In data 05 maggio 2022 si è tenuto l’incontro dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione in ADM avente per oggetto il riassetto organizzativo dell’Agenzia.
Il Direttore Generale dell’Agenzia ha confermato che continua il percorso per addivenire (possibilmente entro l’anno) ad una regionalizzazione delle DT con alcune eccezioni che riguarderebbero la Valle D’Aosta, la Basilicata ed il Molise. Per queste ultime (che rimarrebbero accorpate ad un altra regione) è ancora in corso di valutazione l’assetto organizzativo più adeguato.
L’Amministrazione ha quindi rappresentato la necessità di una contiguità tra gli apparati dello Stato e l’Agenzia anche dal punto di vista organizzativo (sono state portate ad esempio alcune discrasie tra le competenze delle Autorità portuali o aeroportuali e l’attuale assetto degli Uffici). In tal senso è intenzione dell’Agenzia rivedere alcune criticità che si sono create per meglio armonizzare anche i rapporti con le altre istituzioni.
Il Direttore ha anche espresso la volontà di valutare, in applicazione del nuovo CCNL, i margini per identificare alcune figure da inserire nella quarta area, seppur la cosa sarà tutta da definire nelle sedi preposte ed i tempi non saranno immediati.
E’ stato inoltre comunicato che in estate dovrebbe essere bandito un nuovo concorso per circa 1.700 / 2.000 unità di seconda e terza area con procedure “veloci” che dovrebbero quindi permettere l’assunzione di questo personale entro febbraio/Marzo 2023. Il Direttore ha anche ipotizzato di valutare l’ipotesi che questi concorsi possano essere effettuati su base regionale per evitare i problemi sorti con le ultime assunzioni.
In attesa di tutte le procedure per la regionalizzazione delle DT, l’Agenzia ha comunicato che nel frattempo inizierà a mettere mano al riassetto organizzativo degli uffici provinciali con la creazione di nuovi uffici ADM come già previsto dal Regolamento di Amministrazione. Tale processo dovrebbe arrivare in maniera graduale partendo in via sperimentale da subito dagli Uffici che insistono nella Regione Liguria e poi a seguire gli Uffici delle altre Regioni.
Come FP CGIL abbiamo preso atto di quanto comunicato ritenendo che in alcuni casi dividere alcune grandi Direzioni Territoriali (Interregionali) sia un elemento positivo per superare alcune criticità che nel tempo abbiamo rappresentato.
Abbiamo anche richiesto che questa fase di riorganizzazione possa vedere la partecipazione delle rappresentanze sindacali regionali proprio per il contributo che si può dare in quelle sedi sia in termini di conoscenza del territorio e sia per poter costruire un percorso condiviso in una fase così importante per i lavoratori dell’Agenzia
Abbiamo infine rappresentato al Direttore dell’Agenzia che il nuovo contratto, oltre alla novità della quarta area, ci affida anche la necessità di ricontrattare l’ambito dei profili professionali oltre che di concordare un percorso nuovo di possibilità di carriera anche tra aree (in particolare dalla seconda alla terza area con i nuovi criteri previsti dalle norme appena modificate) che dovrà inevitabilmente essere contemperato con le previsioni di fabbisogno di personale per il prossimo triennio.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Agenzia Dogane e Monopoli
Florindo Iervolino

Alla C.A.

Agenzia delle Entrate

Capo Divisione Risorse

Antonio Dorrello

div.risorse@agenziaentrate.it

Agenzia delle Entrate

Direttore Centrale Risorse Umane Laura Caggegi

dc.risorseumane@agenziaentrate.it

e, p.c.

Agenzia delle Entrate

Direzione centrale del Personale

Ufficio Relazioni Sindacali

dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it

 

Oggetto: Sistema Integrato Territorio – Problematiche. Richiesta incontro.

Si è completata da poche settimane la migrazione di tutti gli Uffici Provinciali- Territorio al sistema operativo Sistema Integrato Territorio – SIT.

Se fin dagli esordi (fine marzo dello scorso anno) il SIT aveva palesato un forte rallentamento dei tempi di lavorazione delle singole procedure dal 29 aprile stiamo assistendo ad una vera e propria paralisi dell’operatività su tutto il territorio nazionale.

L’esistenza di questa criticità è sicuramente nota ai Vostri Uffici.

Le Lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di essere messi in grado di operare al meglio, così come i cittadini hanno diritto di ricevere un servizio efficiente.

Riteniamo imprescindibile che l’Agenzia si assuma la responsabilità del blocco e dei rallentamenti dell’applicativo con i contribuenti.

Sottolineiamo, come più volte rappresentato, la preoccupazione della FP CGIL in merito alle complessive condizioni di lavoro in Agenzia e la necessità, quindi, di avviare un percorso con il MEF al fine di ottenere maggiori risorse che possano garantire il miglioramento del rapporto con il contribuente attraverso servizi efficienti e valorizzando quindi, al meglio, le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori.

Oltre a questo, è necessaria la revisione degli obiettivi assegnati ai singoli uffici affinché non siano i lavoratori a “pagare” le inefficienze dell’Amministrazione.

Anche nel caso del SIT, infatti, come nelle altre nuove modalità di erogazione dei servizi, i colleghi sono chiamati a rispondere ad un importante incremento del carico di lavoro delle diverse articolazioni dell’Ente e a “giustificare” -senza che l’Agenzia se ne assuma la responsabilità- eventuali disservizi all’utenza in un contesto che, dalle informazioni raccolte, il c.d. “barometro della qualità” e gli obiettivi numerici/quantitativi degli Uffici registrano criticità.

Stante quanto rappresentato sollecitiamo, pertanto, apposita convocazione sindacale.

FP CGIL Nazionale

Daniele Gamberini

Pubblichiamo la nota di convocazione del Tavolo tecnico perla Formazione a seguito del rinvio di quella prevista per il giorno 08 maggio 2022. la discussione all’ordine del giorno oltre quelli previsti dalla precedente convocazione saranno anche 1)il programma formativo per il corso Ispettori Antincendi, 2) le attività per il personale di specialità e 3) lavori SFA

Pubblichiamo la graduatoria finale del concorso interno, per titoli ed esami, per la copertura di n. 313 per l’accesso alla qualifica di ispettore antincendi del C.N.VV.F.

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, in merito l’annoso problema dell’azzeramento della banca ore

Gentili colleghi,

vi inviamo la nota del 4 maggio 2022 del Direttore Generale del Personale, avente ad oggetto “Atti di organizzazione – Informazione sindacale preventiva”, emessa a seguito di segnalazioni  poste in essere da tutte le OO.SS., in quanto in più sedi decentrate,  era invalsa l’abitudine di procedere all’adozione di atti senza che su di essi fosse stata attivata la necessaria informazione preventiva alle RSU e alle OO.SS. aventi titolo.

Riteniamo questo risultato estremamente importante al fine di esercitare, in tutti i luoghi di lavoro, corrette relazioni sindacali.

  

             la Coordinatrice nazionale MIMS                                            p. la Fp Cgil Nazionale

                     Carmen Sabbatella                                                               Paolo Camardella

 

COMUNICATO SULLA CERTIFICAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI CCNL 2019-2021 “PA, DA CORTE CONTI OK AL CCNL FUNZIONI CENTRALI TRIENNIO 2019-2021

UFFICIO STAMPA – COMUNICATO STAMPA N. 33 DEL 04/05/2022 Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, nell’adunanza del 4 maggio 2022, hanno certificato positivamente l’ipotesi relativa al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del Comparto Funzioni Centrali – Triennio 2019/2021, con le osservazioni e le raccomandazioni contenute nel rapporto allegato alla deliberazione, in corso di stesura.
Corte dei conti Ufficio Stampa”

Care colleghe e cari colleghi,
ieri sera vi abbiamo inviato il comunicato stampa, di cui sopra, sull’avvenuta certificazione da parte della Corte dei conti, per il CCNL 2019-2021.
Ad integrazione, vi comunichiamo che LUNEDI’ 9 MAGGIO, le Organizzazioni Sindacali Nazionali sono convocate per la sottoscrizione definitiva del CCNL.

Successivamente il CCNL sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e immediatamente diventerà efficace ed entrerà in vigore.

Dalle notizie che ci sono giunte, per gli arretrati contrattuali sarà emesso un pagamento speciale entro il mese di maggio 2022.

Vi terremo aggiornati sugli eventuali sviluppi.

Roma, 5 maggio 2022

La Coordinatrice Nazionale FP CGIL della Corte dei conti
Susanna Di Folco

FERIE PREGRESSE E LAVORO AGILE

In questo periodo diversi lavoratori dell’Istituto dovranno fruire delle ferie pregresse per consumare l’arretrato non ancora pienamente smaltito. Considerato che si potrebbe trattare anche di un numero importante di giorni – anche per l’impossibilità di fruirne, visto il periodo pandemico che, speriamo, volga definitivamente al termine – ci chiediamo come questo si concili con la fruizione del lavoro agile. Noi temiamo non si concili, vista l’interpretazione “brunettiana” data dall’Istituto con il Messaggio Hermes 1409.

Avevamo già evidenziato come l’interpretazione restrittiva data con quel Messaggio avrebbe potuto creare problemi e ci sembra proprio di essere stati facili profeti. Come si intende gestire quest’ulteriore problema non è dato saperlo, visto che, nel frattempo, continuiamo a registrare la sordità dell’Amministrazione rispetto sia alla richiesta di affrontare il tema della “prevalenza” della presenza in servizio in sede, ma anche rispetto alla questione dei caregivers.

Roma, 5 maggio 2022

FP CGIL INPS
Antonella Trevisani

Chiariamolo subito: lo stato di agitazione è ancora in piedi. Come scritto nel precedente comunicato – non arrivato a tutto il personale a causa del perdurare dei soliti problemi informatici da parte di INL… – all’esito dell’incontro con il Ministro, abbiamo unitariamente deciso di non attivare le ulteriori forme di protesta che erano in programma per questa settimana, in attesa di verificare se e come questa battaglia, che imperversa ormai da due mesi e mezzo, darà frutti concreti. Ribadiamo, dunque, che entro venerdì 6 maggio constateremo se ci saranno gli sviluppi promessi dal Ministro del Lavoro.

Nel frattempo, vogliamo essere chiari, noi non abbiamo abbandonato la lotta: se le soluzioni che saranno prospettate, soprattutto nei tempi promessi, non saranno in grado di garantire le giuste aspettative del personale, metteremo in atto tutte le forme di protesta già calendarizzate, a cominciare dai presidii di fronte al MEF e ad altri palazzi, dalle conferenze stampa sullo stato dell’INL e molto altro.

Sul piano delle questioni aperte con l’INL (Decreto Poletti, FRD 2021, schede obiettivi e valutazione performance, reperibilità) queste OO.SS. hanno già condiviso una piattaforma comune per proteggere e non penalizzare tutti i lavoratori che hanno aderito alla protesta nazionale e che continuano a resistere nella mobilitazione intrapresa a livello locale.

In tal senso, alleghiamo nuovamente il modello di lettera da sottoscrivere e inviare al vostro ufficio, per rispedire al mittente le schede obiettivi e ogni pretesa di incremento della produttività. I vertici, che hanno registrato il rallentamento delle attività e dei servizi, devono essere consapevoli che non abbasseremo la guardia fino a quando non avremo ottenuto qualcosa di concreto.

Ciò precisato, è necessario fare un ragionamento che sconfigga il senso di impotenza e rassegnazione vissuto quotidianamente dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’INL. Per questo, occorre ragionare sui fatti e, soprattutto, fare in modo che la frustrazione per non aver ancora raggiunto i risultati sperati non annienti la nostra capacità di incidere concretamente, facendoci dimenticare che la questione della mancata perequazione ha natura politica e che, proprio per questo motivo, deve trovare una soluzione politica.

La soluzione normativa sarebbe dovuta già arrivare? Certo, ma era purtroppo prevedibile che la lotta non sarebbe durata poche settimane, ma intanto dei passi in avanti si sono registrati: ricordiamo che quando la mobilitazione partì, le prime risposte erano tese a disconoscere l’esistenza stessa della questione. Nel corso dell’ultimo incontro al Ministero, invece, non solo abbiamo acquisito la piena disponibilità del MEF a inserire una norma in legge di bilancio che riconosca definitivamente la perequazione dell’indennità al personale di INL e ANPAL, ma anche l’apertura del Ministro del Lavoro a prevedere una “norma-ponte” che traghetti questo riconoscimento fino alla legge di bilancio, riconoscendo un anticipo sul trattamento economico (ad esempio per gli arretrati), che entrerà definitivamente a regime con la legge di bilancio. Tutto questo, non era nient’affatto scontato ed è il frutto della mobilitazione e delle lotte di questi mesi: è merito delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INL!

Proprio per questo, sconsigliamo le colleghe e i colleghi dalla tentazione pericolosa di presentare ricorsi giudiziari, dagli esiti incerti e imprevedibili, mentre la trattativa e la mobilitazione sindacale sono tuttora in corso. Liberi tutti di tutelarsi nel modo che si ritiene più corretto, tuttavia è opportuno informare del serio rischio “strategico” che si corre attivando procedure giudiziarie lunghe, costose e dai risvolti potenzialmente controproducenti. Ricordiamo, a titolo di esempio, che proprio per effetto di alcuni ricorsi giudiziari sulle progressioni economiche al Ministero, non si sono fatte più progressioni per circa dieci anni… Molti altri esempi si potrebbero fare, ma è utile capire i rischi cui si va incontro.

Insomma, comprendiamo e condividiamo il senso di frustrazione vissuto da chi intende aderire a tali iniziative, ma allo stesso tempo ribadiamo con onestà che il diritto alla perequazione non è stato ancora riconosciuto formalmente da alcun atto normativo e che, pertanto, in questa fase qualcuno potrebbe approfittare dell’insorgere dei contenziosi per lasciare tutto alla responsabilità dei giudici.

Il pericolo è, dunque, di mettere a repentaglio le nostre stesse ragioni ed il raggiungimento dell’obiettivo ultimo, da tutti condiviso in tempi ragionevoli.

In questo senso, cogliamo l’occasione per rinnovare il nostro invito a non seguire una strategia improduttiva, divisiva e che potrebbe recare più danno che giovamento alla battaglia che stiamo portando avanti sul terreno politico.

Tra pochi giorni vi aggiorneremo nuovamente per chiarire se vi siano stati sviluppi positivi delle questioni in campo.

Roma, 4 maggio 2022

FP CGIL           CISL FP              UILPA                FLP               CONFINTESA FP       CONFSAL- UNSA                              USBP.I.
M. ARIANO    M. CAVO     B. DI CUIA       A. PICCOLI         N.MORGIA                      V. DI BIASI              G.DELL’ERBA/V. SANTURELLI

Il 3 maggio si è tenuto un incontro per la riapertura di rinnovo del CCNL Federculture.

La delegazione trattante ha aperto l’incontro dichiarando subito di voler lavorare speditamente per arrivare in tempi brevi alla stipula del rinnovato contratto che trovi la soddisfazione di tutte le parti.
Il più di un occasione Federculture ha annunciato di voler accogliere la richiesta sindacale volta ad aumentare il grado di partecipazione delle OO SS ma, concretamente, non ha dato alcun chiaro segnale in tale direzione rinviando genericamente al tavolo di secondo livello molte delle richieste avanzate dalla rappresentanza dei lavoratori.
La parte datoriale, dichiarando di voler aggiornare il contratto con le normative vigenti, ha rappresentato l’esigenza di introdurre ulteriori forme di flessibilità lavorativa.
La revisione economica, seppur non esplicitata, sarà oggetto della proposta complessiva che verrà inviata nelle prossime ore.
L’introduzione di nuove formule di flessibilità troveranno la ferma opposizione di questa Organizzazione, in special modo se si chiedesse di aggirare i limiti contrattualmente previsti.
La Fp Cgil , nel ribadire che molte delle richieste rappresentate nella piattaforma unitaria non sono state neppure menzionate, ha avanzato grandi perplessità sulla pluralità di temi da rinviare alla contrattazione di secondo livello, che se non dichiaratamente enunciati, finirebbero per non trovare alcuna corrispondenza, ancora una volta, in molte realtà aziendali.
Alla richiesta della Fp Cgil di introdurre nuove professioni nel sistema di classificazione ed il necessario riallineamento di quelle esistenti alla luce di alcune verifiche effettuate nei posti di lavoro la Federazione datoriale non ha risposto in modo chiaro.
Così come all’istanza di rendere permanente l’EAR come riconoscimento di professionalità, le Aziende hanno risposto che è loro intenzione abrogare l’istituto.
Qualche segnale di apertura è stato dato al ripristino dell’art. 64 ter per la valorizzazione del personale.
A fronte della richiesta unitaria di introdurre forme di finanziamento contrattuali per la sanità integrativa, le Aziende hanno risposto di essere orientati verso il rinvio del tema in sede decentrata che non farebbe altro che mantenere le disuguaglianze tra lavoratrici e lavoratori pur appartenenti al medesimo sistemacontrattuale.
Alla richiesta di definire l’ammontare del riconoscimento economico del triennio scaduto non si è ottenuto riscontro, motivo per il quale la Fp Cgil ha rammentato che per circa diciotto mesi di vacanza nei rinnovi del 2011 e del 2016, le parti hanno condiviso la corresponsione dell’una tantum di circa 700 € sul livello C2 e un aumento tabellare del 4,5% per i restanti mesi di vigenza contrattuale
Nel proprio intervento, la Fp Cgil ha rinnovato l’esigenza di un protocollo nazionale che dia la cornice normativa al lavoro agile e ha ribadito la necessità di affrontare tutte le materie oggetto della piattaforma.
Aspettiamo di ricevere la documentazione e di riaggiornare il tavolo per informare le lavoratrici ed i lavoratori sul prosieguo dei lavori

Per il comparto Funzioni Locali
Valeria Giunta

 

MOBILITA’: TROPPE COSE NON VANNO AFFATTO BENE

Nella giornata di ieri si è tenuto nuovo incontro per discutere dei criteri sulla mobilità del personale, anche alla luce delle tabelle sulle assegnazioni temporanee e sui comandi, inviate su nostra richiesta.

Ancora una volta l’ambiguità dell’amministrazione non contente di affrontare un tema importante, come l’organico delle sedi, con trasparenza e onestà.

Abbiamo contestato la pubblicazione del bando di comando prima che la discussione in merito fosse terminata, scorrettezza nelle relazioni sindacali che rischia di avere pesanti ricadute sul personale. A nostro parere, infatti, il tema dei comandi, quello della mobilità e le assunzioni sono strettamente collegati se davvero si intende garantire l’efficienza dei servizi e contemporaneamente dare risposte ai lavoratori in servizio. La fuga in avanti dell’Amministrazione sul tema comandi non è affatto condivisibile e accettabile, e ci appare strumentale a logiche diverse dal benessere dei lavoratori e dalla tenuta della funzionalità delle sedi dell’istituto. Lo dimostrano gli stessi dati ricevuti in merito alla distribuzione dei comandi e delle assegnazioni temporanee, in cui appare chiaro uno squilibrio: a fronte di un maggior numero di assegnazioni in uscita, l’Amministrazione prevede addirittura comandi numericamente inferiori; nelle Regioni dove si concentrano gli ingressi per assegnazioni temporanee, l’Amministrazione prevede il maggior numero di comandi. Abbiamo chiesto quale sia la logica di tutto questo, ma nessuna risposta è pervenuta dell’Amministrazione. Di certo, i dati smentiscono la tesi secondo cui i comandi sarebbero dovuti servire a favorire le assegnazioni temporanee …

Nel corso dell’incontro, abbiamo anche ribadito la richiesta sui dati utilizzati per individuare i fabbisogni delle sedi, e chiesto una ricognizione tra il personale sull’orientamento al trasferimento per una gestione ottimale della mobilità.

Il nostro obiettivo resta quello di favorire il trasferimento di chi lo desidera, tenendo insieme anche le esigenze dei colleghi che nelle sedi rimangono e la tenuta complessiva dei servizi.

Qual è, invece, l’obiettivo dell’Amministrazione?

Roma, 3 maggio 2022

FP CGIL INPS
Antonella Trevisani

È notizia attesa e gradita la convocazione dell’incontro del 5 maggio con le OO.SS. del Mise da parte del Direttore Generale della DGVECS Dott. Fabio Vitale, recentemente incaricato.
Auspicavamo infatti un confronto con le rappresentanze sindacali del personale sull’insieme del progetto di riorganizzazione della DGVECS già intrapreso dalla nuova direzione a seguito -lo ricordiamo- del dm che ridefinisce gli Uffici delle DDGG interessate dalla ultima riorganizzazione del Mise.

Lo stesso Direttore aveva già introdotto le linee generali del ridisegno delle attività di vigilanza su società ed enti cooperativi, nonché l’intenzione di un tavolo di coinvolgimento attivo delle OO.SS.: presentando le attività e la dirigenza DGVECS ai nuovi colleghi funzionari assegnati alla Direzione e in distinti incontri con le sigle sindacali che avevano richiesto un primo diretto scambio di vedute sugli effetti del nuovo modello organizzativo sul personale.

Noi di FPCGIL Mise avevamo tenuto una assemblea di tutto il personale della DG proprio per discutere insieme, i colleghi già in servizio e tutti i nuovi assunti, le potenzialità, le novità intraviste, (processi produttivi intercomunicanti tra uffici, snellimenti di procedure, ingegnerizzazione di banche dati) ma anche i dubbi (eventuale coinvolgimento di soggetti professionali esterni nella vigilanza; rischio di depotenziare il ruolo del Mise e di tutti i suoi revisori nella attività di revisione ed ispettiva delle cooperative), quindi le criticità, i problemi irrisolti (carichi di lavoro e carenze di organico), e le aspettative attese (formazione e valorizzazione del personale), da rivolgere poi in un primo dialogo con il Direttore tenuto il 13 aprile.

Dei risultati positivi di questo primo dialogo ne avevamo quindi dato subito notizia al personale della DG in un comunicato del 15 aprile (a cui rimandiamo) in cui evidenziavamo principalmente il rafforzamento prioritario della vigilanza affidata ai dipendenti Mise, la ripresa della formazione rivolta ai neo assunti ed al personale in servizio. Aspetti che dovranno comunque trovare coerenti forme di definizione sia organizzativa che normativa.

Ulteriori aspetti più generali propri di un modello di intervento ampio ed “in progress” sul settore cooperativo, come l’importanza del territorio, della promozione e del rilancio dell’organizzazione cooperativa nel settore creditizio, energetico ed agricolo, sarebbero successivamente stati approfonditi e definiti, per le relative modalità organizzative, nel tavolo oggetto della attuale convocazione.
Data quindi l’ampiezza di contenuto degli argomenti prospettati nelle prime interlocuzioni col Direttore per un possibile rilancio di settore e di innovazione organizzativa, siamo certi che la competizione sindacale deve evitare, in questi tempi già così complessi, ogni confusione od allarmismo nel personale, come quelle riduttivamente pretestuose indirizzate proprio al nostro comunicato.
Ci spiace quindi che di tali toni si debba fare riferimento nella convocazione del tavolo di discussione comune. Che però resta pienamente apprezzata e, se davvero ognuno vuole, di orizzonte più ampio.

Come sigla FPCGIL eccoci disponibili ed aperti con tutti sul piano delle idee-forza di cui ogni tradizione sindacale, nella sua propria originalità di pensiero e percorso, è certamente portatrice.

Roberto Copioli 
Coordinatore Nazionale FPCGIL Mise

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