Il 20 settembre 2022 alle ore 15:00 si è tenuto in VTC l’incontro tra il Direttore del Personale Dott. Lo Surdo, la delegazione di parte pubblica, le OO.SS. e la RSU del MUR con all’ordine del giorno il “CONTRATTO PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI” del Ministero.
L’incontro fa seguito a quello tenutosi lo scorso 9 settembre 2022: a valle della riunione l’amministrazione aveva trasmesso il documento finale per la firma che presentava ancora il criterio relativo ai “CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE” che cubava in totale 3 punti, nonostante le scriventi OO.SS abbiano chiesto – in tutte le sedi e in modo formale – di ELIMINARE tale criterio definitivamente, altrimenti non avrebbero sottoscritto l’accordo.
L’amministrazione, avendo verificato che dal 9 settembre 2022, il Contratto così come proposto era stato firmato solo da due sigle sindacali (UIL e USB) e dai 4 componenti della RSU eletti in forza UIL (quindi non dalla maggioranza della Rappresentanza sindacale unitaria che, come noto, è formata da 10 componenti), ha convenuto fosse necessario riconvocare il tavolo per il giorno 20 settembre 2022, per capire se vi fossero ancora spazi di discussione in merito al contratto. In caso contrario non avrebbe in alcun modo dato corso alle progressioni economiche. Peccato abbia riproposto lo stesso testo licenziato in data 9 settembre 2022!!
Come CGIL e CISL abbiamo nuovamente manifestato al Direttore la nostra assoluta contrarietà all’introduzione di tale criterio che, lo ripetiamo ancora una volta, poteva essere adottato solo nel caso in cui l’amministrazione avesse garantito la formazione a tutto il personale interessato alla selezione.
Considerato che non a tutti è stata data la stessa opportunità di partecipare a corsi di formazione, e che i corsi autorizzati nel passato (quasi il 99%) non prevedevano “l’esame finale” ma alcuni solo quiz finali, ci siamo dichiarati ancora una volta non favorevoli ad accettare il testo. Abbiamo altresì denunciato e segnalato che in presenza di risorse limitate per la formazione, è vergognoso che siano utilizzate solo come leva per favorire solo alcuni dipendenti, creando così una sorta di “privilegio” spendibile solo da alcuni nelle progressioni, sia esse siano economiche, sia verticali! Al riguardo abbiamo chiesto con forza che nel futuro vi siano maggiori risorse destinate per la formazione, al fine di una vera riqualificazione e reale crescita professionale del personale.
Il Direttore Generale, alla luce delle nostre rimostranze e della contrarietà manifestata per la firma dell’accordo in parola, alla fine ha fatto un passo indietro proponendo di ridurre da punti 3 a punti 1 detto criterio, prevedendo così la possibilità di presentare un solo corso di formazione.
Le scriventi OO.SS, pur rimanendo fortemente contrarie all’inserimento di tale criterio, benché sia stato in parte “neutralizzato” con l’attribuzione di un punteggio inferiore rispetto a quella inziale, ha deciso inteso comunque di firmare l’accordo per buon senso e senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori, permettendo così agli stessi di progredire economicamente, specie a coloro che non hanno avuto alcuna possibilità di avanzare con le procedure svolte negli anni 2016- 2017-2018.
Al riguardo, abbiamo richiesto che i prossimi contratti siano discussi in tempi ragionevoli per evitare di prendere decisioni in tempi ristretti e non consoni, considerate le scadenze imposte dagli organi certificatori.
A valle dell’incontro abbiamo inoltre richiesto:
➢ chiarezza in merito ai buoni pasto e alla loro regolare erogazione, posto che alcune direzioni generali sembra non abbiamo ottemperato a quanto indicato nelle circolari della Direzione del personale, ovvero di trasmettere entro il 5 di ogni mese il numero dei buoni pasto per ciascun dipendente;
➢ vengano conferiti al personale del MUR gli incarichi “quale rappresentanti del MUR” in seno alle Commissioni di laurea sanitaria, adeguandoli, per numero, a quelli conferiti dal Ministero Salute;
➢informazioni circa la valutazione della performance 2021.
Abbiamo inoltre richiesto si aprissero subito i tavoli per la discussione in merito:
➢ al contratto integrativo alla luce dell’introduzione del nuovo contratto;
➢ alla definizione delle nuove famiglie professionali;
➢ alla definizione delle modalità e dei criteri per le progressioni verticali.
Roma 21 settembre 2022
FP CGIL FP CISL
Anna Andreoli Michele Cavo
Al Direttore Generale del Personale MIMS
Dott. Massimo Provinciali
e p.c.
Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane,
le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali
Dott.ssa Ilaria Bramezza
A tutti i lavoratori
Oggetto: Circolare 43575 del 27/9/2022
Con riferimento ai lavoratori fragili, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha precisato lo scorso 30 giugno 2022 che la flessibilità per l’utilizzo del lavoro agile per il pubblico impiego, evidenziata già nella circolare del 5 gennaio 2022, consente anche dopo il 30 giugno 2022 di garantire ai lavoratori fragili della PA la più ampia fruibilità di utilizzo di questa modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, per soddisfare prioritariamente le esigenze di tutela della salute dei lavoratori più esposti al rischio di contagio da Covid 19.
Con l’art. 23 bis del Decreto Legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito con modificazioni dalla Legge 21 settembre 2022, n. 142, è stato prorogato al 31 dicembre 2022 il lavoro agile per i lavoratori fragili pubblici e privati. Pertanto i lavoratori pubblici maggiormente esposti a rischio di contagio in ragione dell’eta’ o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilita’ che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosita’ accertata dal medico competente (art.90 co.1 DL 34/2020), ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravita’ (art. 3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n.104), potranno svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto e conseguentemente si intende prorogato automaticamente il termine del 31 luglio al 31 dicembre prossimo dello svolgimento del lavoro agile da parte dei lavoratori fragili già riconosciuti tali dai medici competenti nelle medesime modalità temporali già usufruite.
Ovviamente la sorveglianza sanitaria per i dipendenti che non hanno effettuato la visita dal medico competente sarà espletata dal medesimo con riferimento alle patologie previste ai sensi della legge vigente e non in base a quelle del decreto del Ministero della salute 4.2.2022
La nuova normativa inoltre espressamente sottrae tali lavoratori dall’obbligatorietà della stipula dei contratti individuali.
Tutto ciò premesso, le scriventi Organizzazioni sindacali chiedono a codesta Direzione di apportare le opportune correzioni alla circolare emessa in data odierna sulla base di quanto previsto dalla norma.
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFINTESA CONFSAL UNSA FLP USB PI
Camardella De Vivo Lichinchi Crocchiolo Cipolla Caiazza De Mellis
Sabbatella Casamassima Carino Lobrisco Saraceno Campopiano
Nella riunione odierna sono stati presentati i dati di produzione relativi al secondo trimestre 2022.
Dagli elementi emersi si rileva un andamento mediamente positivo delle sedi. Poiché, però, per stessa ammissione dell’Amministrazione si evidenzia un andamento negativo della Sardegna, abbiamo chiesto spiegazioni su questo, evidenziando come se ci siano problemi non possono essere i lavoratori a pagarne le conseguenze.
I prospetti inviatici relativi alla situazione del Piano Nazionale Sistemazione Conto Individuale evidenziano una generale situazione di difficoltà e nient’affatto tranquilla, con un dato nazionale allarmante alla luce della percentuale di lavorazione al mese di giugno rispetto all’obiettivo annuale, che evidenzia il mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati dalla maggioranza delle Regioni. Abbiamo pertanto chiesto: quale ne sia la causa – al netto della già nota carenza di personale – e quali potranno essere le eventuali conseguenze sul salario accessorio dei lavoratori.
A tal proposito, ci è stato premesso che si tratta di obiettivi – relativi sia al settore pubblico che al privato -, ritenuti strategici dagli organi di governo dell’Istituto, e che le cause di tale difficoltà possono essere due: da un lato, la carenza di personale impiegato, che probabilmente richiede una rimodulazione in tal senso da parte delle strutture, dall’altro – con particolare riferimento alle RVPA -, la presenza di domande in istruttoria giacenti presso altri Enti. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, ci è stato comunicato che se tale giacenza dovesse determinare ritardi non dipendenti dall’Istituto, le sedi dovranno farlo presente e se ne terrà conto.
Più in generale, siamo stati rassicurati sull’impegno dell’Amministrazione per garantire il miglioramento dell’andamento produttivo e il salario dei lavoratori.
In merito all’avanzamento dello stato dei lavori del palazzetto di via Civiltà del Lavoro, nel prendere atto delle informazioni ricevute, abbiamo evidenziato come fosse e sia ancora necessaria una discussione al tavolo sindacale competente, che è quello della Direzione Generale, insieme alla RSU e agli RLS di quella sede e abbiamo pertanto chiesto che vi sia una riunione in quel luogo.
A margine della riunione siamo stati informati che l’Amministrazione sta predisponendo la piattaforma per il CCNI 2022 e che la prossima settimana si partirà con la convocazione del tavolo del Comparto, a cui seguirà quello dell’area dirigenti, professionisti e medici.
Sempre l’Amministrazione ci ha informato che è imminente l’uscita di un messaggio che proroga al 26 ottobre la valutazione individuale e che la prossima settimana le valutazioni verranno notificate ai lavoratori.
In relazione alla mobilità territoriale, ci è stato infine inoltrato il dato relativo ai fabbisogni territoriali di personale, utile alle strutture regionali per dar avvio alla mobilità regionale, propedeutica a quella nazionale.
In relazione alla riorganizzazione della DCM di Milano, in giornata abbiamo appreso che la nostra richiesta di rinviare la discussione in merito all’interno del CdA odierno è stata accolta, in attesa che il tavolo competente, quello territoriale, possa fare gli approfondimenti che erano stati richiesti. Non possiamo che accogliere con soddisfazione questa decisione, vista la complessità della realtà in discussione.
Roma, 28 settembre 2022
Coordinatrice Nazionale FP CGIL – INPS |
Antonella Trevisani |
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo le definizione delle fasi operative emergenza maltempo regione Marche.
Pubblichiamo l’informativa del dipartimento in merito la distribuzione di risorse straordinarie per il IV trimestre 2022 per la carenza di personale del ruolo dei Capo Squadra e dei Capo Reparto.
Pubblichiamo la trasmissione presentazione dal Dipartimento in merito l’incontro sui criteri per l’individuazione delle sedi disagiate ai sensi dell’art. 20 dell’accordo negoziale recepito dal D.P.R. 17 giugno 2022, n. 121.
Aborto sicuro, la libertà delle donne di scegliere va difesa
Oggi le forze politiche conservatrici, anche attraverso stakeholder, prestano la loro attenzione ai movimenti anti aborto, ossessionati dalla Legge 194, che molestano con la loro invadenza le donne consapevoli delle loro libere scelte e che agiscono continui attacchi alla Legge 194 con il fine di demolirla.
Le politiche condotte nelle regioni governate da partiti di destra, che stanno intensificando le azioni di contrasto alla giusta applicazione della legge, hanno l’unico fine di depotenziarne l’efficacia per renderla inutilizzabile, impedendo alle donne di far valere i propri diritti.
È notizia di ieri la spaccatura della maggioranza di centrodestra della Giunta regionale ligure sul voto di un ordine del giorno presentato dal Partito democratico. Nel documento si chiede alla Giunta di continuare a garantire alle donne il pieno diritto a scegliere l’interruzione volontaria di gravidanza, con l’impegno a “sostenere nelle sedi più opportune la richiesta del Parlamento europeo di inserire il diritto all’aborto legale e sicuro nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Il gruppo di Fratelli d’Italia si è astenuto, la Lega ha votato a favore così anche la Lista Toti (con delle eccezioni). È utile ricordare che il 31 maggio di quest’anno l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, all’unanimità, ha adottato una risoluzione su “Accesso all’aborto in Europa: fermare le molestie anti-choice”.
Per questo ci aspettiamo che la destra, ora al governo del Paese, agisca con chiarezza, smentisca le voci di accordi fatti con le associazioni vicine al Family Day notoriamente contrarie all’IVG e garantisca la piena applicazione della L. 194. Chiediamo, inoltre, che il centrodestra di governo prenda le giuste distanze dalla richiesta delle stesse associazioni di istituire una Giornata Nazionale della Vita Nascente (già indicata con la data del 25 marzo).
Si è svolto ieri pomeriggio, in Direzione Generale, l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali sulla nuova circolare che disciplina le missioni per il personale ispettivo e per la riorganizzazione della DCM di Milano.
Come Fp Cgil abbiamo fatto presente che la circ. 86/2022 – come già la precedente, la circ. 11/2011 – fa riferimento al fatto che per il personale ispettivo i chilometri da liquidare debbano essere quelli effettivamente percorsi.
Il percorso indicato in procedura GeMiNI dal personale impegnato, in tal senso, attesta le diverse tappe che realizzano la missione e viene sottoscritto dal Dirigente. La controfirma di quest’ultimo non dovrebbe permettere al liquidatore variazioni del provvedimento: soltanto il Dirigente dovrebbe essere a conoscenza dell’azienda ispezionata e del perché si effettuano più o meno chilometri.
L’attività di vigilanza non può essere rigidamente inquadrata a priori. La circolare stabilisce la liquidazione dei chilometri percorsi in linea diretta, un fenomeno curioso che determina anomalie anche in presenza di missioni speculari. L’ispettore in missione, infatti, parte dalla località A per giungere alla località B, ma nel percorso può essere chiamato a confrontarsi con consulenti del lavoro, dipendenti o ex dipendenti cessati, può visitare altre unità produttive, etc. ed è necessario tener conto anche di questi ulteriori spostamenti.
A questa criticità, si aggiunge la difforme applicazione della stessa circolare già registrata a livello territoriale. Da qui la richiesta della FP Cgil d’intervenire centralmente, evitando interpretazioni fantasiose del testo. Altro elemento critico evidenziato, infine, è quello dei siti internet utilizzati per il calcolo chilometrico: se c’è l’obbligo di percorrere l’autostrada, ad esempio, non può essere contestato l’intero percorso compiuto perché ad es. sulla statale il tratto sarebbe stato più breve. Questa visione rischia di creare un appesantimento notevole dell’attività di Vigilanza, la quale invece si richiama ai criteri di economicità e buonsenso che caratterizzano l’azione di ogni attore coinvolto.
L’Amministrazione ha raccolto le osservazioni di parte sindacale impegnandosi a emanare una nota alle strutture territoriali, per chiarire che l’intenzione della circ. 86 non era quella di appesantire l’attività ispettiva e per invitarle a una maggiore flessibilità sul tema.
Restiamo in attesa di questa nota in tempi celeri, visto che al tavolo della discussione della circ. 86 questa criticità era stata già segnalata.
Con riferimento alla riorganizzazione della DCM di Milano, abbiamo chiarito che la richiesta del tavolo nazionale nasce dal mancato coinvolgimento del tavolo territoriale di un importante centro come Milano.
Come FP Cgil condividiamo l’esigenza rappresentata: la volontà di rafforzare la struttura della DCM previo confronto con le OO.SS territoriali. Un confronto che, abbiamo constatato amaramente, è totalmente mancato finora. La FP Cgil considera la riorganizzazione in atto un passaggio importante, destinato a produrre effetti non solo sulla platea dei lavoratori ma anche sulla cittadinanza. Basti pensare all’espresso riferimento, nell’informativa pervenuta dalla DCM, agli spazi della nuova filiale destinati al front-office, ritenuti inadeguati e che porteranno in previsione a una revisione dei CAP di riferimento in alcune aree. Tutto questo impone un confronto con le parti sociali, una richiesta che la CGIL formula in sintonia con le indicazioni espresse dal Comitato Regionale e Provinciale del territorio.
Proprio per questo, abbiamo chiesto di non vanificare l’avvio del confronto finalmente avviatosi, rinviando ad altra data la discussione sulla delibera di riorganizzazione prevista per oggi in CdA, ma lasciando che il tavolo territoriale – opportunamente convocato in tempi celeri – possa approfondire le varie questioni emergenti.
Coordinatrice Nazionale FP CGIL – INPS |
Antonella Trevisani |
Alle lavoratrici ed i lavoratori del MiC
Cara/o collega,
oggi si è svolta una riunione, all’interno dei previsti dei tavoli di confronto con l’Amministrazione con all’ordine del giorno l’informativa sul Piano attuativo della formazione per l’anno 2022 I quadrimestre 2023, Piano triennale dei fabbisogni di personale 2022 2024 e sul DM sulla dotazione organica, già oggetto di confronto lo scorso 18 agosto.
MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DEL MIC
L’impegno preso con i lavoratori presenti all’assemblea nazionale del 13 luglio scorso è confermato e siamo pronti a continuare la mobilitazione sino alla proclamazione dello sciopero che, come ricordate, si basava sulla necessità sia di sanare la carenza di personale che di un piano straordinario di assunzioni, sulla gestione del PNRR e per percorsi celeri di mobilità, progressioni economiche e passaggi tra le aree, senza dimenticare il lavoro da remoto quale strumento di innovazione dei servizi pubblici.
Abbiamo però oggi ricevuto alcuni segnali positivi che meritano di essere approfonditi per senso di responsabilità. In particolare con il piano Triennale dei Fabbisogni che ci è stato illustrato, l’Amministrazione ha iniziato a dare delle parziali risposte rispetto i motivi della nostra vertenza. La prossima settimana poi, ovvero martedì 4 ottobre siamo stati convocati per trattare il Protocollo sul lavoro agile e sul lavoro da remoto, con la precisazione che alcune delle richieste potrebbero essere recepite dall’Amministrazione.
In quell’occasione cercheremo di capire anche se l’Amministrazione è disponibile a concordare con le OO.SS. sindacali che hanno proposto la mobilitazione un percorso condiviso che porti in tempi brevi ad un accordo sulla mobilità, alla revisione dei profili professionali, alla definizione delle risorse per i passaggi tra le aree e, auspicando quanto prima la sottoscrizione del Fondo per l’anno 2022, anche l’avvio del ciclo di progressioni economiche. In ultimo abbiamo richiesto un confronto urgente con il nuovo Direttore Generale ABAP e Soprintendente speciale per il PNRR sui temi noti.
Per questo motivo ci riserviamo di comunicare le ulteriori iniziative di mobilitazione, se necessarie, all’esito della riunione del 4 ottobre prossimo. In questo quadro poi auspichiamo che risposte importanti possano arrivare anche dal confronto con il nuovo vertice politico, all’esito delle elezioni dei giorni scorsi.
PIANO ATTUATIVO DELLA FORMAZIONE PER L’ANNO 2022 I QUADRIMESTRE 2023
La DG ERIC, nella persona del Dott. Puzoni, ha illustrato il lavoro fatto in merito alla predisposizione del piano per la formazione con l’obiettivo, in continuità con quanto perseguito negli anni precedenti, di incrementare in termini di ampiezza e varietà l’offerta formativa, declinandola sia su tematiche tecnico scientifiche, inerenti alle attività specifiche del Ministero della Cultura, che su tematiche di interesse trasversale, connesse ai temi emergenti nel dibattito europeo e nazionale.
Per predisporre il piano la DG ERIC, in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ha avviato una fase di rilevazione dei fabbisogni formativi, orientata a tre principali settori di interesse per l’Amministrazione: competenze amministrativo contabili, competenze relazionali e competenze digitali.
Il Catalogo è stato organizzato in tre aree: Area tecnico–scientifica con 20 corsi, Area trasversale con 5 corsi, Area giuridica e amministrativo–contabile, con 15 corsi. Nel catalogo poi è inserita anche l’offerta della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), con 256 corsi.
In continuità poi è stato confermato il sistema dei Crediti di Formazione Continua (CFC) che prevede l’attribuzione di crediti sulla base di parametri quali la durata, la complessità e l’eventuale presenza di una verifica finale ed un livello minimo ed un livello massimo di crediti, con l’obiettivo di facilitare un’equa distribuzione delle opportunità formative tra il personale (I area, min. 6 e max. 12 CFC; II area min. 8 e max. 18 CFC; III area min. 10 e max. 35 CFC; Dirigenza min. 15 e max. 45 CFC).
Abbiamo evidenziato le difficoltà però ad accedere alla formazione da parte del personale in particolare per mancanza di comunicazione all’interno degli istituti. Serve pertanto chiarire meglio nelle circolari chi può partecipare ai corsi e soprattutto costringere i dirigenti dei vari istituti a dare adeguata pubblicità ai diversi corsi attivati. Soprattutto bisogna garantire a tutti la partecipazione: la carenza di personale, in particolare per il settore della vigilanza, non può essere una motivazione per negare la partecipazione ai corsi.
Abbiamo chiesto anche di avere un report sulla effettiva partecipazione ai corsi per l’anno 2021 e di prevedere una implementazione dei temi legati al lavoro agile.
È evidente che nonostante l’importante sforzo della DG–ERIC, le risorse destinate alle spese di formazione del personale sono irrisorie per non dire ridicole, e questo in contraddizione con le norme e con il contratto per cui dovrebbero essere investiti diversi milioni di Euro a fronte dei 30.000 € stanziati ad oggi per la nostra formazione. In particolare abbiamo rivendicato l’esigibilità di quota parte delle somme indicate nella legge di stabilità da destinare alla formazione del personale delle pubbliche amministrazioni (50 milioni di euro complessivi) nonché forme di finanziamento aggiuntive reperibili nei bilanci delle stazioni appaltanti tramite una apposita programmazione.
PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI DI PERSONALE 2022 –– 2024
L’attuale dotazione organica di diritto del Ministero della cultura rilevata al 31.12.2021 è di n. 18.854 unità di personale non dirigenziale (323 di Area I, 12.944 di Area II e 5.587 di Area III – e n. 219 unità di personale dirigenziale) e n. 192 dirigenti di II fascia e n. 27 dirigenti di I fascia per un complessivo di n. 19.073.
Sono evidenti però le gravi e persistenti scoperture organiche del personale per un complessivo pari a n. — 8.321 unità: 2.462 per la III area, 5.745 per la II area e 80 per la I area; 34 per i dirigenti di II fascia.
A fronte di questa scopertura organica drammatica, l’Amministrazione ha messo in campo un piano di assunzioni, compreso quanto già contrattualizzato nel 2022, prevede 3.200 unità circa delle aree per il 2022, 2.942 unità delle aree per il 2023 e 240 unità per il 2024, anche attraverso lo scorrimento di graduatorie in corso (1052 AFAV e 300 Amministrativi oltre che per il concorso RIPAM 434 Ass. amministrativi ed informatici). Le risorse disponibili prevedono pertanto scorrimenti per concorsi per 800 unità in Area III e circa 1722 per Area II.
È stato confermato a breve il bando di concorso per 270 archivisti e 250 di altri profili (Archeologo, Architetto, Bibliotecario, Demoetnoantropogo, Paleontologo, Restauratore, Storico dell’arte). Anche questo concorso potrà dare luogo agli scorrimenti di cui sopra. Nella programmazione 2023 sono inoltre previsti bandi per 200 assistenti di seconda area e 100 funzionari di terza per i profili non considerati nella programmazione 2021 (assistenti tecnici e funzionari scientifici)
Segnaliamo che ci sono state 151 rinunce per gli AFAV: pertanto nelle prossimi settimane si procederà allo scorrimento ed insieme alla convocazione degli ulteriori 400 idonei in graduatoria e già autorizzate.
L’amministrazione ha confermato di voler avviare “procedure comparative interne volte a valorizzare le competenze e l’esperienza professionale acquisita dal personale interno mediante le cd. progressioni d’area”, sia in ottemperanza del DL. 80/2021 che soprattutto del nuovo CCNL sottoscritto a maggio scorso. Non è ben chiara però la formula ovvero se è solo la previsione della riserva dei posti oppure si fa riferimento alla procedura di cui al CCNL o entrambe le previsioni.
È stata inoltre confermata l’intenzione di procedere alla individuazione dei percorsi di stabilizzazione dei contratti flessibili in applicazione della legge Madia.
L’Amministrazione ha precisato che non ci sarà nessuna stabilizzazione degli incarichi dirigenziali conferiti ex art 19, co. 6 TUPI, come erroneamente segnalato da altri.
Il piano messo in campo dall’Amministrazione rappresenta un punto di partenza per costruire un percorso orientato al progressivo riempimento della dotazione organica del MiC, tema questo che di certo sarà oggetto di confronto con il nuovo vertice politico.
SCHEMA DI DECRETO PER LA DOTAZIONE ORGANICA DEL MIC
In merito al decreto di dotazione organica di Ministero abbiamo ricevuto la seconda (e crediamo definitiva) bozza del provvedimento, che — secondo quanto riferito dall’Amministrazione — dovrebbe aver tenuto conto sia delle proposte avanzate dalle Organizzazioni Sindacali che quelle elaborate dagli uffici centrali e periferici del MIC. Non siamo ancora in grado, in quanto abbiamo ricevuto solo ieri la documentazione, di verificare puntualmente se siano state recepite in molta parte le richieste di rettifica che abbiamo trasmesso oppure no, ma in assoluto ci conforta il fatto che tale atto abbia valore temporaneo in quanto saremo chiamati nelle prossime settimane a dare attuazione alle previsioni del CNNL sull’ordinamento professionale (che, come tutti sanno, prevede quattro aree di classificazione; delle quali una è tutta da costruire) oltre che della variabile del nuovo vertice politico. Rimane la perplessità rispetto ad alcune scelte quali ad esempio l’implementazione dell’organico di diritto del personale di vigilanza (circa 560 unità) a discapito delle figure tecniche ed amministrative dell’area II.
Distinti saluti.
FP CGIL Claudio Meloni
CISL FP Giuseppe Nolè / Valentina Di Stefano
UIL PA Federico Trastulli
A tutte le lavoratrici e lavoratori dell’Avvocatura dello Stato
Nella giornata odierna si sono definiti in sede di confronto le nuove linee guida recanti i criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile e di priorità di accesso allo stesso, ai sensi delle disposizioni del CCNL delle Funzioni Centrali per il triennio 2019-2021 ed in conformità con il Piano integrato di attività e organizzazione dell’Istituto (PIAO) per il triennio 2022-2024.
A tal proposito abbiamo chiesto ed ottenuto l’inserimento nelle priorità di accesso, al fine di conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari, anche i casi di dipendenti con minori di anni 14.
Inoltre, si è meglio specificato le modalità delle attività di svolgimento della prestazione lavorativa in presenza ed in lavoro agile (v.art 6).
Infine, si è introdotto la disposizione legislativa della proroga dello smart working semplificata per i lavoratori fragili.
Appena disponibile, sarà inviato l’accordo definitivo.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Avvocatura dello Stato
Vincenzo Malatesta
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito la convocazione del Tavolo Tecnico per la Formazione per a discussione delle Circolari patenti Nautiche e SAPR, attività formativa per il personale del ruolo delle specialità