Il sindacato ai parlamentari per chiedere che il dl Rilancio venga emendato per garantire diritti e tutele al personale della Polizia Locale

Emendare il decreto Rilancio per garantire il salario accessorio e il bonus baby sitter al personale della Polizia Locale. A chiederlo è la Fp Cgil in un appello rivolto ai parlamentari, in occasione della conversione in legge del Decreto Rilancio, perché siano garantiti diritti e tutele alla Polizia Locale.

“Come è ormai noto e riconosciuto nel Paese – scrive il sindacato – la Polizia Locale è stata ed è impegnata nell’ambito dello svolgimento delle funzioni di controllo e contenimento dell’emergenza Covid-19 ma purtroppo senza il riconoscimento delle stesse tutele e degli stessi diritti in capo alle altre forze di polizia impegnate in tali attività. La legge per venire incontro al personale del comparto sicurezza, delle forze armate e del soccorso impegnato nell’emergenza covid-19 ha infatti introdotto un apposito bonus baby sitter dimenticandosi della Polizia Locale”. Per questo la Fp Cgil chiede al Parlamento “di emendare il DL n. 34 del 28 maggio 2020 per ottenere in sede di conversione in legge una modifica all’art 72, estendendo il bonus baby sitter a tutte le forze di polizia incluso il personale della polizia locale anche esso impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Coì come sul salario accessorio, “è necessario che il Parlamento preveda che le risorse dell’art. 208 del codice della strada destinate a remunerare il personale della polizia locale per potenziamento dei servizi di controllo sul territorio siano in deroga al limite di tetto fissato dall’art 23 comma 2 del Dlgs 75/2017, almeno per tutta la fase legata all’emergenza Covid-19. In questo modo si consegue un giusto riconoscimento a questi lavoratori e si mette anche fine ad una palese discriminazione in quanto altre risorse ad entrata specifica (incentivi tecnici, incentivi avvocatura e ICI/IMU) possono derogare dal limite al fondo dl salario accessorio”.

L’impegno della Fp Cgil “per la valorizzazione e il riconoscimento della peculiare funzione della Polizia Locale ci porta ad affrontare questa ulteriore e decisa iniziativa che supporteremo con i passaggi parlamentari necessari per provare a conseguire questi nuovi e concreti risultati a favore di questi lavoratori. In ogni caso la nostra iniziativa e la nostra mobilitazione a favore dei lavoratori della Polizia Locale continuerà per conquistare il riconoscimento dei trattamenti salariali coerenti con tali funzioni, nonché tutte le tutele previdenziali, assistenziali e infortunistiche oggi assenti e, infine, la necessità indifferibile di fare approvare finalmente una nuova Legge Quadro della Polizia Locale”, conclude.

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito allo scorrimento della graduatoria riguardo la mobilità per il ruolo Capo Reparto e Capo Squadra

Pubblichiamo la Circolare dell’Opera Nazionale di Assistenza in merito alla gestione  delle attività ricettive presso bar, spacci e stabilimenti balneari facenti capo alla stessa, a seguito dell’emergenza epidemiologica Covid 19

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, e Confsal VVF inviata al Prefetto nella quale evidenziano le non corrette relazioni sindacali con il Comandante

Pubblichiamo il comunicato della Segreteria Fp Cgil Area Metropolitana Bari e del Coordinamento Fp Cgil VVF territoriale, in merito la nuova e imminente apertura della sede permanente VVF di Monopoli, un ulteriore servizio e assistenza per tutta la cittadinanza

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale comunica la mobilità del personale ruolo Capo Reparto e Capo Squadra AIB

“Contrastare ogni forma di corruzione e puntare al ritorno della contrattazione all’interno del corpo dei Vigili del Fuoco per rilanciare il principio di democrazia”. Così la Fp Cgil Vigili del Fuoco in merito all’indagine ‘Par condicio’ relativa a ipotesi di concorsi truccati nelle forze dell’ordine, aggiungendo che: “Esprimiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura ma denunciamo il senso di frustrazione che ha colpito il personale del Corpo, quei lavoratori totalmente estranei a queste pratiche, così come i tanti giovani aspiranti Vigili del Fuoco esclusi dalla graduatoria finale”.

La Fp Cgil, fa sapere, ha “segnalato a più riprese la necessità di rivedere il sistema concorsuale proprio perché manifestava alcune lacune. Criticità segnalate anche ai vertici del corpo ma che, proprio per i limiti contrattuali imposti al personale e alle sue rappresentanze dall’ordinamento di diritto pubblico in vigore, sono cadute nel silenzio assordante che da anni copre gran parte delle richieste avanzate dalle donne e gli uomini del Corpo”. Per il sindacato, “se si fossero attivati spazi di contrattazione nel Corpo, contrastando la burocratizzazione del sistema di rappresentanza, come sindacato dei lavoratori avremmo potuto declinare un modello organizzativo e concorsuale trasparente e adeguato alla difficile professione del Vigile del Fuoco, unitamente ad una serie di elementi contrattuali, normativi ed economici, che avrebbero potuto alimentare un sistema democratico in grado di prevenire fenomeni di corruzione come quelli rilevati nell’indagine”.

“Certi che i fenomeni riscontrati siano ascrivibili a pochi, inqualificabili soggetti, chiediamo di essere informati su come il Corpo intenda tutelare la propria immagine, riconquistare credibilità e come il Ministro dell’Interno intenda procedere per uscire da questa triste pagina della storia del Corpo. Chiediamo che da subito sia attivato il protocollo per l’applicazione del ‘whistleblowing’ e di rendere noto come l’Amministrazione abbia redatto il piano anticorruzione. Assicuriamo il nostro impegno e quello di tutti i Vigili del Fuoco per uscire, quanto prima, da questa triste vicenda, eliminando eventuali mele marce che non sono degne di appartenere alla storia ed al presente del Corpo più amato dagli italiani”, conclude la Fp Cgil Vigili del Fuoco.

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale convoca in missione il personale  formatore Ginnico e Natatorio per le attività formative dell’88° corso AA.VV.F. in svolgimento presso le SCA

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo in merito al DPCM dell’ 11 giugno 2020 riguardo l’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF, con la quale chiede chiarimenti in merito alla mancata organizzazione e dello svolgimento del corso patenti per i Vigili del Fuoco in Prova, così come previsto dalla Direzione Centrale per la Formazione

Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF, con la quale evidenzia all’ Amministrazione, la necessità di provvedere all’organizzazione del lavoro in merito  all’ emergenza epidemiologica COVID 19 in atto a tutelare la sicurezza e la salute delle lavoratrici e i lavoratori del CNVVF

cgil cisl uil coronavirus

“Nella giornata di ieri (lunedì 15 giugno) abbiamo visto infermieri manifestare in alcune piazze del nostro paese chiedendo riconoscimento per il lavoro che svolgono e hanno svolto, insieme al resto del personale sanitario, nelle settimane della pandemia. Più in generale hanno chiesto valorizzazione e riconoscimento professionale. Ogni movimento che si sviluppa dal basso favorendo la partecipazione è una ricchezza, perché apre spazi di partecipazione e di confronto ulteriori che sono sempre utili, potendo costruire sintesi più avanzate”. Ad affermarlo è la Fp Cgil Nazionale.

Come Fp Cgil, prosegue, “insieme a Cisl Fp e Uil Fpl, abbiamo di recente avviato la mobilitazione per il rinnovo del Contratto della sanità. Una mobilitazione che deve vivere in questa fase nelle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori che stiamo convocando, nelle quali illustreremo le nostre proposte, con un’attenzione particolare al tema della riforma del sistema di classificazione e delle carriere, che è la chiave per potere dare le risposte che i professionisti chiedono. Valorizzazione delle competenze, della responsabilità, dell’autonomia e della complessità della funzione ricoperta, in un sistema che estenda, come nella dirigenza, a tutti il sistema degli incarichi, sono i fondamenti della nostra proposta. Incontriamoci lì, in quelle assemblee, per discutere delle proposte in campo e costruire la mobilitazione che porti rapidamente al contratto”, conclude.

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