A seguito del servizio televisivo, le Strutture Regionali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF, Usb VVF,Federdistat e Conapo nella nota scrivono alcune precisazioni

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale emana la ricognizione per aspiranti formatori DOS

Le lavoratrici e I lavoratori necessitano di risposte, richiesta l’apertura di uno sportello front office

Roma, 3 giu – “La bozza di provvedimento sulle liste di attesa sembra una miniriforma che prosegue la strada della privatizzazione del Servizio sanitario nazionale. Tra le tante cose che non ci convincono, l’ipotesi di lavorare di sabato o prolungare il proprio orario di lavoro, una possibilità che non ha nulla di nuovo in quanto già avviene. Proporlo significa non sapere come funzionano gli ospedali e come sono organizzati. La vera soluzione sarebbe assumere personale, non si può obbligare lavoratrici e lavoratori ad andare oltre il proprio orario di lavoro superando i vincoli previsti dalla normativa per i tempi di riposo. Non è dignitoso per gli operatori e non è sicuro per i cittadini”.

Lo scrive in una nota Barbara Francavilla, segretaria nazionale Fp Cgil, commentando l’ipotesi di provvedimento sulle liste d’attesa.

“C’è un’apertura verso il privato piuttosto corposa, con affidamento anche alle farmacie di grande parte di attività propriamente del territorio, come anche ai laboratori in rete. Sembra più un intervento sull’assistenza territoriale basato sul privato accreditato a cui aumenteranno i budget fino al 5% di spesa dei fondi sanitari regionali al 2026. Quel privato – sottolinea – che non rinnova i contratti ai propri dipendenti, per i quali abbiamo proclamato unitariamente lo sciopero il prossimo 23 settembre, lo stesso privato che cambia di continuo i contratti ai propri dipendenti andando a utilizzare sempre quelli con salari e diritti più bassi”.

“Secondo noi – prosegue Francavilla – l’approccio deve essere diverso e tutelante per i cittadini e per lavoratrici e lavoratori. Se ci si avvale del privato, a quel privato vanno applicate regole certe e vincolanti. Devono essere effettuati controlli affinché non si faccia scempio dei lavoratori che erogano i servizi ai cittadini garantendo la qualità delle prestazioni. Sulle misure di contrasto al fenomeno dei gettonisti, ancora una volta la toppa è peggiore del buco: non si può pensare che per combattere questo fenomeno la soluzione sia consentire di aumentare forme di precariato, dove si dovrebbe invece dare un segnale di cambiamento impedendo forme diverse dalle assunzioni stabili”.

Quanto alle risorse, “sono ampiamente insufficienti. Alcune previsioni non hanno stanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli già presenti nel Fondo sanitario nazionale, quindi si può intuire che verrà imposto alle Regioni di utilizzare le risorse già ripartite, e poi dovranno solo decidere cosa tagliare”, conclude Francavilla.

Roma, 3 giu – “Il sottosegretario Delmastro non perde occasione per mostrare la sua lontananza dalla nostra Costituzione che assegna al sistema penitenziario italiano funzioni di reinserimento dei detenuti e non solo di sicurezza. Ma la cosa più grave è che continua a istigare alla violazione delle norme le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria. L’ultima occasione, ma solo in ordine di tempo, è stata l’incontro con i rappresentanti del Corpo di Polizia in occasione dell’entrata in vigore del DM di riorganizzazione che ha istituito nuove posizioni di direzione e divisioni nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria. Leggiamo infatti dal post che ha pubblicato sulla sua pagina facebook che ‘finalmente’ sarebbero state ‘consegnate le chiavi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria alle divise’, subordinando dunque alle divise tutte le altre professionalità, comprese quelle delle funzioni centrali (educatori, amministrativi, ecc.), con la sola esclusione della dirigenza penitenziaria con cui bisognerà collaborare, bontà sua”.

Lo scrive in una nota Florindo Oliverio, segretario funzioni centrali Fp Cgil.

“Vorremmo rassicurare i dipendenti del ministero della Giustizia in forza al Dap: il DM – scrive – presenta alcuni profili di dubbia legittimità in particolare sull’esercizio del potere direttivo da parte dei dirigenti di polizia penitenziaria sui lavoratori inquadrati nel contratto delle funzioni centrali. Il decreto legislativo 165/2001 sancisce che per ogni comparto di contrattazione esiste una sola area di dirigenza con titolarità ad agire la responsabilità gestionale e organizzativa. Tradotto: chi dirige le donne e gli uomini del comparto delle funzioni centrali deve essere inquadrato nella corrispondente area della dirigenza delle funzioni centrali. Basterebbe questo per far comprendere al sottosegretario che ogni indicazione diversa si configurerebbe come violazione di norma che, oltre a svilire ruolo e funzione di operatori, assistenti e funzionari, richiederà un’azione di tutela anche legale da parte nostra”.

“Da ultimo, ma non per importanza – conclude Oliverio – chiediamo agli organi di controllo di verificare la legittimità del decreto ministeriale del dicembre scorso che, anche dopo le dichiarazioni del sottosegretario, rivela una palese illegittimità giuridica”.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale ancora una volta evidenzia la cronica situazione della sede Firenze Ovest

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale evidenzia la mancata organizzazione del dispositivo di soccorso

Pubblichiamo la nota unitaria elle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil PA VVF e Conapo in merito il sollecito per la realizzazione della sede “Catania Sud “

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale evidenzia la problematica gestione del soccorso e straordinari

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF in merito la mobilità per il settore delle specialità nautiche

Il perdurare delle mancate relazioni sindacali hanno indotto le Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Usb VVF e Conapo a dichiarare lo stato di agitazione unitario

Ancora una volta il Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF nella nota evidenzia le criticità presenti nel reparto volo di Bari

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