Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito i corsi di formazione sull’anticorruzione in collaborazione con la SNA
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo le esercitazioni di Colonna Mobile2023 per le regioni Puglia, Basilicata e Molise
Pubblichiamo la nota delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF e Conapo in merito il mancato pagamento delle ore straordinarie
Alle lavoratrici e ai lavoratori
operanti presso gli Uffici centrali e periferici del
Ministero dell’istruzione e del merito
Oggetto: Studio sul lavoro agile e sulla mobilità casa-lavoro e problematiche abitative
Cara e caro collega degli Uffici dell’Amministrazione centrale e periferica del MIM,
come già a tua conoscenza, nella riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito una delle tematiche che si è deciso sarà oggetto di un costituendo Gruppo di lavoro (al quale come FP CGIL parteciperà il compagno Maurizio Zoppi):
Ampliamento del lavoro agile per i lavoratori genitori e caregiver e valutazione di interventi per il sostegno alla mobilità nel tragitto casa-lavoro.
Stiamo già lavorando con impegno alla comprensione complessiva della tematica, però crediamo che il contributo di FP CGIL all’OPI non debba essere solo il frutto dello studio e delle riflessioni nostre, ma che sia giusto partire dalle valutazioni di tutti coloro che lavorano negli Uffici.
Per questa ragione abbiamo pensato di proporre un sondaggio libero e anonimo che in pochi minuti (sono solo 20 domande a risposta chiusa) ci dica la tua situazione lavorativa e il tuo parere in merito al lavoro agile e alla mobilità intesa quale tragitto casa-lavoro e circa le problematiche abitative. Siamo impegnati dalla nomina del mobility manager, figura con una forte propensione all’analisi e comunicazione essenziale per una corretta ottimizzazione della mobilità casa-lavoro, alla valutazione delle possibili soluzioni per mitigare le problematiche abitative di molti colleghi.
Le tue risposte, che saranno acquisite fino alle ore 20 di domenica 28 maggio, contribuiranno alla costituzione di una banca dati che sarà oggetto di analisi e valutazione per la compilazione di un documento di carattere statistico da affiancare all’elaborato tecnico-giuridico che stiamo predisponendo. Logicamente potrai rispondere una sola volta al sondaggio.
Ringraziando anticipatamente per il tempo che ci concederai, ti inviamo il link al sondaggio:
https://forms.gle/SLw8wBpD8w38EY819
Speriamo apprezzerai la nostra volontà di far sentire la tua voce per un tema che può impattare direttamente sulla tua vita.
Buon lavoro!
Luca Santoro e Maurizio Zoppi
L’emergenza alluvioni che ha colpito l’Emilia-Romagna rappresenta una ferita per tutto il territorio nazionale. In un momento come questo, estremamente delicato, il nostro pensiero non può che andare a chi sta vivendo una condizione di estrema difficoltà: lo straripamento dei fiumi insieme agli smottamenti che minano la viabilità rendono potenzialmente difficile anche stabilire dei meccanismi di soccorso, la cui attivazione risulta indispensabile per sostenere gli attori che sul territorio stanno operando in condizioni di grave difficoltà.
In questo ambito chiediamo all’INPS di attivarsi prontamente come avvenuto in altre situazioni delicate: pensiamo al terremoto che il 6 febbraio scorso ha colpito la Turchia e la Siria. Una raccolta fondi per sostenere la comunità e all’insegna della solidarietà ci sembra un elemento cardine dei valori stessi che l’Istituto persegue.
Al contempo chiediamo sia garantita la presenza e la vicinanza dei vertici dell’INPS. È impossibile immaginare che alcune sedi territoriali siano aperte mentre – per utilizzare un’espressione richiamata dagli inviati dei diversi media nazionali – nell’area colpita si registra “un’Apocalisse di acqua”.
Abbiamo imparato in pandemia il valore del lavoro da remoto: chiediamo che sia preservata l’incolumità delle lavoratrici, dei lavoratori e degli utenti, per fugare ogni potenziale situazione di rischio. Su questa istanza, già presentata dal territorio, ci attendiamo un celere riscontro. Tutte le attività non essenziali devono essere sospese e ogni misura necessaria a limitare gli spostamenti evitabili deve essere presa, dando seguito alle raccomandazioni pervenute dalla Regione.
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FP CGIL – INPS |
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Antonella Trevisani |
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo in merito l’attivazione della sala crisi per l’emergenza Emilia Romagna
Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
On.le Matteo Perego di Cremnago
Al Vice capo di Gabinetto pers.civile
dr. Francesco Rammairone
Oggetto: Alluvione e dichiarazione stato di emergenza Regione Emilia Romagna.
Egregio,
quanto è drammaticamente accaduto ieri e sta tuttora avvenendo sui territori della Regione Emilia Romagna in particolare, ha subito generato – come era logico immaginare –
l’assunzione di una serie di misure di aiuto e sostegno alla popolazione coinvolta da parte degli organismi statali e locali deputati.
Provvedimenti che hanno ovviamente riguardato anche i lavoratori civili della difesa, tra gli altri, ai quali è stato giustamente chiesto dagli Enti di appartenenza di permanere nelle
proprie residenze al fine di impedire che corressero inutili rischi, data la gravissima situazione determinatasi in queste ore.
Ma a questi ultimi, però, pure in presenza della dichiarazione di stato di emergenza nazionale promossa dalla governance della predetta Regione, è stato comunicato l’obbligo di
di fare domanda di ferie per i giorni di mancata presenza in servizio.
Una imposizione che non ha alcun ragione di esistere, a giudizio delle scriventi, tanto meno fondamento dal punto di vista normativo, considerato che l’impossibilità di assumere
servizio non dipende dalla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori di assentarsi, ma da fattori climatici imprevisti che ne pregiudicano l’accesso.
Premesso quanto sopra, e come già in analoghe drammatiche situazioni, nelle quali si è già avuto modo di apprezzare l’intervento del Dipartimento della funzione pubblica per
dirimere in senso positivo le legittime rivendicazioni in tal senso avanzate dai lavoratori della P.A., La invitiamo a far tenere opportune disposizioni affinché quelle assenze vengano
considerate straordinarie e, quindi, non poste a carico del periodo di ferie delle lavoratrici e lavoratori civili della difesa, e che a quei dipendenti venga comunque accordata la possibilità
di avvalersi del lavoro agile per il periodo necessario al ripristino delle ordinarie condizioni di viabilità.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Al Direttore della
Direzione Generale del Personale
Dott. Massimo Parisi
SEDE
prot.dgp.dap@giustiziacert.it
OGGETTO: Disciplina dell’orario di lavoro e criteri di attribuzione del buono pasto. Interpretazione circolare della Direzione Generale del Personale.
La S.V., con la circolare GDAP 01/12/2022 n.0462830.U “Disciplina criteri di attribuzione del buono pasto.” ha sostanzialmente ed esplicitamente invitato tutte le articolazioni periferiche, ad evitare l’utilizzo dell’orario di lavoro articolato sulle 7 ore e 12 minuti più pausa pranzo di 30 minuti su 5 giorni lavorativi, in quanto comporta un costo aggiuntivo per l’Amministrazione per la corresponsione del buono pasto.
L’interpretazione, spesso faziosa, da parte dei Provveditori, sta provocando, a livello nazionale forti restrizioni e penalizzazioni per tutto il personale delle Funzioni Centrali del DAP.
Esempio di tale preoccupante situazione è il comportamento del neo Provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise, che con provvedimento n.6 del 15/5/2023, ha di fatto invitato tutti i direttori degli Istituti inerenti il suo territorio, a trasformare immediatamente l’orario di servizio articolato sulle 7.12 ore con la tipologia di orario che prevede due rientri settimanali, in palese violazione della normativa vigente, del CCNL e del CCL del personale della Giustizia, dimenticando oltretutto che gli stessi dirigenti hanno autonomia decisionale e che ogni sede RSU gode di una propria autonomia negoziale.
Si ricorda inoltre che le articolazioni dell’orario di lavoro poste in essere da anni e regolate da accordi siglati, non hanno mai creato disservizi né per l’Amministrazione nè per i lavoratori.
Per tutti i sopra indicati motivi e per evitare spiacevoli ed inutili contenziosi e vertenze, la FPCGIL chiede alla S.V. un urgente e decisivo intervento a livello nazionale.
per la FP CGIL
Il coordinatore nazionale DAP FC
Roberto Mascagni
Pubblichiamo la nota delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF e Fns Cisl in merito la richiesta di incontro su quanto accaduto per la gestione della Safety durante la festa del Santo Patrono della Città di Bari
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil PA VVF e Conapo per la richiesta di incontro, in merito l’organizzazione e la gestione del personale del ruolo Ispettore Antincendi
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Ufficio di Gabinetto
ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
D.ssa Ilaria Antonini
capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Direzione del personale
Dott. Alessandro Bacci
dcp.dag@pec.mef.gov.it
E, p.c.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Ernesto PERNA
relazionisindacali.dag@mef.gov.it
Oggetto: Stabilizzazione del personale di livello non dirigenziale assegnato alle Unità di missione PNRR.
Il DL PNRR Ter – n. 13/2023, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41 ha novellato la legge 21 settembre 2022, n. 142, prevedendo, al fine di valorizzare la professionalità acquisita dal personale assunto con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, le amministrazioni assegnatarie del suddetto personale possono procedere, a decorrere dal 1° marzo 2023, nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica, alla stabilizzazione nei propri ruoli del medesimo personale, che abbia prestato servizio continuativo per almeno quindici mesi nella qualifica ricoperta, previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta. Le assunzioni di personale di cui al presente articolo sono effettuate a valere sulle facoltà assunzionali di ciascuna amministrazione disponibili a legislazione vigente.»
Tale previsione normativa -almeno nelle finalità- sembra cogliere alcune delle rivendicazioni della FP CGIL: la necessità di valorizzare l’esperienza maturata e offrire stabilità contrattuale al personale che, assunto a tempo determinato, contribuisce attraverso la propria professionalità al raggiungere degli obiettivi del PNRR.
Riteniamo quanto riportato nella legge “un primo passo” importante ma sul quale andrebbero maturate ulteriori riflessioni. Infatti, nonostante l’intervento legislativo, ad oggi non ci risultano intraprese attività da parte di questo Ministero volte a stabilizzare il personale che abbia già maturato tutti i requisiti. Inoltre, un elemento di incertezza è rappresentato dalle modalità di valutazione dell’attività lavorativa svolta che precede il colloquio selettivo, che deve avere come obiettivo il certificare la determinazione dei lavoratori e non presentarsi come una possibile leva che convinca più lavoratori già formati a continuare a cercare altrove. Ulteriore elemento sono i tempi di realizzazione del nuovo concorso, la sopracitata legge delega a futuri bandi interni lo svolgimento delle procedure di selezione, è essenziale che esse siano celeri e possano portare all’effettiva assunzione a tempo determinato entro i prossimi mesi del 2023, pena di rendere nullo lo sforzo fatto e vedere sempre più lavoratori PNRR formati cercare altre sistemazioni.
In ultimo, ma non per importanza, il MEF dovrà garantire che le facoltà assunzionali consentano l’effettiva stabilizzazione di tutta la platea teorica.
Questa Organizzazione sindacale chiede all’amministrazione del MEF di attuare ogni politica volta alla stabilizzazione e valorizzazione del personale precario PNRR, per contrastare la dispersione, tuttora in corso e ingravescente nel lungo periodo, di un patrimonio di competenze lavorative indispensabili al raggiungimento degli obiettivi del Paese legati al Piano, e per garantire stabilità e prospettive ai lavoratori e lavoratrici interessati.
Fp Cgil Nazionale
Daniele Gamberini