Il 30 giugno, oramai vicino, segna la scadenza per l’attuale disciplina ministeriale del lavoro agile e, con essa, anche il trattamento di maggior tutela previsto dalla normativa generale per le situazioni di fragilità. Dopo diverse sollecitazioni avanzate dalla FP CGIL, l’Amministrazione ha finalmente convocato le Organizzazioni sindacali per la mattinata del 21 giugno per l’aggiornamento delle indicazioni operative in materia di lavoro agile per tutte le Strutture centrali e territoriali del Ministero. Non sappiamo quale proposta verrà avanzata e formalizzata in quella occasione dall’Amministrazione , ma la posizione della FP CGIL è chiara: la disciplina attuale deve rappresentare un punto di partenza da sviluppare e non, come sostiene qualcuno , un punto di dal quale magari arretrare.
Occorre garantire alle colleghe e ai colleghi continuità nella possibilità di fruire di questa modalità di lavoro e, al tempo stesso, rendere fluido e integrato nell’organizzazione del lavoro quanto previsto dal nuovo CCNL: un ventaglio di opzioni ad adesione volontaria del dipendente che prende il nome di “forme di lavoro a distanza” che vanno dal lavoro agile al le forme di lavoro da remoto (telelavoro, co working).
Tuttavia, sappiamo che nonostante gli ottimi risultati raggiunti in questo periodo di emergenza pandemica in larghi settori del Ministero c’è stato un “ rifiuto culturale ” all’adozione di queste modalità di lavoro.
Per questa ragione, lungo tutto il percorso che dovrà portarci al raggiungimento dell’obiettivo, chiediamo il sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori.
Raccontaci la tua esperienza!
Lasciati coinvolgere: scrivici a mef@fpcgil.net
FP CGIL Nazionale – MEF
Daniele Gamberini
Pubblichiamo la nota del Dipartimento riguardo le risorse straordinarie per il III trimestre 2022, vista la carenza di personale del ruolo dei Capi Squadra e dei Capi Reparto
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVVF riguardo l’annoso problema del paro automezzi del Corpo
Pubblichiamo la nota della direzione centrale per le Risorse Umane in merito l’assegnazioni ai Comandi dei Vigili del Fuoco dei Vicedirettori operativi del XII° corso
All’incontro di ieri, in apertura, il Presidente dell’Istituto è intervenuto per fare la precisazione che gli avevamo chiesto, relativamente alla questione della performance – strumentalizzata da altre OO.SS. – dichiarando che il sistema di Misurazione e Valutazione della Performance è di esclusiva responsabilità dell’Amministrazione e non è stato contrattato con le OO.SS. Abbiamo apprezzato le dichiarazioni del Presidente che fanno chiarezza e ristabiliscono la verità.
Rispetto alla bozza dell’Amministrazione sul lavoro agile, abbiamo fatto presente che il nuovo CCNL disciplina tutte le forme di lavoro a distanza, sia il lavoro agile che quello da remoto. Pertanto, anche alla luce delle nostre ripetute richieste di aggiornare l’accordo sul telelavoro, abbiamo chiesto di ampliare anche al lavoro da remoto, registrando la disponibilità dell’Amministrazione in merito. L’Amministrazione inoltre ha precisato che è sua intenzione addivenire ad un accordo con le OO.SS. che disciplini il lavoro agile ed il lavoro da remoto.
Venendo al merito della bozza, non abbiamo condiviso l’eccessiva genericità rispetto alle fasce di contattabilità e disconnessione, ma anche rispetto ai giorni di lavoro agile e alla loro cumulabilità, evidenziando la necessità di una cornice nazionale che tuteli il lavoratore da interpretazioni restrittive di qualche direttore. Aspetti questi che non possono essere demandati agli accordi individuali tra il lavoratore ed il dirigente. In merito, l’Amministrazione ci ha anticipato che è in preparazione una procedura informatica, che oltre ad evitare il cartaceo, servirà anche a standardizzare gli accordi individuali per evitare il rischio di disomogeneità. Riguardo agli accordi individuali, abbiamo chiesto che il lavoratore possa chiedere l’assistenza di un rappresentante sindacale.
Abbiamo contestato, inoltre, l’esclusione del personale in assegnazione temporanea e l’assenza di una disciplina più precisa del co-working, evidenziando che la bozza si limita a parlare della possibilità di lavorare solo presso l’INAIL e l’ISTAT, escludendo ad esempio altre Amministrazioni delle Funzioni Centrali o i Comuni.
Abbiamo chiesto inoltre di: esplicare il punto riguardante gli obblighi del dipendente e la revoca dell’accordo da parte dell’Amministrazione, di precisare che il lavoro agile possa riguardare anche fasi di attività e di evidenziare meglio la compatibilità con i vari permessi previsti a livello normativo e contrattuale.
Rispetto all’erogazione del buono pasto, il Presidente ha comunicato il proprio impegno politico a trovare una soluzione per il riconoscimento. La mancanza del vincolo del tempo che caratterizza il lavoro agile, ci deve portare a trovare soluzioni adeguate, per evitare bocciature dagli organi di controllo.
L’incontro si è concluso con l’impegno dell’Amministrazione di predisporre un documento più articolato e illustrare la procedura dell’accordo individuale in un prossimo incontro. L’Amministrazione, inoltre, ha precisato che nelle more della definizione dell’accordo si continuerà con lo smart-working con le attuali modalità.
A seguire si è svolto l’incontro sull’informativa relativa alle misure Covid-19; in merito, abbiamo contestato la sospensione dell’accordo in materia di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid -19 negli ambiti di lavoro dell’INPS, sottolineando che la materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro è oggetto di contrattazione. Inoltre, nell’evidenziare l’efficacia dell’accordo che ha evitato focolai nelle strutture dell’Istituto, e in una situazione in cui l’epidemia non è affatto archiviata appare preoccupante abbassare troppo la guardia eliminando misure come la sanificazione dei locali o la segnalazione di casi positivi nelle sedi. L’Amministrazione ha ribadito l’intenzione di sospende l’accordo con un atto unilaterale.
Roma, 16 giugno 2022
Coordinatrice nazionale
FP CGIL INPS
Antonella Trevisani
Pubblichiamo in allegato la documentazione per la nuova polizza sanitaria a favore del personale dipendente e dei loro familiari.
p. FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
– A Ufficio di Gabinetto
– Stato Maggiore della Difesa I° Reparto personale
– Stato Maggiore della Marina
– Direzione Generale Personale Civile
Oggetto: Riconfigurazione della Direzione di amministrazione della Marina Militare. Art 4 CCNL 2019/21
Reimpiego del personale civile. Richiesta incontro e sospensione della procedura
In riferimento alla recente comunicazione con cui Maristat ha reso nota la Riconfigurazione della Direzione di Amministrazione della Marina Militare, le scriventi OO.SS. rilevano che non sono noti gli organici degli enti coinvolti e le ricadute sul personale civile.
L’argomento degli organici del personale civile e delle modifiche unilaterali alle relative tabelle degli enti periferici è un tema particolarmente sensibile ed è stato, anche di recente, oggetto di rilievo al vertice politico il quale ha garantito la trasparenza degli atti ed il coinvolgimento delle OO.SS., reso obbligatorio non solo dall’accordo sulla mobilità ma dalla legge 244/12 e dai discendenti decreti attuativi.
Tanto premesso, si invita a sospendere la procedura in argomento e a calendarizzare apposito incontro nazionale sull’argomento con la partecipazione dell’UDG.
Nelle more si invita a fornire tutti gli elementi necessari per le valutazioni (tabelle, profili, uffici, compiti, ecc.) anche per consentire la definizione del tipo di procedura da applicare alla fattispecie.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
PROGRESSIONI ECONOMICHE
FACCIAMO CHIAREZZA !!!
La contrattazione sulle progressioni economiche è la più complessa delle trattative in quanto con la stessa si decide non soltanto delle somme da prelevare dal FRD (già FUA) per finanziare i passaggi di fascia (più alta è somma stanziata tendenzialmente maggiore è il numero delle progressioni) ma anche dei criteri per la formazione delle graduatorie (ossia nella stessa si stabiliscono i punti da riconoscere all’anzianità di servizio, ai titoli di studio, alla valutazione). La predetta contrattazione si conclude con la sottoscrizione di una ipotesi di accordo la quale viene successivamente trasmessa agli organi di controllo per la prescritta certificazione. All’esito, si procede alla firma definitiva dell’accordo che così diventa immediatamente esigibile.
La trattativa sulla terza tornata di progressioni economiche ha preso inizio, il 15 novembre 2021, da una proposta della parte pubblica, subito accolta dal sindacato “giallo” (ossia dal sindacato che, asservito agli interessi dell’amministrazione, sistematicamente si presenta alle trattative “con la penna in mano” dichiarandosi pronto a firmare qualunque proposta, anche a perdere, formulata dall’amministrazione): destinare alle progressioni economiche, per il DOG, la somma di otto milioni di euro e realizzare meno di quattromila passaggi. Poiché tale proposta è stata ritenuta inaccettabile dal sindacato confederale (e da altre due sigle sindacali) la trattativa è proseguita, attraverso un duro confronto, per altri tre incontri (il 22 dicembre 2021; il 31 gennaio 2022; l’11 aprile 2022) nel corso dei quali si sono registrati importanti ma non esaustivi passi in avanti:
la somma stanziata per le progressioni per il DOG è passata da otto a diciotto milioni sì da rendere possibili oltre novemila passaggi di fascia in luogo degli originari (meno di) quattromila passaggi.
è stato riconosciuto un punteggio anche per i titoli di studio post-laurea (specializzazioni e master) ed al diploma triennale. NB: nelle due precedenti procedure di progressione economica non era previsto alcun punteggio per tutti questi titoli di studio.
è stato mantenuto per la valutazione il medesimo punteggio previsto dalle due precedenti procedure di progressione: 10 punti più che adeguato; 9,75 punti adeguato; 9,5 punti non adeguato o non valutato. L’amministrazione aveva proposto per la valutazione nuovi punteggi estremamente penalizzanti soprattutto per i lavoratori non valutati o valutati in violazione delle norme per negligenza degli uffici: 10 punti più che adeguato; 8 punti adeguato; 6 punti non adeguato o non valutato.
A seguito del pressing del sindacato confederale è stato disposto lo scorrimento integrale delle graduatorie per funzionario giudiziario formata in applicazione dell’art. 21 quater L. 132/2015, con decorrenza 3 novembre 2022. In conseguenza di tale scorrimento circa 2400 cancellieri esperti transiteranno in area terza e si recupereranno altrettante progressioni economiche a vantaggio degli altri lavoratori. Sul punto giova precisare che il PDG che ha disposto lo scorrimento della predetta graduatoria è stato trasmesso alle organizzazioni sindacali solo dopo la riunione dell’11 aprile scorso. Nel corso di tale riunione l’amministrazione, nonostante le reiterate richieste, si è rifiutata di produrre copia del predetto provvedimento e finanche di illustrare il suo contenuto sì determinando il rifiuto del sindacato confederale (e di altre due sigle) di sottoscrivere l’accordo. Resta inderogabile lo scorrimento integrale anche della graduatoria ex art. 21 quater L. 132/2015 per gli ufficiali giudiziari.
Attualmente si è in attesa della convocazione di un ulteriore incontro per definire la trattativa. Tale ulteriore incontro è stato già chiesto da CGIL CISL e UIL insieme all’apertura del tavolo negoziale per il nuovo contratto integrativo, con particolare riferimento alla disciplina dell’ordinamento professionale dei lavoratori della Giustizia. Infatti il nuovo CCNL del comparto funzioni centralizzate, sottoscritto il 9 maggio scorso, prescrive la definizione delle trattative aperte sulla base della previgente normativa contrattuale prima della sottoscrizione dell’accodo relativo al nuovo ordinamento professionale.
Nel corso delle riunioni abbiamo rivendicato l’applicazione dell’accordo del 26 aprile 2017 con particolare riferimento ai passaggi tra le aree, dalla prima alla seconda area e dalla seconda alla terza area, tutti peraltro già finanziati. Abbiamo inoltre chiesto certezza sulle date di inizio e di conclusione delle procedure di progressione economica.
Tutti parlano di riformare la giustizia, di renderla efficiente ed efficace. Per CGIL CISL E UIL la riforma deve necessariamente passare attraverso la valorizzazione e la riqualificazione del personale.
Per chiarezza e completezza di informazione pubblichiamo i comunicati relativi ai quattro incontri che si sono tenuti sulla materia delle progressioni economiche.
Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi.
Roma, 15 giugno 2022
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso
Nella giornata del 13 giugno 2022 si è tenuto l’incontro tra OO.SS. ed Amministrazione sullo SCHEMA DI REGOLAMENTO DELLE FORME DI LAVORO A DISTANZA.
Cgil Cisl e Uil dopo aver ricevuto la proposta dell’Amministrazione, che hanno giudicato insoddisfacente, hanno inviato all’Amministrazione e per conoscenza a tutte le OO.SS.una contro proposta per emendare il documento su diversi punti e, in particolare, in merito a tre questioni principali.
Partendo dal Contratto ma anche dalle ultime disposizioni legislative in cui non si fa riferimento alle percentuali ed al vincolo della prevalenza delle giornate in presenza, ma alla individuazione delle attività che l’Amministrazione dopo accurata ricognizione reputa si possano svolgere da remoto, abbiamo concentrato i nostri interventi sui seguenti tre punti:
1) Tutte le forme di lavoro a distanza previste dal contratto e dalle norme di Legge:
a. Lavoro agile tradizionale;
b. Lavoro da remoto nelle sue articolazioni di telelavoro domiciliare, coworking e lavoro decentrato;
c. Telelavoro previsto da norme di Legge.
Al riguardo abbiamo ribadito che il telelavoro domiciliare previsto dal CCNL è uno strumento assai differente dal telelavoro sino ad oggi adottato in attuazione delle norme di legge. Il telelavoro domiciliare del CCNL, infatti, dà diritto a tutti gli emolumenti e gli istituti connessi all’orario di lavoro (a cominciare dal buono pasto e dall’eventuale lavoro straordinario).
Abbiamo quindi ribadito che vanno individuate tutte le attività che si possono svolgere a distanza e che il lavoro a distanza previsto dal CCNL sia applicabile senza inutili vincoli percentuali massimi, essendo garanzia per l’Amministrazione l’accordo firmato dal dirigente o dal responsabile della struttura con il proprio collaboratore. Nell’ipotesi si volesse necessariamente indicare percentuali massime abbiamo proposto di prevedere un 40% massimo per il lavoro agile, un 40% per il lavoro da remoto e un 20% per il telelavoro.
Abbiamo quindi introdotto in maniera più articolata la forma di telelavoro domiciliare che contrattualmente prevede lo svolgimento presso il domicilio dell’attività lavorativa, ma con le medesime regole e obblighi di rilevazione delle presenze che si hanno con il lavoro effettuato in ufficio, con tutti i diritti connessi, tra i quali, come già detto, buono pasto ed eventuali straordinari.
2) Il lavoro agile si applica a tutti i lavoratori, dirigenti e coordinatori compresi, sia che operino in Italia sia che operino all’estero. Non è infatti corretto privare alcune categorie delle opportunità offerte dal nuovo CCNL.
3) Maggiore flessibilità delle giornate in presenza a seconda delle tipologie ed esigenze organizzative dei singoli uffici, anche qui la prevalenza delle giornate in presenza non è più un obbligo né dal lato contrattuale né da quello normativo e pertanto va necessariamente superato, potendosi calcolare, a nostro parere, almeno bimestralmente. Abbiamo, inoltre, proposto di offrire la possibilità anche di un’articolazione oraria frazionata del lavoro a distanza, con giornate lavorative effettuate in parte in presenza e in parte a distanza. In tal modo, in diverse situazioni, si coniugherebbero in modo ottimale le esigenze dei lavoratori con quelle dell’Amministrazione, cogliendo in pieno la logica del Lavoro Agile.
Questi i punti principale dei nostri emendamenti e considerazioni sul tavolo, punti condivisivi nella sostanza da tutte le OO.SS. presenti.
Non da ultimo, è stato evidenziato come su di un argomento così delicato, occorra presto convocare l’Organismo paritetico per l’innovazione, peraltro richiamato nella proposta dell’Amministrazione nell’ambito delle azioni di monitoraggio dei progetti.
L’Amministrazione ha preso atto dei nostri interventi e ha dimostrato una apertura al confronto ed alle proposte e ci convocherà entro la fine dei termini per il Confronto, che scadono l’8 luglio, inviandoci una nuova proposta aggiornata alla luce delle considerazioni svolte al tavolo e pressoché da tutti condivise.
Abbiamo chiesto di anticipare almeno alla prossima settimana il secondo Confronto anche per evitare ulteriori proroghe che comunque, nell’eventualità di un prolungamento dei tempi, non sono escluse. Un’esigenza, infatti, prioritaria è quella di offrire per tempo il quadro della nuova disciplina ai lavoratori e andare a regime con i nuovi progetti di telelavoro che dovrebbero partire dal 1 luglio.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
FP CGIL MISE CISL FP MISE UILPA MISE
Roberto Copioli Carlo Filacchioni Stefano Fricano
Manuela Benevento Marcello De Vivo Luca Nicola Petriella
Il giorno 13 giugno si è proseguito il confronto con l’Amministrazione sul lavoro a distanza.
Nella riunione l’Amministrazione ha convenuto con la proposta da noi fatta nella precedente riunione sulla opportunità di affrontare la tematica del lavoro agile e del lavoro da remoto strutturale dedicandogli gli approfondimenti necessari legati anche ad una complessiva valutazione dell’applicazione di tutti gli istituti del nuovo CCNL . Pertanto ha accolto la nostra richiesta di adottare un regime di proroga delle attuali condizioni del lavoro agile fino al 1 novembre .
Pertanto per tutti rimarranno gli 8 giorni di smartworking al mese .
I colleghi che avevano un numero di giorni maggiore perché gli erano state prorogate le condizioni previste dai contratti di telelavoro continueranno ad usufruire di tali condizioni e quindi rimarranno in lavoro agile per il numero di giorni previsti dal loro vecchio contratto di telelavoro.
I colleghi che hanno avuto la dichiarazione di fragilità dal medico competente e che hanno quindi lo smartworking totale fruiranno dello smartworking totale fino al 30 giugno come previsto dalla legge.
Al fine di tutelare questi colleghi che hanno particolari situazioni di salute che avevano portato alla dichiarazione di fragilità, abbiamo chiesto che fino a quando non venga adottata la nuova regolamentazione del lavoro da remoto ( telelavoro) possano comunque avere un numero maggiore di giornate di smartworking rispetto agli 8 AL MESE previsti per tutti.
L’amministrazione ha convenuto sulla necessità di tutelare le persone con condizioni di salute particolari .
E’ stato quindi deciso che i colleghi attualmente dichiarati fragili possono chiedere di avere il lavoro agile per il numero massimo di giorni previsti oggi per il telelavoro (4 A SETTIMANA ) qualora rientrino nelle categorie relative a problemi di salute personali previste dall’attuale regolamento del telelavoro e che sono:
1) Handicap grave legge 104 art 3 comma 3
2) Disabilità psicofisica certificate da commissione medica superiore al 46%
Le modalità e i tempi per fare questa richesta saranno indicate da una circolare che sarà a breve adottata dall’Amministrazione
Per la futura regolamentazione del lavoro da remoto l’Amministrazione ha anche accolto alcune nostre osservazioni in merito alla eccessive restrizioni delle categorie che erano state proposte e ha deciso, per giungere ad una valutazione più compiuta delle situazione, di avviare da luglio una indagine volta a verificare la platea di colleghi che potrebbero essere interessati al lavoro da remoto
(ex telelavoro) sulla base di tutti i requisiti previsti dal vecchio disciplinare del telelavoro.
Questa indagine ci consentirà di fare una migliore valutazione delle categorie da inserire nella disciplina futura del lavoro da remoto.
FP CGIL ACI CISL FP ACI UILPA ACI
D.FIGLIUOLO M.SEMPRINI P.PICCIRILLI
Incontro del 15 giugno: spiragli sul Fondo Risorse Decentrate 2022, ancora in bilico il Protocollo di Intesa sulla regolamentazione del lavoro a distanza.
Il tavolo nazionale ha oggi affrontato due temi complessi e delicati. Il primo riguarda l’accordo di ripartizione del Fondo risorse decentrate 2022 ed il secondo il Protocollo di intesa sul lavoro a distanza.
Una riunione in verità partita male e che poteva finire anche peggio.
Per quanto riguarda la discussione sul Fondo non possiamo non rilevare un comportamento della controparte francamente sconcertante, visto che in prima battuta ci ha presentato una ipotesi di accordo del tutto identica alla proposta precedente e che noi avevamo già rigettato. Probabilmente sperando di cogliere qualche divisione nel fronte sindacale e motivando questa scelta rispetto alla impossibilità di concretizzare alcune poste particolarmente rilevanti, quali quelli riferiti alla previsione di un importo per le progressioni economiche e le risorse da destinare alle posizioni di responsabilità (leggasi posizioni organizzative) da destinare all’Area seconda. Per quanto riguarda le progressioni economiche la motivazione è riferita alla mancanza di un sistema di valutazione serio e di conseguenza nella difficoltà di applicare il criterio previsto dal nuovo CCNL che, ricordiamolo, peserà per il 40% nella determinazione dei punteggi utili ai passaggi economici. Per le posizioni di seconda Area invece si è richiamata la necessità di applicazione a seguito dell’introduzione del nuovo ordinamento professionale. Noi abbiamo semplicemente ritenuto non ricevibili queste osservazioni: da tempo ormai sollecitiamo inutilmente la revisione del sistema di valutazione ufficialmente adottato nel MIC per poterlo adeguatamente inserire nella contrattazione integrativa e comunque, a nostro avviso, il concetto di valutazione riportato come criterio nel CCNL non è quello declinato dal sistema brunettiano della performance ed in ogni caso siamo pronti e disponibili al confronto per definire un sistem realmente legato agli indicatori di produttività individuale e collettiva. Mentre le posizioni di responsabilità in seconda area si possono applicare da subito in quanto si riferiscono ad attività effettivamente svolte dai lavoratori che sono ricomprese anche nell’attuale ordinamento professionale.
A fronte della sollevazione comune di tutto il tavolo sindacale l’Amministrazione ha fatto marcia indietro ed ha presentato una proposta di ripartizione che ha previsto un importo di 9 milioni di euro da destinare alle progressioni economiche e 3 milioni di euro alle posizioni di responsabilità di seconda area. Una proposta che abbiamo ritenuto soddisfacente dal punto di vista della ripartizione delle risorse, ma ci siamo riservati un ulteriore approfondimento rispetto alla declinazione dell’accordo in tutti i punti previsti. Per tale motivo ci siamo aggiornati a lunedì 20 giugno mattina ed in quella data probabilmente andremo a siglare l’accordo, in modo tale da lasciare il tempo necessario al faticoso e lungo confronto con gli organi di controllo e con l’obiettivo di mantenere la retribuzione entro l’anno finanziario.
Sulla regolamentazione del lavoro a distanza purtroppo la situazione del confronto è risultata assai complicata per effetto dell’emanazione della Circolare 25 del Segretario Generale che, come è noto, ha disposto, con decorrenza il prossimo primo luglio, il rientro di tutti i lavoratori in presenza per quattro giorni a settimana. L’amministrazione ha presentato una proposta che noi comunque riteniamo essere una buona base di partenza poiché tende a regolamentare tutti gli istituti previsti contrattualmente, non solo il lavoro agile ma anche il telelavoro domiciliare ed il coworking. Peccato che la proposta presentata non tiene conto di un principio fondamentale, ovvero che questa materia non può essere definita in presenza di atti unilaterali che dispongono una soglia massima per queste modalità di lavoro. A fronte della richiesta pregiudiziale di ritiro della Circolare 25 la parte pubblica ha ammesso di non avere alcun mandato su questo, con la conseguenza che il confronto sui singoli punti del Protocollo si è fermato in attesa di conoscere le determinazioni del Segretario Generale sul destino del suo atto unilaterale. Sapremo di questo probabilmente lunedì prossimo, ma è del tutto chiaro che l’assenza di rinuncia ad atti unilaterali su questa delicata materia comporterà l’immediato avvio unitario della mobilitazione dei lavoratori, così come peraltro abbiamo annunciato allo stesso Segretario Generale ed al Ministro nella nota unitaria del 8 giugno scorso. In ogni caso nei prossimi giorni noi procederemo insieme a CISL e UIL a valutare le modifiche da apportare al Protocollo, in modo da rendere gli istituti previsti fruibili e coerenti con il quadro contrattuale di riferimento. Con la speranza che prevalga il buon senso e che si possano cogliere al meglio le opportunità che questa nuove modalità di lavoro offrono ai processi di innovazione organizzativa.
Notizie sulle assunzioni prossime.
Per quanto riguarda l’assunzione dei 1052 AFAV ci è stato comunicato che sono in corso le verifiche sulla graduatoria pubblicata a seguito di segnalazioni inerenti il mancato riconoscimento di titoli di preferenza e quindi si andrà ad una riformulazione della stessa. Nel contempo, come è noto, sono state pubblicati sul sito Formez gli elenchi delle sedi destinatarie dei vincitori. Di conseguenza rispetto ai tempi previsti si teme un ulteriore rinvio della presa servizio di questi lavoratori, la cui tempistica dovrebbe essere breve e non scavallare l’estate, almeno così ci è stato assicurato dall’amministrazione. Il procedimento è comunque ancora in capo a Formez ed anche su un applicativo della stessa società si indirizzeranno le scelte preferenziali delle sedi da parte dei vincitori.
Al momento è tutto, seguiranno aggiornamenti tempestivi.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Pubblichiamo la Circolare INPS – Articolo 54-ter del d.P.R. 1092 del 1973 – Aliquota del 2,44%. e manata dalla Direzione centrale per le Risorse Finanziarie