Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF, con la quale chiedono all’Amministrazione Comunale e a quella del Corpo, un interessamento per l’annosa situazione della sede VF di Mostra, che con la sua ipotetica chiusura rischia di mettere a repentaglio la sicurezza della cittadinanza
A seguito della Circolare operativa del settore Cinofilo emanata dalla Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, questa Organizzazione Sindacale ha chiesto la sospensione provvisoria della stessa e l’istituzione di un tavolo tecnico per delineare le linee guida del settore
Insediamento Cae Korian Prima riunione
Gli scorsi 23/24/25 giugno si è svolto in conference call l’atteso meeting di insediamento del CAE Korian. In rappresentanza dell’Italia il sottscritto Nieddu Gilberto Antonio (FPCGIL), membro titolare, Roberto Gonzales (FPCGIL) ed Evelyne Ortega (FPCISL) membri osservatori rappresentanti delle cooperative italiane impegnate nei centri Korian. La seduta di riunione preparatoria si è incentrata dapprima su un momento formativo dell’IRSHARE sugli aspetti legislativi, formali e pratici del Comitato Aziendale Europeo e sulla condivisione delle varie sfaccettature riguardanti le diversità e i punti comuni delle istanze sindacali attraverso i vari Paesi Europei coinvolti nel CAE KORIAN; in seguito si è proceduto alle candidature e alle nomine dei componenti del Comitato Ritretto, che vede l’Italia rappresentata dal sottoscritto, e alla nomina dei componenti dei due gruppi di lavoro permanenti, Sociale e Salute e prevenzione, per i quali è stato riservato un seggio a componenti italiani ancora da definire. Nonostante quanto previsto nell’accordo aziendale, è stato raggiunto un parziale accordo che verrà ridiscusso nel prossimo meeting, circa la partecipazione di un membro osservatore ad almeno uno dei due gruppi di lavoro. Nella giornata seguente, si è tenuto l’incontro con i membri della Direzione Centrale, nella persona di Remy Boyer, HR, e Sophie Boissard, CEO la quale ha riferito circa la situazione finanziaria del gruppo, la situazione degli investimenti del gruppo e le politiche adottate dal gruppo per contrastare la diffusione del covid-19 in seno ai luoghi di lavoro di Korian. Il clima di serenità, disponibilità e gentilezza ha permesso che le 3 giornate di dialogo sociale si siano svolte in maniera proficua, gettando le basi per un confronto tra le parti trasparente ed efficace anche in un’ottica futura.
Gilberto Antonio Nieddu
Membro Titolare FP CGIL Cae Korian
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo la selezione per il personale del CNVVF presso la Commissione Europea
Assumere per semplificare. Far crescere cioè l’occupazione nei comuni di quelle figure, come geometri, architetti, ingegneri, istruttori tecnici e figure tecnico dirigenziali, progressivamente scomparse negli anni. Al punto tale da registrare un crollo degli addetti sul fabbisogno pari a un quarto del necessario. È la ricetta della Fp Cgil in merito alla discussione in atto sul Dl Semplificazioni e le norme sulle quali incidere relativamente agli appalti, nel dimostrare come “sia sbagliata la scelta di derogare dal codice degli appalti per far funzionare meglio il sistema produttivo quando la soluzione sarebbe quella di assumere personale tecnico e qualificato”.
La Fp Cgil infatti, alla luce dei dati relativi al conto annuale dello Stato, che certificano rispetto ai comuni un decremento complessivo dell’occupazione del 18,02% tra il 2009 e il 2018, passando da 396 mila addetti a 325 mila, ha analizzato l’andamento dell’occupazione relativa al personale degli uffici tecnici comunali di sette tra le maggiori città italiane. Dall’analisi condotta dal sindacato su Bari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino emerge che negli uffici tecnici l’occupazione registra una carenza di personale, rispetto al fabbisogno previsto, pari al 24,07%, mancano cioè per questi comuni 1.326 addetti su una dotazione di fabbisogno del personale pari a 5.509. Figure scomparse negli anni e che hanno avuto riflessi pesanti sulle funzioni svolte, in particolare l’attività progettuale quelle che più ne ha sofferto.
Vediamo nel dettaglio le città prese in esame. Bari ha una carenza di personale tecnico rispetto al fabbisogno del -27,72%, Firenze del -48,98%, Genova del -10,09%, Milano del -14,56%, Napoli del -32,38%, Roma del -5,51% e, infine, Torino del -32,69%. Il totale di queste sette città campione registra un personale in servizio di 4.183 e una carenza di 1.326 (-24,07%). Dati, relativi a questi enti, frutto di una mole di personale tecnico fuoriuscito nel corso degli ultimi 10 anni pari a 2.216, perdendo quindi in media il 34,63% degli addetti in questi settori e che diventa ancora più grave per provincia e città metropolitane.
Alla luce di questi dati, la Fp Cgil osserva: “Le semplificazioni sono fondamentali per rilanciare lo sviluppo ma devono essere accompagnate da un serio piano di riqualificazione e assunzione di personale pubblico. Ciò che conta di più sono le competenze tecniche, giuridiche ed economiche che oggi purtroppo, in molti casi, mancano”. L’analisi della Fp Cgil dimostra infatti che nel corso di questi dieci anni nei comuni si è registrata “una enorme emorragia di personale, in particolare negli uffici tecnici, fortemente indeboliti dal blocco del turn over del passato decennio, colpendo indistintamente tutte le pubbliche amministrazioni”.
Da qui la richiesta di nuove assunzioni su questo versante ‘tecnico’: “Oggi la lentezza delle stazioni appaltanti – osserva il sindacato – è principalmente giustificata da una carenza di professionalità che compromette l’efficacia degli interventi: questa è la ragione che ci induce a rivendicare nuove assunzioni soprattutto su settori strategici che potrebbero contribuire al rilancio del paese. Immaginare, come fanno in molti in questi giorni, che il sistema produttivo funzioni meglio derogando dal codice degli appalti è una strada sbagliata”, conclude la Fp Cgil.
Pubblichiamo la nota emanata dalla Direzione centrale per le Risorse Umane in merito alla ricognizione aspirazione trasferimenti per il personale Ispettori Antincendio e dei Direttivi Speciali
Pubblichiamo la convocazione inviata dall’amministrazione in merito allo schema di Decreto Ministeriale recante le modifiche al DM del 2 Dicembre 2019 con i relativi allegati
Pubblichiamo la nota di ricognizione riguardante il personale formatore per il settore motorio emanata dalla Direzione Centrale per la Formazione per le esigenze del corso 88° per AA.VVV.F.
Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione, con la quale si ribadisce il ripristino delle corrette relazioni sindacali.
Troppe e senza motivo sono le richieste inevase, tutte richieste che riguardano direttamente le questioni relative il personale del Corpo
Pubblichiamo le note emanate dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane con le quali proroga e concede per il personale del ruolo VF le assegnazioni provvisorie per le Isole Minori Lampedusa e Pantelleria.
Il loro lavoro non si è mai interrotto. Hanno lavorato nell’emergenza e per l’emergenza. Insieme al grande lavoro di medici e infermieri, hanno affrontato il Covid-19 sotto tutti i punti di vista: sanitario, sociale, economico. E hanno dovuto farlo molto spesso con la difficoltà di conciliare vita e lavoro, in un momento in cui tutto era fermo, le scuole chiuse e i figli a casa. Stiamo parlando delle tante, tantissime donne che fanno parte dei servizi pubblici.
Donne e lavoratrici, ognuna delle quali in questi mesi si è sobbarcata la responsabilità di lavorare per l’emergenza, al servizio dell’intero Paese. Ognuna di loro, per motivi diversi, aveva addosso una responsabilità enorme. E a questo senso di responsabilità si è spesso aggiunta la difficoltà di conciliare il proprio lavoro con la vita privata. Donne e spesso mamme con figli a casa, a causa delle scuole chiuse, o con familiari a cui dover badare. E spesso con il timore di essere potenziali portatrici del virus, per il fatto di non essersi mai fermate.
Sono loro a raccontarci cosa ha significato lavorare in emergenza e per l’emergenza, cosa è voluto dire sentire la responsabilità del benessere delle persone, capire che dallo svolgimento del proprio lavoro, mai come adesso, dipendeva il bene altrui. Lavoratrici dei servizi pubblici, in prima linea, e donne con un proprio personale.
Barbara, agente di polizia locale, è stata in strada a garantire sicurezza, a fare controlli perché si rispettassero le regole nella fase di lockdown durante la quale i motivi per uscire di casa erano limitati. Un compito delicato, quello di verificare gli spostamenti, quando in strada ci si doveva occupare spesso anche di gestire senza-tetto, tossicodipendenti o altre categorie disagiate, chiaramente senza mascherina e protezioni di alcun tipo. E’ stato complicato soprattutto per una mamma che per mesi ha dovuto spiegare a un bambino di 8 anni perché preferiva evitare di abbracciarlo, di stringerlo a sé. E perché, con tutto quel pericolo là fuori di cui parlava la televisione, la mamma doveva uscire di casa lo stesso e andare a lavorare.
E poi Carmen, dipendente Inps, ha lavorato giorno e notte affinché a tutti arrivasse la tanto chiacchierata e tanto attesa cassa integrazione, per molti unico appiglio economico per andare avanti. Ci ha raccontato di come ha vissuto questi mesi di lavoro, con sulle spalle tutto il peso e la responsabilità di essere quel tramite che avrebbe garantito a tantissime famiglie di arrivare a fine mese, di sorreggersi. Un peso enorme, una responsabilità molto seria.