COMUNICATO UNITARIO FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

Nonostante lo straordinario successo dello sciopero dello scorso 8 novembre, con percentuali uniche nel panorama italiano, e dopo il nostro ennesimo tentativo di provare a chiudere il rinnovo del CCNL, l’atteggiamento intransigente delle associazioni datoriali nega ancora una volta i legittimi diritti dei lavoratori e le loro speranze di avere il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto da 29 mesi.

Oramai le ragioni della vertenza – sostenute dalla mobilitazione di migliaia di lavoratori della categoria – sono note ma, nonostante ciò, le pesanti condizioni che le associazioni datoriali hanno posto al tavolo della trattativa non sono state rimosse.

Evidentemente le imprese, come più volte detto, vogliono perseverare sul loro obiettivo di non far crescere industrialmente il settore e, attraverso la riduzione del costo del lavoro e la cancellazione della rappresentanza sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici, destrutturare il settore verso la povertà.

Peraltro, anche oggi, dopo tante riunioni, non hanno ancora chiarito minimamente il valore economico del rinnovo contrattuale e del recupero dei mesi perduti sottolineando, però, le presunte difficoltà che il settore vive senza valorizzare il ruolo di migliaia di lavoratrici e lavoratori che garantiscono – ogni giorno – un servizio pubblico indispensabile.

Per questi motivi, abbiamo immediatamente comunicato anche alla Commissione di garanzia una ulteriore iniziativa di sciopero nazionale per lunedì 13 dicembre 2021.

Andremo avanti, come deciso dall’Attivo Nazionale Unitario del settore, fino a quando non saranno rimossi i pretestuosi macigni che sono stati posti davanti al settore e a tutti i lavoratori.

Dobbiamo fermare l’idea di chi vuole precarizzare il lavoro, di chi immagina il settore disfatto in una miriade di piccole aziende che si azzuffano in un “mercato” senza regole, da chi non si è ancora reso conto che i lavoratori vanno tutelati nella loro salute e che i 29 mesi senza rinnovo contrattuale non possono essere tollerati.

Vanno programmate e intensificate le assemblee per preparare al meglio lo sciopero del 13 dicembre, coinvolgendo i sindaci, le forze politiche e la cittadinanza, evidenziando il nostro fondamentale ruolo per la tutela dell’ambiente e del decoro delle nostre città.

Anche stavolta il giorno dello sciopero non dobbiamo restare a casa ma occorre essere tutti uniti nelle piazze per tutelare il nostro futuro, il settore e le comunità in cui viviamo.

PROGRESSIONI ORIZZONTALI: SI PARTE CON LE AREE “A” E “B” 

Lo scorso venerdì, anche grazie alle nostre pressanti sollecitazioni, l’Amministrazione ha
comunicato, con un’informativa resa alle organizzazioni sindacali, la prossima
pubblicazione del bando nazionale relativo alle procedure di selezione per le progressioni
orizzontali all’interno delle Aree A e B con decorrenza al 1° gennaio 2021.

L’avvio dell’iter per le progressioni orizzontali a partire dalle Aree A e B, per l’area
C, lo ricordiamo, il CCNI 2020/2021, stante l’onere economico di circa 23 milioni di euro
che ne deriverebbe a carico del Fondo del personale delle Aree, prevede, con una specifica
dichiarazione congiunta, l’impegno tra le parti all’attivazione dei passaggi all’interno di
quell’area quale forma di utilizzo di eventuali risorse aggiuntive derivanti dal superamento
del tetto sulla costituzione dei Fondi, rappresenta non un atto dovuto, come qualcuno
potrebbe suggerire, ma la conseguenza dell’avvenuta sottoscrizione in via
definitiva del CCNI 2020/2021 che le organizzazioni sindacali firmatarie hanno portato
a casa ed i cui effetti si incominceranno a manifestare già con il cedolino del mese corrente
a dispetto dei proclami di illegittimità dello stesso contratto integrativo che qualche
improvvido dirigente sindacale, oggi silente sul punto, si era affrettato a lanciare
all’indomani della firma dell’ipotesi negoziale avvenuta lo scorso mese di luglio.

La procedura selettiva disegnata dal CCNI 2020/2021, anticipando sotto questo profilo i
contenuti della Legge n.113 del 6/8/2021 di conversione del DL n.80 del 9 giugno 2021,
non prevede la somministrazione di quiz, ma una valutazione che valorizza criteri quali
l’anzianità lavorativa, i titoli di studio ed i coefficienti di merito ossia parametri già utilizzati
nel recente passato per le progressioni orizzontali e verticali: a questo punto auspichiamo
una celere definizione della procedura, stante l’assenza dell’espletamento di prove, con la
pubblicazione dei relativi esiti entro il 31.12.2021 in modo da dare ai colleghi, le risorse
stanziate nel CCNI 2020/2021 sono sufficienti a coprire i costi per tutto il
personale interessato dalle riqualificazioni, la decorrenza del gennaio di
quest’anno.

Con l’occasione sollecitiamo l’Amministrazione a farsi parte attiva presso i
Ministeri competenti affinché sia licenziato in tempi rapidi anche il D.P.C.M. che, in
applicazione del Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2021/2023, autorizza le
progressioni verticali in modo da inquadrare in Area C, sulla base di uno specifico
bando, i colleghi interessati da questa ulteriore procedura di riqualificazione professionale,
una procedura alla quale, allo stato degli atti, non sono interessati i colleghi di area A

stante la colpevole mancata previsione, da noi denunciata già ad aprile scorso,
di concorsi pubblici in area B da parte dell’Istituto nella programmazione delle
assunzioni per gli anni 2021, 2022 e 2023.

Per quanto attiene alle progressioni verticali, le Federazioni Nazionali del pubblico
impiego di CGIL, CISL e UIL sono impegnate da diversi mesi in un serrato confronto con
l’ARAN per il rinnovo del CCNL 2019/2021 del Comparto Funzioni Centrali e ci si augura
che anche sul questo tema, viste le aperture manifestate dal legislatore in sede di
conversione del DL n.80/2021 sulla possibilità di derogare al titolo di studio per l’accesso
all’area superiore, si possano individuare soluzioni capaci di dare risposte alle legittime
aspettative di colleghi il cui unico orizzonte professionale è, in alcuni casi, rappresentato
ad oggi dalle progressioni orizzontali.

Roma, 22 novembre 2021

FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio Cervo

La FP Cgil tutela i professionisti e il lavoro di cura, perché a tutt* sia garantito il diritto alla salute.  

È per questo che il nostro sindacato promuove la salute collettiva: pubblica, equa e universale.

Consideriamo  il benessere della persona non come l’assenza di una malattia ma la soddisfazione dei bisogni di natura biologica, psicologica e sociale.

Sosteniamo:

  • il diritto alla salute psicologica  per tutte e per tutti, offerto a partire dalle cure primarie e non esclusivamente nei servizi specialistici 
  • la valorizzazione dei professionisti e del ruolo dello psicologo nella sanità territoriale, in ogni setting di cura e fase della vita
  • la considerazione della complessità dei bisogni della persona che sta al centro del percorso di cura nelle diverse fasi della malattia 
  • la possibilità di aggiornamento e di formazione che qualifica il professionista e i servizi pubblici garantendo risposte precise ai nuovi bisogni di salute 
  • l’equivalenza dei rapporti di lavoro all’interno dello stesso perimetro contrattuale e contestuale 
  • l’equità di erogazione dei servizi e la sostenibilità come principio fondante di ogni atto socio-sanitario
  • l’accessibilità al SSN come requisito di base di ogni programmazione organizzativa e valutazione di performance 

La consultazione psicologica e la psicoterapia devono essere pubbliche e garantite a tutte le persone e i famigliari nei vari periodi della vita, a partire dalla nascita fino all’accompagnamento al fine vita. Le fasi evolutive implicano cambiamenti e trasformazioni dell’individuo sia da un punto di vista organico ma anche psicologico e relazionale.

La pandemia da Covid 19 ha amplificato il disagio psicologico e sociale delle persone oltre che le diseguaglianze preesistenti in termini di accessibilità ai servizi pubblici.

E’ il momento di costruire una sanità pubblica che si fondi sulla cura delle persone e delle comunità.

Per questo chiediamo che all’interno dei piani assunzionali sia garantita la risposta qualificata a tutti i bisogni e che sia promossa una sanità che investe nella prevenzione e nella promozione della salute, valori fondanti per garantire il diritto alla salute.

Se vuoi partecipare al nostro collettivo contatta le strutture FP del tuo territorio.

Prot.88 / 2021
sabato 20 novembre 2021


Al Capo DAP
pres. Bernardo PETRALIA
ROMA

Al Capo DGMC
pres. Gemma TUCCILLO
ROMA

Al DGPR DAP
dott. Massimo PARISI
ROMA

Al DGPRAM DGMC
cons. Giuseppe CACCIAPUOTI
ROMA

E, p.c.

Alla Direttrice URS DAP
dott. ssa Ida DEL GROSSO
ROMA

Alla Direttrice URS DGMC
dott.ssa Liliana DELLE CHIAIE
ROMA




OGGETTO: profilassi vaccinale “anti COVID 19″. III dose e booster
addizionale a favore del personale del Corpo Polizia Penitenziaria.

Preg.me Autorità,
in considerazione della preoccupante recrudescenza epidemiologica che
sta interessando l’intero Paese, tenendo conto dell’apprezzabile
sensibilità posta in essere nelle fasi sanitarie precedenti lo stato attuale,
appare necessario chiederVi di attivare procedure interventistiche con gli
organismi istituzionali competenti, al fine di assicurare in tempi effimeri
e ragionevoli quanto in discussione.
Tale richiesta, si rende necessaria visto il picco di contagi da
SARS 2 sul territorio Nazionale e delle raccomandazioni partecipate dalle

varie agenzie sanitarie per arginare eventuali e possibili cluster negli
Istituti/servizi delle varie articolazioni periferiche, visto quanto già
accaduto di pregresso in alcune realtà.

Fiduciosi in un Vostro interessamento, Vogliate gradire deferenti saluti.


Il Coordinamento Nazionale
Branchi/Manna



Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 comma 2 del
D.L. 39/93

Il 5-6-7 aprile 2022 si torna a votare per il rinnovo delle Rsu, le Rappresentanze sindacali unitarie, di tutti i settori pubblici e della conoscenza.

Quello di quest’anno è un appuntamento particolarmente importante, perché arriva dopo la proroga causata dall’emergenza sanitaria che ne ha ritardato di un anno il rinnovo.

Tutto su Rappresentanza è DIRITTI, DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE

 

È necessario poter davvero contare sulle future RSU, perché il momento che stiamo attraversando è particolarmente difficile e i prossimi anni saranno determinanti per meglio orientare le scelte dei governi verso politiche economiche e sociali più avanzate: proprio per questo serve una contrattazione sui luoghi di lavoro più forte e inclusiva che mai.

Anche tu puoi diventare protagonista di questo momento storico: candidati nelle liste della CGIL per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori pubblici e della conoscenza, per rafforzare la democrazia nei posti di lavoro, per garantire la dignità di tutti e tutte. Come fare? Contatta la FLC e la FP del tuo posto di lavoro o del tuo territorio.

Entra a far parte del cambiamento, metti il lavoro al centro: candidati con la Cgil.

Insieme per difendere i valori di solidarietà e democrazia, con noi per dare valore pubblico al lavoro.

SCARICA IL VOLANTINO


Il video messaggio di Landini: “Il delegato è la forza della Cgil”


TESTIMONIANZE:

Pubblichiamo la dichiarazione dello stato di agitazione delle strutture regionali Fp Cgil, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF in merito alla mancata organizzazione del lavoro agile

Pubblichiamo la circolare 8/A emanata dall’Opera Nazionale Assistenza in merito la stagione invernale 2021-22

Pubblichiamo la circolare del Dipartimento in merito gli impianti di stoccaggio, il trattamento rifiuti e le  linee guida piani emergenza

ARRIVA IL NUOVO PIANO DEI FABBISOGNI 2020/2022 – MANCANO I SOGNI

SERVE UN PIANO STRAORDINARIO PER LA BUONA OCCUPAZIONE

Ci è stato illustrato oggi il nuovo Piano dei Fabbisogni, contenente le nuove indicazioni del Piano assunzioni che ha per orizzonte attuativo la fine del prossimo anno.

Un provvedimento da noi atteso con un certa apprensione, derivante dalle ormai del tutto inaccettabili condizioni degli organici, perché chiarisce la quantità e qualità degli interventi occupazionali nel medio periodo e ci offre l’opportunità di una loro analisi in rapporto al quadro delle carenze accertate, nonché di una verifica delle scelte operate.

Appare preliminarmente del tutto chiaro il rapporto tra la dimensione attuale degli organici, che il documento cita per quel che riguarda le uscite nel triennio, ma a cui si assommano le carenze determinate dal turnover precedente. Numeri impressionanti, ad esempio le uscite quantificate in quest’anno sono 1769 una percentuale del 14,5% rispetto al personale presente e del 9,3% sull’organico teorico. Un dato che da solo dà l’idea di un esodo che porterà alla fine di quest’anno ad una presenza effettiva che si aggirerà poco sopra la metà dell’organico previsto.

Di conseguenza, a fronte di un organico che attualmente sconta una carenza di circa 7mila unità con un dato tendenziale che porterà a 9mila alla fine dell’anno prossimo la rimodulazione del piano assunzioni porta a ad un dato che tra concorsi in atto e quelli programmati, le cui tempistiche sono variabili, di 3350 assunzioni complessive, compresi i dirigenti e al netto di 583 assunzioni a tempo determinato, che non concorrono alla determinazione delle carenze.

Entrando nel merito del Piano vi segnaliamo di seguito le osservazioni e le ulteriori informazioni emerse dal confronto:

  • Si avvia finalmente la stabilizzazione definitiva dei lavoratori a tempo determinato che hanno maturato i 36 mesi di servizio effettivo. Nei prossimi giorni sarà emanato l’avviso relativo e si avvierà finalmente a conclusione una vertenza lunga e faticosa, esito per il quale non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione;

  • Ci sono stati annunciati per fine mese gli scorrimenti previsti dalla legge 113/2021 delle graduatorie interne per un numero pari a 177 nel passaggio dalla seconda alla terza area e 27 dalla prima alla seconda. Un fatto anch’esso positivo anche per la celerità con la quale si procede all’applicazione della norma;

  • Per quanto riguarda l’ulteriore previsione dei passaggi interni nel Piano è evidenziato un impegno a procedere nell’ambito del triennio considerato, quindi nel 2022. Un impegno che noi consideriamo positivo ma che comunque non è ancora concretizzato in alcun modo. Noi abbiamo ricordato che la materia è all’interno delle problematiche attribuite al tavolo tecnico e, insieme alla mobilità, ancora non definita. Di conseguenza siamo intenzionati a prendere molto sul serio l’impegno, peraltro formalizzato in un documento strategico come il Piano, e avviare al più presto il confronto per la definizione dei criteri da inserire nei bandi, con l’obiettivo di inserire questa previsione nell’annunciato aggiornamento del Piano o in quello riferito al triennio 2021/2023;

  • Sui rapporti flessibili noi abbiamo rilevato la scarsità dei numeri derivanti dalla ricognizione effettuata e che prevedono al momento 57 unità complessive (43 area III e 14 area II). Numeri, dovuti in gran parte alla evidente ritrosia di molti uffici periferici a fornire i dati richiesti, che non fanno giustizia della reale situazione e sulla cui scarsità ha convenuto la stessa amministrazione, tant’è che ha annunciato una ulteriore ricognizione tramite l’acquisizione delle istanze direttamente dai lavoratori interessati, procedura che già noi abbiamo consigliato agli stessi nella fase ricognitiva attuata. Quindi sono auspicabilmente numeri destinati a crescere e la partita ancora da giocare;

  • Abbiamo chiesto lumi sulla previsione di assunzione, attribuita al 2021, di 300 funzionari in area terza e 400 assistenti in area seconda. Non sono specificati i profili e al riguardo noi abbiamo chiesto che venissero individuati in prevalenza funzionari tecnici e assistenti tecnici (figura questa assente da tutto il piano assunzionale). Ci è stato risposto che la ripartizione per profili è ancora in discussione così come è in discussione l’utilizzo di tali facoltà, ricorrendo a scorrimenti di altre graduatorie o tramite l’emanazione di nuovi bandi e che comunque è presa in considerazione l’ipotesi di reclutamento di assistenti tecnici;

  • È in via di attuazione il reclutamento di 300 funzionari amministrativi e dei 405 operatori selezionati tramite Centri per l’Impiego, per il quale si stanno recuperando le Regioni ritardatarie;

  • Per quanto riguarda l’assunzione dei 1052 AFAV ci è stato comunicato che è imminente la formale istituzione, da parte di Formez, delle sub Commissioni e che subito dopo saranno indicate le date delle prove orali. In riferimento al Piano abbiamo rilevato l’assenza di ipotesi di scorrimento di questa graduatoria e ci è stato risposto che in assenza di graduatoria non è possibile prevederne lo scorrimento. Con i passi successivi e nell’auspicabile conclusione a breve di questo interminabile iter, si potranno determinare gli scorrimenti, peraltro annunciati dalla Direzione politica del Ministero. Vedremo;

  • Sulla programmazione assunzionale: il Piano prevede per il 2022, oltre alle procedure già attivate o comunque autorizzate, un pacchetto di 1108 ulteriori assunzioni (250 funzionari tecnici, 270 funzionari archivisti, 334 assistenti amministrativi, 100 assistenti informatici, 4 riassunzioni in servizio, 100 AFAV e 50 Operatori) ;

  • A questi si aggiungono 583 assunzioni a tempo determinato, di cui 20 funzionari finanziati dal PNRR e 271 funzionari e 292 di area II reclutati dal bacino calabrese dei tirocinanti. Noi consideriamo positivamente il riconoscimento di questi percorsi formativi, molto meno la soluzione adottata (tempo determinato a 18 mesi in part time al 50%) che naturalmente determinerà l’ennesima sacca di precariato;

  • A questo si aggiungono i massicci reclutamenti con incarichi fiduciari dei dirigenti, che ormai portano a quasi la metà il numero dei dirigenti reclutati in deroga alle normali selezioni concorsuali, una evidente anomalia anche considerando i ritardi nell’espletamento dei concorsi già autorizzati. In particolare la selezione del corso concorso per 50 Dirigenti tecnici, autorizzata da tanto che ancora non vede luce. I 50 possono diventare 75, ben al di sotto delle gravi carenze che si registrano nell’organico. Su questa situazione sollecitiamo da tempo, inutilmente, l’avvio di un confronto specifico che riguarda l’applicazione del CCNL, la revisione dei sistemi di valutazione ed il confronto sui criteri di conferimento degli incarichi. Da cui si può facilmente immaginare quale interesse ci possa essere ad affrontare le molte anomalie nella gestione di questi rapporti di lavoro.

Infine abbiamo chiesto di conoscere l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione del budget ministeriale per le assunzioni, nonché il rapporto con quanto speso o impegnato nel Piano, per verificare su quale disponibilità di risorse teoricamente contare. In verità non abbiamo avuto questi dati, ma una risposta che conferma la disponibilità di risorse ingenti ma paradossalmente non spendibili per via della complessità degli iter autorizzativi le procedure di assunzione. Quindi il Ministero potrebbe incrementare in modo molto sostanzioso i numeri contenuti nella programmazione, perché ha la copertura economica, ma lo può fare solo tramite step faticosissimi di cui il Piano dei Fabbisogni è solo una parte.

Per questo non possiamo che ribadire la necessità di un Piano assunzionale straordinario, che utilizzi almeno tutte le risorse disponibili e velocizzi al massimo gli iter autorizzativi. Su questo serve una decisione politica e anche oggi la politica, assente dal tavolo malgrado il tema strategico, ha perso una utile occasione per ascoltare la voce dei lavoratori.

Saluti

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale Ministero della Cultura

Pubblichiamo l’avviso della Direzione Centrale per gli Affari Generali in merito i risultati della prova finale del corso per capo Squadra decorrenza 2020 svoltasi in data 18. 11.2021

Pubblichiamo la nota della struttura territoriale Fp Cgil VVF a seguito delle problematiche esistenti tra la ditta appaltatrice delle pulizie del compendio e l’Amministrazione, tale situazione denota mancanza di  rispetto e mette a repentaglio la salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori tutti

Incontro con ben otto punti da discutere, nel pomeriggio di ieri. Prima di tutto, vorremmo dire
con estrema chiarezza che siamo stufi di discussioni di ore e ore sull’universo mondo, senza
che questo porti a risultati tangibili del tavolo negoziale, perché questo svilisce il ruolo della
contrattazione e della stessa discussione al tavolo.

Occorre darsi un metodo, discutendo di uno o due argomenti per volta, anche su tavoli
paralleli, iniziando a chiudere le troppe questioni che si trascinano all’infinito.


PROGRESSIONI VERTICALI E ORIZZONTALI

LAmministrazione ci ha comunicato che il pagamento delle progressioni orizzontali sarà
effettuato in busta paga dicembre, mentre la decorrenza delle progressioni verticali sarà dal
1° dicembre.

Abbiamo nuovamente chiesto di fare rapidamente un accordo per garantire ulteriori
passaggi economici ai lavoratori, partendo dalle 160 posizioni tornate al Fondo. Rispetto a
questo, nessuna risposta. Riusciremo a svegliare dal torpore un’Amministrazione che continua
a sonnecchiare sulle risposte ai propri dipendenti? Noi non molliamo di certo.

Sulle progressioni verticali, abbiamo chiesto di procedere alla pubblicazione delle graduatorie,
prima di procedere alla firma degli accordi individuali di lavoro. Ci è stato risposto che saranno
pubblicate i primi giorni della settimana prossima.



CONCORSI

Riguardo ai concorsi in essere, si prevede già un primo scorrimento graduatoria per il profilo
ispettivo, passando dai 691 posti previsti a 900, mentre al momento non sono previsti
scorrimenti per il profilo da funzionario amministrativo.

Siamo molto contenti che vi sia lo scorrimento di graduatoria per gli ispettori, mentre abbiamo
chiesto che lo stesso valga anche per i funzionari amministrativi, visto che i 431 previsti non
basteranno, a nostro parere, a colmare il vuoto esistente. Su quest’ultimo aspetto,
l’Amministrazione ha comunicato che, in risposta alla manifestazione di interesse sul rientro
allo svolgimento di attività ispettive, oltre 400 colleghi avrebbero risposto che intendono
continuare a svolgere mansioni amministrative. Pertanto, considerando i circa duecento
funzionari amministrativi già in servizio, i quattrocento che hanno dato disponibilità a svolgere
attività amministrative e i quattrocento che dovrebbero arrivare dai concorsi, non ritengono vi sia carenza di funzionari amministrativi. Resta comunque aperta l’esigenza di fare un  accordo sui cambi di profilo, partendo proprio da un’analisi dei numeri dei singoli profili professionali. Anche su questo non si è andato oltre le dichiarazioni di intenti.
Siamo stati informati, poi, di ulteriori assunzioni a cui si sta lavorando: 50 funzionari sociostatistici e 25 funzionari informatici.


Riguardo ai 1024 ispettori previsti dal DL 146 per svolgere le verifiche in materia di salute e
sicurezza sul lavoro, ci è stato confermato che si tratterà solo di ispettori tecnici e che sarà
bandito un concorso per 1174 ispettori tecnici. A questo proposito, abbiamo nuovamente
chiesto di riaprire subito la discussione sui titoli di studio per l’accesso, per non ripetere l’errore
marchiano compiuto con l’ultimo concorso per ispettori del lavoro, che ha escluso le lauree
economiche per linerzia colpevole dellAmministrazione. La nostra proposta già presentata
anni addietro è di ampliare anche a lauree come chimica, fisica, biologia o altro ancora, per
dare effettività a quanto dispone il DL 146. La disarmante risposta dell’Amministrazione è che
per loro dovrebbero arrivare solo ingegneri.

Ribadiamo qui, quanto abbiamo detto al tavolo: è una solenne … fesseria sprecare l’occasione
che si sta creando, limitandosi a un solo titolo di studio. Occasioni simili non si ripetono due
volte e sprecarla significa vanificare tutto quello che a parole si dice di voler fare. Abbiamo
ribadito la nostra immediata disponibilità ad aprire e chiudere subito la discussione sul punto.
Chiediamo pertanto una convocazione urgente del tavolo.


Ci è stato poi riferito che è stato presentato un emendamento in Parlamento che prevede la
possibilità per INL di fare contratti a prestazione professionale con professionisti come medici
legali o medici del lavoro, per poter fare controlli. Non si sa, ovviamente, se l’emendamento
sarà approvato. Siamo molto perplessi da questa possibilità, perché temiamo, ad esempio, il
rischio di possibili conflitti di interesse tra l’attività di controllo fatta per conto di INL e le attività
svolte allesterno in libera professione.

Per noi, la strada maestra resta quella di dare risorse economiche all’INL, per rendere
attrattiva questa Amministrazione all’esterno. Su questo, come FP CGIL siamo impegnati da
anni.


FORMAZIONE
Dalla settimana prossima dovrebbero avviarsi dei webinar di formazione con temi base sulla
sicurezza, che saranno tenuti da docenti esterni, che svolgeranno il loro incarico
gratuitamente. Si tratterà di lezioni di due ore, da tenersi 1 o 2 volte a settimana. L’intenzione
dell’Amministrazione è di avviare l’attività di formazione, per ora attraverso webinar, ma non
escludendo le lezioni in aula.

Resta comunque ferma l’intenzione di allargare successivamente anche a docenti interni, scelti
sulla base di una procedura selettiva che dovrà essere definita da un regolamento interno.

Bene che si parta con la formazione del personale, ma abbiamo ribadito che le differenze tra profili vanno mantenute. Sul tema delle competenze derivanti dal DL 146, ci è stato detto  espressamente che un provvedimento normativo non può conferire competenze specialistiche al personale e che quindi si intende mantenere ferma la distinzione tra ispettori ordinari e tecnici.


PROCESSI E TEAMS

Ci è stata infine comunicata l’intenzione di rivedere l’organizzazione di processi e teams. Sul
punto, abbiamo ribadito la nostra posizione: occorre prima di tutto chiarire con
precisione ruolo, compiti e responsabilità di questi lavoratori, partendo dalla considerazione
che la cosiddetta riorganizzazione per processi e teams è stata finora solo un cambio
nominalistico delle preesistenti strutture ministeriali, senza cambiare affatto il modo di
lavorare negli uffici.

Occorre, inoltre, togliere la divisione per fasce dei processi, che ci appare incomprensibile e
pericolosa, e valutare una riduzione del numero dei teams, così da utilizzare queste risorse per
iniziare ad aumentare l’indennità dei colleghi responsabili.



Roma, 19 novembre 2021



Il coordinatore nazionale FP CGIL INL

Matteo Ariano


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