Pubblichiamo i dati dei lavoratori e iscritti, i dati sulla Rappresentatività 2023.

p. la FP CGIL

Carmen Sabbatella – Paolo Camardella

Pubblichiamo il comunicato unitario afferente l’incontro del 20 aprile.

p.la Fp Cgil Nazionale

Florindo Iervolino

Pubblichiamo lo stato di agitazione unitario,  indetto dalle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl Uil Pa VVF, Confsal VVF , Usb VVF e Conapo in merito le mancate relazioni sindacali, l’organizzazione del dispositivo di soccorso, formazione e pagamento ore straordinarie

 

Pubblichiamo la convocazione dell’Osservatorio Bilaterale per le Politiche sulla Sicurezza sul Lavoro e Sanitarie Salute e Sicurezza

La Funzione Pubblica CGIL Emilia-Romagna, unitariamente alle altre sigle sindacale, ha richiesto l’apertura dello stato di agitazione nel corpo dei vigili del fuoco regionale.

Le ragioni della protesta sono tante.

🚒 Chiediamo la presentazione del progetto del polo didattico DOS di Pavullo ed il budget di ore straordinarie x la funzionalità del reparto.

🚒Chiediamo la copia del POA 2023 sottoscritto con la Regione Emilia Romagna e l’avvio di un tavolo sindacale permanente per contrattare le modalità di equa distribuzione funzionale delle attività concordate con la Regione. La mancanza di coinvolgimento delle OO.SS. nella stesura del POA costituisce una violazione dell’art. 84 del DPR 28 febbraio 2012 n.64.
Chiedendo pertanto la sospensione dell’ organizzazione dei servizi resi in convenzione con la regione Emilia Romagna fino al raggiungimento di un accordo sindacale.

🚒Formazione regionale : mancata concertazione sui criteri di partecipazione alle attività formative.

🚒Reparto Volo: è stata richiesta una revisione della disposizione impartita al Reparto Volo DIREMI 9399 in linea con gli standard impartiti a livello centrale. Per garantire adeguati standard di sicurezza ed amministrativi.

🚒Nucleo Sommozzatori: mancate relazioni sindacali e mancata applicazione di concertazione non permettono di effettuare addestramenti in acque profonde con modalità organizzative congrue .

🚒La protesta riguarda anche le problematiche del settore SAF Emilia Romagna, in modo da garantire la sicurezza alle squadre vf .

Se le richieste non saranno accolte sarà mobilitazione, fino allo sciopero.

A seguito della convocazione del Dipartimento in merito la presentazione del D.P.C.M. sull’organizzazione degli Uffici Centrali pubblichiamo le bozze inviate

A seguito dello stato di agitazione proclamato unitariamente le Strutture Fp Cgil VVF Fns Cisl e Uil Pa VVF chiedono che la discussione si tenga in presenza

A qualche ora di distanza dall’inizio dello sciopero nazionale del personale INAIL proclamato dalle Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, UIL PA, CONFSAL UNSA, USB PI, DIRSTAT FIALP, FLP e ANMI, per le ultime tre ore di ogni turno di lavoro, ed in attesa del dato definitivo che verrà reso noto il 26/04, registriamo dalle nostre strutture territoriali una altissima adesione da parte del personale. In tutte le regioni, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte alla Puglia, moltissime sono le sedi che hanno chiuso i cancelli. Sotto lo slogan “chiudere tre ore per non chiudere per sempre” le lavoratrici e i lavoratori dell’INAIL hanno voluto ribadire, numerosissimi, il proprio sostegno alla vertenza sindacale a tutela dell’Istituto e della sua straordinaria ed importante funzione sociale.

FP CGIL   CISL FP   UILPA   CONFSAL  USB PI      DIRSTAT    ANMI     FLP

Mercanti   Molinari   Paglia   Savarese    Mencarelli  P.Romano Norcia    D’Ippoliti

21 APRILE 2023 SCIOPERO NAZIONALE PERSONALE INAIL

#IOSCIOPERO!

La FP Cgil ha proclamato assieme alle altre sigle sindacali lo sciopero nazionale del personale Inail in data odierna, nell’ambito di un lungo percorso di lotta unitaria, per tutelare l’Istituto e il suo personale. È ben noto a chi scrive il ruolo determinante ricoperto dall’Inail all’interno del nostro Paese, per fornire sostegno alle persone che si infortunano o si ammalano a causa del lavoro. La storia italiana è stata scritta anche dagli operai vittime di realtà industriali che non hanno saputo coniugare salute e lavoro, diritti costituzionalmente riconosciuti. Alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno subito sulla pelle viva l’infortunio o la malattia professionale dobbiamo pensare oggi, perché la loro storia è anche la nostra storia. La carenza di personale, i carichi di lavoro insostenibili, il pessimo funzionamento delle procedure informatiche, lo stress lavoro correlato che discende dal non essere messi nella condizione di fornire un servizio all’altezza dell’utenza cui rivolgiamo la nostra azione sono temi che esigono risoluzione immediata. Lo sciopero di oggi è l’unica strada percorribile per riaffermare pervicacemente l’importanza della rappresentanza sindacale, presidio di giustizia e legalità. Ormai ci siamo!!! Dobbiamo dimostrare all’Amministrazione la nostra ferrea volontà di scioperare e in questo modo dare un fortissimo segnale di attaccamento al nostro storico Istituto. Scioperando in modo compatto legittimeremo anche il rilancio della funzione sociale del nostro Ente per fornire un servizio “giusto” alla nostra utenza.

Coordinamento Nazionale FP CGIL INAIL

Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno due temi: le progressioni verticali in deroga e le nuove modalità di attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa.

Sul tema delle progressioni verticali in deroga, lo scambio delle scorse settimane ha prodotto importanti correttivi alla bozza originaria:

  • abbiamo ottenuto l’eliminazione dei test a carico di colleghe e colleghi interessati dalla procedura, un’opzione in netto contrasto con lo spirito della progressione;

  • abbiamo valorizzato l’anzianità di servizio riducendo ulteriormente il peso della valutazione individuale, per riconoscere le competenze consolidate e spesso bloccate nella stessa posizione da tempo;

  • abbiamo ridotto la forbice sui titoli di studio, considerando il carattere peculiare della procedura transitoria.

Posta la garanzia offerta dall’Amministrazione sulla volontà di garantire passaggi di area entro il 2024 ad ogni lavoratrice e ogni lavoratore potenzialmente interessati, abbiamo dato il nostro parere positivo.

I tempi tecnici per l’attivazione delle progressioni sono ora legati a un confronto che l’Amministrazione terrà con il Dipartimento della Funzione Pubblica a inizio maggio. Riteniamo prioritario arrivare pronti a quel momento, per consentire alle colleghe e ai colleghi di essere inquadrati rapidamente nella nuova collocazione. Ogni ulteriore attesa, basata su posizioni di principio, ci sembra più uno specchietto per le allodole, qualcosa che si lega al desiderio di visibilità di alcune sigle e non alla volontà di raggiungere rapidamente il risultato prefissato. Per la FP CGIL i tempi sono fin troppo maturi e non è utile rinviare ancora il testo a nuove valutazioni, tanto più se a presentare obiezioni sono le stesse sigle che volevano “firmare in bianco” un nuovo ordinamento professionale pur di chiudere questo atto.

Sui criteri per il conferimento delle PO, purtroppo, non riusciamo a esprimere un giudizio altrettanto positivo. Avevamo presentato un’istanza chiara. A nostro avviso occorreva:

  1. Garantire apertura sul fronte del conferimento delle Posizioni Organizzative, in un’ottica di massimo coinvolgimento per ogni collega interessata/o, limitando al massimo il ruolo dell’interpello ed ampliando, invece, il ricorso al bando;

  2. Usare coerenza nella valutazione dei titoli di studio, rivedendo il peso attribuito ai colloqui (e alla discrezionalità che essi portano in dote) in favore di una revisione verso l’alto dei titoli;

  3. Modificare la disposizione relativa alla decadenza per valutazione negativa del dirigente. Agli atti un solo anno, con parere negativo, può bastare per determinare le sorti di un titolare di PO.

Su quest’ultimo punto se il passato ci ha insegnato qualcosa, è che qualunque evento imprevisto – dal trasloco alla riorganizzazione dell’Istituto – può incidere profondamente sulla performance dei singoli. Pur essendo contrari alle valutazioni come metro, tanto più se arbitrarie e non ancorate a parametri misurabili, avevamo chiesto almeno oculatezza: avevamo chiesto, cioè, di estendere il periodo considerato a 24 mesi prima di prendere decisioni avventate e fornire un’espressa motivazione in caso di giudizio negativo.

Nulla di tutto ciò è stato accolto e fatto proprio dall’Amministrazione.

Rimane sullo sfondo, poi, il grave tema della lesione dell’autonomia delle Direzioni Regionali allorché si avoca al Direttore Centrale di riferimento il compito di proporre i Responsabili del team audit nelle diverse DR.

Pur apprezzando un metodo teso a ricucire lo strappo del 2017 e un confronto lungo, ne vien fuori un testo che, a nostro avviso, non solo non migliora la procedura di selezione, ma non garantisce neppure, in prospettiva, maggiori certezze all’INPS sui propri meccanismi selettivi. Un passo indietro incomprensibile.

Capitolo neoassunti: rispetto al monitoraggio delle mancate accettazioni, l’Amministrazione intende verificare entro oggi tutte le rinunce. Sulla base delle ultime rilevazioni il tasso registrato, in media, è del 7.71%, con circa 330 rinunce. Un dato contenuto, quasi fisiologico, che ovviamente – se letto in forma disaggregata, regione per regione – impatta diversamente a seconda del territorio considerato.

L’Amministrazione ha chiarito che il contratto di lavoro decorrerà dal momento della effettiva sottoscrizione, salvo casi eccezionali (es. gravidanza a rischio): sono quindi stati riconosciuti piccoli differimenti, relativi a situazioni transitorie ed emergenziali. Una volta terminata tale verifica, l’Amministrazione si riserva di valutare, sulla base dei rinunciatari effettivi, lo scorrimento immediato della graduatoria relativamente ai posti residui. L’Istituto ha comunicato, quindi, che intende congelare i posti al momento liberati da eventuali rinunce, non riassegnandoli: le carenze registrate nel Nord Italia andranno prioritariamente tamponate e le rinunce registrate nel Centro Sud non hanno un impatto tale da richiedere pronti interventi sanatori. Stante la carenza d’organico strutturale, si valuta anche la possibilità di un concorso specifico per il Nord-Est e di uno per il Nord-Ovest.

Come FP CGIL sin dal primo momento abbiamo espresso perplessità sull’entità delle assegnazioni previste nelle varie regioni, ritenendo che alcune aree non erano state valutate con attenzione, con il rischio di creare un pregiudizio nella tutela dei servizi. Il famigerato algoritmo, in altre parole, ci sembrava settato male.

L’aver sovrastimato le esigenze di alcune realtà a scapito di altre ha creato un’evitabile strozzatura, coi rilievi posti dall’esterno – da parte dei futuri colleghi – sul perché i posti rinunciati abbiano un peso diverso a seconda della regione. Domanda legittima che richiederebbe una risposta chiara: perché in alcune aree il fabbisogno era ed è più forte. Dirlo prima, e agire di conseguenza sui numeri, avrebbe evitato un altro micro-conflitto in un ente dalla vita travagliata, fornendo elementi di chiarezza a tutti i lavoratori interessati: quelli che attendono l’ingresso di nuovi colleghi, sostenendo da tempo una produzione onerosa tra straordinari e sacrifici, e quelli che sperano di rimanere vicini alla città d’origine. A proposito di occasioni perse…

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

Alla c.a.

Ministro della Cultura

Dott. Gennaro Sangiuliano

Capo di Gabinetto del MiC

Dott. Francesco Gilioli

gabinetto@cultura.gov.it

Segretario Generale del MiC

Dott. Mario Turetta

sg@cultura.gov.it

E, p.c.

Direzione Generale Musei

Prof. Massimo Osanna

dg-mu@cultura.gov.it

Direzione Generale Organizzazione

Dott.ssa Marina Giuseppone

dg-or@cultura.gov.it

Direzione Generale Organizzazione – Servizio II

Dott.ssa Sara Conversano

dg-or.servizio2@cultura.gov.it

Oggetto: Sicurezza nei luoghi della cultura e vertenza Palazzo Reale di Napoli

Egregio sig. Ministro,

i recenti accadimenti che hanno visto come bersaglio alcuni beni comuni e luoghi della cultura italiani pongono a tutti noi il problema della gestione della sicurezza del nostro patrimonio culturale, con la necessità di implementarne i livelli e garantire un presidio adeguato dei nostri istituti per la sicurezza dei lavoratori, dei visitatori e del patrimonio stesso.

È però evidente a tutti che, con la grave carenza di personale di vigilanza e accoglienza (mancano all’appello circa 2.500 unità), garantire la sicurezza dei nostri luoghi della cultura è diventato sempre più difficile e complesso; anzi, in molti casi essa non è per nulla garantita, al punto che alcuni Istituti non dovrebbero nemmeno essere ordinariamente aperti al pubblico. E la risposta a questa gravissima carenza di personale non può essere il ricorso sistematico alla vigilanza privata (anche armata), come sta avvenendo presso il Palazzo Reale di Napoli (e non solo), per cui è necessario che il Direttore Generale competente attivi uno specifico e più complessivo confronto sull’argomento con le

Scriventi in modo da poter avere una panoramica esaustiva sulle scelte operate a livello nazionale.

Alla luce di quanto espresso chiediamo che si apra con assoluta urgenza un confronto politico sull’importante carenza di personale del MiC (circa 8.000 unità) e sulle soluzioni che si metteranno in campo, anche in considerazione delle sfide che interessano il Ministero sul PNRR. Nello specifico, poi, è inaccettabile la tempistica con cui si sta procedendo all’assunzione degli AFAV, sia per i primi 576 idonei che per i successivi 750 autorizzati: è un tema dirimente, perciò, rimuovere le lentezze, interne ed esterne, affinché si proceda senza indugio alla contrattualizzazione di questo personale fino all’ultimo degli idonei.

Rendiamo noto che, laddove il Direttore Generale competente non dovesse avvertire la necessità del tavolo più volte invocato, tale decisione metterebbe a rischio l’intero Piano di valorizzazione 2023, con le inequivocabili conseguenze di cui sarà ampiamente avvisata la stampa nazionale, prima che venga “buttata la croce” addosso ai lavoratori e alle Organizzazioni che li rappresentano.

In attesa di riscontro in merito a quanto richiesto, porgiamo cordiali saluti.

FP CGIL

Meloni

CISL FP

Nolè

Di Stefano

UIL PA

Trastulli

FLP

Satolli

CONFSAL-UNSA

       Urbino

CONFINTESA

      Zicarelli

USB

Blasi

Pubblichiamo la pianta organica e personale in servizio e la relativa informazione di AID.

p.la FP CGIL Nazionale

Francesco Quinti

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