Pubblichiamo la risposta che la Direzione Centrale per la Formazione ha inteso dare al quesito posto dalla Fp Cgil VVF in merito al percorso formativo settore Soccorso Acquatico.

Riteniamola risposta data dall’Amministrazione assolutamente parziale e contraddittoria rispetto alle attuali circolari formative che riguardano il Soccorso Acquatico.

Riunione all’Aran dell’8 luglio

La prosecuzione del negoziato sul rinnovo del CCNL dell’area della dirigenza delle funzioni locali segna dei moderati positivi segnali di novità che vanno nella direzione di superare gli ostacoli che al momento ancora si frappongono alla stipula del nuovo
contratto.
Leggi il resoconto completo.

Pubblichiamo la nota di denuncia del Coordinamento del Comando di Brindisi per la cronica carenza di organico e le difficoltà che quotidianamente vive il personale.

Continua l’informazione su salute e sicurezza della Fp Cgil VVF con la rubrica n° 19, il rischio  CANCRO per le lavoratrici e i lavoratori del Corpo, a rivelarlo gli studi della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro)

Pubblichiamo la richiesta di integrazione della Direzione Centrale per la Formazione per il personale formatore profesionale per le attività didattiche dei corsi in ingreso per AA.V.P. 88° e 89°, in svolgimento e da svolgere presso le strutture della Direzione Centrale per la Formazione delle SCA e SFO

Pubblichiamo l’informativa della Direzione centrale per le Risorse umane in merito all’incarico dirigenziale per Dirigenti Medici del CNVVF

Pubblichiamo la nota e il relativo allegato emanato dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito alla ricognizione di mobilità del personale operativo VF presso i Presidi Antincendio degli Organi Costituzionali

Pubblichiamo il  Decreto Ministeriale in merito alla rettifica graduatoria finale della procedura speciale di reclutamento a domanda, per la copertura di posti, nei limiti nei limiti stabiliti dall’art.1, commi 287, 289 e 295 della legge n. 205 del 2017, nella qualifica di Vigile del Fuoco nel CNVVF

‘Enorme il lavoro svolto, tutelare lavoratori’

“Un episodio gravissimo, accompagnato da un messaggio delirante, e che al tempo stesso non ci stupisce affatto, non solo perché in linea con le modalità di azione di questo gruppo di neofascisti che ancora oggi occupa abusivamente a Roma un immobile di proprietà della Banca d’Italia, ma anche perché si pone nel solco della ripresa di un più generale attacco al lavoro pubblico”. Così Fp Cgil, Cisl Fp, Confintesa Fp e Confsal Unsa, in merito all’azione condotta ieri da Casa Pound presso le sedi Inps, nel chiedere ai vertici dell’istituto di far sentire la loro voce “a difesa dell’ente e della enorme mole di lavoro svolto”.

“È bastato, infatti, – scrivono i sindacati – che l’emergenza pandemica si attenuasse, per far sì che i tanti ringraziamenti verso i lavoratori pubblici si trasformassero in attacchi, rispolverando stereotipi sempre utili all’occorrenza. Non v’è dubbio che c’è chi mira a creare una frattura tra lavoratori, contrapponendo strumentalmente il lavoro pubblico a quello privato. Allo stesso modo, non v’è dubbio che una eccessiva sovraesposizione mediatica dell’Inps abbia contribuito a far finire l’Ente nel mirino di chi, attaccando l’Istituto di previdenza sociale, vorrebbe attaccare il lavoro pubblico, facendo credere che i dipendenti siano al momento inattivi”.

La realtà, riportano, “dice altro: i lavoratori dell’Inps hanno lavorato tutti i giorni per garantire ai cittadini le prestazioni sociali cui hanno diritto e a loro va il nostro ringraziamento e sostegno. Ciò che necessita di una seria e approfondita riflessione, invece, è l’infrastruttura tecnologica dell’Istituto, che abbisogna di urgenti investimenti per poter proiettare nuovamente l’Inps nella modernità. In questa prospettiva intendeva muoversi anche l’accordo siglato lo scorso 3 giugno; con esso, l’Istituto si impegna a innovare il proprio rapporto con la cittadinanza, implementando maggiormente i canali telematici e telefonici, così da non rendere più sempre necessario per i cittadini recarsi nelle proprie Sedi”.

“È questa la svolta, che dimostra come la Pubblica Amministrazione possa essere anche fonte di innovazione, che chiediamo all’Inps, al di là di attacchi, beceri e strumentali, costruiti a uso e consumo di chi magari pensa di ridurre il perimetro del lavoro e della previdenza pubblici. Per questo motivo chiediamo ai vertici dell’Istituto, Presidente, Vicepresidente, Consiglio di Amministrazione e Direttore generale di non limitarsi agli atti di solidarietà interni, ma di far sentire nella comunicazione esterna, con la forza dei numeri di produzione che sono nella disponibilità dell’Amministrazione, la voce dell’Inps: rappresentare e veicolare all’esterno, su tutti gli organi di comunicazione, l’enorme mole di prestazioni erogate in questi mesi è un doveroso atto di giustizia e di rispetto a tutela della dignità e del lavoro di tutto il personale”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Confintesa Fp e Confsal Unsa.

Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF e Confsal VVF nella quale evidenziano la mancata erogazione al personale formatore in missione presso le Scuole Centrali Antincendi della colazione.

Riunione online Epsu Youth network

Venerdì 3 luglio 2020 si è svolta l’annuale riunione EPSU rete giovani (Youth Network Meeting). L’incontro, avvenuto in modalità web e della durata di 3 ore, ha avuto per oggetto le future strategie sindacali a livello europeo per il settore pubblico, attraverso un proficuo scambio di relazioni sul settore, opinioni e best practices nazionali.

E’ intervenuto il segretario Generale di Epsu Jan Willem Goudriaan, che ha relazionato sull’andamento della procedura di consultazione avviata dalla Commissione Europea sul salario minimo. A tal proposito, il Segretario Generale ha assicurato che l’importanza di ricomprendere i lavoratori del settore pubblico sarà sottolineata dall’EPSU. Il relatore ha poi spostato il focus sull’impatto del COVID-19 sul settore pubblico; com’è noto, questo ha avuto effetti catastrofici, innalzando la disoccupazione giovanile e il gap di genere. Purtroppo, in base ai dati EUROSTAT, l’EPSU stima la perdita di 900.000 posti di lavoro nel settore a causa dell’epidemia in tutta Europa, un problema che le Funzioni Pubbliche europee dovranno affrontare nei prossimi mesi. Tuttavia, ha rassicurato che l’impegno di Epsu non verrà meno in materie fondamentali quali le relazioni industriali, l’agenda digitale, la giustizia tributaria e le garanzie lavorative in materia di investimenti stranieri.

Dopo un breve intervento di Marc Meinardus, del Friedrich Ebert Stitfung (centro ricerche Ver.di), ha seguito la presentazione sull’impatto del COVID di Micheal Watt, Ufficio per le Attività dei Lavoratori OIL (ILO Bureau ACTRAV). Stando ai dati in possesso dell’Organizzazione del Lavoro, durante la pandemia si sono perse circa il 14% di ore lavorative denunciate, pari a circa 400 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Questa percentuale è più alta negli Stati del sud dell’Unione. Sebbene la riapertura tenderà a riequilibrare tale dato si stima che, nel migliore dei casi, i posti di lavoro persi alla fine del 2020 saranno 4 milioni. La situazione dei giovani è quanto mai precaria: i settori più colpiti sono infatti quelli del manifatturiero, della distribuzione, dell’alberghiero e alimentare, per lo più composti da giovani. Parimenti, la quarantena ha avuto effetti sulla quasi totalità della popolazione studentesca europea; le conseguenze sono perdita di futuri guadagni, mancato accesso al mercato del lavoro e al diritto allo studio. Per questo motivo, a fronte di una previsione del PIL Europeo in perdita del 7.5% nel 2020, l’impatto economico a lungo termine sarà subito soprattutto dai giovani: nonostante sia prevista una ripresa del PIL del 6% nel 2021, sarà proprio questa categoria a non beneficiare della ripresa. L’ Organizzazione Internazionale del Lavoro ha dunque tracciato una strategia suddivisa in 4 pilastri: stimolazione dell’occupazione giovanile attraverso politiche finanziarie e fiscali; supporto alle imprese che assumono giovani a livello micro (attraverso misure di sicurezza sociale); tutela dei lavoratori; promozione del dialogo sociale. Una soluzione suggerita è quella di creare occupazione nel settore pubblico legata a investimenti negli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

È poi intervenuta Tea Jarc, del Comitato Giovani dell’ETUC, che ha presentato il programma “Youth Guarantee”, un documento adottato dall’ETUC incentrato sul concetto di qualità del lavoro per l’occupazione giovanile. Troppo spesso i giovani lavoratori sono sottostimati o sottoimpiegati in compiti scarsamente formativi e scarsamente retribuiti, e il tutto dietro una serie di agevolazioni fiscali garantiti dagli Stati ai datori di lavoro. Attraverso questa posizione comune, l’ETUC vuole propugnare l’adozione di criteri valutativi per le posizioni di ingresso nel mondo del lavoro (stages, apprendistati, praticantati/traineee e.c.), al fine di arginare lo sfruttamento della manodopera giovanile.

Hanno seguito, infine, brevi interventi dei rappresentanti del Comitato Regionale Pan-Europeo (PERC Youth Committee) e della sezione Giovani Ver.di, ma anche di giovani sindacalisti dalla Norvegia, del Kosovo, Spagna, Bulgaria, Austria e Grecia. In generale, il problema della disoccupazione giovanile è un problema comune e trans-regionale, così come quello della partecipazione e rappresentanza dei relativi sindacati (ad eccezione di Norvegia e Germania, dove le iscrizioni di giovani studenti nelle università stanno facendo registrare un aumento in controtendenza rispetto alla situazione europea).

È intervenuta altresì la FPCGIL, che ha relazionato sulla recentissima iniziativa “concorsipubblici.fpcgil.it” la nuova piattaforma per orientare, formare ed aiutare i giovani nell’accesso al lavoro del pubblico impiego. L’iniziativa, varata nel novembre 2019, è infatti di strategico interesse al fine di contrastare la disoccupazione giovanile e perseguire un decisivo abbattimento dell’età media della forza lavoro, attraverso uno strumento di “sindacato di strada” innovativo poiché informatico. La reazione dei partecipanti al forum è stata nettamente positiva, accogliendo favorevolmente la strategia CGIL in materia di pubblico impiego.

Per FPCGIL

Andrea Mosca membro supplente Youth network

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito alla mancata climatizzazione dei locali della sede

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