Roma 16 dicembre 2020
Al Ministro della Difesa
On. le Lorenzo Guerini
Oggetto: Legge di bilancio 2021. Indennità di funzione o Indennità di amministrazione?
Sig. Ministro,
sono noti gli ostacoli che continuano a frapporsi alla legittima richiesta di superamento
del divario economico esistente tra i lavoratori civili della Difesa e quelli che operano nelle altre
amministrazioni pubbliche avanzata a più riprese da FP CGIL – CISL FP e UIL PA, tali da
giustificare l’idea formalizzata per iscritto dalle scriventi – e condivisa da Lei stesso – di
ricorrere a una specifica indennità di funzione finanziata dal bilancio della Difesa attraverso
l’innalzamento della percentuale dei risparmi derivanti dall’applicazione della Legge 244/12 che
spetta annualmente ai lavoratori civili.
Proposta poi divenuta oggetto di uno specifico emendamento presentato alla legge di
bilancio 2021 tuttora in discussione che, però, stando a quanto appreso di recente, ha
incontrato il parere negativo del Ministero per la pubblica amministrazione, Dipartimento della
funzione pubblica.
In proposito, e come peraltro testimonia l’allegato documento, giova rammentare che
già nell’ambito dell’incontro tenuto tra le parti il 21 novembre 2019 era stata indicato come
alternativa all’indennità di funzione l’aumento dell’indennità di amministrazione finanziato con i
predetti risparmi, esattamente come già operato per colleghi del Mibact con l’art 362 della
legge di bilancio 2020.
Possibilità che oggi, anche sulla scorta del menzionato parere negativo, riproponiamo
alla Sua cortese attenzione per agevolare il raggiungimento di quegli impegni – e tra questi
anche le assunzioni, che però ancora non rintracciamo nella bozza di legge in argomento – che
ha inteso pubblicamente assumere nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori civili della
Difesa, da finanziare con almeno il 70% dei risparmi conseguiti per effetto dell’art. 4 della legge
n.244/2012, dall’anno 2017 ad oggi.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, nella quale si chiede l’apertura di un confronto in merito alla gestione delle strutture, laboratori e delle attrezzature della DCPST .
A seguito della richiesta unitaria delle strutture nazionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito all’organizzazione formativa del 7° corso per formatori patenti terrestri pubblichiamo la nota di modifica emanate dalla Direzione centrale per la Formazione
INCONTRO BENEFICI ASSISTENZIALI
All’incontro del 14 dicembre si è discusso dei benefici assistenziali 2020. L’amministrazione ha fornito un’accurata documentazione sull’andamento delle domande e della spesa relativa alle singole casistiche, utile per un’analisi dei bisogni dei lavoratori e della loro evoluzione negli ultimi anni caratterizzati dall’evidente aumento dell’età anagrafica dei lavoratori.
Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte un anno straordinario caratterizzato dal Coronavirus, ma anche dalla presenza in servizio di nuovi colleghi assunti a metà 2019 che, per età anagrafica, sono portatori di bisogni che potrebbero determinare a breve contro tendenze rispetto all’andamento degli ultimi anni.
Quindi, l’impostazione conservativa dell’ipotesi di accordo proposto dall’amministrazione, che ricalca l’accordo dell’anno precedente, appare condivisibile.
L’amministrazione ha comunicato un risparmio di spesa in merito alla polizza assicurativa di circa 95mila euro che andrà ad incrementare il budget dei sussidi straordinari.
Abbiamo chiesto all’amministrazione l’informativa preventiva dei bandi e la necessità di iniziare ad analizzare i bisogni del personale e verificare la relativa corrispondenza dell’articolazione dei benefici assistenziali per rendere più calzante dal 2021.
L’amministrazione ci ha comunicato che si è attivata con l’ASDEP per far partire la nuova gara per la polizza assicurativa, essendo l’attuale in scadenza al 30 giugno. In merito chiediamo di ipotizzare una polizza assicurativa sanitaria più ampia che possa però liberare risorse oggi destinate ai benefici straordinari per spese sanitarie.
L’amministrazione, in considerazione delle richieste fatte al tavolo, provvederà a presentare una proposta di ripartizione del fondo per l’anno 2021 già dal prossimo mese di gennaio.
Roma, 16 dicembre 2020
FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio CERVO
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione a parziale modifica ed integrazione della nota pubblicata il 09 dicembre inerente il 7° corso per formatori di patenti di guida terrestri VF , in merito le modalità di selezione del personale operativo non specialista
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione in merito alle modalità di svolgimento dell’ attività didattica degli AA.VV.F. dell’89° corso, presso i Comandi di residenza dal 21.12.2020 al 08.01.2021.
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per le Risorse Umane, in merito alla disponibilità di funzioni anno 2021, per il personale Dirigente e Direttivo con funzioni operative
Al MIBACT
Sig. Ministro
On.le Dario Franceschini
Sig. Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini
Sig. Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea
Segretario Generale
Dr. Salvo Nastasi
Oggetto: Ordinanza n. 105/2020 a firma del Commissario Straordinario per la ricostruzione delle aree
colpite dal Sisma il 26 agosto 2016 – Effetti applicativi.
Sig. Ministro, sig. Capo di Gabinetto, sig. Consigliere, sig. Segretario Generale,
preme con questa nota rappresentare gli effetti paradossali che sta producendo l’Ordinanza di cui all’oggetto, conseguente ad una disposizione normativa contenuta nell’art. 11, comma 3, del D.L. n. 76/2020, convertito nella legge n. 140/2020, una norma impropriamente definita come “semplificazione”, che in sostanza impone di trasferire ai soggetti privati proprietari dei beni in questione, le Diocesi e gli Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, la titolarità dei procedimenti relativi agli interventi di ricostruzione, il cui intervento determina un impegno economico cosiddetto “sotto soglia comunitaria”.
In sostanza la disposizione applicativa che si è determinata è che tutti i procedimenti relativi agli interventi programmati già avviati dai funzionari del Mibact, relativi a questi beni, devono essere interrotti in conseguenza della modifica del soggetto attuatore e consegnati ai soggetti privati individuati dall’Ordinanza in oggetto, che devono acquisire tutto quanto prodotto dai funzionari dipendenti del Ministero e provvedere ad una nuova individuazione dei responsabili tecnici ed a procedure d’appalto da instaurare ex novo.
Questa deliberazione del Commissario Straordinario, recepita tout court da una disposizione interna del Soprintendente speciale delle aree colpite dal sisma, ha provocato un giustificato sconcerto tra i funzionari che hanno curato questi procedimenti, sia per una sottrazione di competenze proprie del soggetto pubblico che ritengono del tutto ingiustificata, che in relazione alle finalità di semplificazione che la norma citata ha posto, considerato che in realtà questo produrrà un evidente rallentamento nelle attività di tutela e messa in sicurezza del patrimonio culturale colpito dagli eventi sismici. Il necessario passaggio di consegne nonché l’avvio a regime delle attività poste in capo ai nuovi soggetti attuatori, sui quali ci permettiamo di esprimere ragionevoli dubbi sulle capacità organizzative necessarie alle gestione di processi così delicati, determineranno ulteriori ed ingiustificabili ritardi con buona pace della invocata semplificazione.
Per tali motivi riteniamo urgente una revisione della norma in questione ed il ripristino della piena funzionalità operativa dei funzionari pubblici nella gestione relativa a tutti i beni identificati nell’Ordinanza. Nelle more si dovrebbe garantire quanto meno la continuità nella titolarità degli interventi che sono stati avviati dai funzionari del Mibact, limitando il trasferimento di titolarità solo agli interventi non ancora avviati o in fase preliminare.
Questo non ci pare in contrasto con la norma, considerato che la stessa Ordinanza prevede, all’art. 9, comma 4, la predisposizione di un elenco contenente tutti gli interventi da trasferire ai nuovi soggetti attuatore. Escludere da detto elenco gli interventi già gestiti dai funzionari Mibact ci pare un atto di buona e corretta amministrazione.
Confidando nella giusta attenzione verso una problematica dall’impatto particolarmente delicato, giustamente sollevata dai lavoratori, si chiede un cortese riscontro su quanto rilevato in questa nota.
Distinti saluti
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIBACT
PCM. Ccnl: basta tergiversare.
Oggi si è tenuto un nuovo incontro con l’ARAN per il CCNL della PCM.
Non si è discusso su un nuovo testo, ma ci si è confrontati su alcuni temi proposti dall’ARAN alla
luce delle riunioni precedenti: questione degli apicali delle categorie A e B; reperibilità; revisione
delle assenze per malattia per grave patologia.
Noi abbiamo chiesto di mettere le organizzazioni sindacali in grado di valutare una proposta concreta.
Siamo sempre stati disponibili per raggiungere un punto di equilibrio, ma attendiamo risposte
sulle richieste avanzate:
-regolamentazione del lavoro agile;
-soluzione del problema dei lavoratori apicali delle categorie A e B;
-riconoscimento del lavoro del personale addetto al sistema di allertamento, monitoraggio e coordinamento della protezione civile;
– riconoscimento delle diverse forme di reperibilità, anche per missioni di lunga durata.
Sosteniamo la valorizzazione della contrattazione integrativa per affrontare le tante specificità della
PCM.
Non siamo disponibili a firmare un contratto (in ritardo rispetto agli altri contratti) che nasca vecchio
rispetto ai problemi che si sono evidenziati in questi ultimi anni.
Dopo 11 anni senza contratto e oltre un anno e mezzo di trattativa, è ora di fare chiarezza e di comprendere se, come auspichiamo, si può arrivare ad una soluzione soddisfacente per tutti i lavoratori
della Presidenza.
Nuovo incontro previsto per il prossimo 22 dicembre.
Roma, 14 dicembre 2020
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio
La Funzione Pubblica Cgil rilancia Funzione Protettiva, lo sportello di ascolto psicologico, rivolto alle iscritte e agli iscritti, su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e stress lavoro correlato. Lo farà con una iniziativa online oggi (martedì 15 dicembre) in programma alle ore 16 in diretta sulla pagina Facebook @fpcgil (fb.me/fpcgil). Nel corso della diretta si alterneranno interventi di esperti della psicologia del lavoro e delle prevenzione, con le conclusioni affidate al segretario nazionale della Fp Cgil, Michele Vannini.
PER NON RINGRAZIARE COL CAPPELLO IN MANO!
Con gaudium magnum in questi giorni si “festeggia” il possibile adeguamento del trattamento economico della dirigenza pubblica non contrattualizzata (Forze di polizia).
Motivi di gioia vengono espressi anche da alcuni rappresentanti della dirigenza penitenziaria perché
il trattamento economico è equiparato a quella dirigenza per disposizione di legge (articolo 48,
comma 2, del D.lgs. 29 maggio 2017 n. 95, recante “Disposizioni in materia di revisione dei ruoli
delle Forze di polizia”, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n.
124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche).
Si tratta dei c.d. “effetti indotti” di una contrattazione non svolta dalla dirigenza penitenziaria (che
infatti non si siede al tavolo) poiché, da 14 anni, ancora non si riconosce il diritto a questa importante
componente del sistema penitenziario di vedere rispettato quanto previsto dal decreto legislativo
n. 63 del 2006.
Da allora ad oggi chi ha rappresentato la dirigenza penitenziaria si è “accontentato” di quanto destinato ad essa dai negoziati svolti dai rappresentanti delle Forze di polizia. Il ruolo di questa dirigenza viene percepito quindi come un’appendice del sistema della sicurezza. Questo NON è più accettabile.
Questo Coordinamento Nazionale ha già chiesto e continuerà a chiedere a gran voce l’avvio delle
procedure per una specifica e autonoma contrattazione, finalizzata a costruire una cornice di regole
a tutela e a salvaguardia della identità professionale dei dirigenti penitenziari. Essi assicurano ogni
giorno il rispetto del principio costituzionale dell’art 27, la gestione amministrativa e finanziaria dei
penitenziari, insieme alla sicurezza delle persone e dei luoghi. Nessuna dirigenza pubblica raccoglie
insieme tutte queste responsabilità in una sola funzione.
Anche per questo occorre superare la pratica degli effetti indotti riconoscendo rispetto e dignità al
nostro profilo professionale e alle funzioni che assolviamo ogni giorno, anziché ringraziare con il
“cappello in mano” per quanto elargito.
Dignità è non essere sempre considerati i “capri espiatori” dei disservizi che nella maggior parte
dei casi non rientrano nell’ambito, pure ampio, delle responsabilità dei dirigenti penitenziari. Dignità
è vedersi riconosciute le prerogative e le tutele legali per le delicate funzioni che ogni giorno vengono
assolte. Dignità è avere percorsi di sviluppo di carriera basati su criteri di valutazione misurabili
e con obiettivi definiti a monte.
Questo Coordinamento nazionale è impegnato attivamente su questi temi e proseguirà in tale impegno per contribuire al varo del primo contratto per la dirigenza penitenziaria. Dignità di ruolo in ragione della unicità delle funzioni svolte!
Roma, 15 dicembre 2020
Coordinamento Nazionale Dirigenza Penitenziaria