Pubblichiamo la convocazione e la bozza inviata dall’Amministrazione relativa alla distribuzione risorse settore aeronavigante
Pubblichiamo la nota inviata dal Capo del Corpo riguardo il rinvio della convocazione per le modifiche al DPR 23.12.2002 n° 314 ai sensi art 18 del D. Lgs. 29 .05.2017 n° 97
“Una vera e propria vergogna. L’arrivo dei falchi di Aiop fa saltare il tavolo di trattative per il rinnovo del contratto 16/18 della Sanità Privata”. A denunciarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, aggiungendo che: “In avvio della non stop che doveva chiudere una vertenza lunga 13 anni per il contratto, il cambio di delegazione di Aiop ha rimesso in discussione una trattativa arrivata ad un punto ormai avanzato sia sulla parte economica che normativa”.
“Il confronto – specifica la delegazione sindacale – si è arenato a causa di affermazioni gravissime della controparte come ‘non ci si può fidare degli assessori’ e ‘non ha rilevanza l’accordo fatto al Ministero della Salute’. Inoltre, l’affermazione perentoria dei falchi di Aiop di far saltare tutto a meno che le organizzazioni sindacali non accettino il ricatto di inserire una clausola compromissoria per la quale il datore di lavoro, se insoddisfatto delle intese regionali, possa decidere di non erogare tutti gli aumenti contrattuali, appare costruita ad arte per far saltare il tavolo”.
“Chiediamo – concludono i segretari di Cgil Cisl e Uil – di bloccare subito gli accreditamenti alle strutture e di essere convocati, già nelle prossime ore, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dal Ministero della Salute. Riparte fin da ora la nostra mobilitazione”.
Uneba, contratto rinnovato! Sottoscritta la pre intesa per il contratto nazionale Uneba.
Leggi il volantino sui contenuti e controlla le tabelle economiche.
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“La bocciatura da parte del Tar della Sicilia del percorso di stabilizzazione dei medici precari del 118, con le sentenze del 14 e 15 gennaio scorso, rappresenta una pessima notizia”. A dichiararlo è il coordinatore nazionale della Fp Cgil Medici della Medicina Generale, Francesco Masotti, aggiungendo che: “Non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione per le centinaia di medici precari che complessivamente garantiscono i servizi di emergenza-urgenza”.
Il provvedimento di stabilizzazione, prosegue il dirigente sindacale, “servirebbe a colmare un’autentica disuguaglianza sociale, intesa come differenza ingiusta e pregiudizievole per tutti quei medici che, seppure in assenza dello specifico titolo di formazione, stanno mantenendo da anni in piedi un Servizio, quello dell’Emergenza-Urgenza, che altrimenti sarebbe naufragato, privando così i cittadini di prestazioni di primaria importanza, in base alle quali è misurata la qualità dell’intero servizio sanitario”. Inoltre, aggiunge, “non condividiamo affatto la linea intrapresa dal sindacato maggiormente rappresentativo della categoria, che al contrario vuole negare il diritto alla stabilizzazione di questi colleghi precari. E meraviglia ancora di più, questa presa di posizione, perché espressa da un sindacato medico che vede fra le proprie fila, dirigenti e iscritti che svolgono anche la funzione di Presidenti degli ordini provinciali che, pertanto, per il loro ruolo dovrebbero rappresentare e tutelare tutti gli iscritti”.
La Fp Cgil Medici, al contrario, “rilancia la proposta di individuare un percorso di stabilizzazione per questi medici, che, in analogia a quello individuato per la dirigenza sanitaria con la legge Madia, consenta loro uno sbocco occupazionale e dia, così, anche un futuro dignitoso alle loro famiglie. Questo non vuol dire approfittare di scorciatoie normative o di sedicenti ‘sanatorie’, ma al contrario avviare in trasparenza percorsi che riconoscano le esperienze acquisite in anni di lodevole servizio offerto alla cittadinanza. È urgente un decreto del governo per trovare una soluzione non più rinviabile”, conclude Masotti.
Il tema della tutela dell’ambiente è divenuto (fortunatamente) un tema centrale nelle discussioni di ogni cittadino/a, lavoratore e lavoratrice, così come lo è nella discussione inter e intragovernativa. Tutte e tutti noi ben percepiamo i pericoli delle fragilità dal più piccolo ecosistema fino al sistema Terra, peraltro spesso indotti da comportamenti antropici ad impatto negativo.
Il tema della tutela dell’ambiente per ciò che indirettamente porta a beneficio della salute umana (ma diremmo di ogni forma di vita), è per noi centrale.
La capacità di tutelare l’ambiente è per un chiaro sillogismo, un intervento di prevenzione primaria sulla salute umana.
È quindi fuor di dubbio, per ciò che riguarda il posizionamento della Funzione Pubblica CGIL che il sistema delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente deve rimanere collocato nell’ambito di una rete che si occupa di Salute perché Ambiente e Salute sono inscindibilmente legati a doppio nodo, e pertanto i riferimenti contrattuali non possono che essere quelli della Sanità Pubblica.
Da questa premessa si pone una questione: nelle Arpa esistono figure professionali analoghe a quelle che esistono nelle Aziende Sanitarie, e in ragione delle caratteristiche delle funzioni espletate, ne esistono anche di peculiari.
Proprio per queste specifiche funzioni, non può che essere così: se un obiettivo è quello di evitare o contenere a monte l’insorgenza o lo sviluppo di una malattia , è evidente la necessità di contributi originati anche da professionalità diverse e complementari.
Ciò detto, siamo coscienti che esiste un tema che va affrontato dal punto di vista degli inquadramenti contrattuali a partire proprio dalle figure che sono comuni ai due “mondi” e che, dalla Legge istitutiva 61/1994, hanno subito una ricollocazione contrattuale che necessita di una revisione ragionata e coerente, che vogliamo continuare ad esplorare in una ottica di rilancio contrattuale e di equità di trattamento.
Siamo convinti che il ruolo delle Arpa sia ad oggi quanto mai di primo piano nella difesa del nostro territorio e della salute di chi vi è ospite (esseri umani, animali, piante…) e che i lavoratori e le lavoratrici che vi operano hanno bisogno di sostegno e riconoscimento per le importanti attività di monitoraggio, controllo, ricerca, (ma anche supporto, formazione, ecc….) che quotidianamente conducono, spesso nelle difficoltà dovute alle carenze di organico e/o di attrezzature e strumenti.
Firmata l’ipotesi di accordo per il nuovo CCNL Croce Rossa Italiana
Nella serata di ieri 23 gennaio 2020, abbiamo siglato l’ipotesi di accordo per il nuovo del CCNL della Croce Rossa Italiana per il triennio giuridico 2020/2022.
Si tratta di un nuovo contratto collettivo nazionale rivolto al personale della Croce Rossa Italiana e dei relativi Comitati Territoriali. Questo importante risultato aveva inizialmente coinvolto anche ANPAS e Misericordie che nel corso della trattativa hanno ritenuto nella loro legittimità decisionale di non proseguire il percorso contrattuale che puntava a unificare i CCNL dell’emergenza-urgenza.
L’accordo ha un valore economico complessivo, a regime, di 70,68 € sul livello C3 per 13 mensilità, riparametrati per tutte le altre categorie e posizioni economiche, il che corrisponde a un incremento percentuale del 4,5% sul tabellare attualmente applicato al personale della Croce Rossa.
La distribuzione e le decorrenze delle quantità economiche sono le seguenti:
23,56 € sul salario tabellare al 1/12/2020
23,56 € sul salario tabellare al 1/12/2021
23,56 €, sul salario tabellare al 1/09/2022
Tra gli elementi che maggiormente valorizzano il nuovo testo contrattuale, citiamo il rafforzamento della contrattazione di secondo livello, il riconoscimento dei tempi di vestizione in orario di lavoro, l’introduzione dei permessi per malattia del figlio retribuiti, una valorizzazione delle figure professionali maggiormente rilevanti nel settore quali il soccorritore in area C, e posizionamento di partenza dell’autista soccorritore in C3 oltre alla previsione della figura unica dell’educatore in D3. È stata inoltre inserita una completa definizione di indennità specifiche tra cui il rischio radiazioni e rischi per missioni all’estero e indennità di disagio , linee guida per la definizione del premio incentivante e la previsione di costruire un fondo di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa. Dal punto di vista delle tutele è stato inserito all’interno dell’articolato il cambio di gestione, una puntuale regolamentazione dell’assistenza domiciliare che prevede il riconoscimento dei tempi di spostamento come orario di lavoro con una specifica indennità. Sono stati previsti inoltre particolari permessi per visite mediche e l’esclusione dal comporto dei giorni di assenza per gravi patologie. Sono stati altresì previsti degli specifici articoli per la tutela delle diversità, delle disabilità delle inidoneità e dei disagi psicofisici.
Ora l’ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, da completarsi entro il 16 Marzo 2020: a tal proposito, vi invieremo nei prossimi giorni i volantini, i testi dell’accordo ed il verbale per le assemblee.
TrattativeCCNLDirigenzaFunzioniLocali,P.T.A. e
SegretariComunali 2016-2018.
E’proseguitanellagiornataodiernainsedeARAN,latrattativaperilrinnovodelCCNL dicui
all’oggetto,sullabasedellepropostedipartedatoriale esuccessiveintegrazioniemodifichediparte
sindacaleinmeritoagliaspetti disciplinantileparticomuniin materiadiistitutinormativi,relazioni
sindacali,normedisciplinarie,perquantoattieneletrespecificheSezioni(DirigenzaRegioniedEnti
Locali,DirigenzaP.T.A.delServizioSanitarioNazionale,SegretariComunali),lemodalitàdiconferimentoe
revocadegliincarichi.Nelcorsodellamedesimariunione,l’ARANhaprospettatounaprimavalutazione
economicadegliincrementidaconferirealpersonaleinteressato,sullabasedel valoreindicatoe
finanziatodalleprecedentileggidibilancioparial3,48%periltriennio2016-2018,tenutocontodelletre
componenticostituentila retribuzione complessiva delpersonale interessato,ovvero:retribuzione
stipendiale,retribuzionediposizioneeretribuzionedirisultato.
Lepartisindacalihannoosservatocheperlapartenormativa,l’ARANnonhapresentatountesto
rivisitato,nonostanteleproposteedintegrazioniinviatedalleOO.SS.,taledaconsentireunavalutazione
complessivadegliargomentitrattati,conparticolareriferimentoallemodalitàdiconferimentoerevoca
degliincarichi,allenuovemodalitàrelazionalieproceduralisiainterminisindacalichecontrattualiconla
parte datoriale.Sono aspettiimprescindibiliche a distanza dioltre 11 annidall’ultimo contratto
sottoscritto,debbononecessariamentericomprendere elementidimaggiore conoscibilità,trasparenza,
opportunitàedomogeneitàtraladirigenzadelleRegioniedEntiLocali,P.T.A.eSegretariComunali.
Inmeritoallaparteeconomica,cisièriservatidifareunanalisipiùapprofonditarispettoaivalori
di riferimentoproposti,edivalutareeventualiopportunitàdirimodulazionedellevocicostituentigli
incrementidellaretribuzionecomplessiva,alfinediriqualificaremegliotalunecriticitàemersenell’ambito
dellespecificheSezioni.
L’impegnodellepartièstatoalterminedellariunionequellodicompletarelascritturadellaparte
normativa,tramiteilreciprocoscambiodidocumentisucuiinnestare,nelvolgerediqualchesettimana,
un confronto che risolva anche glieventuali elementidicriticità almomento alvaglio delle
organizzazionisindacali.
L’auspicocomunedituttiècomunquequellodiprovareasottoscriverenelbreve,unipotesidi
CCNLperlepregresseannualità2016-2018 chetengaconto perlapartenormativadellenuove
complessitàlegatealruolodelladirigenzadelleFunzioniLocali,e,perlaparteeconomicaun giusto
equilibriotragliistitutidafinanziarieconilCCNL,tenutocontoanchedellespecificitàdiciascunaSezione.
CGILFP CISLFP UILFPL
F.Bozzanca A.Marinelli D.Ilari
RIORGANIZZAZIONE: ALCUNI ESSENZIALI ACCORGIMENTI
La riorganizzazione avviata dall’Istituto sta per arrivare ad un ulteriore
importante giro di boa: l’interpello per i dirigenti di seconda fascia.
Perché il percorso si svolga in maniera trasparente è però necessario che
l’Amministrazione ponga in essere adempimenti che, ad oggi, ci risultano
assenti, come la determina che stabilisce il numero delle aree delle Direzioni
Centrali e Regionali e il loro peso.
Se davvero si intendono costruire dei percorsi di carriera per la dirigenza serve
– non ci stancheremo mai di ripeterlo – trasparenza nei criteri, così da evitare
che si facciano scelte “al buio”.
Considerato, peraltro, che si tratta di atti dalle ricadute di rilievo, non
riteniamo affatto uno scandalo prendersi il tempo necessario e prorogare anche
solo di un mese gli incarichi attuali, piuttosto che realizzare soluzioni affrettate,
che potrebbero solo aumentare i malumori di chi è chiamato alla guida dei vari
livelli dell’Istituto.
Altro aspetto importante su cui occorre riaprire una riflessione riguarda
l’indennità di prima sistemazione. Eliminata qualche anno fa a seguito di
pressioni esterne, ora i tempi sono probabilmente maturi per una sua
reintroduzione, soprattutto considerando che nel frattempo la giurisprudenza
sul punto non sembra dare ragione alla posizione adottata.
Infine, invitiamo i vertici a una riflessione sulla rotazione, criterio usato a piene
mani per l’attribuzione degli incarichi di prima fascia.
L’utilizzo indiscriminato di questo criterio, non contemperato dall’altro rilevante
principio della continuità dell’azione amministrativa, può compromettere
l’efficienza stessa dei servizi, considerate le competenze specifiche in ballo.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
Pubblichiamo la nota e i relativi allegati, inviati dal Capo del Corpo riguardo la convocazione per le modifiche al DPR 23.12.2002 n° 314 ai sensi art 18 del D. Lgs. 29 .05.2017 n° 97
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on-line dal sito: www.fpcgil.it/comunita/page-com/formazione/.
In allegato la locandina per la più ampia diffusione possibile del corso.
Si resta a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento fosse necessario, buon
lavoro.
Giancarlo Go’ Barbara Francavilla
Comparto Sanità e SSAEP Segreteria Nazionale FP CGIL
Pronto Soccorso, come cambia una struttura fondamentale del Servizio sanitario nazionale.
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