Evitando di entrare nelle polemiche mediatiche emerse sulla vicenda, la FP Cgil VVF si stringe al fianco dei colleghi intervenuti: a loro va il nostro assoluto sostegno, pubblichiamo il comunicato unitario Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, rivolto al personale intervenuto nelle operazioni di soccorso svolte a Caronia(Me).

L’Amministrazione ha l’obbligo di proseguire e continuare ad investire sulla professionalità del personale del Corpo, sulle attrezzature, sulla formazione e sul mantenimento e retraining.

 

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF, con la quale chiede  un incontro con l’Amministrazione richiamando  l’attenzione sulla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo.

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito alla ricognizione per il personale ruolo Direttivo operativo- Art 42

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche Strumentali riguardo l’aggiornamento sistema SIPEC in merito ai congedi parentali

I punti salienti e il testo integrale (SCARICA)

È stato definitivamente sottoscritto il protocollo d’intesa per garantire la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19.

Nel confronto, il testo ha visto emergere le modifiche e le integrazioni, che reputavamo essenziali per poter procedere ad una sottoscrizione. In particolare, tra i diversi miglioramenti, alcuni appaiono particolarmente significativi.

È riportato, in premessa, l’impegno condiviso delle parti a garantire la didattica a “bolle”; a individuare soluzioni per il c.d. personale in condizioni di fragilità; a garantire un potenziamento degli organici.

Si istituisce un tavolo nazionale permanente, con funzioni di monitoraggio, al fine di assicurare che le attività educative e scolastiche si svolgano in osservanza delle misure di sicurezza, previste dal protocollo, con lo scopo di garantire la piena ed effettiva tutela della salute dei bambini, delle famiglie e di tutto il personale coinvolto.

È stato introdotto un tavolo permanente di confronto regionale con una funzione di raccordo con il Tavolo nazionale permanente e le istituzioni educative e scolastiche, per fornire loro soluzioni concrete alle problematiche segnalate.

Viene data l’opportunità di svolgere test diagnostici per tutto il personale, incluso l’eventuale personale supplente, sulla base dei criteri della volontarietà di adesione al test, della sua gratuità e del suo svolgimento presso le strutture di medicina di base.

Si individua in tutti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, il medico competente.

È previsto l’aggiornamento del Documento di Valutazione Rischi per adeguarlo al Protocollo e il confronto sui contenuti del protocollo con le rappresentanze sindacali e gli RLS.

È stato valorizzato il ruolo del coordinamento pedagogico che potrà chiedere, ove reputi necessario, un confronto con psicologi o pediatri assegnati all’istituto dalle AUSL di riferimento.

Viene resa automatica l’istituzione della commissione di monitoraggio per l’applicazione del protocollo in tutte le strutture paritarie pubbliche e private del segmento 0-6. I soggetti gestori di una pluralità di strutture potranno istituire un’unica commissione di verifica.

Vengono introdotte ulteriori norme relative ai dispositivi di protezione individuale; all’informazione e formazione del personale; alla gestione degli ingressi; alla pulizia di luoghi e attrezzature; alla gestione insicurezza degli spazi comuni. Tali prescrizioni fanno del protocollo uno strumento utile ai fini di una riapertura in sicurezza dei servizi educativi 0-6.

Vigileremo perché il Governo e le altre parti coinvolte diano seguito agli impegni condivisi in merito al potenziamento degli organici e alla didattica “a bolle”, intervenendo sui decreti legge attualmente in conversione al Parlamento, a partire dalla proroga delle graduatorie in scadenza.

FP CGIL – CISL FP -UIL FPL

 

Cgil, Cisl, Uil, sottoscritto protocollo sicurezza per servizi educativi e scuole infanzia

 

NOTA A VERBALE ACCORDO PEO 2020

La FP CGIL Corte dei conti nel sottoscrivere l’ipotesi di accordo per l’espletamento delle procedure per le progressioni economiche orizzontali (PEO) per l’anno 2020, ritiene doveroso, sottolineare le perplessità emerse a seguito del mancato accoglimento da parte dell’Amministrazione di alcune delle richieste avanzate da questa O.S.
Primo fra tutti il riconoscimento del valore aggiunto delle prove selettive, superate nelle procedure per l’attribuzione delle PEO 2019, le quali sono state di gran lunga più complesse rispetto a quanto avrebbero dovuto essere, nonostante le rassicurazioni dell’Amministrazione; prove che, con orgoglio e dignità, il personale della Corte dei conti, ha affrontato anche in assenza di una adeguata formazione.
Ci riteniamo abbastanza soddisfatti, ma vigileremo in tal senso, rispetto all’assicurazione da parte dell’Amministrazione, dell’avvio nel più breve tempo possibile, della formazione per il personale, e che la stessa avvenga in modo mirato, tenendo conto sia delle aree di appartenenza, sia delle specifiche mansioni svolte.
In considerazione del rispetto e della par condicio, seppur non esplicitamente inserito nell’ipotesi sottoscritta, chiediamo che vengano affrontate e risolte tutte le problematiche relative alla formazione e alle modalità di espletamento delle prove per tutto il personale con disabilità fisica e psichica.
Riteniamo necessario, inoltre, che all’atto della pubblicazione del bando venga fatta chiarezza sulle attribuzioni dei punteggi per titoli di studio e valutazioni per il personale che abbia prestato servizio presso altra amministrazione, per evitare errori interpretativi che hanno portato a ricorsi in house, ritardi e correzioni ai fini della formazione delle graduatorie delle PEO 2019.
Infine, riteniamo che l’Amministrazione abbia perso un’occasione per ridare il giusto equilibrio nello stabilire i posti riservati al personale del ruolo locale di Bolzano, in quanto anche nel 2020 è previsto un arrotondamento in difetto, riducendo così a soli 2 i posti disponibili, decisione unilaterale che mortifica e delude il personale destinatario del bando; in questo non possiamo che evidenziare una mancanza di volontà politica e non un problema tecnico, in quanto la soluzione c’era e si poteva accogliere.

La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco

“Dopo 14 anni di attesa da parte dei lavoratori della sanità privata, 3 anni di trattative e dopo essersi tirati indietro a un passo dalla firma definitiva, Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria, ci accusa di non mantenere i patti sul rinnovo del contratto della sanità privata”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi che, dopo l’intervista rilasciata da Stirpe a La Repubblica, tengono a rispondere al vicepresidente di Confindustria.
“Vorremmo ricordare a Stirpe che l’ultimo contratto rinnovato della sanità privata è quello del 2006. Il rinnovo del contratto della Sanità pubblica cui lui si riferisce è relativo al 2016/18 ed il precedente biennio economico era del 2008/09. Quindi intanto Stirpe dovrebbe sapere che nella sanità privata i lavoratori sono indietro di un biennio ed un triennio contrattuale. Poi ci dica dove è scritto che il contratto della sanità privata segue l’iter del CCNL pubblico, visto che afferma questo – affermano i segretari generali -. Ma mentre nel pubblico il blocco era legislativo, nel privato la scelta è stata dei datori di lavoro. Stirpe dovrebbe sapere che a fronte della richiesta di Cgil Cisl e Uil di recepire il testo unico su democrazia e rappresentanza, la sua federazione di riferimento Aiop ha posto la pregiudiziale della tutela di una organizzazione sindacale, peraltro non presente al tavolo, ma di loro riferimento, a proposito di regole”.
Proseguono i segretari: “Suona strano che un imprenditore affermi che rinnova un contratto solo se un terzo lo finanzia. Le imprese che si occupano di sanità privata in questi anni hanno fatto fior fior di profitti (basta andare a guardare i bilanci delle imprese dei vari presidenti di Aiop regionali. Molti gruppi sono quotati in borsa, molte regioni hanno rivalutato le tariffe, certo non quelle in piano di rientro dove però la sanità privata prende oltre il 40% dei servizi erogati ipotecando una bella fetta di torta derivante dal bilancio regionale per spesa sanitaria)”.
“Continuano a sfruttare lavoratori e hanno il coraggio di dire che il contratto siglato, e non sottoscritto in via definitiva da loro, non è innovativo perché non sposta quote di salario sul welfare contrattuale. In pratica per loro gli aumenti salariali andrebbero pagati dalle regioni e il contributo che loro vorrebbero metterci come datori di lavoro che fanno profitto con soldi pubblici è con benefit e prestazioni integrative erogate da soggetti che sono legati alle loro strutture. Così sono bravi tutti a fare gli imprenditori. Non c’è etica né giustizia in questo loro posizionamento, in più c’è il mancato riconoscimento del valore professionale dei lavoratori della sanità accreditata sia sul mancato rinnovo sia sulla mancata erogazione dei premi Covid ai dipendenti (nonostante le regioni abbiamo ipervalutato le tariffe Covid di ricoveri di pazienti, non solo di terapia intensiva ma anche dimissioni di pazienti Covid oramai fuori dalle cure intensive)”.
“Il ‘tem’ per la sanità privata è parametrato al tabellare del pubblico e il ‘tec’ le aziende non hanno voluto trasformarlo in contrattazione decentrata ma mantenerlo come premio legato alle giornate di presenza. Chi non rispetta i patti è la federazione di riferimento di Confindustria o forse dovremmo usare il plurale perché nel rinnovo è stato molto evidente che esistono diverse anime: proprio quella più in linea con le parole di Stirpe ha fatto saltare l’intesa per una questione di interessi territoriali e di gruppo. Vergogna! Quando ci si candida a gestire servizi pubblici si dovrebbe a cuore l’interesse generale pur facendo gli imprenditori, invece siamo alla garanzia che i diversi gruppi si accordino nelle singole regioni per avere garanzie sui loro interessi. Noi a questo ricatto ci siamo ribellati e per questo abbiamo proclamato lo sciopero di settore”, concludono Sorrentino, Petriccioli e Librandi.

“Urge un vero e proprio mutamento storico per e nelle carceri italiane”. A chiederlo è la Fp Cgil in una lettera inviata ai vertici del Dap (Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria) e del Dgmc (Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità) in relazione all’escalation di suicidi da parte di appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, ben sei da inizio anno.

“Abbiamo più volte richiamato – aggiunge il coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Stefano Branchi – la necessaria opportunità, anche con i predecessori Capi Dipartimento, di attivare interventi efficienti a beneficio di serene condizioni lavorative e di supporto presso i singoli Istituti Penitenziari. È arrivato il momento di avviare un monitorato lavoro di ‘intelligence’ che veda il poliziotto protagonista del sistema penitenziario e non più collocato in isolata e statica attività di vigilanza ed osservazione nei reparti detentivi, molto spesso affollati da popolazione detenuta (perlopiù con problematiche di natura psichiatrica e affetti da dipendenze patologiche varie) e vivendo quindi continui impatti/attacchi emotivi e di naturale empatia sociale”.

“Vanno inoltre rivisti aspetti organizzativi del lavoro, oltre ad una quotidiana attività di ascolto/dialogo con i lavoratori, istituendo sportelli di ascolto. Urge un vero e proprio mutamento storico per e nelle carceri italiane, arginando la volontà di individuare capri espiatori ovvero incalzare disadorne polemiche, a giovamento di tutta la collettività penitenziaria. Noi siamo pronti a costruire e partecipare, con la collaborazione sinergica che da sempre ci contraddistingue. La Polizia Penitenziaria continuerà ad operare con spirito refrattario e di abnegazione professionale, ma merita ogni rispetto e dignità”, conclude Branchi.

Nuova tappa della mobilitazione per il rinnovo del contratto della Sanità Privata. Ancora una volta dietro le parole ‘Padroni predoni coi soldi pubblici’. Lunedì 24 agosto davanti alle Prefetture del paese, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno promosso presidi di protesta. Al centro della vertenza la mancata ratifica, dopo la preintesa raggiunta lo scorso 10 giugno, di un contratto atteso da 14 anni e che interessa circa 100 mila lavoratrici e lavoratori. Prossimo appuntamento: lunedì 31 agosto dove si terranno assemblee e presidi presso le strutture Aris e Aiop. In vista lo sciopero nazionale.

Guarda il servizio di Collettiva sul presidio di Roma

 

Ascolta l’intervista alla segretaria nazionale Barbara Francavilla

 

Guarda la galleria fotografica con le foto dei presidi da tutto il paese

🔴 𝗕𝗔𝗦𝗧𝗔 𝗣𝗔𝗗𝗥𝗢𝗡𝗜 𝗣𝗥𝗘𝗗𝗢𝗡𝗜 𝗖𝗢𝗜 𝗦𝗢𝗟𝗗𝗜 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗜Un #24agosto in piazza, ancora una volta, per il contratto della Sanità…

Pubblicato da Fp Cgil Sanità su Lunedì 24 agosto 2020

 

Guarda le foto del presidio di Roma in piazza Santi Apostoli

 

 

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali Regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uila Pa VVF nella quale denunciano le mancate corrette relazioni sindacali del Direttore Regionale

Pubblichiamo la lettera dei Coordinamenti territoriali Fp Cgil VVF di Palermo e Messina, nella quale ringraziano il personale intervenuto nelle difficili operazioni di soccorso in località Caronia(Me), evidenziando il difficile compito che il personale del CNVVF è chiamato a svolgere quotidianamente

Pubblichiamo l’informativa inviata dalla Direzione Centrale per la Formazione con la quale comunica l’avvio dell’89° corso per AA.VV.F.

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto