la propria richiesta di pubblicazione della graduatoria in cui siano distinte le tre tipologie di titoli a cui erano associati i punteggi discrezionali, nonché, in riferimento all’art. 10 del bando, i criteri di valutazione che sono stati adottati dalla Commissione. Dispiacerebbe rilevare che, in occasione di una procedura concorsuale aperta al solo Personale interno, particolarmente attesa da più di un decennio, l’Amministrazione non intenda fare chiarezza. La mancata pubblicità dei criteri di valutazione e dei punteggi discrezionali attribuiti ai titoli appare infatti essere in contrasto, ad avviso delle scriventi, con i principi ribaditi dalle norme vigenti in materia di trasparenza dell’azione amministrativa, in base alle quali, anche in materia di concorsi pubblici, il principio della trasparenza non deve mai essere subordinato a quello della tutela della privacy su svariate tematiche, ivi compresi i criteri di valutazione adottati dalle Commissioni di esame. Per le ragioni appena espresse, e per evitare il rischio di probabili contenziosi, si chiede pertanto di fornire risposta alla presente nota nel più breve tempo possibile, in considerazione dell’esigenza di trasparenza più volte manifestata nonché a tutela delle legittime aspettative di tutti i colleghi che hanno partecipato alla procedura. Cordiali saluti

S. Di Folco   F. Amidani   U. Cafiero   C. Visca   M. Centorbi

Pubblichiamo l’accordo sottoscritto ieri corredato dei relativi allegati, inerente il Fondo Risorse Decentrate 2022, che ha ricevuto il visto dagli organi di controllo previsti.

p.la FP CGIL Nazionale

Adelaide Benvenuto

 

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