Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito la programmazione dell’ attività mantenimento DOS
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal in merito la richiesta di tutele per il personale dell’ area portuale.
Pubblichiamo la nota dell’ Ufficio per la regolazione aeronautica, la certificazione e la sorveglianza di aeroporti ed eliporti del 4 aprile 2023 riguardo i requisiti per l’assistenza antincendio, infrastrutture a servizio dell’attività HEMS (Helicopter Emergency Medical Service)
Sul Piano Valorizzazione 2023: non alla militarizzazione dei luoghi della cultura ed alle esternalizzazioni selvagge.
Confronto sulla mobilità: ancora non ci siamo.
Nella giornata odierna abbiamo un confronto su questi due importanti temi. Andando per ordine:
Piano Valorizzazione
Abbiamo licenziato la verifica sul Piano 2022 e sul 1 gennaio 2023. A questo punto si procederà alla liquidazione di quanto dovuto. Invece interlocutoria è stata la riunione sul nuovo Piano di Valorizzazione. Le motivazioni riguardano la necessità di una attenta verifica sulla programmazione 2023 per quanto riguarda la distribuzione delle risorse e la natura delle linee progettuali che, per un disguido, non ci sono state trasmesse. Ma riguardano anche la necessità di confronto con la Direzione Generale Musei in merito alla gestione della sicurezza dei luoghi della cultura, che sta sempre più scivolando pericolosamente verso un sistema incontrollato di esternalizzazioni che comporta la militarizzazione del ciclo della sorveglianza e custodia. Da questo punto di vista ci appare emblematica la situazione venutesi a creare al Museo di Palazzo Reale di Napoli, dove è stato introdotto un sistema di vigilanza armata non tenendo minimamente in conto la netta contrarietà in proposito espressa dalle Organizzazioni sindacali, dalla RSU e dai lavoratori stessi. I quali hanno deciso di non partecipare alle iniziative di valorizzazione promosse dalla Direzione del Museo. A cui la stessa Direzione ha risposto con un comunicato stampa che ripete il giochetto vecchio e stantio di tentare di buttare la responsabilità addosso ai lavoratori, verso cui esprimiamo tutta la nostra fattiva solidarietà, come se le prestazioni previste fossero dovute e non basate sulla volontarietà, così come scritto in tutti gli accordi nazionali sulla materia, considerato che si tratta di prestazioni straordinarie. Proprio non ci siamo: noi dobbiamo garantire la libera fruizione del patrimonio culturale e non una dimensione esasperata di misure di sicurezza adottate in conseguenza di pur discutibili iniziative di protesta che incidono sui nostri luoghi della cultura. Allo stesso tempo non è possibile continuare in questa prassi di esternalizzazioni incontrollate anche in presenza di processi assunzionali in corso, la cui lentezza è del tutto addebitabile a chi gestisce le procedure tramite un inglorioso accentramento burocratico in capo ad organi esterni al Ministero. Di conseguenza noi attendiamo risposte, nelle more della prossima riunione sul tema convocata per il 2 maggio prossimo, formalizziamo il tutto con una nota unitaria indirizzata al Ministro, e verificheremo la reale volontà dell’amministrazione di confrontarsi con noi su questi temi, precisando che riteniamo essenziale, in tale contesto, che si trovi una soluzione soddisfacente alla vertenza avviata a Napoli.
Mobilità
Anche su questo tema oggi non si è ancora raggiunta la quadra, e le questioni sono sempre quelle segnalate, in particolare:
La percentuale da garantire negli organici di profilo degli Uffici di provenienza. Abbiamo giudicato ancora insufficiente la proposta del 50% in relazione alla situazione attuale degli Uffici. Riteniamo che l’amministrazione debba compiere un ulteriore sforzo tenendo conto, come abbiamo più volte segnalato, che l’individuazione della percentuale mantiene per forza un carattere di variabilità in relazione all’andamento del piano occupazionale ed alla natura periodica che deve assumere la procedura di mobilità;
Profili unici. Non riteniamo condivisibile la limitazione ai soli uffici di destinazione in cui sia previsto analogo profilo unico rispetto all’Ufficio di provenienza;
Vanno inseriti anche i figli minori di tre anni tra i criteri di precedenza;
Va ampliata la possibilità di scelta delle destinazioni ad almeno due Uffici;
Va resa cogente ed esigibile la natura periodica del bando di mobilità, e non un evento solo valutabile al realizzarsi di determinate condizioni.
Su queste obiezioni l’Amministrazione si è riservata, anche sulla base di un confronto con la Direzione politica.
Scorrimento AFAV, assunzione Assistenti informatici e concorso 518 funzionari tecnici
Infine una per così dire buona notizia per gli idonei AFAV in attesa dello scorrimento annunciato per 578 posizioni: il portale inPA ha finalmente comunicato all’Amministrazione gli esiti della ricognizione conclusesi il 30 marzo scorso ed è attesa per oggi la pubblicazione del decreto che avvia le procedure ultime per la presa servizio, a questo punto prevista entro i 30 giorni preventivati. Per quanto riguarda gli assistenti informatici è in via di conclusione la procedura di scelta delle sedi e per i 518 funzionari siamo in attesa della formalizzazione della Commissione esaminatrice, atto propedeutico alla calendarizzazione delle prove di esame.
Al momento è tutto.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito il 77 ° Anniversario della Repubblica
Pubblichiamo la convocazione da parte del Ministero sui temi al centro della nostra vertenza.
Pubblichiamo il regolamento sul lavoro agile della Difesa che l’amministrazione ha inteso pubblicare ieri interrompendo unilateralmente il confronto in atto, e senza tenere in considerazione i contributi e le osservazioni avanzate in tutte le occasioni di incontro da Fp Cgil, Cisl e Uil anche su tema della giornate da destinare alla fruizione dello SW, che la medesima a poi fissato/imposto in sole 4.
p.la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Pubblichiamo la convocazione fatta pervenire dal Sottosegretario di Stato alla Difesa per la riunione fissata al prossimo 27 aprile.
p.la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
A seguito di molti solleciti richiesti dalla Fp Cgil Vvf a chiarimento della scelta sede per il personale delle specialità Smzt e Nautici partecipanti al corso per Ispettori pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane
Al Sottosegretario di Stato alla Difesa
On.le Matteo Perego di Cremnago
Al Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa
Gen. Sq.A. Antonio Conserva
Al Direttore Generale di Agenzia Industrie Difesa
dr. Nicola Latorre
Oggetto: Affidamento in concessione del servizio di gestione dell’organismo di protezione sociale del Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico della difesa di Gaeta – Circolo ricreativo dipendenti civili difesa Stabilimento militare di Serapo (Gaeta), stagioni 2023/2025.
Egregio Sottosegretario,
le scriventi organizzazioni sindacali confederali sono state informate dalle proprie strutture territoriali e Rsu locali del pronunciamento favorevole ottenuto dall’Associazione Ricreativa Dipendenti Difesa sul ricorso iscritto al registro generale n. 138/2023 (che si allega), nella circostanza ricavato dall’ordinanza emessa dalla sezione staccata di Latina del TAR Lazio del 7.04.2023, che ha inteso accogliere la domanda di tutela cautelare presentata dall’associazione e fissare l’udienza al prossimo 8 novembre c.a., condannando l’A.D. alle spese derivanti dall’avvio della fase cautelare.
Sul tema vale forse la pena rammentare che la gestione degli OPS è tuttora regolata:
– dall’art. 1833 del d.lgs n. 66/2010, che all’uopo prevede “Organismi di protezione sociale – Per l’esercizio delle attività connesse con gli interventi di protezione sociale, il Ministero della difesa provvede mediante affidamento in concessione alle organizzazioni costituite tra il personale dipendente, ai sensi dell’articolo 1475, oppure a enti e terzi, con procedure negoziali semplificate, secondo le modalità che sono stabilite nel regolamento;
– dall’art. 465 del D.P.R. n. 90 del 15.03.2010 – Classificazione e modalità di gestione degli organismi di protezione sociale;
– dalla direttiva SMD – G – 023, che al punto 2 “Forme di gestione” e lettera a) “affidamento in concessione”, sancisce che la gestione degli organismi di protezione sociale è “affidata in concessione prioritariamente alle organizzazioni costituite tra il personale dipendente e, in subordine, ad Enti e terzi”.
Lo scopo dell’organismo di protezione sociale è quello di assicurare ai dipendenti del Ministero della Difesa – in particolare quelli in servizio presso il CE.DE.CU di Gaeta, che hanno costituito l’associazione, e che nel passato hanno sempre ottenuto la gestione dell’OPS – l’utilizzo dei servizi loro dedicati, anche attraverso la gestione diretta di quelle strutture che oggi peraltro, nel caso di specie, versano nel più totale abbandono.
Dipendenti che peraltro, costituitisi in associazione, pur non essendo mai stati in alcun modo invitati/obbligati, hanno comunque avvertito la responsabilità di provvedere alla tutela del bene affidato, facendosi carico soprattutto negli ultimi 8/10 anni, causa il blocco imposto dalla Difesa all’erogazione degli stanziamenti economici all’uopo destinati, degli oneri di gestione, dei costi sostenuti per la ristrutturazione e la conservazione dei locali e della spiaggia, oltre alle spese per la pulizia quotidiana e l’acquisto delle sdraio e degli ombrelloni.
In ragione di quanto espresso, con riferimento all’osservanza delle norme vigenti testé enucleate e all’ormai prossima apertura della stagione balneare, confidando nel preminente interesse del Ministero della Difesa di mantenere la conservazione della struttura e assicurare il benessere dei propri dipendenti, nelle more della predetta udienza si invita codesta autorità a far tenere l’affidamento in concessione della gestione di quell’OPS all’Associazione Ricreativa Dipendenti Difesa per l’anno 2023, come già per il recente passato.
Si resta in attesa di cortese riscontro.
Cordialità
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Pubblichiamo l’ipotesi di accordo concernente la definizione delle famiglie professionali e relative competenze nell’ambito dell’ordinamento professionale in attuazione del Titolo III del CCNL Funzioni Centrali Triennio 2019/2021.
p.la FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni
A margine dell’incontro di ieri incentrato sul problema della “reperibilità” del personale ispettivo in favore della procura di Roma, abbiamo rappresentato all’amministrazione le criticità emerse nelle ultime settimane nell’ITL di Bologna.
Non è nostra abitudine intervenire su questioni territoriali, nel rispetto delle prerogative della RSU e delle OO.SS. territoriali ma, visto che proprio da loro la questione ci è stata sottoposta, per l’incapacità di dialogo creatasi da parte dell’Amministrazione, riteniamo di intervenire.
La situazione sta assumendo profili preoccupanti, che denotano come la necessità di percorrere la strada del dialogo e del buon senso sembri venuta meno.
Le modalità organizzative adottate dal Dirigente nella gestione dell’attività straordinaria programmata per il giorno 15 aprile u.s. non ci sembrano affatto in linea né con il rispetto delle disposizioni del CCNL, né con la necessità di mantenere un clima di massima fiducia e collaborazione all’interno dell’ufficio. Non è certamente la prima volta che si programmano attività ispettive al di fuori dell’orario di lavoro e non è certamente una novità che in questi casi tali attività siano organizzate per tempo, riscontrando finora la massima disponibilità del personale ispettivo.
Allo stesso modo ci sembra incomprensibile e assolutamente non in linea con il sistema di misurazione e valutazione della performance adottato dall’INL, la disposizione che attribuisce a ciascun ispettore obiettivi numerici di performance individuale legati ad attività da svolgere in orari disagiati. Una disposizione da rigettare al mittente.
Per questi motivi abbiamo chiesto all’amministrazione di intervenire urgentemente per far modificare le disposizioni in parola e per prevenire ulteriori conflitti che avrebbero ripercussioni sul funzionamento dell’Ufficio e sulla collettività.
L’Amministrazione, nella sua replica, ha riconosciuto che esistono altri strumenti, più consoni al dialogo sociale e più rispettosi delle situazioni personali di ciascun lavoratore, per raggiungere l’obiettivo. Proprio per questo, ha detto che si attiverà per ricomporre la frattura creatasi.
Da parte nostra, in mancanza di risposte adeguate in tempi rapidi ci riserviamo di attivare tutte le iniziative utili per tutelare i lavoratori.
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FP CGIL |
CISL FP |
UILPA |
| M.ARIANO |
M. CAVO |
I. CASALI |