Pubblichiamo il Decreto della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il corso interno per il ruolo Ispettori Antincendi
Pubblichiamo la circolare 5/A dell’ONA, in merito la gestione del contributo per decessi e quarantene COVID 19
Pubblichiamo l’informativa in merito la sperimentazione per la formazione del personale formatore del settore CRA riguardo l’attività per Soccorritore Fluviale Alluvionale (SFA)
Nella giornata del 7 giugno si è tenuta una riunione con l’Amministrazione avente ad oggetto i seguenti argomenti: distribuzione convalide DL 98 e lavoro a distanza.
Distribuzione della convalide DL 98
L’amministrazione ha illustrato e approfondito alcuni aspetti del funzionamento dell’algoritmo che sarà alla base della distribuzione delle DL98 agli uffici.
Il dott. Moretto ha evidenziato che la finalità è una distribuzione più equa e efficiente delle convalide tra gli uffici basata su elementi oggettivi .
Il sistema è adottato in sperimentazione e potranno essere adottati gli opportuni accorgimenti e gli eventuali aggiustamenti necessari qualora ci odvessero essre problemi segnalati dagli uffici.
Il modello matematico è stato impostato tenendo conto dei dati “storici” di attribuzione delle convalide , della valutazione delle tempistiche totali di lavorazioni delle pratiche e dei tempi medi. Tenuto conto del personale attribuito all’ufficio il modello dovrebbe calcolare la la capacità produttiva del singolo ufficio e procedere alla distribuzione mirata delle convalide.
Il sistema sulla base dei risultati adotterà automaticamente dei correttivi e evidenzierà i picchi anomali di lavorazione rispetto alla media che potranno servire indirettamente a verificare e migliorare l’organizzazione degli uffici.
Le OO.SS. hanno evidenziato i problemi legati ai dati delle serie storiche e al fatto che l’algoritmo non tiene conto del personale che effettivamente è addetto alle convalide.
La sperimentazione avrà inizio da lunedì 13 giugno e durerà per tutto il periodo estivo, mettendo così alla prova “l’algoritmo”. Le parti si rivedranno a settembre per verificare i primi dati del funzionamento della procedura. E’ stato inoltre chiarito durante la riunione che le pratiche DL98 assegnate giornalmente agli uffici non sono l’obiettivo quotidiano da raggiungere.
A breve saranno consegnati alle OO.SS. i documenti con i dati sulla base dei quali è stato impostato l’algoritmo nonchè i risultati dei primi test di funzionamento dell’algoritmo basati sul confronto tra il sistema attuale e il sistema basato sul nuovo algoritmo.
Lavoro a distanza
L’amministrazione ha illustrato in via generale le modalità e i criteri di assegnazione del lavoro a distanza che intenderebbe adottare dopo il 30 giugno.
L’amministrazione intende adottare le due forme di lavoro a distanza previste dal nuovo CCNL ovvero il lavoro agile (smartworking ) il lavoro da remoto.
Il primo sarebbe applicato a tutti i dipendenti che volontariamente vogliono aderire ma con la previsione di max 5 giornate al mese ; il lavoro da remoto sarebbe riservato ai turnisti e ad alcune categorie con particolari problematiche (personale con 104 art 3 comma 3 e invalidità superiore al 65%; personale con 104 art 3 comma 3 e invalidità dal 46%al 65%; persone che assistono figli con disabilità; persone con distanza dalla sede di lavoro superiori a 100km) che non sono perfettamente coincidenti con quelle prima avevano diritto a fare domanda per il telelavoro. Non ci sono stati specificate le giornate che sarebbero attribuite a ciascuna categorie.
Le OO.SS. ritengono inaccettabile e poco giustificabile questo passo indietro dell’amministrazione.
Le OO.SS hanno evidenziato che tale previsione è in totale controtendenza rispetto a quanto fatto fino ad ora dall’Ente e poco comprensibile considerato anche il livello di digitalizzazione dei servizi.
Hanno inoltre sottolineato che qualsiasi problema di funzionamento degli uffici rispetto al mantenimento almeno delle attuali 8 giornate deve essere demandato alla contrattazione locale. Inoltre è stato suggerito di prevedere un periodo ponte di proroga per almeno tutto il periodo estivo prima di definire l’avvio del lavoro a distanza a regime considerati i problemi legati alla definizione dei contratti individuali, alle tempistiche per la presentazione delle domande di SW e lavoro da remoto nonché ai tempi necessari per verifiche tecniche per le postazioni di lavoro da remoto.
E’ prevista sul tema una nuova riunione il giorno 13 giugno p.v., dove l’amministrazione si è riservata di presentare un documento di sintesi sul confronto avviato.
FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP
D. Figliuolo M. Semprini P. Piccirilli
In data 8 giugno abbiamo incontrato l’amministrazione per la definizione dell’Ipotesi di accordo sul FRD 2020 relativo al personale non dirigente dell’ex MIUR.
Come rappresentato nel precedente comunicato l’impianto ricalca quello dell’anno precedente salvo una rettifica sugli importi relativi alle turnazioni che sana alcuni errori anche degli anni precedenti
Sostanziale è invece la differenza dovuta alla consistente diminuzione dell’ammontare complessivo delle risorse a disposizione. Tale criticità, della quale abbiamo chiesto conto nei numerosi incontri precedenti, dipende dal mancato rifinanziamento del fondo dopo il periodo 2018 e 2018 in cui era stato prevista una quota una tantum per l’ex MIUR.
Sul tema delle risorse abbiamo già chiesto anche al MUR un intervento deciso del nostro vertice politico sul Ministero dell’Economia e comunque sul Governo per cercare soluzioni adeguate per poter aumentare la retribuzione accessoria a livelli almeno minimamente comparabili con gli impegni e gli obiettivi che il personale è chiamato costantemente a garantire.
Abbiamo inoltre chiesto di verificare la possibilità di incrementare gli incentivi utilizzando i risparmi di spesa e di riattivare le procedure per il recupero di parte delle risorse dei fondi strutturali europei (PON) da destinare al personale
Abbiamo tuttavia confermato la nostra disponibilità alla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo anche per avviare rapidamente anche al MUR la contrattazione relativa al FRD 2021 sul quale siamo in attesa di convocazione da parte dell’amministrazione.
Prossimo obiettivo è la definizione dell’accordo per le progressioni economiche 2022, nonché la calendarizzazione di una serie di incontri tematici su tutte le altre questioni aperte a partire dal recepimento delle nuove disposizioni del CCNL su lavoro agile, ordinamenti professionali, progressioni verticali ecc., fino alla stabilizzazione del personale comandato/utilizzato.
FP CGIL |
FP CISL |
Anna Andreoli |
Michele Cavo |
In data 06.06.2022 si è consumato un altro episodio della serie “il Sistema di misurazione e valutazione della performance dell’Ispettorato Nazionale del lavoro”, con l’accoglimento da parte della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di decine di ricorsi presentati dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Sassari – che hanno dato mandato in tal senso alla FP CGIL territoriale -, avverso il diniego di accesso agli atti e ai documenti relativi alla valutazione dell’anno 2021.
Ringraziamo la FP CGIL Sardegna, la FP CGIL Sassari, ma soprattutto le lavoratrici e i lavoratori che, in totale adesione alla linea adottata dalla FP CGIL Nazionale da ultimo con il comunicato del 01.03.2022, hanno presentato i ricorsi ottenendo l’accesso agli atti, ivi comprese le proposte di valutazione formulate dai responsabili di Processo.
Noi continuiamo a dirvelo: è della massima urgenza riaprire il confronto sindacale per modificare un SMVP profondamente iniquo, illegittimo e demotivante per il personale, anche al fine di scongiurare il rischio di un elevato numero di contenziosi, soprattutto al fine di assicurare i giusti riconoscimenti e le meritate gratificazioni al personale.
E noi ve lo avevamo detto e continuiamo a dirvelo, e a quanto pare non siamo più soli! La Commissione, infatti, ha ritenuto sussistente il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a ottenere gli atti richiesti, ritenendo assolutamente prive di pregio le argomentazioni dell’Amministrazione relative ad una presunta carenza di interesse qualificato all’accesso, in ragione della non contestabilità della scheda di valutazione; così come ha ritenuto pretestuose le eccezioni dell’Amministrazione in ordine alla “non definitività” delle proposte di valutazione effettuate dai responsabili.
Invero, appaiono ridicole, e come tali sono state liquidate dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, le controdeduzioni dell’Amministrazione quando la stessa afferma che “le risultanze della misurazione della performance organizzativa (componente comportamentale) sono anche queste contenute negli atti ufficiali dell’INL, pubblicati in forma massiva e anonimizzata, modo facilmente comprensibile ed intelligibile con schede, report e grafici di facile consultazione”, o ancora, quando si afferma che non sussiste il presupposto all’accesso “in assenza di contestabilità della valutazione finale”.
Sia consentito a questo punto precisare quanto affermato da un sindacato autonomo nella giornata di ieri, quando letteralmente scrive “ad ogni modo, qualcuno non si è fermato”, ebbene sarebbe stato più corretto dire apertamente che quel “qualcuno” è la FP CGIL, o meglio le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla CGIL, il che è esattamente la medesima cosa.
In relazione invece all’affermazione dell’Amministrazione (speriamo soltanto di quella territoriale e non condivisa dalla sede centrale) che le legittime richieste di riesame del diniego all’accesso siano “esclusivamente finalizzata(e) a soddisfare un’esigenza comparativa tra le valutazioni dei colleghi e tra le differenti proposte provenienti dai responsabili di Processo/Team, con possibili effetti negativi sul benessere organizzativo della struttura affidata alla direzione dello scrivente”, la stessa è offensiva e lesiva della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Quindi, nonostante il risultato atteso sia mortificante per il personale, ovverosia pari a 3 (su un massimo 4) per ciascuno dei cinque comportamenti organizzativi, nonostante il perpetrato diniego all’accesso da parte dell’Ispettorato (e l’elenco potrebbe continuare a lungo), ciò che crea malessere organizzativo è l’esercizio di un diritto previsto dalla legge da parte del personale??
Noi ve lo avevamo detto e noi continuiamo a dirvelo! Proprio per garantire il benessere organizzativo, motivare e tutelare il personale – anche in una prospettiva deflattiva di ricorsi, riesami e contenziosi – è urgente riaprire il confronto sul Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per sanare questi vizi che rendono l’intero sistema iniquo e inaccettabile.
FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |
Abbiamo più volte scritto delle fragilità informatiche di INL. Nel corso di questi anni abbiamo più volte ribadito la necessità, ormai diventata urgenza, di un reale cambio di passo sull’informatica.
Tutte le moderne organizzazioni del lavoro poggiano anche su una solida struttura informatica che le accompagna e ne costituisce la spina dorsale. In tale prospettiva, diventa essenziale avere del personale informatico interno che abbia la capacità di capire quali siano i problemi – strutturali e non – dell’organizzazione informatica e li rappresentino ovvero siano in grado di risolverli.
Altre istituzioni pubbliche, dopo aver esternalizzato il servizio ed essersi legate a società esterne, si sono rese conto della necessità di reinternalizzare l’attività informatica, procedendo all’assunzione di funzionari informatici e dislocandoli anche sul territorio, dando loro il ruolo di “sentinelle” di quel che non va a livello informatico ma, sfruttando l’esperienza derivante dalla pandemia, consentendo a questi funzionari di svolgere le loro attività anche dal territorio.
Ci sembra che l’INL su questo stia viaggiando in controtendenza o comunque assuma un atteggiamento ambivalente: da un lato si procede all’assunzione di 25 nuovi funzionari informatici per avviare un percorso teso a rinforzare quel profilo, dall’altro si prevede che essi siano dislocati solo nella sede centrale e nel frattempo non si comprende bene cosa succederà ai funzionari informatici già in servizio.
Non vogliamo fare alcuna strumentalizzazione, essendo consapevoli che le tabelle di dotazione organica pubblicate in questi giorni si riferiscono solo a un fabbisogno teorico di personale. Siamo altresì consapevoli che si tratta di un lavoro che viene da lontano, da anni in cui qualcuno pensava di voler esternalizzare l’intero servizio informatico dell’INL, “buttando a mare” i funzionari informatici interni.
Proprio per questo, chiediamo di segnare concretamente un cambio di passo deciso rispetto a pericolose tentazioni passate.
Noi crediamo che l’INL abbia bisogno dei suoi funzionari informatici già in servizio: di quelli che hanno dato una mano enorme durante il periodo pandemico, di quelli che si sono occupati della migrazione sul Cloud, di quelli che si occuperanno del passaggio al nuovo SGIL. Senza di loro, queste e altre attività non sarebbero state possibili e crediamo che debbano essere valorizzati, non azzerati.
Per questo, crediamo che di certo si possa immaginare la loro attività direttamente alle dipendenze funzionali della Direzione Centrale competente, pur continuando a svolgerla nelle proprie sedi (quale attività più lavorabile da remoto di quella informatica?). Nell’ambito della discussione sui cambi di profilo e in quella sul riordino dei profili professionali che il nuovo CCNL prevede, si potrebbe anche immaginare un cambio profilo su base volontaria che mantenga l’anzianità nel ruolo di provenienza ovvero ancora costruire il profilo di un moderno funzionario tecnico, che possa concretamente dare il suo qualificato contributo in materia. Tutto questo, però, presuppone una visione sul futuro, da condividere e discutere con le OO.SS.
Proprio per questo, riteniamo che un incontro chiarificatore per capire come si intenda sviluppare la struttura informatica possa essere utile a tutti.
FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |
In data 8 giugno 2022 è proseguito il negoziato per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali per il triennio 2019-2021.
L’Aran ha presentato un testo in cui sono confermate tutte le integrazioni anticipate la scorsa riunione con l’aggiunta delle ulteriori proposte di integrazione fatte da noi nel corso della stessa riunione. In particolare risultano confermati l’inserimento tra le materie di confronto degli andamenti occupazionali degli enti e la riformulazione dell’articolo sulla transizione di genere in termini di identità di alias e percorsi di affermazione di genere. A questi elementi si è aggiunta, sempre su nostra richiesta, la possibilità di contrattare una riduzione dal 30% al 20% della maggiorazione della produttività individuale per un limitato numero di dipendenti.
L’articolo che integra l’art. 67 sul fondo del Salario accessorio ha ripreso alcune proposte emerse con particolare riferimento al richiamo, nella clausola aperta per l’integrazione della parte variabile del fondo, anche delle risorse stanziate con l’art. 208 del CdS e dei risparmi derivanti dai processi di accorpamento e fusione alle CCIAA.
Abbiamo però fatto presente che l’articolato nell’operazione di revisione dimentica di aggiornare il valore di riferimento dei differenziali di fascia, cosa che è indispensabile fare per non subire una perdita di risorse.
Abbiamo poi contestato il fatto che l’integrazione del fondo previsto dall’ultima legge di Bilancio (0,22% del monte salari 2018) venga ripartita anche in favore delle risorse destinate alle PO: posto che per queste già alcune norme di integrazione non è chiaro il perché la ripartizione debba avvenire con riferimento al 2021 invece che al 2018.
Sulla parte relativa all’utilizzo del Fondo del salario accessorio abbiamo chiesto di esplicitare anche i progetti di potenziamento previsti per il personale educativo scolastico.
Abbiamo nuovamente ribadito che il sistema di classificazione deve prevedere quattro Aree. L’ Area degli operatori deve essere unica. Va stabilito un sistema di incarichi che valorizzi le professioni; deve essere creata la quarta Area di Elevata Qualificazione che deve nascere vuota e che è necessaria per dare prospettiva ad un sistema ormai superato ed asfittico. Inoltre è necessario, per completare il sistema di classificazione prevedere ulteriori sezioni o affinarle a partire da quelle per la polizia locale e i servizi socio sanitari; abbiamo ribadito che le declaratorie debbono ripartire i profili evidenziando le diverse famiglie professionali.
Rispetto alla sezione degli educativi abbiamo nuovamente respinto l’idea di un’area intermedia con trattamenti differenziati e inferiori a quelli previsti per il personale che accede con la laurea. Si tratta di una risposta che penalizza queste operatrici rispetto al titolo d’accesso richiesto per l’ingresso, laurea, e che, per gli altri, configura l’accesso nell’Area dei Funzionari. Sulla parte normativa della sezione abbiamo fatto presente che il solo aggiornamento del vecchio articolato e la sua semplificazione non è sufficiente. La sezione deve dare risposte anche alle questioni legate al calcolo del calendario scolastico, ai rapporti numeri, alle figure di coordinamento, alle modalità di articolazione dell’orario di lavoro (no all’orario spezzato).
E’ stata presentata una tabella sui possibili differenziali economici, La tabella prevede 6 differenziali economici da 1600 euro per l’area dei funzionari; 4 da 850 per l’area degli Istruttori; 4 da 650 euro per l’area degli Operatori specializzati; 4 da 550 euro per l’area degli Operatori. Abbiamo chiesto chiesto chiarimenti in merito ai valori che non coincidono con quelli riferiti al precedente incontro.
In merito alla proposta di ripartizione fatta abbiamo fatto presente che:
sarebbe bene aumentarne o il numero o il valore dei differenziali per le aree più basse;
che è utile adottare il meccanismo di ripartenza delle carriere per tutto il personale inclusi gli apicali
che per noi l’idea dii due Aree, laddove prima era prevista un’unica categoria (B) con due punti d’ingresso, è da respingere anche perché ha per effetto una riduzione drastica del numero dei differenziali del personale dell’area Operatore.
L’Aran nelle repliche ha accolto alcune osservazioni fatte sul tema dei fondi e sollecitato l’invio di proposte ulteriori in particolare sulla sezione educativi.
Nei prossimi giorni verrà comunicata la data della nuova convocazione del tavolo.
Il Comparto delle Funzioni Locali
In data 8 giugno abbiamo incontrato l’amministrazione per la definizione dell’Ipotesi di accordo sul FRD 2020 relativo al personale non dirigente dell’ex MIUR.
Come rappresentato nel precedente comunicato l’impianto ricalca quello dell’anno precedente salvo una rettifica sugli importi relativi alle turnazioni che sana alcuni errori anche degli anni precedenti
Sostanziale è invece la differenza dovuta alla consistente diminuzione dell’ammontare complessivo delle risorse a disposizione. Tale criticità, della quale abbiamo chiesto conto nei numerosi incontri precedenti, dipende dal mancato rifinanziamento del fondo dopo il periodo 2018 e 2019 in cui era stata prevista una quota una tantum per il MIUR.
Sul tema delle risorse abbiamo chiesto un intervento deciso del nostro vertice politico sul Ministero dell’Economia e comunque sul governo per cercare soluzioni adeguate per poter aumentare la retribuzione accessoria a livelli almeno minimamente comparabili con gli impegni e gli obiettivi che il personale è chiamato costantemente a garantire.
Abbiamo inoltre chiesto di verificare la possibilità di incrementare gli incentivi utilizzando i risparmi di spesa e di riattivare le procedure per il recupero di parte delle risorse dei fondi strutturali europei (PON) da destinare al personale.
Abbiamo tuttavia confermato la nostra disponibilità alla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo anche per avviare rapidamente la contrattazione relativa al FRD 2021 rispetto al quale abbiamo chiesto all’amministrazione di sollecitare tutti i direttori all’invio delle valutazioni del personale 2021 con l’obiettivo di chiudere anche questo accordo entro l’estate.
Come già precisato nel precedente comunicato, abbiamo ritenuto di rinviare la discussione su interventi più strutturali al FRD 2022 in modo da riuscire a recuperare, almeno in parte, i non più tollerabili ritardi nell’erogazione degli incentivi al personale.
Nel corso dell’incontro abbiamo confermato la disponibilità alla sottoscrizione dell’ipotesi di accordo sulle PEO con decorrenza 1 gennaio 2022, che ci è pervenuta con le modifiche richieste e che sarà pertanto trasmessa agli organi di controllo per la certificazione. FINALMENTE RIPARTIRANNO QUINDI LE PROGRESSIONI ECONOMICHE ANCHE AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE!
Al termine della riunione FP CGIL e CISL FP hanno chiesto di calendarizzare una serie di incontri tematici su tutte le altre questioni aperte a partire dal recepimento delle nuove disposizioni del CCNL su lavoro agile, ordinamenti professionali, progressioni verticali ecc., fino alla stabilizzazione del personale comandato/utilizzato.
Roma 08 giugno 2022
FP CGIL |
FP CISL |
Anna Andreoli/ Davide Perrelli |
Michele Cavo |
Ministero dell’Istruzione
Al Direttore Generale
per le risorse umane e finanziarie
Dott. ssa Antonella Tozza
DGRUF.segreteria@istruzione.it
Al Responsabile delle Relazioni Sindacali
Dott. Vito Abbadessa
OGGETTO: Richiesta incontro mobilità a seguito completamento assunzioni RIPAM
Con riferimento al personale reclutato con il concorso RIPAM, la scrivente O.S. ha appreso che nella giornata di ieri è stata completata l’assunzione delle n. 110 unità afferenti al concorso in parola per le quali l’Amministrazione dispone delle risorse necessarie ai fini del reclutamento.
Siamo a chiedere, pertanto, come concordato in occasione degli incontri che si sono già svolti sul tema, di avviare, con urgenza, la mobilità del personale del Ministero dell’Istruzione che ha presentato la relativa istanza e che da troppo tempo attende una risposta da parte dell’Amministrazione.
Si chiede, a tal fine, di fissare in tempi stretti una riunione con le OO.SS. sul tema in oggetto.
Certi della consueta disponibilità si resta in attesa di cortese riscontro.
Cordiali Saluti
Il coordinatore Nazionale FP CGIL MI |
FP CGIL Nazionale |
Davide Perrelli |
Anna Andreoli |
Al Direttore Generale
della Direzione Generale Personale Civile
Dr.ssa Gabriella Montemagno
e, p.c.
Al Capo di Stato Maggiore Difesa
Amm. Giuseppe Cavo Dragone
Al Vice Capo Gabinetto Pers. Civile
Dr. Francesco Rammairone
oggetto: diritto al congedo parentale e cure termali.
Egregia,
con riferimento all’oggetto, continuano a pervenire alla scrivente organizzazione sindacale forti doglianze circa l’errata interpretazione e applicazione dei predetti istituti contrattuali da parte di diversi Enti della Difesa.
In particolare:
Sul congedo parentale, codesta Direzione Generale ha fin qui emanato diverse circolari, oltre a fornire una serie di indicazioni attraverso le FAQ pubblicate sul sito di Persociv, nelle quali si afferma che il congedo parentale retribuito al 100% per i primi 30 giorni, e al 30% per i successivi 6 mesi, spetterebbe solo se fruito entro i primi 6 anni di vita del figlio. Tale interpretazione, però, cozza evidentemente con il principio – riconosciuto da diverse sentenze – di applicazione delle norme di miglior favore stabilite dal CCNL. Il combinato disposto di cui all’art. 44, comma 3 del contratto funzioni centrali 2016/2018, che fa riferimento all’art. 32, comma 1 del D.Lgs. 151/2001, e art. 34 dello stesso Decreto, va appunto letto in tal senso.
Sul tema proposto, si chiede pertanto la modifica o l’integrazione delle circolari e delle FAQ citate nei sensi sopra descritti e, quindi, l’estensione dei benefici economici e giuridici fino ai 12 anni di vita del bambino.
Sulle cure termali, si rileva sostanzialmente lo stesso tipo di confusione nell’applicazione della normativa vigente, che è quella stabilita dal DPCM 12.01.2017. In particolare, continua ad essere richiesto da molti datori di lavoro il certificato di un medico specialista anche per i dipendenti appartenenti alle categorie protette, per i quali invece, la normativa vigente prevede il solo certificato del medico di base.
In ragione di quanto testé espresso, la Fp Cgil Le chiede pertanto di far tenere alla Direzione generale del personale civile una circolare diretta a tutti gli Enti del Ministero della Difesa, volto al rispetto e alla corretta applicazione delle norme vigenti.
Certi di un positivo celere riscontro, si porgono cordiali saluti.
p. la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris
Alla c.a.
Ministro della Cultura
On. Dario Franceschini
E, p.c.
Capo di Gabinetto del MiC
Avv. Annalisa Cipollone
Segretario Generale del MiC
Dott. Salvatore Nastasi
Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea
Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Sara Conversano
Oggetto: Circolare 25 del Segretario Generale – Regolamentazione del lavoro agile
Egregio sig. Ministro,in data 1° giugno 2022 queste OO.SS. hanno appreso con sorpresa della pubblicazione della Circolare 25 del Segretario Generale con cui, a decorrere dal 1° luglio 2022, il personale veniva autorizzato ad effettuare solo 4 giorni di lavoro agile al mese. Nella stessa data portavamo all’attenzione del Capo di Gabinetto e del Segretario Generale che la circolare in oggetto rappresenta una palese violazione di quanto previsto dall’art. 5 del CCNL Funzioni centrali 2019-2021, sottoscritto lo scorso 9 maggio, dove è previsto il confronto con le OO.SS. sui “criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile e del lavoro da remoto nonché i criteri di priorità per l’accesso agli stessi”.
La stessa Circolare smentisce in maniera inequivocabile le rassicurazioni ricevute dal Capo di Gabinetto e del Segretario Generale nell’incontro del 3 maggio scorso, quando fu comunicato che la materia sarebbe stata regolamentata in ottemperanza al CCNL in fase di sottoscrizione e previo confronto con le rappresentanze dei lavoratori.
La Circolare rappresenta un atto grave, perché mina il corretto sistema di relazioni sindacali fin qui intrattenute con il vertice politico, improntate alla partecipazione ed al dialogo costruttivo. Altresì la Circolare si inserisce in un contesto molto difficile per i lavoratori del MiC, costretti ad operare con una carenza di personale spaventosa (10.567 lavoratori in servizio al 31.12.2021 a fronte di una dotazione teorica di circa 19.000 unità) e con una mole di carichi di lavoro dovuti all’attuazione del PNRR che sino ad ora non sono stati affrontati con la dovuta attenzione, a nostro avviso.
Per questo motivo chiediamo l’immediato ritiro della Circolare 25 del Segretario Generale, conditio sine qua non per la rapida convocazione del tavolo di confronto di cui all’art. 5 del CCNL Funzioni centrali 2019-2021.
In mancanza di ciò, anche per le motivazioni legate alla drammatica carenza di personale, le Scriventi organizzazioni già nei prossimi giorni proclameranno lo stato di agitazione nazionale del personale del MiC ed ogni altra iniziativa di protesta e mobilitazione.
Si resta in attesa di urgente riscontro.
Distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Giuseppe Nolè Federico Trastulli
Valentina Di Stefano