“Ieri sera verso le 19 nel carcere di Frosinone “Giuseppe Pagliei”, un denso fumo ha invaso completamente la seconda Sezione detentiva dopo l’incendio provocato da un detenuto con probabili problemi psichici. Tutte le persone ristrette sono state accompagnate dai Poliziotti penitenziari in servizio fuori dalla sezione per impedirne l’intossicazione. Sono stati richiamati in servizio anche altri agenti di Polizia Penitenziaria per gestire la situazione che poteva degenerare da un momento all’altro. Il detenuto che ha innescato l’incendio è stato salvato tirandolo fuori fuori dalla cella in fiamme dai Poliziotti ed è stato poi accompagnato in ospedale. Nella confusione che si è venuta a creare, un Poliziotto è stato aggredito e ne avrà per cinque giorni di prognosi, mentre altri quattro poliziotti sono rimasti intossicati durante le operazioni di spostamento dei detenuti”.

Lo comunica il coordinatore regionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria Ciro Di Domenico: “Sul posto sono intervenute alcune ambulanze perché altri detenuti hanno inscenato una protesta procurandosi dei tagli alle braccia. Anche i Carabinieri sono intervenuti per coadiuvare i controlli sul perimetro esterno del penitenziario”.

Mirko Manna della Fp Cgil Nazionale: “Il carcere di Frosinone ha in servizio l’85% del personale previsto e, come in tutti gli Istituti d’Italia, in serata ci sono solo poche unità effettivamente operative come è successo ieri e a cui vogliamo manifestare i nostri complimenti per aver saputo fronteggiare la difficile situazione. Al Poliziotto ferito e agli altri intossicati vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione”.

Frosinone 30 aprile 2024

Pubblichiamo e condividiamo il comunicato della Fp Cgil territoriale con il quale  esprime vicinanza alla famiglia e ai colleghi  per la prematura scomparsa del Capo Squadr

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil PA VVF e Conapo  in merito la richiesta di un incontro con l’Amministrazione

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF in merito al giusto riconoscimento economico per l’attività svolta durante l’evento G7

Alla Direzione Centrale Risorse Umane,

amministrazione e bilancio

OGGETTO: ARRETRATI PEREQUAZIONE INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE-RISCONTRO

Si fa seguito ai comunicati precedenti con i quali le scriventi OO.SS. chiedevano spiegazioni in ordine al mancato pagamento nel mese di aprile degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione per il personale dell’INL e della nota di riscontro della Direzione Centrale Risorse umane amministrazione e bilancio ricevuta il 27 aprile u.s..

Al riguardo, nel prendere atto di quanto comunicato con la citata nota, diffusa a tutti gli uffici territoriali e centrali riguardo ad un presunto “problema tecnico” del MEF la cui natura non è stata specificata alle scriventi OO.SS. e che ha comunque determinato uno slittamento rispetto a quanto previsto, ci auguriamo che con il pagamento entro il 15 maggio degli arretrati si metta la parola fine a questa incresciosa vicenda.

FP CGIL

CISL FP

UILPA

FLP

CONFINTESA FP

CONFSAL-UNSA

USB P.I.

M.ARIANO

M. CAVO

I. CASALI

A. PICCOLI

N. MORGIA

V. DI BIASI

G. DELL’ERBA /

V. SANTURELLI

“Da Aiop e Aris nessun riscontro. Pronti alla mobilitazione del personale”

Roma, 29 apr – “Abbiamo deciso di dichiarare lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori a cui si applicano i Contratti Aiop Rsa e Aris Rsa”.
Così in una nota Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl.
“Non abbiamo ricevuto alcun riscontro alle nostre reiterate richieste di avviare il tavolo di confronto con le due associazioni datoriali per stipulare il contratto unico di settore, come concordato da entrambe le parti dopo la sottoscrizione dei relativi accordi ponte. Abbiamo dunque richiesto al Ministero del Lavoro e alla Commissione di Garanzia di avviare le procedure per il tentativo obbligatorio di conciliazione”, proseguono.
“Avevamo sollecitato AIOP e ARIS a riprendere le trattative che il 26 marzo si erano interrotte perché le associazioni datoriali dichiararono di non aver intenzione di entrare nel merito del negoziato fino a quando non avessero ricevuto rassicurazioni dalle istituzioni competenti, Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni, sulla copertura dei costi contrattuali. La situazione – scrivono ancora – è dunque diventata insostenibile: gli ultimi CCNL Aris e Aiop Rsa sono stati stipulati oltre 12 anni fa e non sono in grado di garantire i diritti e le tutele sotto il profilo giuridico ed economico di lavoratrici e lavoratori, i cui salari sono gravemente erosi dall’inflazione. In caso di esito negativo del tentativo obbligatorio di conciliazione, in tutte le regioni saranno definite le iniziative da svolgersi. Siamo quindi pronti a mettere in campo ulteriori iniziative di mobilitazione fino allo sciopero di tutto il settore per rispondere alle legittime richieste di chi, ogni giorno, offre assistenza alle persone più fragili della società garantendo un servizio pubblico a tutti gli effetti”.

Pubblichiamo l’avviso concernente gli esiti della valutazione dei titoli del concorso interno, per la copertura a n. 88 posti per la qualifica a Capo squadra specialista con decorrenza 1.1.2020 emanato dalla Direzione centrale per l’Amministrazione Generale

Si è svolto mercoledì pomeriggio l’incontro tra organizzazioni sindacali e Amministrazione avente all’ordine del giorno le novità normative sul personale ispettivo (frutto del d.l. n.19 del 2 marzo 2024) e la contrattazione integrativa.

PERSONALE ISPETTIVO

In apertura dei lavori l’Amministrazione ha fatto il punto sullo stato dell’arte della vigilanza all’indomani della fine del ruolo a esaurimento. In tal senso l’Istituto conta di:

  1. attivare il reinquadramento d’urgenza, per cui chi ha già svolto funzioni ispettive potrà chiedere di essere nuovamente inquadrato nei profili di vigilanza, nei limiti della disponibilità organica. L’atto, in tal senso, sarebbe già pronto e potrebbe essere esitato entro venerdì;

  2. rivedere il piano dei fabbisogni. Da questo punto di vista sono in corso interlocuzioni col MEF per comprendere il metodo di calcolo da usare per stimare quanti ingressi INPS potrà autorizzare. Al termine di questa fase, l’Amministrazione intende proporre all’attenzione del CdA una nuova versione del Piano.

Come FP CGIL abbiamo ribadito quanto già espresso nel corso dei confronti precedenti e, più di recente, nella proposta trasmessa ai vertici dell’Istituto. Abbiamo così chiesto l’attivazione di un confronto continuo, con l’istituzione di un tavolo tecnico convocato periodicamente. A nostro avviso va prioritariamente attuata:

  • la definizione della famiglia professionale degli ispettori;

  • una ricognizione capillare delle carenze d’organico della nuova famiglia, sede per sede, per stimare con esattezza le necessità di ogni territorio anche a fronte dei pensionamenti previsti, ciò al fine di garantire un’efficiente allocazione delle risorse;

  • l’indizione di un bando per consentire il cambio profilo, aperto a tutto il personale, di là dalla priorità riconosciuta a quanti entrarono come ispettivi e magari si trovarono a optare per il profilo amministrativo;

  • la redazione di un piano di formazione specifico, ivi considerato il tempo necessario per rendere autonome le nuove risorse, indipendentemente se esse saranno reclutate con mobilità o con assunzioni.

Restano sullo sfondo gli altri elementi che avevamo già attenzionato e su cui dovremo necessariamente tornare: la costituzione di un meccanismo di feedback tra ispettivi e Avvocature per monitorare la tenuta in giudizio dei verbali e l’adozione di progetti territoriali con meccanismi di accesso che garantiscano una rotazione ampia e trasparente agli interessati.

La nascita di una Direzione Vigilanza riteniamo possa essere la giusta cabina di regia, a patto che si riempia di contenuti e non resti una struttura priva di consistenza.

L’Amministrazione ha aperto alle nostre proposte e ha promesso un confronto periodico.

QUARTA AREA, BUONI PASTO, PROGRESSIONI IN DEROGA

Onde evitare ulteriori modifiche al piano dei fabbisogni, destinate a rallentare gli adempimenti futuri, essendo la FP CGIL impegnata in prima linea per il popolamento dell’Area delle Elevate professionalità, abbiamo chiesto che in occasione della revisione da attuare per definire gli ingressi in Vigilanza si tenga in considerazione anche questa esigenza, più volte manifestata al tavolo e comune a tutto il personale amministrativo. Del resto il mandato del CCNL era chiaro: occorre rimuovere i tetti ai percorsi di crescita, creando nuovi spazi per le professionalità. Su questo ci aspettiamo maggiore intraprendenza da INPS.

L’Amministrazione ha confermato che entro fine mese sarà pubblicato il nuovo bando per le progressioni verticali in deroga.

A margine della riunione abbiamo chiesto nuovamente di sanare con urgenza la situazione delle trattenute sui buoni pasto operate ai danni di chi ha effettuato la mobilità. L’impegno al tavolo era di risolvere a livello centrale le situazioni pendenti entro il mese di febbraio: siamo arrivati ormai a maggio e tutto tace. Su questo abbiamo sollecitato una risposta scritta dell’Amministrazione o, in alternativa, la convocazione di un tavolo specifico per affrontare il tema.

CCNI

Resta aperta la partita della contrattazione integrativa. Se sulle modifiche al quadro indennitario abbiamo espresso le nostre riserve, specie alla vigilia di una riorganizzazione che potrebbe cambiare lo scenario complessivo, è chiaro che una qualunque proposta di modifica da parte dell’Amministrazione deve portare a una revisione complessiva che valorizzi le tante professionalità presenti in INPS: dagli URP ai tecnici, dai funzionari addetti al contenzioso invalidità civile ai comunicatori, dal personale sanitario agli informatici, dai responsabili di agenzie ai collaboratori di gestione solo per dirne alcuni. Va eliminato, invece, il riferimento all’indennità prevista per le figure che operano per la sicurezza: come noto i responsabili RSPP non gravano sul fondo ma sono a carico del datore.

Sul tema progressioni, che continuiamo a ritenere prioritario, l’impegno che congiuntamente le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione avevano convenuto nell’integrativo 2023 era quello di garantire nel triennio di riferimento (2023-2025) un passaggio a tutti coloro che avevano prestato servizio durante il Covid, proprio quale riconoscimento dello straordinario sforzo professionale profuso. Su questo abbiamo insistito, consci che pacta sunt servanda: o si trova una via per procedere nella direzione promessa, o se qualcuno pensa di ridiscutere i criteri la valutazione va fatta complessivamente, volgendo l’attenzione a quanti sono rimasti esclusi nel 2023. Lavoratrici e lavoratori che nelle diverse famiglie professionali scontano una minore anzianità di servizio e non hanno potuto far pesare la forza dei titoli che pure, da tempo, possiedono.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

A seguito dello stato di agitazione indetto unitariamente dalle Strutture Regionali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uil Pa VVF,Confsal VVF, Usb VVF e Conapo in merito l’organizzazione del G7 che si terrà dal 13 al 15 giugno nella regione, pubblichiamo la nota di aggiornamento.

“Verso le 13:40 di oggi, un detenuto siciliano ha tentato la fuga dal carcere di Salerno intitolato ad “Antonio Caputo” scavalcando prima il muro dei ‘passeggi’ della sesta Sezione e poi continuando il suo tentativo di evasione lanciandosi dal tetto della palestra da dove avrebbe potuto tentare di raggiungere l’uscita dal penitenziario”.

Lo rendono noto Orlando Scocca e Daniele Giacomaniello, rispettivamente Coordinatore per la Campania e Dirigente nazionale per la disciplina della Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “Il tentativo è stato subito notato dalla Agente in servizio di sentinella che ha subito lanciato l’allarme. I suoi spostamenti sono stati seguiti dagli altri Poliziotti intervenuti che sono riusciti a convincerlo a scendere dopo che il suo tentativo era evidentemente fallito”.

“Questi episodi – aggiungono i sindacalisti – non ci meravigliano più ormai perché quando si lavora in un istituto dove i detenuti sono al 146% rispetto a quelli previsti,, episodi come questi sono solo la conferma di quanto denunciamo da tempo: l’età anagrafica delle persone detenute scende e quella del personale di Polizia Penitenziaria aumenta. Senza assunzioni di Agenti, la sicurezza degli Istituti penitenziari sarà sempre più a rischio.

Mirko Manna Coordinatore nazionale Fp Cgil: “Manca da anni una visione organica delle carceri, ma da questo Governo arrivano solo soluzioni tampone, utilizzabili più per gli spot elettorali che non miglioreranno la condizione delle carceri nei prossimi mesi che si preannunciano estremamente difficili se non si assumeranno almeno quattromila Poliziotti nei prossimi due anni”.

Salerno, 28 aprile 2024

“Dal carcere di Santa Maria Capa Vetere era stato accompagnato ieri pomeriggio dalla Polizia Penitenziaria presso l’ospedale cittadino per dei controlli, ma una volta giunto al pronto soccorso, prima ha chiesto di non essere né ammanettato né preso sotto braccio dalla scorta, poi ha tentato di fuggire. E’ intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri per aiutare i colleghi della Penitenziaria viste le violente rimostranze del detenuto che non voleva rientrare nel furgone che in seguito lo ha riaccompagnato in carcere senza visita. Per fortuna, nessun ferito”.

Lo comunica Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria: “Gli accompagnamenti presso le strutture sanitarie esterne mettono sempre in crisi la gestione ordinaria di un penitenziario. Basti pensare che per ogni detenuto accompagnato, anche per semplici controlli, deve essere impiegato un Poliziotto come autista, un caposcorta e almeno due agenti per detenuto”.

Mirko Manna, Nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “Impossibile garantire questi tipi di servizi di accompagnamenti in ospedale e al contempo gestire un carcere come quello di Santa Maria Capua Vetere con quasi mille detenuti presenti e un rapporto poliziotti presenti su detenuti ristretti tra i più bassi della Campania. L’attenzione della Fp Cgil per le carceri campane è massima e le recenti visite sui luoghi di lavoro che abbiamo effettuato recentemente, hanno confermato le nostre passate denunce che abbiamo rinnovato ai vertici dell’amministrazione regionale e nazionale”.

Santa Maria Capua Vetere, 28 aprile 2024

“Alcuni microtelefoni e decine di grammi di haschish erano occultati in una cella del carcere di Velletri. E’ il risultato di una perquisizione effettuata ieri pomeriggio nel carcere a sud di Roma dalla Polizia Penitenziaria”.

Lo comunica il Coordinatore regionale Ciro Di Domenico della FP CGIL Polizia Penitenziaria: “L’operazione è stata effettuata nel pomeriggio. Il penitenziario di Velletri è tra le sei carceri laziali con meno del 70% del personale in servizio rispetto a quello presente, con carenze soprattutto nel ruolo degli Ispettori (presente il 38%) e dei Sovrintendenti (presente il 31%) e con un sovraffollamento di oltre il 150% (620 detenuti presenti su una capienza di 400). Il 32% della popolazione detenuta è composta da stranieri”.

Mirko Manna della Fp Cgil Nazionale: “Sulle carceri del Lazio abbiamo lanciato l’allarme della carenza di personale presente e sull’irrisoria assegnazione dei nuovi Agenti previsti nei prossimi mesi. Evidentemente il DAP sta sottovalutando la situazione proprio nel Lazio dove potrebbe avere un più facile controllo, ma, come evidenzia la situazione di Velletri, la situazione sta sfuggendo di mano all’amministrazione centrale. L’introduzione di sostanze stupefacenti sono una grave minaccia per la sicurezza delle carceri e minano alle fondamenta i tentativi di recupero dei detenuti nella società. Dietro il traffico di stupefacenti e telefonini, ruotano giri di affari per milioni di euro con conseguente gestione di potere fondamentale per stabilire le gerarchie all’interno e al di fuori delle carceri. Andrebbe sicuramente potenziato il numero delle Unità cinofile del Corpo di Polizia Penitenziaria che hanno sempre dato prova di efficienza ed efficacia, così come servirebbe una maggiore dotazione di strumenti tecnologici. Ma prima di tutto, serve un piano di assunzioni adeguato per l’arruolamento di almeno ottima agenti nei prossimi tre anni”.

Velletri, 28 aprile 2024

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