Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

Capo Dipartimento DAG

D.ssa Valeria VACCARO

capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it

Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

DAG – Direzione del personale

Dott. Alessandro Bacci

dcp.dag@pec.mef.gov.it

E, p.c.

Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

DAG – Ufficio Relazioni Sindacali

Dott. Ernesto PERNA

relazionisindacali.dag@mef.gov.it

Oggetto: Applicazione FAQ n. 13 e conteggio semestre dal 12 gennaio 2022

La scrivente OS FP CGIL segnala con un urgenza l’emergere di una disapplicazione relativa al lavoro agile: con l’approssimarsi della chiusura del semestre di lavoro agile, prevista per il 30 giugno p.v., gli uffici competenti sono chiamati alla verifica delle giornate di lavoro agile fruite dal personale. Prima della scadenza del mese, tuttavia, diversi lavoratori ci hanno segnalato che alcuni uffici intendono avviare il conteggio delle giornate dal primo gennaio e non dal 12 gennaio 2022.

Questo andrebbe in contrasto sia con la Nota n. 3404 del 12 gennaio, che recepisce presso la nostra amministrazione la Circolare Ministeriale ‘Lavoro agile nella pubblica amministrazione e nel lavoro privato’ sottoscritta tra il Ministro per la Pubblica amministrazione e il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali in data 5 gennaio, sia con la FAQ 13 emanata dall’Amministrazione stessa, che riporta quanto segue:

Il semestre di riferimento per la verifica della condizione di prevalenza dell’esecuzione della prestazione lavorativa in presenza decorre dalla data di adozione della nota della Capo Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi n. 3404 del 12 gennaio 2022, ovvero dalla data di accesso allo svolgimento della prestazione in modalità agile, se successiva.”

Data di adozione che corrisponde al 12 gennaio, come evidenziato dalle “Disposizioni Finali” della Nota stessa: “Le presenti indicazioni operative, cui potranno seguire faq esplicative, sono immediatamente applicabili, salva successiva e diversa indicazione dell’Amministrazione.”

Di conseguenza, è importante prevenire situazioni di forte disagio provocate da interpretazioni fuorvianti e disomogenee. Le lavoratrici e i lavoratori hanno programmato le giornate di lavoro agile, in accordo con i propri responsabili, seguendo quanto comunicato dall’Amministrazione. Il conteggio deve seguire quanto stabilito nei documenti ufficiali dell’Amministrazione.

Come FP CGIL chiediamo pertanto che l’Amministrazione ribadisca il corretto conteggio previsto dalla Nota e dalle FAQ, ovvero che la programmazione si intende a decorrere dal 12 gennaio o successiva in casi particolari.

I lavoratori e le lavoratrici attendono chiarezza e correttezza nell’applicazione di quanto stabilito.

FP CGIL Nazionale

Daniele Gamberini

Nell’incontro del 27 giugno è proseguita la contrattazione sul FRD 2021. L’Amministrazione ha sicuramente ha fatto passi in avanti rispetto alle nostre precedenti richieste:

– l’indennità di reperibilità non cambia nel suo importo e su questo tema ribadiamo la necessità di
una specifica discussione;

– le tabelle relative alla ripartizione delle risorse e sulla performance tornano a essere quelle dei
precedenti accordi;

– l’indennità per titolari di PO viene ridotta nella differenziazione tra fasce, così da andare verso la
semplificazione che noi avevamo chiesto da tempo;

– la quota variabile del fondo di spese di lite torna a ricomprendere tutti gli atti del legale e
contenzioso.

Sul tema del pagamento dell’indennità per RSPP abbiamo ribadito con fermezza che l’amministrazione deve impegnarsi a reperire fondi alternativi per il pagamento di un obbligo che la legge impone al datore di lavoro che deve ricadere interamente a suo carico.
Per quanto riguarda l’incentivazione per la titolarità di incarichi organizzativi abbiamo chiesto di reinserire il comma della originaria bozza di accordo che prevedeva il riconoscimento dell’incentivazione per la responsabilità assunta ad interim nella misura del 10% dell’importo previsto, proprio per remunerare seppur in minima parte chi ha comunque svolto il lavoro inerente quell’incarico.

Per la quota ispettiva abbiamo chiesto, uniformandoci con i criteri di distribuzione degli incentivi seguiti anche per gli altri profili professionali, di riconoscere la quota per il solo svolgimento dell’attività di vigilanza senza utilizzare parametri quali numero pratiche con lavoratori in nero superiore a 3 unità ovvero pratiche che abbiamo comportato un recupero contributivo superiore a 10.000 euro, o numero di pratiche con notizie di reato, in quanto potrebbe risultare penalizzante.
All’atto dell’accesso ispettivo, infatti, non si conoscono a priori gli esiti della pratica. Inoltre, si vuole evitare che pratiche, quali richieste di intervento apparentemente complesse, possano essere assegnate dai capo processo/capo team in maniera discriminatoria ad uno piuttosto che ad altro ispettore in quanto tutto il personale ispettivo deve avere le stesse possibilità.

Riguardo alle cifre, ci è stato comunicato che – per un aumento delle risorse variabili – il totale del FRD è di poco più di 25 milioni di euro a cui sottrarre i circa € 4.900.000 utilizzati per le progressioni economiche 2021.
L’importo disponibile, quindi, ammonta a circa € 20.400.000, importo pressoché identico a quello del 2020. Finalmente, dopo anni di richieste, l’Amministrazione ha comunicato che ci darà un prospetto con la specifica indicazione delle fonti di finanziamento del FRD e che questo prospetto sarà allegato all’ipotesi di accordo.
Restiamo comunque in attesa di avere contezza di tutti gli specifici importi, visto che la certificazione avverrà presumibilmente in un secondo momento e che stiamo ancora discutendo l’ipotesi di accordo.

Riguardo al tema delle assenze equiparate, ci è stato proposto di considerarle all’interno della circolare che sarà diramata agli uffici, a seguito di precise osservazioni che erano pervenute in passato da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica. Da parte nostra, abbiamo evidenziato la necessità di sapere in anticipo quali saranno le assenze che saranno equiparate, per evitare brutte sorprese successivamente.
Restano ancora aperti alcuni temi, tra cui quello dei tetti agli incentivi – che potrebbero avere un impatto negativo in particolare sui responsabili di posizione organizzativa – e la questione delle progressioni economiche.

L’incontro sul tema sarà aggiornato al pomeriggio del 12 luglio, per poter avere contezza di tutte le somme.

È poi proseguito il confronto sul regolamento che disciplina il lavoro a distanza. Rispetto a questo, abbiamo manifestato tutta la nostra insoddisfazione per un regolamento ancora arretrato.
Per fortuna, a seguito delle nostre osservazioni si prevede ora la possibilità che il lavoro agile possa essere chiesto anche dal personale in comando, non si prevede più che il lavoro agile sia consentito solo ai lavoratori che non abbiano ricevuto provvedimenti disciplinari e non si prevede più che gli ispettori abbiano solo tre giorni al mese di lavoro agile, a differenza del resto del personale, cui spettano otto giorni, prevedendo ora un massimo di otto giorni per tutti, aumentato a dieci per alcune particolari e specifiche situazioni. Su tale ultimo aspetto abbiamo chiesto di chiarire una volta per tutte che tali limiti vadano considerati al netto delle giornate di ferie, permessi, maternità, ecc..

A parte questo, permangono parecchie criticità: nulla si dice in merito alla possibilità di coworking o in merito alla possibilità di estendere il lavoro da remoto decentrato sui territori. Non si ravvisano nel testo le possibilità previste dall’art. 41 del nuovo CCNL sul lavoro da remoto e si continua a prevedere che anche l’attivazione di tale modalità di svolgimento della prestazione lavorativa non determini l’erogazione del buono pasto (mentre il CCNL prevede l’opposto…) e si prevede la possibilità di svolgere lavoro agile per una parte della giornata solo per il personale ispettivo. Se il CCNL prevede che il lavoro agile possa riguardare anche solo fasi di attività, per
quale motivo non farlo e non estenderlo a tutto il personale a prescindere dal profilo rivestito? Non ci convince affatto che il lavoratore non possa chiedere di essere assistito da un rappresentante sindacale al momento della sottoscrizione del contratto individuale. Dobbiamo considerare che in questa fase, il lavoratore – che resta la parte più debole del rapporto di lavoro- sarebbe lasciato solo e che eventuali segnalazioni sindacali di comportamenti irregolari da parte dei dirigenti interverrebbero solo ex post, quando il danno è stato fatto.
Non ci convince neppure la previsione della possibilità di una fascia di contattabilità non inferiore alle quattro ore e non superiore all’orario medio giornaliero, perché troppo ampia e lasciata alla discrezionalità del dirigente.
Inoltre, abbiamo chiesto anche di aumentare la percentuale di accesso all’istituto del lavoro da remoto domiciliare che, secondo la bozza presentata dall’Amministrazione, è attualmente prevista al 10%. Questa percentuale a noi sembra troppo bassa; per questo, abbiamo chiesto di elevarla chiedendo, al contempo, che l’accesso all’istituto possa essere consentito a tutto il personale.
Per quanto riguarda il lavoro da remoto domiciliare, abbiamo chiesto di eliminare dal testo della bozza il comma che nega il riconoscimento del buono pasto, atteso che il nuovo CCNL non prevede per questo istituto le fasce di contattabilità previste, invece, per il lavoro agile.
A seguito della discussione, si è convenuto che il monitoraggio della situazione avvenga nell’organismo paritetico su base quadrimestrale (non più semestrale) e che l’accesso al lavoro agile sia consentito solo al personale che abbia almeno sei mesi di servizio (e non più otto).
Resta comunque un termine troppo lungo, per noi.

Infine, sul tema della riconoscibilità del buon pasto al personale in lavoro agile, ci è stato comunicato che sarà presentato uno specifico quesito al Dipartimento della Funzione Pubblica, per capire se e a quali condizioni il buono pasto sia riconoscibile.
Da ultimo, l’Amministrazione ha comunicato che – anche a seguito di accordi con le altre Amministrazioni interessate – i funzionari amministrativi e ispettivi del concorso da 1541 posti, bandito nel lontano 2019, prenderanno servizio il 1° settembre.

FP CGIL                  CISL FP              UILPA
Matteo Ariano   Michele Cavo    Ilaria Casali

 

Pubblichiamo il Decreto emanato dalla Direzione centrale per la Formazione in merito il periodo di applicazione pratica per gli AAVVF del 92° corso

Pubblichiamo la circolare afferente alle modalità organizzative per la regolamentazione del lavoro agile dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni, ai sensi degli artt.36 e ss. del CCNL funzioni Centrali 2019-2021.

Per la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti

 Al Ministro della Difesa
On.le Lorenzo Guerini

A Sottosegretario di Stato alla Difesa
On.le Giorgio Mulè

A Persociv

Oggetto: Applicazione art 5 e art 7 nuovo CCNL 2019 /2021 Funzioni centrali. Richiesta attivazione tavoli di confronto e di contrattazione. Individuazione componenti delegazione di parte datoriale art 7 comma 5.

Come è noto l’entrata in vigore del CCNL FC 2019/21 è caratterizzato da significativi mutamenti del rapporto di lavoro, compresa la definizione di un nuovo ordinamento professionale, che richiedono l’attivazione degli istituti previsti dagli artt. 7 e 5.
Tanto premesso, tenuto conto della tempistica stringente di cui all’art 18- Norme di prima applicazione, le scriventi OO.SS. chiedono:

– L’immediata convocazione ai sensi degli art. 7 e 5 del CCNL FC 2019/21;

– La definizione di un cronoprogramma per la definizione, nel CCNI del Ministero Difesa, di tutte le materie ed istituti del nuovo CCNL FC, compresa la ripartizione delle risorse del FRD, la programmazione degli sviluppi economici orizzontali, delle progressioni verticali e del nuovo Ordinamento Professionale;

Appare, infine, pleonastico, sollecitare prioritariamente l’individuazione dei componenti la delegazione di parte datoriale di cui all’art 7 comma 5 del CCNL FC 2019/21.

Rimaniamo in attesa di cortese ed urgente riscontro.

FP CGIL                          CISL FP                             UIL PA
Francesco Quinti           Massimo Ferri               Carmela Cilento
Roberto De Cesaris       Franco Volpi

Al Capo di Stato Maggiore Aeronautica
Generale S.A. Luca Goretti

e,p.c.

Al Capo di Stato Maggiore Difesa
Amm. Giuseppe Cavo Dragone

Al Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa
Generale S.A. Antonio Conserva

Oggetto: Criticità relazioni sindacali SMA

Continuano a pervenire alle scriventi OO.SS. segnalazioni e richieste di intervento che evidenziano una diffusa criticità nella corretta gestione delle relazioni sindacali e nell’applicazione insufficiente del lavoro agile aspetto, quest’ultimo, con il pretesto di un numero insufficiente di licenze VDI.
E’ il caso, solo per stare alle ultime, della situazione venutasi a creare presso l’Istituto di Medicina Aerospaziale di Milano o la vicenda che vede coinvolta l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli dove persiste, ormai da troppo tempo, una grave e tuttora irrisolta criticità che
condiziona pesantemente il clima lavorativo, generando conflittualità e forte malumore tra le lavoratrici e i lavoratori.
In quest’ultimo caso, peraltro, tale sconveniente policy datoriale, che ha evidenziato comportamenti inadeguati, sia sotto l’aspetto relazionale che contrattuale, non ha trovato alcun riscontro nemmeno dopo la formalizzazione dello stato di agitazione proclamato dalle
organizzazioni sindacali territoriali FP CGIL CISL FP e UIL PA e comunicato allo Stato Maggiore della F.A.
L’attività elusiva ed evasiva, condita da una malcelata indisponibilità alle relazioni sindacali prodotta da quel datore di lavoro contrasta non solo con le norme e le regole contrattuali vigenti, ma anche con la politica che il Ministero della Difesa attraverso il suo vertice politico ha assunto e condiviso con le scriventi.
Tale diffusa criticità delinea un allarmante quadro di condotta antisindacale che preoccupa Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa, tanto quanto dovrebbe interrogare codesto vertice di F.A., perché rischia di degenerare e costringere le rappresentanze dei lavoratori ad assumere ulteriori iniziative sia in sede sindacale che stragiudiziale.
Premesso quanto sopra, e con l’auspicio che le segnalazioni dei casi menzionati trovino presto soluzione, nel rispetto della tradizione che ha sempre contraddistinto positivamente le relazioni con codesta F.A. riteniamo necessario invitarla a far tenere la convocazione delle parti ad un incontro dedicato sul tema sollevato presso codesto SMA.

Restiamo in attesa di cortese riscontro.

Cordialmente

FP CGIL                         CISL FP                         UIL PA
Francesco Quinti          Massimo Ferri            Carmela Cilento

Roberto De Cesaris      Franco Volpi

Pubblichiamo il testo e l’integrazione concernente il 1° Accordo sull’attuazione del modello organizzativo e di servizio di cui alla delibera n. 96/2022, sull’applicazione degli istituti contrattuali di valorizzazione del personale appartenente al contingente speciale ad esaurimento e sul lavoro a distanza.

p. FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti

 

Alla c.a.

Ministro della Cultura
On. Dario Franceschini

E, p.c.

Capo di Gabinetto del MiC
Avv. Annalisa Cipollone

Segretario Generale del MiC
Dott. Salvatore Nastasi

Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea

Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone

Dirigente Servizio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Sara Conversano

Ai Direttori Generali del MiC

Ai lavoratori del MiC

Oggetto: Stato di agitazione e mobilitazione dei lavoratori del Ministero della Cultura

Egregio sig. Ministro,

in data 8 giugno 2022 queste OO.SS. hanno portato alla Sua attenzione quanto stava avvenendo con la pubblicazione della Circolare 25 del Segretario Generale con cui, a decorrere dal 1° luglio 2022, il personale veniva autorizzato ad effettuare solo 4 giorni di lavoro agile al mese. In data 15 giugno è stato avviato sull’argomento il confronto di cui all’art. 5 del CCNL Funzioni centrali 2019-2021 solo grazie alle nostre ripetute richieste.
L’Amministrazione però continua a porsi in contrasto con il dettato contrattuale nello specifico contravvenendo alle previsioni di cui all’art. 9, comma 3, del CCNL, che prescrive che durante il periodo di confronto le parti non assumono iniziative unilaterali sulle materie oggetto dello stesso.
In particolare si ricorda che le scriventi OO.SS. hanno richiesto al Segretario Generale con nota del 1 giugno u.s. il ritiro della Circolare 25 ed il contestuale avvio del confronto sulla regolazione del lavoro a distanza. Anche a fronte di tale richiesta, reiterata dalla nota del 8 giugno 2022, indirizzata anche a lei, abbiamo dovuto registrare il netto rifiuto del Segretario Generale, che ci è stato comunicato nella riunione del 20 giugno u.s., a provvedere al ritiro di detta disposizione. Il non voler sospendere gli effetti della Circolare in questione rappresenta un atto grave, perché mina il corretto sistema di relazioni sindacali fin qui intrattenute con il vertice politico, improntate alla partecipazione ed al dialogo costruttivo. Al riguardo si evidenzia che, in vigenza del nuovo CCNL del personale del comparto delle funzioni centrali 2019-2021, il confronto sindacale deve svolgersi su tutti gli aspetti relativi all’individuazione delle attività lavorabili a distanza, sulle fasce di contattabilità, sui criteri di priorità nell’accesso, sulla forma individuata del lavoro a distanza, sulla disciplina applicativa. Senza il confronto preventivo che non si traduca in una mera informazione ed in presenza di atti unilaterali, si prefigura pertanto il palese inadempimento del dettato contrattuale.
Questo quadro di mancato rispetto del CCNL si va a sommare alla situazione molto difficile che vivono i lavoratori del MiC, costretti ad operare con una carenza di personale spaventosa (10.567 lavoratori in servizio al 31.12.2021 a fronte di una dotazione teorica di circa 19.000 unità) mentre l’indizione di nuovi concorsi è praticamente ferma al 2019/2021, con numeri che già allora erano insufficienti. Di vitale importanza anche la questione della mole dei carichi di lavoro dovuti all’attuazione del PNRR che sino ad ora non sono stati
affrontati con la dovuta attenzione, ovvero assolutamente ignorate dal Soprintendente speciale e non corroborate da adeguati interventi occupazionali.
La drammatica carenza di personale, l’azzeramento del lavoro agile ed il disinteresse con cui vengono affrontati i temi legati al PNRR costringono le Scriventi Organizzazioni a proclamare lo stato di agitazione e la mobilitazione dei lavoratori del Ministero della Cultura, preannunciando per il giorno 4 luglio 2022 un presidio dei lavoratori davanti alla sede del Ministero, in Via del Collegio Romano,
ovvero presidi unitari davanti alle Prefetture ed una assemblea nazionale di tutti i lavoratori del Ministero della Cultura per il giorno 13 luglio 2022.

Distinti saluti.

FP CGIL                    CISL FP                                 UIL PA
Florindo Oliverio Angelo Marinelli           Gerardo Romano
Claudio Meloni      Giuseppe Nolè              Federico Trastulli
Valentina Di Stefano

Lo scorso 14 e 15 giugno, a Bruxelles, una delegazione della Fp Cgil VVF composta da Mauro Giulianella, Coordinatore Nazionale, Andrea Nevi e Raffaele Cozzolino rispettivamente componente del Centro nazionale e responsabile per la salute e la sicurezza del personale, ha incontrato alcuni rappresentati del Parlamento Europeo e ha successivamente partecipato al “Firefighters’ Network Meeting” organizzato da Epsu, la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici.

Insieme a loro, tante altre delegazioni di Vigili del fuoco Europei con le quali è stato affrontato il tema del diritto alla tutela per la vita, delle malattie professionali e della decontaminazione post intervento.

Nel pomeriggio del 14, presso il Parlamento Europeo, le diverse delegazioni si sono suddivisi gli impegni incontrando alcune personalità politiche.

Il commissario europeo del lavoro e politiche sociali Nicolas Schmit, il quale si è complimentato per il grande supporto che i Vigili del Fuoco danno alla cittadinanza, le eurodeputate Sara Matthieu, Leila Chaibi, Agnes Jongerius e Rosa D’Amato. Gli eurodeputati Nikolaj Villumsen, Gaby Bischoff e Pierfrancesco Majorino.

La D’Amato e Majorino, incontrati dalla delegazione italiana, hanno entrambe valutato positivamente le campagne di rivendicazione promosse dalla Fp Cgil VVF dichiarandosi pronti a farsi promotori delle istanze nel Parlamento Europeo nelle modalità più opportune e proficue.

La tutela alla salute delle donne e degli uomini che lavorano nei Vigili del Fuoco al centro delle nostre rivendicazioni. Cambiamenti climatici, amianto, nano particelle tossiche, decontaminazione post intervento; per garantire il diritto alla tutela servono i dati epidemiologici e le statistiche cosa che in Italia mancano.

Di cosa si ammalano i Vigili del Fuoco, di quali malattie muoiono e come possono i lavoratori dimostrare l’esposizione alle particelle di amianto e ai fumi, agli agenti inquinanti in genere. Purtroppo è il tumore il nostro male, è necessario pertanto individuare sistemi di sanificazione e di decontaminazione sia per coloro i quali operano nel corso degli interventi ma anche per i mezzi e i DPI, allo steso modo è fondamentale avere il riconoscimento delle malattie professionali tramite l’INAIL l’ente in grado di certificare le malattie professionali.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VV.F.

Mauro Giulianella

Chi delega la propria rappresentanza è un socio, fa parte di uno status datoriale, associativo. Il sindacato non ha soci, ha iscritti che rappresentano, partecipando, i bisogni e le difficoltà del lavoro.

Sostieni il Sindacato Confederale, sostieni la Fp Cgil 

Pubblichiamo il resoconto unitaria dell’incontro tenutosi riguardo la bozza di  decreto ministeriale recante modifiche al decreto del Ministro dell’interno 21 febbraio 2019 concernente la graduazione degli incarichi di funzione ai dirigenti. Nella discussione richieste notizie sul fondo di amministrazione 2019, mobilità e leggi speciali.

Pubblichiamo il Decreto del Dipartimento riguardo lo schema di decreto ai sensi degli articoli 125 e 128 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217 riguardo il personale non più idoneo a svolgere l’attività della Banca Musicale

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