La Fp Cgil VVF crede fortemente che il principio di Unitarietà si fondi e si ispiri sul fondamentale caposaldo del RISPETTO reciproco.

Il Coordinamento Nazionale Fp Cgil VVF  riunitosi oggi, 30 Aprile 2020, ha ritenuto di dare pieno mandato al Coordinatore nazionale Mauro Giulianella nel comunicare alla FNS Cisl la nostra indisponibilità a partecipare all’incontro fissato per il prossimo 5 Maggio allargato, tra le altre cose, ad altre Organizzazioni Sindacali autonome distanti dalle politiche Confederali.

Riteniamo inaccettabili le regole di coinvolgimento preconfezionate così come, riteniamo impropria la rigida chiusura manifestata nella nota di invito sui punti da affrontare durante l’incontro che limita di fatto il confronto al solo tema della distribuzione delle risorse economiche stanziate nella legge di Bilancio 2020. Tale suggestione è indicativa circostanza che allontana l’idea autentica di ricercare l’Unità Sindacale di Cgil, Cisl e Uil.

L’unità sindacale si coltiva e si costruisce su percorsi condivisi, che riguardano l’intero impianto di una piattaforma Unitaria forte, innovativa e alternativa.

A nostro avviso la totale chiusura su altre fondamentali questioni non lascia né spazio né energia per intraprendere una nuova discussione, poiché inficia aprioristicamente ogni possibile approfondimento e condivisione.

Buon 1° Maggio a tutti

FUA 2019 PRESSO IL DAP ED IL DGMC

Si sono svolti oggi i programmati incontri sui criteri di pagamento del FUA 2019 presso l’amministrazione per la Giustizia Minorile e di Comunità e, a seguire, presso l’amministrazione penitenziaria.
In apertura degli incontri FP CGIL,CISL FP e UIL PA hanno chiesto con forza il ripristino di un corretto sistema di relazioni sindacali, contestando la carenza di confronti sulle questioni che riguardano il personale delle funzioni centrali dei due dipartimenti e i ritardi con cui sono arrivate le informazioni preventive per le riunioni odierne.
Presso il DGMC l’incontro ha avuto carattere preliminare ed ha riguardato i contenuti della proposta inviata dall’amministrazione nella serata di ieri. Nel corso della riunione abbiamo chiesto l’incremento delle somme destinate alle progressioni economiche ed abbiamo affrontato, tra l’altro, la problematica relativa ai criteri di pagamento del Fondo di Sede, con particolare riferimento agli aspetti legati alla valutazione del personale. Tuttavia su tali argomenti ogni decisione sarà presa nella riunione del prossimo 4 maggio. Inoltre abbiamo chiesto, con successo, il riconoscimento della posizione organizzativa in favore dei capi area contabili degli ULEPE di Siena, Avellino, Foggia e Livorno. Abbiamo osservato inoltre che il risparmio di spesa derivante all’attribuzione dell’incarico dirigenziale a cinque dirigenti penitenziari sia stato attributo, mediante incremento della relativa posizione economica, solo ai direttori di IPM ed ai direttori di USSM del secondo e quarto gruppo. Per tale motivo abbiamo chiesto ed ottenuto l’incremento della posizione organizzativa anche per i direttori dei CPA e dei Centri Polifunzionali. Abbiamo infine chiesto l’assegnazione al Commissariato di Governo di Bolzano dei posti riservati ai ruoli nazionali ad esaurimento analogamente a quanto avvenuto per i posti riservati ai ruoli locali. Su quest’ultimo punto e su eventuali altri aspetti faremo pervenire al Dipartimento un contributo scritto.
La discussione presso il DAP è stata condizionata dal fatto che il dipartimento ha trasmesso alle organizzazioni sindacali la sua proposta scritta con grave ritardo ossia poco prima dell’inizio della riunione. Nel merito abbiamo chiesto l’ampliamento delle somme da destinare alle progressioni economiche ed abbiamo chiesto di rivedere i criteri dell’allegato A, con particolare riferimento alle specificità proprie dell’amministrazione, nonché i criteri di individuazione delle presenze effettive. Sugli aspetti ci siamo riservati di far pervenire osservazioni scritte prima della riunione del 4 maggio. A margine della riunione il Direttore Generale del personale, su nostra richiesta, ha comunicato che nel prossimo mese di giugno avverrà il pagamento del premio in favore dei lavoratori che hanno presidiato gli uffici nel mese di marzo (art. 63 DL 18/2020).
CGIL, CISL E UIL in entrambi i dipartimenti hanno espresso fermamente la necessità che, nell’ambito del sistema di valutazione, anche il giudizio di “non adeguato” corrisponda comunque ad un riconoscimento – seppure ovviamente ridotto – in ragione di una serie di fattori stringenti: procedimenti di valutazione nella quasi totalità irregolari o illegittimi.
Vi terremo informati sugli sviluppi.

Roma, 29 aprile 2020

FP CGIL                                 CISL FP                                    UIL PA
Turbati/Macigno                                Marra                                      Amoroso

Pubblichiamo la nota di chiarimento del Capo del Corpo in merito all’inquadramento del personale  nel ruolo elisoccorritore

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione nella quale da indicazione sulla modalità del percorso formatico per il corso a Capo squadra decorrenza 2019, con inizio l’11 Maggio 2020

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo nella quale definisce il ripristino dell’orario di servizio  ad 12/24 -12/48  dal 18 Maggio 2020

Sottoscritto protocollo di intesa, inviate al governo priorità condivise

È stato sottoscritto, nella giornata odierna, un protocollo d’intesa tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e le Organizzazioni Sindacali FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL, per l’individuazione e la destinazione di specifiche risorse finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori impegnati nell’emergenza Covid-19 negli Enti e Aziende del SSN. Un testo costruito grazie anche al coinvolgimento del Comitato di Settore Regioni-Sanità.

Regioni e sindacati, con il protocollo, chiedono di riconoscere “la grande professionalità, la capacità di adattamento organizzativo e la dedizione al lavoro” degli operatori, attraverso un pacchetto di interventi “che incrementi in misura sensibile le risorse disponibili, anche con un ulteriore stanziamento da parte del Governo”, escludendo le risorse “dal computo dei limiti previsto dall’attuale art.23 comma 2 del D.Lgs. 75/2017 e dai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di personale”.

Regioni e sindacati del pubblico impiego elencano le leve retributive impiegabili, tra le quali: una particolare maggiorazione della produttività, a titolo di “progetto covid-19”, individuata previo passaggio in contrattazione integrativa; l’estensione di un’indennità di malattia infettiva a tutto il personale sanitario ed oss, con la richiesta di intervenire, da un punto di vista normativo, per permettere l’estensione dell’indennità a tutto il personale; infine, la possibilità di ampliare i reparti e i servizi destinatari dell’indennità di terapia intensiva e sub-intensiva, attraverso il confronto e la contrattazione regionale.

Per rendere operative queste misure – proseguono le Regioni e le organizzazioni sindacali firmatarie del presente protocollo -, è stato condiviso “l’invio al Governo di una serie di proposte tra le quali, in particolare, alcuni emendamenti all’ex art.1 del Cura italia”.

È stato inoltre richiesto “di dare compiuta attuazione a quanto previsto nel Patto per la Salute 2019-2021, prevedendo la possibilità per le Regioni in equilibrio economico, che hanno garantito i LEA e avviato il processo di adeguamento alle disposizioni di cui al DM 2 aprile 2015, n. 70, di destinare alla contrattazione integrativa risorse aggiuntive rispetto a quelle già previste nel CCNL, nel limite del 2 per cento del monte salari regionale, rilevato nell’anno 2018, nonché ulteriori risorse aggiuntive di derivazione nazionale e comunitaria”.

A tal fine, “risulta poi necessario per poter pienamente utilizzare le auspicate ulteriori risorse, che interventi finanziari di carattere europeo e nazionale per la gestione dell’emergenza, siano escluse dal computo dei limiti previsti dall’attuale art. 23 comma 2 del D.Lgs. 75/2017 e dai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di personale”.

Si ritiene infine – concludono Regioni e Sindacati – che “debba essere previsto, in relazione all’eccezionalità dell’emergenza sanitaria in atto, un intervento normativo che tuteli tutto il personale coinvolto che ha operato nella fase emergenziale da responsabilità civili e penali, salvo il caso di condotte poste in essere con dolo o in ipotesi particolarmente qualificate di colpa grave”.

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. Confederali Regionali nella quale chiedono il prolungamento dell’orario lavorativo e l’ organizzazione del lavoro, così come attuato per l’emergenza in atto

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali confederali nella quale lamentano ancora una volta la scarsa capacità organizzativa del predisporre il dispositivo di soccorso

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF nella quale chiede misure organizzative logistiche a tutela della sicurezza del personale

Luca è un infermiere, lavora all’ospedale Oglio Po in provincia di Cremona ed è un delegato della Fp Cgil. In un’intervista per lo speciale de ‘Il Manifesto’ legato alla festa del Primo Maggio – “Il ri(s)catto del lavoro” – racconta la sua storia e del suo lavoro ai tempi dell’emergenza Coronavirus.

Al Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Rocco Flore

Oggetto: Richiesta calendarizzazione incontri.

Le scriventi OO.SS., di seguito alle precedenti richieste, Le chiedono la calendarizzazione, già nei prossimi gironi, di incontri per la trattazione dei seguenti argomenti:
● Attribuzione dei buoni pasto al personale in smart working
● Accordo stralcio Fondo 2018
● Confronto sulla Fase 2 dell’emergenza COVID 19
● Mobilità nazionale del personale e stabilizzazione dei distacchi
Le scriventi sono peraltro in grado di anticipare che Le faranno pervenire, tempestivamente, le integrazioni unitarie alla “Ipotesi di CCNI di Agenzia” che ci ha fatto pervenire nelle settimane scorse, al fine di pervenire ad una, celere, sottoscrizione.
Inoltre, con riferimento alle procedure di passaggio dalla seconda alla terza Area già bandite, considerate le difficoltà emergenziali in atto, chiedono di poter convenire sulla disponibilità alla attivazione di prove selettive semplificate, finalizzate ad una conclusione rapida della procedura. In merito chiedono, tra l’altro, considerato l’ampio raggio di competenza delle materie oggetto di esame, che venga pubblicata una banca dati dei test a cui i candidati possano fare riferimento e/o una elencazione degli argomenti oggetto  della selezione con eventuali riferimenti di testo su cui potersi preparare.
Infine Le domandano, pur comprendendo tutte le difficoltà connesse all’emergenza COVID 19, di porre in essere ogni azione utile per la definizione dei passaggi di fascia anno 2019.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono cordiali saluti

FPCGIL                    CISLFP                        UILPA                CONFSAL UNSA
Iervolino                 Fanfani                       Procopio                            Veltri

“Chiediamo che siano introdotti i correttivi necessari ai fini del rispetto delle competenze del personale delle ASL e auspichiamo, altresì, un intervento chiarificatore sul ruolo e sulle competenze che avrà, in questo ambito, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro cui, peraltro, da tempo chiediamo di destinare maggiori risorse umane ed economiche”. Ad affermarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Uil Fpl, in merito al Dpcm del 26 aprile.

Nel dettaglio, osservano i sindacati, “riteniamo che la parte riguardante i controlli da effettuare, prevista dall’art. 9, presenti gravi lacune e imprecisioni che è urgente chiarire: anzitutto, non comprendiamo la totale assenza di riferimenti al servizio di prevenzione igiene e sicurezza luoghi di lavoro, normalmente effettuato dai relativi Dipartimenti di Prevenzione delle ASL.  Si tratta, ricordiamolo, di personale qualificato che, in base a titoli normativamente riconosciuti, vigila sulla sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro dal 1978 ad oggi”.

Così come, aggiungono, “esprimiamo perplessità anche sul generico riferimento all’impiego del personale ispettivo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in questo tipo di verifiche. Com’è noto, infatti, l’Ispettorato si occupa di verificare la salute e la sicurezza sul lavoro in ambiti produttivi limitati, tra cui il settore dei cantieri edili, e con un numero esiguo di risorse umane specializzate in tal senso, poco più di 200 unità in tutta Italia. Non ci sembra accettabile che, proprio in questa contingenza, si operi una svalutazione del tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e non vorremmo che tutto ciò serva a dare l’impressione di un controllo sulla riapertura delle attività produttive, senza garantire un’effettiva azione di tutela della salute e sicurezza di coloro che saranno addetti ai controlli ed in generale di tutti i lavoratori”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Uil Fpl.

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