Pubblichiamo la nota di convocazione del Dipartimento con all’ordine del giorno la proposta di modifica del decreto del Ministro dell’Interno 21 febbraio 2019 articolo 1 Livello B relativa all’attribuzione della nuova graduazione dell’incarico di funzione del Comando VVF di Roma
Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità
Alla Direzione Generale del Personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile
Dott. Alessandro Buccino Grimaldi
Alla Direzione Generale dell’Esecuzione Penale e di Comunità
Dott. Domenico Arena
prot.dgmc@giustiziacert.it
Con la presente la scrivente O.S. intende porre l’attenzione su una serie di questioni dirimenti per i lavoratori del DGMC.
Ci riferiamo innanzitutto alla necessità di riprendere quanto prima, il confronto sulla definizione delle famiglie professionali, passaggio essenziale per il rinnovo del contratto integrativo.
In considerazione della prossima convocazione sindacale al Ministero della Giustizia prevista per il 22 maggio p.v. , si evidenzia che l’ultimo incontro sulle famiglie professionali risale al 30.11.23 e che a tutt’oggi le OO.SS non hanno ricevuto alcun riscontro rispetto alle osservazioni che erano state rappresentate in sede di contrattazione.
A tale proposito si rammenta l’urgenza di chiudere l’accordo sui passaggi in deroga ( ex art. 18 c. 6 CCNL 2019-2021) la cui scadenza è prevista al 31.12.24. Riteniamo che non dare seguito a questa previsione contrattuale arrechi un grave danno ai lavoratori del Dgmc che da tempo attendono il riconoscimento professionale e la valorizzazione dell’esperienza lavorativa. Fondamentale è anche la definizione dell’Area delle Elevate Professionalità, individuando compiti e responsabilità, sia di tipo organizzativo/gestionale sia di tipo professionale/di studio, come indicato dal CCNL nella definizione degli incarichi, resi obbligatori per l’appartenenza all’Area.
La proposta dell’amministrazione dovrà anche prevedere la parte relativa alle prospettive di carriera cui ciascun profilo di ruolo può accedere, individuando delle indennità, per specifiche responsabilità, nell’ambito dell’Area Assistenti e di posizione organizzativa nell’ambito dell’Area Funzionari.
Contestualmente la scrivente FP Cgil coglie l’occasione per rappresentare a Codesta Direzione la necessità di avviare un confronto sindacale su problematiche che a diverso titolo interessano il dipartimento.
In particolare ci sono state segnalate numerose criticità sull’applicazione del sistema di rilevazione dell’orario di servizio “time management”, innanzitutto a livello operativo, in quanto il programma in dotazione non sembra rispondere alle esigenze lavorative di tutto il personale, che svolge gran parte dell’attività lavorativa in servizio esterno. Inoltre a parere della scrivente, il sistema così come è stato configurato, nella maggior parte dei casi non rispetta gli accordi siglati a livello locale sull’orario. Essendo argomento deputato alla contrattazione, si chiede di attivare al più presto il confronto sindacale, tenuto conto non di aver ricevuto alcuna informativa sui criteri di applicazione.
Inoltre ci giunge notizia, che negli uffici dell’Interdistretto della Toscana, sia stata sospesa l’erogazione dei buoni pasto al personale che nelle giornate di rientro pomeridiano, aveva effettuato la pausa pranzo dopo le 6 ore, non completando l’orario giornaliero. L’art. 4 comma 2 dell’accordo Aran del 1996 precisa che “il buono pasto viene attribuito per la singola giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle 6 ore, con la relativa pausa prevista…” pertanto il mancato completamento dell’orario di servizio non pregiudica il diritto al riconoscimento del buono pasto ed eventuali carenze di orario verranno recuperate con le modalità previste dagli istituti contrattuali. Stante quanto rappresentato si chiede un intervento urgente di codesta Direzione a chiarimento della questione.
Infine la scrivente FP CGIL richiama l’attenzione sulla grave difficoltà operativa vissuta dai lavoratori degli uffici di esecuzione penale esterna, degli uffici di servizio sociale per i minori, degli IPM, in considerazione delle carenze di funzionari di servizio sociale, funzionari pedagogici, amministrativi e contabili, a fronte dell’incremento dei carichi di lavoro e delle problematiche organizzative (mancanza di sedi adeguate, strumentazione informatiche, card, auto di servizio, conducente di mezzi). Nel merito delle auto di servizio a guida del personale delle funzioni centrali, ci risulta che le stesse siano sprovviste della polizza assicurativa Kasko e quindi gli eventuali danni arrecati alle auto non sarebbero protetti da indennizzi assicurativi, ma sarebbero a totale
carico dei lavoratori. Si chiedono delucidazioni su quanto rappresentato e si sollecita l’attivazione della polizza suindicata.
Come già rappresentato in precedenti occasioni, l’incremento di organico previsto per il DGMC, è insufficiente a soddisfare il reale fabbisogno di personale degli UEPE e dei servizi minorili, in relazione all’aumento dei carichi di lavoro a seguito dei recenti cambiamenti normativi e ai dipendenti che andranno in quiescenza. In attesa delle nuove assunzioni, in un sistema già al limite della sostenibilità, dove in diverse sedi è stato indetto lo stato di agitazione, si chiede di individuare le priorità istituzionali da perseguire, a tutela dello stato psicofisico dei lavoratori e per garantire la mission del sistema dell’esecuzione penale.
A tale proposito, per poter misurare il reale fabbisogno di unità di personale e arrivare a definire un carico di lavoro sostenibile, rinnoviamo l’invito ad avviare un confronto approfondito sui carichi di lavoro, non considerando soltanto il mero numero dei casi assegnati, ma misurando il tempo lavoro dei diversi interventi e di tutte le attività inerenti i progetti, gli sportelli di prossimità, l’attività all’interno dei tribunali e II.PP.
Inoltre in previsione dell’interpello di mobilità che verrà indetto prima dell’assunzione dei vincitori del concorso dei 413 FSS, si chiede di voler recepire il parere espresso dal Dipartimento della Funzione Pubblica n. 0103321/2022 del 24.03.2022, con il quale viene chiarito che il termine posto dall’art. 35 del D.Lgs n. 151/2001 (il vincolo dei 5 anni di permanenza nella sede di prima assegnazione) è derogabile da parte delle pubbliche amministrazioni, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, allo scopo di evitare sedi e posti vacanti. Si chiede pertanto di consentire la partecipazione al prossimo interpello anche ai dipendenti assunti dal dicembre 2019, che non hanno ancora maturato i cinque anni di servizio. Si rappresenta che tale procedura è stata già applicata al DAP in occasione di un interpello indetto.
Relativamente alle assunzioni di personale tramite lo scorrimento di graduatorie di idonei, si rinnova la richiesta che l’assegnazione dei neo assunti, sia preceduta da un interpello straordinario di assestamento, al fine di dare al personale in servizio afferente all’area amministrativa e contabile la possibilità di fruire del diritto alla mobilità.
Stante la complessità di quanto rappresentato, si invitano codeste Direzione a calendarizzare una serie di incontri al fine di avviare un confronto sulle questioni evidenziate.
Cordiali saluti.
Per la FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Paola Fuselli
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF con la quale si chiede un incontro urgente in vista del Vertice G7 che si terrà in regione Puglia
Nella giornata di ieri, così come stabilito in occasione dell’incontro tenutosi lo scorso 19 aprile presso il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, DIVISIONE IV (ex Divisione VI), nell’ambito relativo della procedura di raffreddamento conseguente allo stato di agitazione proclamato da FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FISASCAT CISL e UILTUCS, si è tenuto il primo dei due incontri con l’Assocazione datoriale Uneba, che in occasione del confronto ministeriale si era detta disponibile a riformulare la proposta presentata il 20 marzo, ovvero un aumento di 50 euro per gli anni 2020-2023 pari al 3,58% su livello 4S, da riparametrare sugli altri livelli.
Dopo ampia ed approfondita discussione, le posizione tra OO.SS e Uneba rimangono ancora molto distanti. In considerazione di ciò le parti si sono date appuntamento per giorno 21 maggio (seconda data già calendarizzata durante la procedura di raffreddamento). L’incontro dovrà consentire di comprendere se vi siano margini per riprendere la trattativa per il rinnovo del CCNL in modo concreto e produttivo, cambiando passo rispetto a quanto successo nei mesi alle nostre spalle.
Vi terremo aggiornati.
FP CGIL CISL FP FISASCAT CISL UIL FPL UILTuCS
Michele Vannini Franco Berardi Aurora Blanca Pietro Bardoscia Paolo Proietti
Ciro Chietti Antonio Vargiu
Al Capo Divisione Risorse
dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Antonio Dorrello
div.risorse@agenziaentrate.it
Alla Direttrice Centrale Risorse Umane
Dell’Agenzia delle Entrate
Dott.ssa Laura Caggegi
dc.risorseumane@agenziaentrate.it
Oggetto: Passaggi economici anno 2023. Partecipazione del personale che ha fruito del passaggio verticale nel 2022.
In seguito all’avvio della procedura per le progressioni economiche orizzontali in oggetto, è emerso che è stata inibita la partecipazione ai vincitori della procedura per la progressione dalla II alla III Area prevista dall’atto n. 244922 del 27 settembre 2021.
Ai predetti vincitori era già stata inibita la partecipazione alla procedura di sviluppo economico avviata nel 2022.
La procedura di passaggi economici per l’anno 2023 prevede, come indicato nell’art. 14 del CCNL Funzioni Centrali, che “Partecipano alla procedura selettiva per il conferimento di “differenziali stipendiali”, distinta per le tre aree di inquadramento Operatori – Assistenti – Funzionari, i dipendenti appartenenti al ruolo dell’Agenzia alla data del 1° gennaio 2023, anche se in posizione di comando presso altra pubblica amministrazione, che nei tre anni precedenti al 1° gennaio 2023 non abbiano beneficiato di alcuna progressione economica e nei due anni precedenti al 1° gennaio 2023 non siano stati destinatari di provvedimenti disciplinari superiori alla multa o, per le fattispecie previste dall’art. 43, comma 3, lett. f), CCNL, al rimprovero scritto.”
A parere della scrivente O.S. appare evidente che non vi sia nessun limite contrattuale rispetto alla possibile partecipazione a procedure di passaggi economici per dipendenti che nel frattempo abbiano effettuato un passaggio di Area fermo restando il requisito “…che nei tre anni precedenti al 1° gennaio 2023 non abbiano beneficiato di alcuna progressione economica …”.
È evidente che tale esclusione penalizza il personale interessato che, tra l’altro, avrebbe anche avuto diritto alla progressione economica già con la prima procedura del 2022 non vedendosi in tal modo riconosciuto alcun miglioramento economico pur essendo trascorsi i numeri di anni necessari per ottenere il passaggio economico.
Tra l’altro, seppur l’art 14 del CCNL precisi che l’aumento del differenziale stipendiale sia collegato al maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle funzioni proprie dell’Area, è inconfutabile che la pluriennale esperienza acquisita nell’arco temporale del servizio prestato nell’Area degli Assistenti e quella già acquisita fino ad oggi nell’Area dei Funzionari risponde esaustivamente al suddetto principio enunciato dall’articolato del Contratto Nazionale.
Premesso quanto sopra, anche al fine di non incorrere in contenziosi che rischierebbero di appesantire la procedura in essere con possibili forti ritardi sull’esito della stessa, si chiede di poter rivedere l’applicazione messa in atto dall’Agenzia comprendendo tra i partecipanti alla procedura del 2023 anche il personale che ha effettuato un passaggio verticale interno privo di beneficio economico nel 2022.
Restiamo in attesa di Vostro cortese riscontro e ringraziando anticipatamente, inviamo cordiali saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Agenzia delle Entrate
Florindo Iervolino
Siamo a conoscenza che in diversi uffici territoriali la programmazione della vigilanza stia avvenendo tenendo separata la programmazione della vigilanza tecnica da quella del lavoro (cd. Ordinaria).
Il tutto starebbe avvenendo sulla base di indicazioni verbali ricevute dalla Direzione Generale.
Ci sono uffici in cui addirittura sarebbe più facile programmare un’ispezione congiunta con i tecnici della prevenzione dell’ASL piuttosto che con gli ispettori tecnici.
Siamo davvero alla follia.
Riteniamo questa scissione della vigilanza un atto pericoloso che disarticola l’ispezione sul lavoro, spaccandola in due con una visione antistorica, che ributta indietro di decenni quest’attività. Ora che finalmente sono arrivati centinaia di ispettori tecnici (e altre centinaia dovrebbero arrivarne), ora che finalmente si potrebbe programmare una vigilanza integrata all’interno dello stesso Ente, dimostrando in modo compiuto e concreto l’importanza di una vigilanza a 360° e non per compartimenti stagni si va (in modo predeterminato?) nella direzione opposta. Non si vuole disturbare chi produce?
Lo abbiamo già scritto in altri comunicati: le stragi sul lavoro di questi mesi (Brandizzo, Firenze, Suviana e da ultimo, per ora, Casteldaccia) dimostrano la necessità di programmare insieme la vigilanza del lavoro e tecnica perché quelle stragi sul lavoro non sono solo il frutto di inosservanze di norme di sicurezza ma anche il mancato rispetto di norme di diritto del lavoro, relative all’inquadramento dei lavoratori o alla genuinità degli appalti, ad esempio. Dividere la vigilanza e immaginare che gli ispettori tecnici escano normalmente da soli significa fare una vigilanza incompleta ed espone anche gli stessi ispettori a rischi nel momento in cui, a seguito del loro sopralluogo, si verifichino problemi. Chi glielo spiega, poi, alle autorità competenti che la programmazione è divisa per effetto di un ordine verbale proveniente da Roma (sic!)?
Proprio per questo, diffidiamo l’Amministrazione dal proseguire su questa strada e ci riserviamo tutte le azioni a tutela sia dei lavoratori sia della stessa vigilanza sul lavoro.
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Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
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Matteo Ariano |
Il perdurare delle criticità nel Comando hanno indetto le Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Usb VVF e Conapo a chiedere nella nota che pubblichiamo la risoluzione delle stesse
Pubblichiamo la nota di richiesta di incontro delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF e Conapo riguardo il corso di formazione esterna ADR
Le c strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF chiedono unitariamente l’annullamento della DDS n.15 del 09/05/2024
Pubblichiamo la nota di convocazione riguardo la distribuzione del Fondo Amministrazione 2021
In data odierna si è tenuto l’incontro con l’Agenzia durante il quale si è concluso il confronto sul lavoro agile.
Come CGIL CISL e UIL abbiamo apprezzato che il nuovo disciplinare preveda l’introduzione in maniera strutturale della regolamentazione delle situazioni di fragilità, nonché il riconoscimento di situazioni di salute o familiari, anche se provvisorie.
Abbiamo richiesto che l’estensione delle giornate (ulteriori 2 giorni) fosse riconosciuta per i genitori con figli fino a 14 anni anziché fino a 12 come fino ad ora.
Abbiamo inoltre richiesto la stessa estensione anche per tutti quei lavoratori “non residenti” nel comune dove si presta servizio e ciò per andare incontro alle esigenze rappresentateci da molti colleghi.
Purtroppo l’Amministrazione ad oggi non ha recepito le nostre due richieste di modifica, anche se ha assunto impegno formale di verificare, in corso di anno, la possibilità di estensione dei giorni in lavoro agile per le situazioni da noi rappresentate.
Altra importante novità riguarda il fatto che i dirigenti, a differenza di prima, dovranno dare esito alla richiesta di lavoro agile con la sottoscrizione degli “accordi individuali” entro 15 gg dalla richiesta anziché entro i precedenti 30 gg.
È stata anche affrontata la regolamentazione del lavoro agile per i dirigenti. Tale istituto avrà le medesime caratteristiche del disciplinare dei dipendenti con un riconoscimento per i dirigenti di 2 gg mensili elevabili di altri 2 gg in caso di specifica situazione di necessità, quali L. 104, figli inferiori ai 12 anni ecc..
Sono riconosciute anche per i dirigenti le situazioni in deroga in caso di fragilità. Viene inoltre prevista per i Dirigenti una fascia di contattabilità pari a 5 ore giornaliere come richiesto dalle scriventi OO. SS. contro le 7 ore proposte inizialmente dall’Amministrazione.
Anche per i Dirigenti partirà pertanto un periodo sperimentale per il lavoro agile che ci darà la possibilità di monitorare questo nuovo istituto e verificarne l’impatto.
Tra le varie ed eventuali, abbiamo chiesto l’impegno della Direzione Centrale a diramare una nota relativamente alle disposizioni di alcune DT in merito alla gestione dell’istituto dello straordinario, nota necessaria per superare alcune criticità ed omogeneizzare la sua applicazione.
Abbiamo anche richiesto una soluzione relativa alla liquidazione dell’indennità di metropolitana per il 2022 nel quadro della chiusura dell’Accordo sulla distribuzione delle somme del budget di sede 2022 agli uffici per le trattative locali.
Abbiamo infine rappresentato alcune criticità sulla regolamentazione dell’istituto della “missione” in caso di chiamata per testimonianza in tribunali fuori comune rispetto alla sede di servizio.
Sullo straordinario l’Amministrazione si è impegnata, in sede di applicazione del nuovo accordo sul limite di ore annuali, al vaglio degli organi di controllo, ad inviare contestualmente a tutti gli uffici disposizioni di indirizzo omogenee e a più ampio raggio sullo specifico istituto.
Per quanto attiene all’Accordo sul budget di sede 2022 l’Amministrazione si è impegnata a convocarci a breve anche per definire una soluzione connessa alla liquidazione dell’indennità di Metropolitana e, sulla materia Missioni per testimonianza, si è riservata di verificare quanto segnalato con l’impegno a darci un aggiornamento quanto prima.
FPCGIL CISLFP UILPA
Iervolino De Caro Procopio
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale chiede spiegazioni nel ritardo dell’applicazione della norma che riguarda il lavoratore interessato allo svolgimento di un’attività extraistituzionale in qualità di
“lavoratore sportivo”