Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione riguardante le selezioni per formatori esperti USAR M

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF inviata al sottosegretario On. Prisco, in merito l’organizzazione dei corsi per i ruoli a capo squadra per le specialità con decorrenza 202o e quello a da generico decorrenza 2023 e le relative mobilità dei ruoli interessati

Pubblichiamo la nota del Coordinamento provinciale in merito la richiesta di chiarimenti nell’emanazione del decreto  di cessazione anticipata, con contestuale intimazione al rilascio, dell’alloggio di servizio a titolo oneroso, ubicato nel Distaccamenti VV.F. di Firenze Ovest

Si è svolto nella mattinata di oggi il terzo incontro di trattativa sul CCNL 2022/24.

In apertura, Aran ha illustrato il quadro delle risorse disponibili alla contrattazione per il rinnovo 2022/24.

Lo avevamo già riaffermato in apertura della trattativa lo scorso marzo, le risorse derivanti dalle ultime tre leggi di bilancio, e in particolare da quella per il 2024, sono pari al 5,78% e non coprono neppure un terzo dell’inflazione effettiva e certificata per il 2022 (8,7%), per il 2023 (5,7%) e prevista per il 2024 (2,7%).

Parliamo di 1,5 mld, dal 2024, di cui già 836 mln erogati sotto forma di IVC, cui andrebbero aggiunti i 140 mln per l’incremento dell’indennità di pronto soccorso, a partire dal 1° giugno 2023.

Un miliardo e mezzo, solo dal 2024, senza arretrati, sono risorse inferiori a quello che siamo riusciti, come sindacati, ad ottenere per il rinnovo del comparto sanità 2019/21.

Non ci sono, quindi, risorse ulteriori per l’incremento delle altre indennità, sia professionali che per le condizioni di lavoro. Non ci sono risorse per la crescita professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.

Abbiamo, quindi, riaffermato con determinazione come sia necessario trovare ulteriori risorse, come sia necessario farlo subito, per incrementare le retribuzioni delle lavoratrici e della sanità. Si può fare, anche con provvedimenti immediati, senza aspettare la prossima Legge di Bilancio, come già accaduto nel recente passato, per evitare che la spirale di bassi salari, carichi di lavoro insostenibili, carenza di organico, travolga il nostro Servizio Sanitario Nazionale già piegato dal de-finanziamento progressivo di questi anni.

Anche e soprattutto per queste ragioni, la nostra Federazione è impegnata a continuare la mobilitazione a sostegno di queste rivendicazioni, a partire dalla grande manifestazione del prossimo 25 maggio a Napoli a difesa della Carta costituzionale, contro l’autonomia differenziata e per una piena attuazione dell’articolo 32.

Roma, 7 maggio 2024

Il Segretario nazionale FP CGIL

Michele Vannini

“Rinnovo CCNL sanità pubblica: stanziato un terzo di quanto necessario per recuperare aumento del costo della vita. In piazza il 25 a Napoli. Alzare subito livello retribuzioni, dare risposte a rabbia montante”
Roma, 7 mag – “Nel giorno in cui l’Istat certifica che l’aumento del costo della vita del 2022, pari all’8,7% (indice armonizzato dei prezzi al consumo, Ipca), ha determinato l’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro paese, l’Aran, al tavolo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale della sanità pubblica, ha presentato il quadro delle risorse rese disponibili dal Governo Meloni, che per l’intero triennio 22/24 sono pari al 5,78%. Se si prende a riferimento il solo anno 2022 il paragone è impietoso: a fronte di un 8,7% di incremento del costo della vita, le risorse stanziate dal governo per ristorare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori del Servizio sanitario nazionale sono state pari allo 0,3% di aumento. Complessivamente il governo ha stanziato, quindi, un terzo di quanto sarebbe stato necessario per recuperare l’aumento del costo della vita del triennio”.
Lo scrive in una nota la Funzione Pubblica della Cgil.
“Per questo – si legge ancora – nella trattativa di oggi abbiamo ribadito come sia assolutamente indispensabile che Governo e Regioni si facciano carico della necessità di alzare il livello delle retribuzioni delle lavoratrici di lavoratori della sanità, passando dalle parole ai fatti dopo anni di annunci retorici e vuoti relativi alla volontà di premiare il sacrificio enorme che queste lavoratrici e questi lavoratori hanno sopportato e stanno sopportando. Servono ulteriori risorse: è già successo in passato, sia a seguito dell’accordo sottoscritto con l’allora governo Draghi sia durante la trattativa della dirigenza medica e sanitaria, che si siano trovate risorse aggiuntive: è necessario farlo subito, onde evitare che l’emorragia di lavoratrici e lavoratori da tempo in atto a causa di bassi salari, carichi di lavoro troppo elevati, carenze di organico, prosegua in barba alle continue, rituali e inutili dichiarazioni del ministro Schillaci”.
Per Fp Cgil, “è necessario farlo per dare una risposta alla rabbia montante negli ospedali, negli ambulatori, nelle case di comunità, nei pronto soccorso. Noi continueremo a fare la nostra parte. Anche per questo la mobilitazione che abbiamo promosso da mesi sui temi della salute, del fisco, dei salari e per contratti dignitosi proseguirà e si intensificherà nelle prossime settimane con ulteriori importanti appuntamenti, a partire dalla grande manifestazione del prossimo 25 maggio a Napoli a difesa della nostra Costituzione, che sancisce il diritto alla salute e il diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto. Cosa che, con sempre maggiore evidenza, oggi non avviene per chi lavora nel nostro Servizio sanitario nazionale”, conclude la nota.

“Di nuovo una nottata passata a spegnere un incendio e a sorvegliare i detenuti che lo avevano provocato. E’ successo di nuovo dopo appena una settimana e l’altro ieri notte, nel carcere di Frosinone, ancora una volta alcuni detenuti hanno incendiato le proprie celle e i Poliziotti presenti in servizio li hanno prima salvati e poi radunati nei cortili dei ‘passeggi’ per evitare che rimanessero intossicati. Le operazioni di spegnimenti sono terminate ieri mattina 6 maggio poco prima dell’alba”.

Lo comunica il coordinatore regionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria Ciro Di Domenico: “Grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria, nessuno è rimasto seriamente intossicato, né tra i Poliziotti né tra le persone detenute. Soltanto alcuni ristretti accompagnati nell’infermeria del carcere per leggeri problemi respiratori. In questi casi però, la tragedia è dietro l’angolo e i Poliziotti non ne possono più di lavorare sul filo del rasoio tra aggressioni, incendi e turni di lavoro che iniziano la mattina e finiscono all’alba del giorno dopo per i comportamenti assurdi di detenuti con evidenti problemi psichiatrici”.

Mirko Manna della Fp Cgil Nazionale: “Il carcere di Frosinone soffre di una grave carenza di organico di Polizia Penitenziaria che compromette inevitabilmente la sicurezza dell’Istituto. Ai colleghi del carcere di Frosinone intitolato a “Giuseppe Pagliei” vogliamo manifestare i nostri complimenti per aver saputo fronteggiare l’emergenza nonostante la fatica e lo stress di un lavoro unico tra i lavoratori della pubblica amministrazione”.

Frosinone, 7 maggio 2024

Si è svolta ieri la programmata riunione presso il Ministero della Giustizia per la definizione delle famiglie professionali. Per l’Amministrazione erano presenti il Capo Dipartimento, dott. Gaetano Campo, la DG del Personale, dott.ssa Maria Isabella Gandini, e il DG Bilancio, dott. Lucio Beretta.

Il capo Dipartimento ha iniziato la riunione informando le organizzazioni sindacali rispetto alla prossima approvazione di una norma che regolamenterà e limiterà l’udienza in videoconferenza.

La videoregistrazione potrà essere attivata solo nei processi dove cambia il Giudice assegnatario e il processo si trova in fase istruttoria. Idem per le udienze collegiali. Tale norma, pertanto, diminuirà notevolmente l’uso della video oggi lasciata alla discrezionalità del Giudice.

La norma sarà approvata a breve, in quanto inserita nel primo provvedimento governativo in votazione.

Abbiamo, ancora una volta, chiesto di programmare un piano più ampio di formazione, che coinvolga tutto il personale interessato a svolgere tale attività, nonché di dotare tutte le aule d’udienza degli strumenti idonei a svolgere al meglio tale attività.

Abbiamo fatto presente che la piattaforma usata per la registrazione necessita di un intervento tecnico per risolvere le criticità già segnalate da questa organizzazione e dagli uffici.

L’Amministrazione si è impegnata in tal senso; purtroppo alla riunione non era presente la dirigenza tecnica per darci ulteriori informazioni.

Alla riunione è stata poi illustrata la bozza sulle famiglie professionali.

La proposta illustrata alle OO.SS., a nostro parere, rappresenta una semplice trasposizione dell’attuale ordinamento professionale, con la variante del cambio di denominazione della vecchia posizione giuridica in famiglia professionale.

Inoltre, vengono aumentate, all’interno di ciascuna area, i profili o famiglie: nell’area Assistenti riscontriamo 8 famiglie mentre in quella dei Funzionari altre 7. Sono stati aumentate le figure professionali: ne abbiamo contate 23, destinate a crescere con quelle che dovranno essere inserite nell’area Elevate Professionalità.

Tale area è assente nella bozza inviata. La DG Gandini se ha riferito che, per questa, hanno individuato un organico di 60 unità, purtroppo non ha specificato le attività e le figure professionali né con quali risorse saranno finanziate e quando sarà pubblicato il concorso.

Il Capo Dipartimento ha fatto una dichiarazione che condividiamo: “L’Ufficio per il processo non è un’attività bensì un modello organizzativo”. Peccato che nella bozza non si menziona come sarà strutturato né quando.

Per la FP CGIL, il nuovo modello organizzativo cosiddetto “Ufficio per il processo” dovrà coinvolgere tutto il personale presente nei palazzi di Giustizia, deve rappresentare un’opportunità per tutto il personale, non solo quello a tempo determinato del PNRR.

Non deve e non può essere un progetto a tempo che svanisce nel 2026, data di scadenza dei progetti finanziati con risorse europee. Deve essere strutturato per consentire il miglioramento della performance e la standardizzazione della durata dei tempi del processo. I dati presentati alla Commissione Europea sull’abbattimento dell’arretrato ci confortano e mostrano la bontà e l’efficientamento raggiunti con il competente e valido supporto dai Funzionari addetti all’Ufficio per processo. Per queste ragioni da tempo chiediamo al Ministro la stabilizzazione di questo personale.

L’assenza di un progetto organizzativo nuovo, moderno, che possa traghettare questo Ministero verso un vero percorso di informatizzazione e innovazione dei modello lavorativo, costa al Paese qualche punto di Pil e lo posiziona in fondo alla classifica europea dei paesi virtuosi, oltre a essere spesso sanzionato per l’enorme durata dei processi.

La proposta non coglie l’opportunità data dal CCNL di dotarsi di un’organizzazione del lavoro più dinamica e flessibile, basata su figure professionali in grado di assolvere a più compiti e funzioni, come peraltro in questi anni è stato chiesto alle lavoratrici e lavoratori di questo Ministero.

La proposta non sembra avere l’ambizione di essere funzionale a un reale cambiamento e ammodernamento dell’organizzazione del lavoro, orientata al processo anziché all’adempimento. Le sole ipotesi di innovazione sembrerebbero affidarsi ai 4 profili “NEW” (Funzionario giuridico – Funzionario UE – Funzionario della comunicazione – Funzionario della formazione).

Una nota positiva la riscontriamo per la figura dell’ufficiale giudiziario. Dopo 8 lunghi anni, finalmente si è conclusa la procedura di cui all’accordo del 26 aprile 2017: transitando in area Funzionari Unep, oggi la figura dell’ufficiale è considerata ad esaurimento. Chiediamo che si realizzi lo stesso percorso, sicuramente in tempi più brevi, con il passaggio per tutte le figure coinvolte dalla procedura: informatici, contabili, bibliotecari e i 2 esperti linguistici.

L’Amministrazione afferma che le risorse necessarie per completare la procedura ci sono e pertanto il mancato passaggio non è giustificabile.

Riteniamo, inoltre, assolutamente sbagliato mantenere la figura del cancelliere, ancorché “esperto”, nell’area degli Assistenti perché non é coerente con l’impianto del nuovo ordina- mento né con l’obiettivo che l’Amministrazione della giustizia dovrebbe darsi di risolvere le incongruenze generate in passato. Tenuto conto dell’importante attività svolta nel supportare il magistrato e della centralità della figura nell’attuale organizzazione, è necessario collocare il cancelliere nell’area Funzionari. Tale collocazione corrisponde anche alla necessità di adeguare l’assetto organizzativo del Ministero della Giustizia in generale, e del DOG rispetto ad altri Dipartimenti del dicastero e delle amministrazioni del comparto, che hanno allocato la maggior parte del personale in area Funzionari.

É necessario invertire il trend negativo di questo Ministero e iniziare il transito di gran parte del personale in area Funzionari, l’obiettivo è il 70%.

Fondamentale diventa la definizione dell’area e della famiglia delle Elevate Professionalità, cui possono essere conferite molte attività ora destinate (nella proposta dell’Amministra- zione) nell’area Funzionari.

In tale quadro, nel ridisegno della struttura organizzativa del DOG, appare del tutto evidente che una serie di funzioni di coordinamento ad alta intensità gestionale/organizzativa, rinvenibili già nella definizione di competenze di profili professionali preesistenti, così come una serie di competenze di studio, elaborazione, consulenza con elevato contenuto di professionalità, rinvenibili nella definizione di competenze di profili professionali di nuova istituzione (cfr. d.l. 80), possono trovare naturale allocazione nell’area delle Elevate Professionalità.

Infine, la proposta dell’Amministrazione va integrata con la parte relativa alle prospettive di carriera cui ciascun profilo di ruolo può accedere. Sia in termini di sviluppo, con l’accesso al sistema delle indennità (per specifiche responsabilità, nell’ambito dell’area Assistenti; di posizione organizzativa e di professionalità, nell’ambito dell’area Funzionari), in ragione di

specifici compiti e responsabilità nell’assetto organizzativo ma senza mutare inquadra- mento. Sia in termini di possibili passaggi all’area superiore, a regime e oltre la norma di prima applicazione di cui all’art. 18 del CCNL.

Non dovrà sfuggire, infatti, che il nuovo ordinamento che il CCNL ci consegna introduce, con la riduzione a un unico inquadramento giuridico dei vecchi profili spalmati sulle vec- chie fasce economiche interne alle aree, un sistema improntato alla “contendibilità” delle posizioni in cui possono esercitarsi maggiori responsabilità e conoscenze professionali.

Riteniamo, pertanto, che l’Amministrazione non possa più evitare di fornire dati puntuali e certificabili sul personale attualmente in servizio, distinto per inquadramento giuridico e di profilo, per anzianità di servizio e età anagrafica, e sulle risorse economiche disponibili, sia relativamente alle risorse dello 0,55% del monte salari 2018 sia relativamente ad accordi e piani assunzionali non ancora esauriti.

Il tempo è ormai stretto ma non per questo rinunceremo a dare anche alle lavoratrici e ai lavoratori della giustizia la possibilità di accedere al nuovo ordinamento professionale del comparto in maniera completa e efficace. Per questo, se entro i prossimi giorni non ci saranno le necessarie e puntuali risposte, ci vedremo costretti ad indire lo stato di agitazione di tutto il personale del DOG e di tutto il Ministero, non escludendo alcuna forma di mobilitazione nelle nostre disponibilità, con l’obiettivo di evitare che al 31 dicembre 2024 l’intera norma di prima applicazione non sia stata concretamente e pienamente realizzata.

Fp CGIL

Felicia Russo

Al Direttore del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. S. D’Ecclesiis

OGGETTO: Richiesta urgente calendarizzazione incontri.

Queste OO.SS. riscontrano il rischio concreto di una eccessiva dilatazione delle tempistiche relative alla trattazione di argomenti più volte sollecitati durante gli incontri sindacali.

Ritengono per questo oramai improcrastinabile che venga avviata una fase di trattative stringenti sulle seguenti materie di assoluta importanza per il personale.

Ciò posto le scriventi attendono un sollecito riscontro su:

  • Nuovo CCNI con particolare riferimento alla revisione del Sistema Indennitario

  • Mobilità Nazionale volontaria

  • Passaggi economici anno 2024

  • Apicalizzazione della dotazione organica

Premesso quanto sopra le scriventi richiedono pertanto la calendarizzazione sin da subito degli incontri per affrontare i singoli argomenti.

Si ricorda inoltre che rispetto all’ultimo incontro risulta ancora in sospeso la questione del riconoscimento dell’indennità di Metropolitana per il 2022 su cui si è in attesa di condividere un percorso risolutivo.

Certi della Sua sensibilità al riguardo, si resta in attesa di riscontro e si porgono cordiali saluti.

FPCGIL   CISLFP    UILPA

Iervolino   De Caro  Procopio

COMMISSIONE NAZIONALE PER IL DIRITTO D’ASILO E COMMISSIONI TERRITORIALI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Le ragioni della protesta continuano

Ancora una volta; dopo lo sciopero dello scorso 17 novembre 2023, i lavoratori della protezione internazionale scioperano e scendono in piazza il 24 maggio 2024, per rivendicare il rispetto della loro professionalità e nell’interesse di procedimenti amministrativi di grande responsabilità e delicatezza.

Purtroppo le modifiche apportate dal Decreto Cutro, le ultime direttive del Ministro Piantedosi, e le iniziative a carattere normativo ed amministrativo di allargamento dell’organico con personale non qualificato mortificano l’attività dei funzionari e mettono a rischio la qualità del processo decisionale e la tutela dei richiedenti asilo.

PER QUESTA INACCETTABILE SITUAZIONE SCENDIAMO IN PIAZZA E DICIAMO NO

  • alla dequalificazione dell’attività svolta dalle commissioni territoriali e del ruolo dei funzionari amministrativi assunti per l’esercizio di funzioni di carattere specialistico;

  • alle insostenibili richieste di aumento dei carichi di lavoro e di accelerazione dei tempi di esame delle domande di asilo, a danno dei lavoratori e dei richiedenti asilo stessi;

  • alla sovrapposizione di competenze nella procedura di riconoscimento della protezione internazionale con l’immissione nelle Commissioni di personale non specializzato, né adeguatamente formato;

  • alla svalorizzazione delle capacità e professionalità acquisite e messe in atto al servizio della collettività e della tutela di diritti fondamentali;

Contro il palese disinvestimento della qualità di questo delicatissimo settore, la Funzione Pubblica CGIL e i lavoratori delle Commissioni territoriali per la protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo proclamano una giornata di sciopero nazionale del personale delle Commissioni e Sezioni Territoriali e della Commissione Nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale.

Invitano la stampa e mezzi di informazioni, le associazioni che operano per il riconoscimento dei diritti dei migranti, le associazioni di categoria e professionali interessate, le forze politiche e i parlamentari per spiegare le loro preoccupazioni e trovare soluzioni alle loro rivendicazioni

al presidio in Piazza SS. Apostoli dalle ore 11 alle 13 di venerdì 24 maggio 2024 per continuare a rivendicare:

  • la ferma opposizione all’aumento dei carichi di lavoro e di accelerazione dei tempi di esame delle domande di asilo, che sta creando situazioni di forte stress lavorativo tra i funzionari e che ne dequalifica la professionalità;

  • la contrarietà alle pratiche di esternalizzazione della procedura di riconoscimento della protezione internazionale che il governo porta avanti mettendo in discussione l’esistenza stessa del diritto di asilo sancito dall’art. 10 della Costituzione;

  • L’inquadramento nella quarta area destinata alle Elevate professionalità, ai sensi degli art, 3 e 4 del Contratto Collettivo Nazionale (triennio 2022-2024) previste dal Contratto Collettivo Nazionale e dall’integrativo per tutti i funzionari di area terza in possesso dei requisiti richiesti, e contestualmente la presenza di maggiore personale amministrativo di supporto;

  • La possibilità di utilizzare lo strumento del lavoro agile, oggi ripristinato ed ancora troppo spesso negato o sottoposto a condizioni irricevibili;

  • Il miglioramento dell’attività di interpretariato messa a rischio dai tagli preannunciati dal Governo sui servizi di interpretariato e sui gettoni di presenza che, rischiano di penalizzare maggiormente l’attività delle Commissioni;

  • Un adeguato supporto psicologico per i funzionari istruttori, così come previsto in analoghi contesti nell’Unione Europea.

La Coordinatrice Min.Interno FP CGIL         Il Coordinatore Protezione Internazionale            FP CGIL Nazionale

                 Adelaide Benvenuto                                     Antonio Indolfi                               Comparto Funzioni Centrali

                                                                                                                                                   Vincenzo Malatesta

    

“Dalle associazioni datoriali e dalle Istituzioni nessun riscontro. Al via la mobilitazione del personale”

Roma, 6 mag – “Non sono arrivate risposte dalle associazioni datoriali. Abbiamo dunque deciso di dichiarare lo stato di agitazione di lavoratrici e lavoratori a cui si applica il Contratto della Sanità Privata Aiop e Aris”.

Lo dichiarano, in una nota stampa, le segreterie di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl.

“In questi mesi abbiamo sollecitato le associazioni datoriali a riconoscere il sacrosanto diritto ad un rinnovo contrattuale che fornisca risposte normative ed economiche che valorizzino lavoratrici e lavoratori del comparto. Parliamo di centinaia di migliaia di addetti – specificano i sindacati – che hanno visto riconosciuto un rinnovo contrattuale solo nell’ottobre del 2020 dopo 14 anni di blocco della contrattazione e dopo numerosi scioperi e mobilitazioni del sindacato confederale. In una fase storica di alta inflazione che erode il potere d’acquisto dei salari, con l’apertura delle negoziazioni nel comparto pubblico, riteniamo non più rimandabile la contestuale apertura del tavolo di rinnovo del contratto della Sanità privata. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che svolgono un servizio pubblico, erogando le medesime prestazioni sanitarie, socio-sanitarie, socio-assistenziali e sociali dei loro colleghi del settore pubblico ma in regime di accreditamento o convenzionamento”.

“Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro dai destinatari, compresi quelli istituzionali. Per questi motivi – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – proclamiamo lo stato di agitazione a livello nazionale, e chiediamo l’attivazione delle procedure di conciliazione previste dalla legge riservandoci di adottare, in caso di esito negativo, tutti gli strumenti necessari allo sblocco della vertenza”.

Pubblichiamo la circolare e i moduli emanati dal UAS riguardo al partecipazione al 18° Campionato Italiano VV.F. di Tiro a Volo  “Fossa Olimpica” e l’ 8° Campionato Italiano VV.F. di Tiro a Volo -“Skeet Roma” che si terrà a Roma dal 25 al 27 giugno 2024.

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: SOLLECITO BANDO PROGRESSIONI VERTICALI IN DEROGA E BUONI PASTO

Nel corso dell’ultima riunione tra Amministrazione e organizzazioni sindacali, tenutasi in data 24.04.2024, è stato comunicato alle rappresentanze l’impegno dell’INPS a pubblicare, entro la fine di aprile, il nuovo bando per le progressioni verticali in deroga.

La deadline è stata superata, ma non risulta ancora presente alcuna comunicazione in tal senso da parte dell’Istituto. Si sollecita, pertanto, in relazione a quanto anticipato al tavolo, la pubblicazione del bando in armonia con il disposto dell’art. 18 c. 6 del CCNL 2019-2021, per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori INPS l’inquadramento nella nuova famiglia professionale.

Al tempo stesso si rappresenta nuovamente la segnalazione, trasmessa dalla scrivente organizzazione lo scorso 22 febbraio e poi di nuovo al 20 marzo, relativa alle trattenute sui buoni pasto operate nei confronti dei dipendenti che hanno fruito della mobilità. Nonostante le rassicurazioni offerte, le cifre trattenute dall’Istituto non risultano ad oggi rimborsate, recando un grave pregiudizio alle colleghe e ai colleghi interessati e determinando una situazione di assoluta urgenza che richiede un tempestivo intervento dell’Amministrazione.

Si rimane, pertanto, in attesa di riscontro.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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