Pubblichiamo la nota del Dipartimento riguardo l’assegnazione di risorse straordinarie pe la carenza dei ruoli Capo Squadra e Capo Reparto

Polizia Locale manovra

“Il ruolo della Polizia Locale per la sicurezza urbana è essenziale, per questo gli agenti devono essere valorizzati come avviene per le altre forze dell’ordine”

“No ad una riforma della polizia locale inutile! Dopo 37 anni di attesa la riforma dell’ordinamento della polizia locale parte senza tutele, senza adeguate risorse e strumenti efficaci a sostegno”. Si legge in una nota della Funzione Pubblica CGIL. “La sicurezza urbana e il ruolo della Polizia locale sono una parte essenziale delle politiche delle Autonomie Locali e attendono da troppo tempo investimenti e valorizzazione. Per questo qualsiasi intervento normativo non deve rappresentare solo un impegno generico ma una svolta reale”.

“Lo strumento della legge-delega adottato dal Governo, anziché stringere i tempi e dare concrete risposte, fa peggio dei disegni di legge già presentati alla Camera ed al Senato. Infatti, il testo non prevede per la polizia locale l’equiparazione delle tutele previdenziali, assistenziali e infortunistiche della Polizia di Stato, come invece fanno tutti i disegni di legge finora presenti in Parlamento. Ci sembra che la proposta ignori che quando parliamo di Polizia  Locale ci riferiamo a lavoratrici e lavoratori che ogni giorno sono impegnati per garantire sicurezza e legalità sul territorio a tutela dei cittadini e, in molte realtà, rappresentano l’unico presidio esistente”.

“Ci mobiliteremo fin da subito per aprire un confronto con il Governo e per ottenere modifiche al testo che rendano esplicito lo stanziamento di risorse per l’estensione delle tutele alla Polizia Locale”, conclude la FP CGIL.

“Un Poliziotto penitenziario è stato ferito ieri sera nel carcere di Monza da un detenuto straniero che si era inizialmente rifiutato di rientrare nella sala di socialità per poi scagliarsi improvvisamente contro il Poliziotto che lo stava accompagnando in sala”.

Lo riferisce il Coordinatore della Lombardia per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Calogero Lo Presti: “Il Poliziotto è stato soccorso dagli altri detenuti presenti altrimenti le ferite al torace sarebbero potuto essere molto più gravi. L’Agente poi è stato accompagnato presso il locale pronto soccorso cittadino”.

“Nel carcere di Monza – prosegue Lo Presti – sono previsti 411 detenuti mentre l’ultimo dato ufficiale ministeriale di febbraio ne riporta 706 con un sovraffollamento del 170%. Il personale di Polizia Penitenziaria invece soffre una carenza di circa 40 Poliziotti rispetto ai 321 previsti”.

Silvia Papini della Fp Cgil di Monza e Brianza: “Da tempo lamentiamo la carenza di personale nel Carcere di Monza sia per quanto riguarda la Polizia Penitenziaria, sia per quanto riguarda il personale amministrativo e pedagogico. La pianta organica, per altro nemmeno completa, è valutata sulla base della capienza teorica della casa circondariale che, però, presenta un numero di detenuti ben superiore al previsto, con conseguente aggravio del carico di lavoro per tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati nella sua gestione. Il Personale di Polizia Penitenziaria, già carente nei numeri, viene utilizzato come personale amministrativo per coprire posti, vacanti ma indispensabili, senza i quali non sarebbe possibile garantire il funzionamento della struttura. L’elevato numero di detenuti non consente al personale giuridico pedagogico di garantire gli interventi riabilitativi che dovrebbero essere forniti ad ogni persona che entra nel sistema penitenziario, come prevede la nostra Costituzione, con l’obiettivo della rieducazione e del reinserimento in società. Questa difficoltà genera alte tensioni e frustrazioni, nelle sezioni, che poi si traducono in atti di aggressione e di violenza verso il personale che, in prima linea, rappresenta l’Istituzione. E’ una situazione che sta esplodendo da molti punti di vista e che richiede un immediato intervento del DAP”.

Mirko Manna della Fp Cgil Nazionale: “Sfidiamo qualunque lavoratore pubblico, anche appartenente alle altre Forze di Polizia e Sicurezza, a recarsi al lavoro con la certezza di essere esposti ad un evento del genere che si aggiunge alle migliaia di atti di violenza subiti dalla Polizia Penitenziaria da parte della popolazione detenuta ogni anno. I Poliziotti penitenziari, sono ancora senza efficaci strumenti giuridico-amministrativi per tentare di arginare questo tipo di aggressioni. Le carenze nell’organico della Polizia Penitenziaria in tutti gli istituti penitenziari italiani e il contemporaneo sovraffollamento, unito alla mancanza di reali prospettive di reinserimenti dei detenuti, genera stress che si ripercuote unicamente nel personale in servizio che è composto per la stragrande maggioranza dalla Polizia Penitenziaria”.

La Fp Cgil Polizia Penitenziaria – conclude Manna – esprime la propria vicinanza e i più sinceri auguri di pronta guarigione al collega e a tutte le altre decine di Poliziotti che sono ancora in convalescenza per episodi analoghi e al restante personale in servizio”.

Monza, 13 marzo 2024

Al Direttore Generale

Dott. Vincenzo Caridi

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

Oggetto: Contrattazione RSU progetti locali 2024

Con riferimento ai progetti locali individuati dall’Amministrazione, si reitera la richiesta di attivazione della contrattazione in tutte le sedi RSU, come sancito dall’art. 50 c. 4 del CCNL.

Si rappresenta quanto già evidenziato dalle scriventi organizzazioni, nei precedenti scambi e al tavolo sindacale, e si rammenta – nello specifico – come il testo del CCNI sottoscritto lo scorso 29 dicembre non escluda, e non potrebbe mai escludere in tal senso, il passaggio obbligato della negoziazione prevista dalla contrattazione collettiva.

Da più parti si segnalano comportamenti non congrui dei territori, con la validazione che segue la trasmissione dell’informativa.

Si richiede, in tal senso, un intervento urgente, nel rispetto del CCNL vigente.

FP CGIL

Giuseppe Lombardo

CISL FP

Paolo Scilinguo

UIL PA

Sergio Cervo

CONFSAL/UNSA

Francesco Viola

Sono stati 16 mila gli episodi di aggressione al personale sanitario e sociosanitario nel 2023 e 18 mila le operatrici e gli operatori coinvolti. È quanto emerge dalla relazione sul 2023 dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (ONSEPS), inviata ieri al Parlamento. L’Osservatorio, previsto dalla legge 113/2020 e istituito a gennaio 2022, è costituito dal Ministero della Salute, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e Finanze e il Ministero del Lavoro, e coinvolge oltre 70 componenti tra sindacati  – tra cui la FP CGIL, Ordini professionali regioni, INAIL, AGENAS e associazioni.

La professione più colpita è quella degli infermieri, seguita dai medici e dagli operatori socio-sanitari. Due terzi delle persone aggredite sono donne. Gli ambienti più rischiosi risultano essere i Pronto Soccorso, le Aree di Degenza, i servizi psichiatrici e gli ambulatori. I principali aggressori sono i pazienti (69%) contro il 28% di parenti. Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, il 26% fisico e il 6% contro beni di proprietà.

Per la prima volta è stato attivato un canale strutturale di monitoraggio che ci dà il dato nazionale relativo ad aggressioni non solo di tipo fisico ma anche verbale e contro la proprietà, diverso dai dati INAIL che sono relativi unicamente agli infortuni generati dalle aggressioni. I dati provengono dai Centri Regionali del Rischio di tutte le Regioni e dai diversi Ordini professionali. Ciò che emerge è quanto il fenomeno sia molto più ampio. Quelli riportati, inoltre, sono dati significativi ma parziali, su cui inficia l’assenza di dati raccolti in molte realtà private. Le denunce e le segnalazioni, poi, sono su base volontaria. Promuovere la cultura delle segnalazioni da parte delle lavoratrici e dei lavoratori è importante per rendere i dati delle Regioni e degli Ordini sempre più omogenei. Il report dell’Osservatorio, anno dopo anno, risulterà sempre più preciso e imprescindibile per il monitoraggio del fenomeno e per la sensibilizzazione di aziende, operatori e cittadini sul tema delle aggressioni, di cui noi saremo parte attiva.

#RispettateChiCura

Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale specifica l’incompatibilità tra l’essere componente di commissione  d’esame e quella con l”incarico sindacale

La Segreteria della FP CGIL Basilicata  ha proceduto alla delibera del nuovo Coordinatore regionale Basilicata  Fp Cgil VVF.

Antonio Giordano, che succede al Compagno Nicola Cosentino il quale ha ricoperto l’incarico per un lungo periodo. A lui, da parte del Coordinamento nazionale, va un ringraziamento particolare per la preziosa e proficua collaborazione.

Esprimiamo, inoltre, le nostre più sincere congratulazioni al neo Coordinatore Antonio Giordano per l’incarico a responsabile regionale  ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.

La Segreteria della FP CGIL Puglia  ha proceduto alla delibera del nuovo coordinatore regionale Puglia  Fp Cgil VVF.

Tobia Morelli, che succede al Compagno Sandro Anelli il quale ha ricoperto l’incarico per un lungo periodo. A lui, da parte del Coordinamento nazionale, va un ringraziamento particolare per la preziosa e proficua collaborazione.

Esprimiamo, inoltre, le nostre più sincere congratulazioni al neo Coordinatore Tobia Morelli per l’incarico a responsabile regionale  ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.

 

Al via la rete territoriale nazionale di Osservatori sugli appalti pubblici

Nei Bandi Pubblici spesso si sceglie la strada del risparmio dei costi e non si adeguano tariffe e capitolati di gara al rinnovo dei CCNL Nazionali. Ciò, a cascata, impatta sulla qualità dei servizi e sulle motivazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Il Welfare non è un costo, è un investimento, perché sostiene le persone, le include e libera energie positive dei familiari, oltre ad inserire al lavoro persone finora ai margini. È tempo di ridare dignità al lavoro sociale, anche adeguando i contratti e le tariffe nei settori socio-sanitario-assistenziale, educativo e di inserimento lavorativo da parte della Pubblica Amministrazione”. A chiederlo sono Agci imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali, Fp Cgil, Fp Cisl, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs che oggi a Roma hanno organizzato un incontro pubblico sul tema “Welfare: appalti pubblici e legalità”. E per monitorare il rispetto di quanto previsto dal rinnovo contrattuale, siglato il 26 gennaio scorso (con l’avvenuto scioglimento della riserva del 5 marzo dopo la consultazione dei lavoratori) la cooperazione e le parti sociali presentano l’Osservatorio Paritetico Nazionale e danno il via ad una rete di Osservatori sugli appalti pubblici ed accreditamenti legati al welfare per difendere legalità e diritti attraverso un confronto costante con la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è valorizzare la qualità del servizio offerto e il pieno rispetto della disciplina in materia di lavoro, della regolarità contributiva, assicurativa e di sicurezza nei luoghi di lavoro oltre che valorizzare il contributo fornito dalla cooperazione di inserimento lavorativo quale strumento di sostegno delle fragilità e di superamento delle disuguaglianze.

“Sappiamo di essere un interlocutore fondamentale per la PA sui temi del welfare. Con il nostro CCNL, il decimo contratto italiano per importanza, tuteliamo oltre 370.000 lavoratrici e lavoratori, oltre 9mila cooperative sociali ed imprese sociali, che ogni giorno erogano servizi di welfare a 7 milioni di persone e che sono fondamentali per la tenuta del Paese. Per questo riteniamo strategico dare vita ad un tavolo permanente con le Istituzioni per monitorare i servizi”, concludono cooperazioni e parti sociali.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF con la quale evidenzia la carenza di personale in tutti  settori

Al Direttore Generale

Dott. Vincenzo Caridi

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: Richiesta incontro su informativa 8/3/2024 relativa alla selezione per l’accesso ai livelli differenziati di professionalità del personale dell’area dei professionisti

In relazione alla informativa trasmessa in data 8/3/2024, relativa alla selezione per l’accesso ai livelli differenziati di professionalità del personale dell’area dei professionisti, si richiede la fissazione di un incontro, ai sensi dell’art. 49 CCNL 2019/2021.

FP CGIL INPS

CISL FP INPS

UILPA INPS

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

Paolo Scilinguo

Sergio Cervo

Oreste Manzi

Pubblichiamo la nota di chiarimento della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito il congedo straordinario per le donne vittime di violenza di genere (artt. 28 e 31 rispettivamente dei DD.P.R. nn. 120 e 121 del 17 giugno 2022)

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