Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF riguardo il chiarimento di trattamento di trasferta

“Ogni giorno centinaia di specializzandi e specializzande dell’area sanitaria popolano le strutture del nostro Servizio Sanitario Nazionale, contribuendo col loro lavoro a dare risposte ai bisogni di salute della popolazione, eppure non sono tutelati dal punto di vista previdenziale né retributivo. Anzi, al contrario devono pagare con proprie risorse la formazione specialistica. È una discriminazione grave presente nel sistema che va assolutamente sanata”. Lo scrive in una nota Fp Cgil Medici e dirigenti Sanitari, in occasione della mobilitazione annunciata per il 23 marzo a Roma.

“È infatti inaudito che lo Stato nel vincolare, giustamente, l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale al possesso di un titolo di specializzazione, non finanzi la formazione di alcune categorie di professionisti”, prosegue la nota. “È una battaglia di equità che Fp Cgil sostiene da sempre, che rappresentiamo e continueremo a rappresentare ad ogni livello istituzionale: così come già avviene per i medici, è necessario che si istituiscano contratti di formazione in relazione al fabbisogno nazionale anche per specializzazioni di biologi, chimici, fisici, farmacisti, psicologi, veterinari, ingegneri biomedici. Siamo tutti nello stesso contratto, nella stesso SSN, pretendiamo anche l’equiparazione formativa, come chiede anche l’Europa”.

In data 19 marzo u.s. è stato sottoscritto l’Accordo sulle Posizioni Organizzative.

Un Accordo innovativo che porta il numero delle posizioni da 1960 a 2870 con un aumento anche delle indennità su 4 fasce pari a € 9000 – 8000 – 6000 – 5500.

La selezione prevede un mix di riconoscimento dell’esperienza professionale e dei titoli di studio e ulteriori titoli con una prova di selezione che consiste in una prova scritta e in un colloquio volta a misurare:

– Preparazione e capacità di presidio tecnico delle funzioni da ricoprire – conoscenza pratica delle attività, delle responsabilità e degli aspetti gestionali legati al tipo di incarico – competenze organizzative Per ciascuna tipologia di incarico sarà formato e pubblicato un elenco di candidati in ordine alfabetico, suddiviso in tre fasce, fermo restando la ratio per cui un punteggio più alto equivale ad al possesso di una maggiore copertura delle caratteristiche richieste dal ruolo:

– I fascia 30 – 42

II fascia 14 – 26,5

– III fascia fino a 13,5

Nelle more di applicazione dell’Accordo le attuali PO saranno prorogate fino al 30/11/2024.

Come FP CGIL riteniamo questo Accordo positivo, se non esaustivo rispetto a tutte le nostre richieste, in quanto è un passo avanti rispetto alla prima ipotesi presentata dall’Amministrazione recependo molte delle proposte che noi abbiamo fatto sul tavolo prevedendo un aumento dei posti e delle indennità, una selezione più chiara e trasparente con contestuale valorizzazione anche delle esperienze pregresse, una reale possibilità di carriera per i colleghi l’Area dei Funzionari.

Come FPCGIL inoltre, a seguito della nostra specifica nota inviata venerdì scorso, abbiamo anche ottenuto la sottoscrizione di un verbale di intesa programmatica per l’attuazione dell’art 54 del CCNL che prevede il riconoscimento di specifiche responsabilità per l’Area degli Assistenti. In tale Accordo è prevista l’attivazione della contrattazione entro il mese di Settembre 2024.

In coda alla riunione l’Amministrazione ha anche informato che entro lunedì pubblicherà le graduatorie del concorso dei Funzionari Tributari con una previsione di assunzione a metà Maggio prossimo che sarà ampliata fino al 20% degli idonei Anche per la mobilità intercompartimentale ha comunicato che la procedura degli Assistenti è stata conclusa e sono state attivate le incombenze volte a conoscere la disponibilità dei partecipanti e i pareri delle Amministrazioni di provenienza. Tale procedura sarà anche presa in considerazione per uno scorrimento della graduatoria volto all’assunzione di altre 200 unità di seconda Area come previsto dal PIAO.

Per la mobilità dei Funzionari è stato comunicato che sono ancora in corso i colloqui.

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL

Agenzia delle Entrate

Iervolino Florindo

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di chiarimenti per l’accesso nelle sedi di servizio

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito la mobilità del personale appartenente al ruolo dei Direttivi logistico gestionali

Sanità: Fp Cgil e Cgil, servono più risorse sul Contratto
Roma, 20 mar – “Oggi si è insediato il tavolo sul rinnovo del CCNL 22/24 della sanità pubblica e comincia in salita vista la scarsezza di risorse”: così la segretaria generale Fp Cgil Serena Sorrentino e la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David, in una nota post incontro.
“Il tema delle risorse è cruciale per noi. E’ condivisibile ragionare di valorizzazione professionale, condizioni di lavoro e revisione delle indennità, ma per noi rimane cruciale il tema degli incrementi salariali. Leggiamo di cifre sui giornali che non solo non sono soddisfacenti ma che non tengono conto che toccare anche solo una delle questioni poste da noi, e in gran parte contenute anche nell’atto di indirizzo delle Regioni, a partire dal necessario aumento del valore degli incarichi all’estensione degli stessi, alla valorizzazione di nuovi profili professionali, alla maggiorazione di tutte le indennità a partire da quella di specificità infermieristica, che va aumentata e equiparata anche per le ostetriche, e quella di tutela della salute e del malato, significa spendere parte di quel 5,78 su altri capitoli abbassando il valore degli incrementi salariali. Inoltre, vanno incrementati e sbloccati i fondi della contrattazione decentrata, e va soprattutto garantito un orario di lavoro adeguato e che consenta di conciliare vita e lavoro, il diritto alle ferie e l’aumento dei congedi. Per fare tutte queste cose quel 5,78 diventa sempre meno, quindi ci sarà sempre meno incremento del salario. Il datore di lavoro pubblico, a differenza del privato, ha deciso di stanziare risorse che coprono solo un terzo dell’inflazione cumulata nel triennio 22/24: come si può pensare di rinnovare il CCNL della sanità pubblica senza ulteriori interventi?”, proseguono Sorrentino e Re David.
“Lo dobbiamo alle lavoratrici e lavoratori della sanità pubblica, ma anche per garantire che sempre di più ci siano elementi di miglioramento organizzativo dei servizi che possano garantire maggiore qualità di salute per i cittadini. Il governo ha fatto molti proclami ma ora i nodi vengono al pettine: dica se vuole dare risposte ai lavoratori pubblici o no. Non basta partire dalla sanità nell’apertura dei tavoli per dare il giusto riconoscimento ai professionisti e operatori sanitari, bisogna dargli salario e miglioramento delle condizioni di lavoro, per questo continueremo la mobilitazione visto che non ci rassegniamo alla risposta dell’Aran che bisogna accontentarsi di quello che il Governo ha deciso unilateralmente”, concludono.

il perdurare delle mancate relazioni sindacali da parte dell’Amministrazione hanno indotto la Segreteria Fp Cgil Territoriale e il Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF a proclamare o stato di agitazione

Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito le modifiche al regolamento recante modalità di svolgimento delle selezioni interne per l’accesso ai ruoli delle specialità dei nautici di coperta, dei nautici di macchina e dei sommozzatori

Nell’ottica della più ampia collaborazione con l’ Amministrazione e allo scopo di contribuire al lavoro del Gruppo istituito in seno all’OPI sul lavoro da remoto, la FP CGIL inoltra all’attenzione dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI) ENAC e pubblica di seguito il report di sintesi dei principali risultati del questionario sottoposto alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ente nel periodo 22 febbraio – 4 marzo u.s..

Il Coordinamento FP CGIL Enac

Al

Capo Dipartimento DAG

Cons. Ilaria Antonini

ilaria.antonini@mef.gov.it

Direttore del Personale

Dott. Alessandro Bacci

dcp.dag@pec.mef.gov.it

e.p.c.

DAG- Ufficio relazioni sindacali Dirigente

Dott. Ernesto Perna

relazionisindacali.dag@mef.gov.it

Al Presidente CUG MEF

Dott.ssa Aline Pennisi

aline.pennisi@mef.gov.it

Al Responsabile della Protezione dei

dati personali

Dott.ssa Marialaura Ferrigno

rpd@pec.mef.gov.it

Oggetto: Integrazione alla Policy del lavoro a distanza

In merito alla recente pubblicazione della integrazione alla Policy del lavoro a distanza e della relativa FAQ, pervengono a questa O.S. preoccupanti segnalazioni che, in spirito di collaborazione, si desidera portare all’attenzione dell’Amministrazione. Come già segnalato in data 5 marzo u.s. dalla scrivente O.S., in persona del coordinatore regionale dott. Tondi, queste segnalazioni rendono note due gravi questioni che stanno impedendo la sigla di molti degli accordi individuali per lo smart-working in deroga.

Secondo l’integrazione alla Policy, il personale che si trovi in gravi, attuali e non altrimenti conciliabili situazioni personali di salute, “debitamente documentate”, deve chiedere al proprio medico di medicina generale un certificato che attesti delle patologie che qualifichino il soggetto come “a maggior rischio”. Questo certificato va poi indirizzato al proprio dirigente, che quindi viene messo in conoscenza delle patologie dei propri lavoratori.

Questa O.S. ritiene che questa procedura costituisca una grave violazione della privacy: Il datore di lavoro può visionare esclusivamente l’attestato di malattia del lavoratore come accertata da un medico, ormai trasmessa per via telematica, un documento che contiene tutti i dati del certificato esclusa la diagnosi. Tale principio è stabilito dalla Corte di Cassazione stessa, con sentenza del 31/01/2018 n. 2367, in cui ha affermato che la riservatezza imposta nella refertazione del medico fiscale esige che non debba essere annotata sulla copia per il datore di lavoro la diagnosi del paziente. L’interpretazione delle norme preposte alla tutela della riservatezza, con particolare riferimento ai dati sensibili quali certamente sono quelli concernenti le condizioni di salute del dipendente malato, induce a ritenere che il datore di lavoro debba essere a conoscenza soltanto della conferma della prognosi da parte del medico fiscale.

Alcuni dirigenti, per ovviare alla problematica sorta hanno suggerito al personale che si trova in gravi, attuali e non altrimenti conciliabili situazioni di salute di farsi rilasciare dal proprio medico di medicina generale un certificato in cui dichiara, semplicemente, che è a maggior rischio. Ma i medici, a nostro avviso giustamente, ribattono che il maggior rischio dipende anche dalle condizioni di lavoro e che non è loro compito certificare nient’altro che l’esistenza o meno di certe patologie.

A questa situazione, questa O.S. chiede con urgenza di porre le dovute azioni di modifica ed integrazione a quelle in vigore per il rispetto della normativa, al fine di consentire la presentazione delle istanze e la stipula degli accordi individuali del personale “fragile”, in attuazione di quanto previsto dalla direttiva 29 dicembre 2023 del Ministro per la Pubblica Amministrazione. Sarebbe sufficiente rifarsi alla Policy antecedente, che non prevedeva la comunicazione della patologia al Dirigente bensì l’inoltro della documentazione al Medico del lavoro.

Il Coordinatore Nazionale

Andrea Mosca

Pubblichiamo la nota informativa del Dipartimento riguardo le modifiche sulle procedure per la regolamentazione dei titoli aeronautici e delle correlate abilitazioni e qualificazioni da rilasciare al personale pilota e specialista di elicottero e aereo

Al Direttore Generale

Dott. Vincenzo Caridi

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: SOLLECITO RISPOSTA RICHIESTA BUONI PASTO

In data 22 febbraio la scrivente organizzazione ha sollecitato l’Amministrazione a fornire riscontro in merito alla questione attinente alle trattenute sui buoni pasto operate nei confronti dei dipendenti che hanno usufruito della mobilità.

Ricordiamo che l’impegno al tavolo, da parte di INPS, era quello di risolvere ogni criticità entro il mese di febbraio, avendo centralmente individuato i casi interessati.

Dal 22 gennaio al 20 marzo siamo ancora in attesa di comunicazioni ufficiali in merito alle soluzioni individuate e non è chiaro se nel corrente mese verranno (finalmente!) restituite le somme precedentemente trattenute.

È inutile evidenziare, ancora una volta, la necessità di un intervento chiaro e tempestivo.

Si rimane, pertanto, in attesa di sollecito riscontro.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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