Medici fiscali: Fp Cgil, grave errore firmare intesa che non tutela lavoratori
Nessuna tutela, tanti vincoli, stipendi ridotti, ma soprattutto più precarietà
“L’intesa per i rapporti di lavoro dei medici fiscali che oggi, al tavolo di trattativa con Inps, alcuni sindacati hanno dichiarato di voler sottoscrivere, è chiaramente peggiorativa rispetto alla disciplina vigente”. Lo dichiara Andrea Filippi, Segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn.
“Siamo di fronte ad un vero e proprio attacco alla stabilità dei professionisti in barba anche al drammatico periodo trascorso nell’emergenza Covid in cui sono rimasti senza nessuno stipendio” denuncia il Segretario. “Dopo 2 anni di trattative, peraltro arenate per i gravi errori commessi dall’Istituto in tema di rappresentatività, alcuni sindacati si dichiarano disponibili a sottoscrivere un accordo esclusivamente libero professionale che non contiene nessuna tutela, ma tante immotivate incompatibilità”, incalza.
“Non abbiamo intenzione di sottoscrivere un accordo che di fatto rende precario un rapporto di lavoro che fino ad oggi era tutelato dalle liste ad esaurimento, non introduce garanzie retributive in caso di blocco delle attività determinate dall’emergenza pandemica, e che è illegittimo per le incompatibilità che contrastano con un rapporto di lavoro libero professionale. Non firmeremo, come richiesto dai medici fiscali, nell’esclusivo interesse dei loro diritti che tuteleremo in tutte le sedi opportune”, conclude Filippi.
Contratti: Cgil Cisl Uil, proclamiamo sciopero nazionale per mancata ratifica sanità privata
Alla scadenza per la firma definitiva, Aris e Aiop si smentiscono
Roma, 30 luglio – “Siamo oltre l’indignazione, oltre la vergogna. Oggi giovedì 30 luglio, come da preintesa sottoscritta il 10 giugno, Aris e Aiop avrebbero dovuto convocarci per la firma definitiva del contratto della Sanità Privata, dopo 14 anni di attesa e anni di trattativa. Invece ci hanno comunicato che ciò non sarebbe avvenuto. Un comportamento scioccante e vergognoso, sulla pelle di tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Mai ci era capitato di assistere ad un comportamento tanto irresponsabile. Adesso basta, è finito il tempo delle trattative. Con questi soggetti non è possibile contrattare. Ora non ci rimane che la lotta e questo di certo non ci spaventa: ora sciopero nazionale”. Questa la posizione ferma dei segretari generali della Fp Cgil, Serena Sorrentino, della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, e della Uil Fpl, Michelangelo Librandi, in merito alla mancata ratifica del contratto della Sanità Privata per cui, lo scorso 10 giugno, si era arrivati a sottoscrivere la preintesa.
“Vergogna! Vergogna! Vergogna! A fronte del fatto che Ministro e Regioni tutte si sono impegnate per garantire più risorse al sistema (così da compensare il 50% dell’aumento del costo contrattuale per parificare salari del personale pubblico e privato accreditato) questi soggetti si permettono di non riconoscere gli impegni sottoscritti – affermano i sindacati -. Da mesi lavoriamo affinché tutte le garanzie necessarie a portare a buon fine questa trattativa siano assicurate dalle Istituzioni e oggi dicono che ancora non basta”.
“I lavoratori hanno aspettato fin troppo, la rabbia è oramai incontenibile e nei confronti di questi soggetti non ci può che essere una reazione forte e determinata. Per questo abbiamo deciso di proclamare lo sciopero nazionale di tutte le strutture Aris e Aiop e di farci promotori di bloccare tutte le strutture che sarà possibile in questa fase, perché non c’è più tempo per le trattative, le controparti hanno fatto saltare ogni sistema di relazioni sindacali. Che i cittadini sappiano che questi soggetti fanno profitto con risorse pubbliche, che fanno pagare un prezzo altissimo ai lavoratori e non si fanno scrupoli e, come è accaduto durante la pandemia, di fare la loro parte solo se possono trarre profitto! Chiediamo alle Regioni di prendere posizione contro chi non riconosce dignità al lavoro. Il Governo e le Regioni intervengano per condannare questi comportamenti e sanzionarli revocando gli accreditamenti. Ci aspettiamo, a partire dal Ministro Speranza, il presidente Bonaccini e tutti gli assessori regionali alla sanità, una presa di posizione pubblica a sostegno delle lotte e dei diritti dei lavoratori e contro questi soggetti che non meritano di lavorare con soldi pubblici. La pazienza è finita, ora è tempo di giustizia.”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
Pubblichiamo la nota emanata dalla Direzione Centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo in merito al settore Cinofilo
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito alla ricognizione per il personale del settore tecnico Professionale
Pubblichiamo l’informativa riguardo le promozioni per il personale Direttivo e non Direttivo del CNVVF
Corte dei Conti: Fp Cgil, no a provincializzazione Trento e Bolzano
Preoccupazioni per il conflitto di interessi e la svalutazione delle professionalità dei dipendenti
Roma, 24 luglio – Siamo assolutamente contrari all’ipotesi di “provincializzazione” della Corte dei conti di Trento e Bolzano, a causa del potenziale conflitto di interessi che verrebbe a crearsi. Il personale non può essere dipendente dell’ente controllato. Bisogna salvaguardare l’autonomia delle funzioni che la Corte dei Conti esercita sul territorio in tema di legittimità di spesa delle Pubbliche Amministrazioni. Chiediamo di essere convocati, in caso contrario ci mobiliteremo”. Questa la posizione della Funzione Pubblica Cgil riguardo l’ipotesi dell’istituzione di provincializzazione della Corte dei Conti di Trento e Bolzano.
Due le maggiori criticità, fa sapere il sindacato. “In primo luogo, la designazione da parte dei Consigli Provinciali di due magistrati su quattro della sezione controllo, senza limiti di tempo (5 anni), senza una maggioranza qualificata né particolari requisiti di esperienza e professionalità. Condizioni invece previste dalla legislazione vigente, a partire dall’”integrazione” di un solo magistrato da parte dei Consigli Regionali. Uno strappo evidente, che può determinare disequilibrio nella composizione delle Sezioni, ove siedono magistrati assunti tramite concorso, con nocumento all’immagine stessa della Corte”. Il secondo punto riguarda il passaggio del personale nei ruoli provinciali. Personale che, specifica la Fp Cgil, “a seconda dell’ufficio di appartenenza (Procura, Sezione Giurisdizionale e Sezione di Controllo), svolge attività altamente qualificata, come la diretta collaborazione con i magistrati, la disamina delle istruttorie e degli atti a contenuto giuridicamente complesso, la revisione e l’accertamento nei confronti degli Enti locali, dei rendiconti della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, dei gruppi consiliari (Sezione di Controllo), analisi dei conti giudiziali dei singoli agenti contabili presenti in Regione (Sezione Giurisdizionale).
“Appare del tutto evidente dunque che l’ipotesi di modifica dell’istituzione delle Sezioni di Controllo della Corte dei Conti di Trento e Bolzano attualmente all’esame della Commissione dei Dodici costituisca un grave rischio per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura contabile e dello stesso personale che, passando alle dipendenze dell’ente controllato, non potrebbe non subire condizionamenti e incorrere in potenziali conflitti di interessi nello svolgere le attività di propria competenza. Si minerebbe l’indipendenza di giudizio e di iniziativa dei controllori, subordinandola a dotazioni di mezzi e risorse non più di propria pertinenza ma di gestione provinciale. Sono poi da considerare i rischi economici e professionali nel passaggio dal contratto statale quelli provinciali, come il recente passaggio della Giustizia ha purtroppo dimostrato. A rischio anche l’effettività del “diritto di opzione”, ovvero la possibilità di permanere nei ruoli statali, visto che la sola possibilità di permanere nella stessa amministrazione comporterebbe inevitabilmente il trasferimento fuori regione”.
“Pertanto, respingiamo e contestiamo qualsiasi ipotesi che vada in questa direzione. Invieremo una nota ai presidenti della Regione, delle due Province e della Commissione dei Dodici, per esprimere dissenso e chiedere una convocazione urgente, avviando una campagna di mobilitazione sui territori”, conclude la Fp Cgil.
Disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle Ambasciate, Consolati, Istituti culturali ed Organismi internazionali in Italia.
A un passo dalla firma!
Il 7 luglio scorso si è svolto online un incontro tra CGIL-FPCGIL CISL FP e UILPA con il Ministero del Lavoro e il Ministero degli Esteri sul rinnovo della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle Ambasciate, Consolati, Istituti culturali ed Organismi internazionali in Italia. Le OO.SS confederali hanno espresso apprezzamento per il testo presentato in quanto aderente alla piattaforma presentata unitariamente lo scorso anno; si tratta di un testo molto evoluto che accoglie la maggioranza, se non la totalità, delle nostre richieste ed innova la disciplina introducendo nuovi diritti e tutele. Siamo in attesa a brevissimo di un incontro per la sottoscrizione definitiva, che dovrebbe avvenire prima della pausa estiva. Il nostro lavoro più che ventennale sta producendo passi avanti, anche nella tutela di questioni spinose come quella del sostituto di imposta, con un netto miglioramento di tutti gli istituti ed anche delle partite salariali. Come di consueto, organizzeremo assemblee online e, se possibile, in presenza per illustrare la disciplina alle lavoratrici e ai lavoratori, una volta firmata. Cgil cisl uil hanno sempre lavorato con l’unico intento di difendere ed estendere le tutele e i diritti. Prendiamo dunque le distanze da chi, pur non avendo di fatto partecipato alla stesura della piattaforma di CGIL CISL e UIL, si intesta meriti non veritieri nella speranza di distorcere strumentalmente la realtà dei fatti e di fatto rallentando inutilmente la firma del testo. Auspichiamo dunque che il Ministero del lavoro ci convochi immediatamente per poter procedere alla firma del testo a coronamento di un lavoro fra istituzioni e sindacato finora sempre improntato alla collaborazione.
FPCGIL – CISL FP – UILPA
Grieco – Ladogana – Narcisi
P.A.: Cgil, firmato nuovo Protocollo sicurezza. Ora contrattare lavoro agile
Roma, 24 luglio – “Sottoscritto oggi il Protocollo quadro per l’implementazione delle misure per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro, in ordine all’emergenza sanitaria da ‘Covid-19′”. È quanto fa sapere, in una nota, la Cgil nazionale.
“Si tratta – spiega il sindacato di corso d’Italia – di una regolamentazione necessaria che garantisce, in tutti i luoghi di lavoro, i necessari spazi negoziali sia per la gestione del personale in servizio, sia per l’organizzazione del lavoro agile”. Inoltre, aggiunge la Cgil “l’intesa prevede l’avvio di un confronto complessivo sul lavoro agile, modalità che necessita di una regolamentazione e che per noi rappresenterà una delle priorità della nuova stagione contrattuale”.
“Nelle prossime settimane, il nostro impegno, sarà volto – conclude la Cgil – a conciliare la ripresa delle attività, sia in servizio che da remoto, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza”.
Pubblichiamo la convenzione della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche Strumentali riguardo l’acquisto di auto per il personale in servizio del CNVVF