Riunione del tavolo sindacale con diverse questioni affrontate.
Anzitutto, preliminarmente ci è stato comunicato che entro la giornata di domani dovrebbe essere visualizzato su “NOIPA” il cedolino speciale con il riconoscimento degli arretrati della perequazione.
Ci è stato poi comunicato che il 6 maggio uscirà finalmente, dopo mesi di attesa, il bando per i differenziali stipendiali con decorrenza 2023 e dovrebbero essere dati venti giorni per la presentazione della domanda, mentre in giugno dovrebbe essere pubblicato il bando per le progressioni verticali in deroga. Nel cedolino di maggio dovrebbero, infine, essere riconosciuti i benefici di natura assistenziale e sociale.
Sono state fornite risposte a due questioni che avevamo posto nelle scorse settimane: riguardo alla distribuzione degli incentivi al personale ispettivo, dopo il nostro comunicato l’Amministrazione ha fatto una parziale marcia indietro a beneficio dei lavoratori, prevedendo che il personale ispettivo neoassunto riceverà gli incentivi per le giornate di formazione on the job, mentre saranno escluse le giornate di formazione in aula e quelle del periodo di prova (che dovrebbero comunque coincidere).
Tuttavia, essendo stato già approntato tutto per il pagamento, per ora gli ispettori neoassunti non dovrebbero ricevere queste somme aggiuntive, che vedranno riconosciute con il futuro pagamento del secondo semestre 2023.
Riguardo alla presunta scopertura nella polizza cristalli, l’Amministrazione ha smentito che ci siano state modifiche, in quanto a loro dire le polizze CONSIP a cui aderiscono sono sempre le stesse. Aspettiamo di ricevere i testi delle polizze, come ci è stato promesso, per poter verificare.
Si è poi affrontato il tema del riconoscimento dell’indennità economica da riconoscere ai titolari di Posizione Organizzativa. Anzitutto, in merito, l’Amministrazione ha comunicato l’intenzione di far uscire il bando il prossimo 29 aprile, con l’intento di rendere operativi i nuovi incarichi dal 1° luglio.
La proposta dell’Amministrazione è di prevedere i seguenti importi lordi annui per tredici mensilità: 2.600 € per le posizioni di prima fascia, 2.470 € per quelle di seconda e 2.340 € per le posizioni di terza. Per gli incarichi di team, l’importo sarà il minimo previsto dal CCNL, ossia 1.200 € lordi annui per tredici mensilità. Abbiamo nuovamente contestato la gradualità delle PO, che per noi non ha senso, così come riteniamo abbiano poco senso le differenziazioni in termini di numeri minimi tra vigilanza ordinaria e tecnica, ma abbiamo firmato l’accordo: saranno importanti, ora, le fasi successive per garantire trasparenza, pari opportunità e rotazione.
Riguardo all’assegnazione degli obiettivi al personale, che tante criticità sta sollevando negli uffici, l’INL ha sostanzialmente ribadito che i numeri assegnati derivano direttamente dal PNRR e quindi sono intoccabili “a monte”, così come ha chiarito che la scelta di attribuire obiettivi individuali piuttosto che al team o al processo è dei singoli dirigenti territoriali.
Francamente, non siamo assolutamente soddisfatti di queste risposte e riteniamo che si sarebbe potuto e si possa ancora interloquire con il vertice politico per far comprendere che i numeri non sempre vanno di pari passo con la qualità. Se è certamente importante la presenza della vigilanza sul territorio, lo è anche il modo in cui si è presenti. Se il personale ispettivo viene messo di fronte a una montagna di numeri e, più o meno velatamente, viene spinto a fare “accessi brevi”, ne deriva una presenza poco qualificata del personale ispettivo, in una fase storica in cui sarebbe invece molto importante spingere sulla qualità della presenza, per marcare la differenza.
Diverse sono le segnalazioni dai territori di grave difficoltà, per la complessità degli accertamenti ispettivi, per la carenza di personale che costringe gli ispettori a fare da jolly e per la presenza – pur se fuori dagli obiettivi ispettivi in senso stretto – di altri accertamenti non meno importanti, come quelli sui patronati.
Per intenderci: un’ispezione come quella al cantiere di via Mariti a Firenze, ad es., con la catena di subappalti da verificare, il numero di lavoratori coinvolti e molto altro, può essere davvero messa sullo stesso piano di un’ispezione in un bar? Quantitativamente e qualitativamente no, a nostro parere, ed è questo ciò che va chiarito al decisore politico.
Nuovamente invitiamo l’Amministrazione a un ripensamento profondo rispetto agli obiettivi assegnati, che tenga conto del tipo di violazioni rilevate, del numero dei lavoratori coinvolti, dell’entità delle sanzioni irrogate, in buona sostanza di una serie di altri elementi che non siano il numero delle ispezioni.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |
Gli argomenti all’ordine del giorno della riunione che si è tenuta nella giornata odierna.
Verifica finale del Piano di Valorizzazione anno 2023
Sulla base della documentazione che ci era stata inviata abbiamo approvato, e quindi proceduto alla verifica finale, Il Piano di Valorizzazione Anno 2023 come previsto dall’art. 5 del Protocollo di Intesa. Nel constatare e apprezzare tutti gli sforzi fatti a qualsiasi livello – centrale e periferico – che hanno portato nel 2023 al 95% la capacità di spesa degli Istituti nell’ambito della valorizzazione e ad un aumento del 13% degli eventi svolti rispetto al 2022, abbiamo comunque voluto significare, con dati alla mano, come le aperture straordinarie del 25 dicembre e del 1 gennaio non abbiano avuto un riscontro positivo in termini di adesioni e, nei siti aperti, relativamente ai visitatori rispetto all’investimento preventivato.
Verifica finale apertura straordinaria 1 gennaio 2024 – Piano di Valorizzazione Anno 2024
Con le stesse osservazioni abbiamo anche approvato e firmato la verifica finale dell’apertura straordinaria del 1 gennaio 2024 rientrante nel Piano di Valorizzazione anno 2024.
Protocollo d’Intesa Piano di Valorizzazione Anno 2024
L’incontro è poi proseguito con la presentazione del Piano di Valorizzazione Anno 2024 da parte della Direzione Generale Musei rappresentata dal dott. Vannata.
Sul punto abbiamo reiterato la richiesta, già fatta unitariamente alle altre sigle sindacali al tavolo politico, di aumentare il budget della valorizzazione di ulteriori 2 milioni di euro considerata l’altissima percentuale di capacità di spesa e l’incremento degli eventi e delle manifestazioni nei vari Istituti. Sul punto abbiamo ricevuto una sostanziale disponibilità dalla parte politica dell’Amministrazione. Abbiamo anche richiesto che fin da subito vi sia un segnale preciso che testimoni l’impegno, già preso dal Capo di Gabinetto e dal Ministro, di prevedere la pubblicazione di nuovi bandi di concorso per il personale AFAV atteso che a breve sarà definitivamente esaurita la graduatoria del concorso dei 1052.
Abbiamo chiesto e ottenuto l’assenso del Direttore Generale Bilancio dell’inserimento di una clausola di salvaguardia per tutti quei dipendenti che, nelle more della prossima riorganizzazione del Ministero, parteciperanno ai progetti del Piano di Valorizzazione in un Istituto che poi non sarà più previsto nella nuova strutturazione del MIC, garantendo di fatto al personale il pagamento delle prestazioni.
Pur comprendendone le difficoltà dovute soprattutto alla trasmissione dei dati da parte degli uffici e Istituti periferici, abbiamo voluto significare tuttavia la necessità e l’importanza di riuscire a fare tutti gli sforzi possibili per arrivare ad una verifica intermedia nella quale quantificare le possibili economie e garantire così, attraverso la riassegnazione dei fondi, la piena spendibilità dei fondi stanziati.
Sulle aperture straordinarie del 1 gennaio e del 25 dicembre abbiamo sottolineato la necessità di mantenere il carattere della partecipazione volontaria da parte dei dipendenti e il rispetto dei criteri di partecipazione previsti dal Protocollo di Intesa senza alcuna forzatura da parte dei dirigenti.
La necessaria verifica su tempistiche e contenuti ci ha spinto a concordare un rinvio ad altra data per concludere la discussione sul Piano Valorizzazione 2024.
FP CGIL UIL PA
V. Giunta F. Trastulli
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione per formatori di patente di guida terrestre VVF
La Fp Cgil VVF non sottoscrive un accordo che divide i lavoratori e non garantisce pari opportunità.
Pubblichiamo la nota a verbale nella quale sono contenute le motivazioni della nostra non firma a partire dalla sanatoria che avrebbe consentito a soli 12 lavoratori penalizzati dall’applicazione del DLgs 127/2018, di rientrare nelle proprie residenze
Le Organizzazioni Sindacali sono state convocate per domani, 17 aprile, alle ore 15, per riprendere la contrattazione sul FONDO RISORSE DECENTRATE RELATIVO AL 2022 e per sottoscrivere definitivamente gli accordi su SUSSIDI (biennio 2022-2023), POLIZZA SANITARIA INTEGRATIVA e CCNI 2022-2024 (che comprende sia le Famiglie Professionali che i criteri per le PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI).
Rimaniamo in attesa che l’Amministrazione ci sottoponga anche le ipotesi di accordo sui Fondi 2023 e 2024 al fine di recuperare il tempo perduto e consentire al più presto la liquidazione degli importi dovuti al Personale.
Non abbiamo ricevuto, invece, ancora risposta alla nostra proposta sui passaggi tra le aree in deroga (Progressioni Economiche Verticali) inviata all’Amministrazione. Ci auguriamo, anche su questa tematica, una imminente convocazione.
Vi terremo, come sempre, informati sull’evolversi delle trattative.
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi
“Continueremo mobilitazione contro tentativo smantellamento consultori pubblici”
“Oggi anche noi siamo scesi in piazza con la Rete dei consultori e delle consultorie come Fp Cgil da sempre impegnata per sostenere la necessità di potenziare e rafforzare la rete territoriale dei consultori pubblici da anni sotto attacco. Il servizio pubblico è unica garanzia di universalità e i consultori devono restare luogo dei diritti e delle tutele. Questo è l’ennesimo attacco del governo Meloni alla salute, alla libertà delle donne e al sistema dei servizi pubblici”.
Lo scrive in una nota Fp Cgil.
“Le risorse economiche devono essere investite per assumere personale, anche non obiettore, dove assente, che garantisca le donne nella loro libera scelta, come già acclarato dalla decisione di merito del Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa che ha riconosciuto che l’Italia viola i diritti delle donne già diverse volte, compreso dopo il reclamo collettivo promosso dalla Cgil sulla mancata tutela delle donne e del personale sanitario rispetto alla corretta applicazione della legge 194/1978. La genitorialità – scrive ancora Fp Cgil – si promuove aumentando i servizi pubblici, garantendo un lavoro non precario, un salario dignitoso, servizi per l’infanzia e tutela della salute di genere, non con consigli non richiesti. Continueremo per questo la mobilitazione in tutti i territori contro ogni tentativo di smantellare il sistema dei consultori pubblici”.
A seguito dell’incontro con l’Amministrazione e le Istituzioni pubblichiamo il comunicato della Fp Cgil VVF
Si è svolta oggi pomeriggio la riunione del tavolo tecnico tra organizzazioni sindacali e Amministrazione sulle indennità riconosciute dall’Istituto.
Come FP CGIL abbiamo rilevato, ancora una volta, la necessità di procedere con una strategia complessiva. Se è vero che l’integrativo del 2023 imponeva una riflessione sul quadro indennitario, per giungere al necessario aggiornamento dello stesso, è anche vero che l’Istituto deve ancora definire i profili professionali dell’Ente, senza contare il fatto che si profila all’orizzonte una nuova riorganizzazione.
Una qualunque modifica sostanziale rischia, oggi, di generare confusione. Ciò è vero in generale, per quanto riguarda le posizioni organizzative e il possibile spostamento di attribuzioni già nel medio periodo; e ciò è ancor più vero per le indennità per particolari funzioni: quali sono i driver del cambiamento che l’Amministrazione intende riconoscere per il futuro?
Da qui la nostra richiesta di procedere per step. Se alla dichiarazione congiunta si vuol dare sostanza, vanno definiti preliminarmente:
il numero di posti che l’Amministrazione può aprire nella quarta area e i canoni per il popolamento della stessa;
i profili attraverso cui si articolano le famiglie, per consentire di comprendere quali sono le attività strategiche che INPS individua.
Solo a valle di questa ricognizione si possono effettuare valutazioni. Non va inoltre dimenticato un dato: tra le dichiarazioni congiunte aveva precedenza l’impegno delle parti al riconoscimento delle professionalità esistenti tramite una politica di progressioni. È forse il caso, allora, di partire da qui, di definire preliminarmente i criteri per il riconoscimento dei prossimi differenziali stipendiali, che rappresentano il primo crocevia fondamentale per la crescita delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Una giornata di mobilitazione con assemblee e iniziative, nelle piazze italiane, che ha coinvolto tantissime lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi 0-6. Abbiamo ribadito la necessità di un Piano straordinario di assunzioni, di investire sulla valorizzazione del personale e di sensibilizzare le famiglie sulle difficoltà che educatrici ed educatori incontrano nello svolgimento del proprio lavoro, a partire dalla carenza di personale.
L’Italia e’ ancora molto lontana dai traguardi sanciti dagli accordi Europei: nel nostro Paese 73 bambini su 100 non trovano posto nei servizi educativi, penalizzando quindi sia i piccoli che le loro famiglie.
Nei prossimi anni verranno realizzati investimenti ingenti per mettere a disposizione nuovi posti nei servizi educativi per le bambine e i bambini, ma tali investimenti non stanno andando di pari passo con un piano straordinario di assunzioni per educatori, educatrici ed insegnanti.
Chiediamo, quindi, che le risorse disponibili siano spese tutte per assumere a tempo indeterminato educatrici ed educatori, che vengano rimossi i tetti di spesa per l’assunzione del personale educativo e insegnante, che s’investa sulla valorizzazione del personale e che si superi l’ostacolo legato ai titoli di studio che devono essere, se acquisiti entro il 2002 per gli insegnanti e il 2017 per il personale educativo, equiparati alla laurea, così come previsto dalle norme vigenti. Per tornare a rendere attrattivo il lavoro educativo è necessario investire in assunzioni stabili, in salario, sostenere e rilanciare il ruolo sociale di chi svolge un compito fondamentale per il futuro delle bambine e dei bambini, e del Paese.
Nelle foto, alcune delle manifestazioni di oggi: Pescara, Asti, Novara, Siena, Milano, Torino, Roma, Genova, Palermo, Bari, Rimini, Reggio Emilia, Pesaro-Urbino.
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale a garanzia del soccorso, evidenzia la problematica derivante dal mal funzionamento del gruppo elettrogeno del Comando
A seguito della prima convocazione del Comitato Unico di Garanzia pubblichiamo il resoconto della Fp Cgil VVF