“Siamo fortemente insoddisfatti dell’incontro avuto di recente con il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo. Abbiamo riscontrato una scarsa considerazione istituzionale nei confronti delle criticità dei dipendenti civili della Difesa. Tante promesse tradite, e pochi fatti”. Così Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa commentano l’incontro con il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo.
“Avevamo confidato che, dopo l’incontro dello scorso 21 Novembre con il Ministro Lorenzo Guerini, al termine del quale sono state anche rese pubbliche le Sue dichiarazioni d’impegno assunte nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori civili della Difesa, ci trovassimo finalmente al cospetto di un approccio reale e concreto alle annose problematiche denunciate dai sindacati, con espressioni di disponibilità al cambiamento che avevano indotto nuova speranza e fiducia nei lavoratori, già fortemente delusi dalla precedente gestione politica del dicastero – spiegano i sindacati -. E invece siamo stati costretti a prendere nuovamente atto della scarsa considerazione che continua purtroppo a caratterizzare, al di là delle promesse e dei presunti buoni propositi iniziali, l’agire del Ministero della Difesa nei confronti dei propri dipendenti civili che continuano a subire un’inaccetabile disparità di trattamento rispetto alla componente militare”.
“Se dai prossimi incontri non emergeranno risposte chiare ed esaurienti rispetto agli impegni assunti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori civili della Difesa, ci riterremo liberi di richiamare il Ministro alle proprie responsabilità, ponendo in atto ogni forma di lotta e mobilitazione ritenuta utile a sensibilizzare l’opinione pubblica”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.
Al Presidente
Prof. Pasquale Tridico
Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele
Al Direttore centrale Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro
Oggetto: richiesta di incontro sulle problematiche relative alla vigilanza INPS e sul ruolo ad esaurimento
Le scriventi Organizzazioni sindacali, nell’ottica di un costruttivo confronto con l’Istituto sulle problematiche relative al personale del profilo ispettivo, chiedono un incontro per fare
il punto con i Vertici dell’Amministrazione sulla situazione della vigilanza e sullo stato dell’arte delle iniziative intraprese per la funzione degli ispettori INPS, anche in considerazione della discussione parlamentare in atto.
In attesa di un riscontro si porgono cordiali saluti.
Roma, 16 gennaio 2020
FP CGIL/INPS CISL FP/INPS UIL PA/INPS
Matteo ARIANO Paolo SCILINGUO Sergio CERVO
Antonella TREVISANI
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF Firenze, nella quale evidenzia come la la nomina provvisoria del Direttore Molise all’ incarico di reggenza per il Comando di Firenze, crei evidenti problematiche che potranno ricadere sull’ operatività del Comando.
Si è tenuto oggi 16 gennaio presso l’ARAN una nuova riunione della Commissione Paritetica sui sistemi
di classificazione del personale previsto dall’art.12 del CCNL 2016-2018.
ARAN ha proposto di procedere ad un lavoro di ricognizione delle diverse proposte presentate dalle
OO.SS. per verificare la possibilità di fare sintesi tra le varie proposte per poi presentare al comitato
di settore una relazione sullo stato di fatto e sulle prospettive di miglioramento rispetto
all’ordinamento professionale in modo da inserire nell’atto di indirizzo gli elementi utili per la successiva
fase negoziale.
In particolare ha suggerito di verificare, anche a seguito di sollecitazioni diversificate da parte delle
amministrazioni, l’eventuale necessità di prevedere delle specificità per alcuni settori (EPNE piuttosto
che Agenzie Fiscali o Ministeri).
Come FP CGIL abbiamo convenuto sul metodo proposto del Presidente, chiedendo di accelerare il
confronto in commissione al fine di rendere utile l’eventuale documento finale anche al confronto
che si aprirà tra organizzazioni sindacali e governo nella definizione di un accordo/memorandum finalizzato a dare un quadro più certo su aspetti economici e normativi alla stagione del rinnovo contrattuale
2019-2021.
Nella prossima riunione della Commissione, si entrerà finalmente nel merito delle diverse proposte
in campo.
Vi terremo come sempre tempestivamente informati.
Esecutivo Nazionale Funzioni Centrali Il Segretario Nazionale
Anna Andreoli Florindo Oliverio
AI “CONFINI DELLA REALTÀ”:
È QUESTA LA PARADOSSALE CONDIZIONE DEI DIPENDENTI CIVILI DIFESA DOPO GLI
INCONTRI CON IL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA E PERSOCIV
È un sistema al collasso quello che il Ministero della Difesa continua a riservare solo ai
dipendenti civili.
Malgrado gli impegni assunti dal vertice politico all’indomani dell’incontro tenuto lo scorso 21
Novembre, e in una sconcertante continuità con il passato, siamo costretti a prendere atto della
scarsissima considerazione che continua a caratterizzare – al di là dei buoni propositi – l’agire
nei confronti dei dipendenti civili, a prescindere da chi ne esercita temporaneamente la
funzione, troppo diverso da quello che invece viene sempre dedicato alla componente militare.
Nessuna risposta a chi si aspettava valutazioni sulla Indennità di Funzione proposta, a suo
tempo, da Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Pa, e ancora incerta la quantificazione delle risorse economiche
relativa al triennio 2016/18 dei risparmi di gestione della legge 244/12, che le scriventi OO.SS.
avevano chiesto di rendere disponibili entro il 2019 per realizzare le progressioni economiche e,
che, purtroppo necessitano ancora dell’autorizzazione del MEF, malgrado gli impegni assunti
dal Sottosegretario negli incontri precedenti.
FP CGIL CISL FP e Uil Pa nel loro intervento hanno evidenziato che:
a) Non sono state ancora rese disponibili le risorse economiche derivanti dai risparmi di
gestione previsti dalla legge 244/12 per i lavoratori civili della difesa;
b) Nessuna valutazione è stata ancora comunicata sulla proposta “Indennità di Funzione”
avanzata da tempo, benché la convocazione odierna lo prevedesse all’ordine del giorno;
c) Diversamente da quanto comunicato lo scorso 11 dicembre, la proroga dei 21 milioni di
euro della Performance Organizzativa vale solo fino al 2021, e non anche per il 2022,
come indicato nella legge di bilancio 2020;
d) In tema di assunzioni, delle 235 ordinarie stabilite per il triennio, peraltro già autorizzate,
nulla si conosce dei relativi bandi e soprattutto del piano straordinario promesso dal
Ministro in occasione dell’incontro del 21 novembre scorso (3000 unità);
e) È circostanza intollerabile che, neanche con la prossima mensilità del mese di gennaio,
sarà pagato l’anticipo delle performance organizzativa anno 2019, pur avendo avuto
disponibilità delle somme necessarie (21 milioni);
f) Nessuna concreta iniziativa è stata ancora assunta per la stabilizzazione dei 179
dipendenti del Campalgenio, nonostante le promesse reiterate e il completamento delle
procedure previste dalle norme vigenti.
Dopo l’acceso dibattito che ne è seguito, con toni talvolta aspri, il Sottosegretario ha
rappresentato che:
– il prossimo incontro – da convocare entro 7/10 giorni- vedrà la partecipazione di tecnici della
Funzione pubblica e del Mef;
– è confermata la volontà di individuare le risorse economiche necessarie per valorizzare i
dipendenti civili, all’interno del bilancio della Difesa attraverso lo strumento tecnico
dell’Indennità di Funzione;
– coinvolgerà il Ministro informandolo degli esiti della riunione:
Nell’esprimere ancora una volta totale insoddisfazione per la mancanza di risultati concreti, Fp
CGIL CISL Fp e UIL Pa hanno altresì denunciato l’assurdo comportamento di chi ancora insiste
nel voler occultare la condizione lavorativa dei dipendenti, ostinandosi a non voler fornire le
tabelle organiche, i profili professionali, la distribuzione del personale civile negli enti, come se
fosse “cosa loro”, alla faccia della legge sulla trasparenza, della condizione degli enti territoriali
sull’orlo del baratro e, più in generale, di un paese in cui la crisi sociale ed economica rende
ridicole certe resistenze che invero credevamo, da tempo, risolte.
La condizione surreale dei dipendenti civili è emersa anche nel pomeriggio con Persociv dove, si
è avuta conferma che l’acconto della performance 2019 non è stato attribuito per le lungaggini
burocratiche del precedente vertice politico il quale, non contento di aver aspettato 9 mesi per
nominare il Direttore di Persociv, ha perso altro prezioso tempo per nominare l’Organismo di
Valutazione che ha il compito di valutare i dati forniti dagli enti, necessari per pagare i
lavoratori.
Quando è poi iniziata la discussione sulla parte normativa del Contratto Integrativo, Fp CGIL
CISL Fp e UIL Pa hanno posto la pregiudiziale tesa ad ottenere la garanzia del diritto ad una
informazione completa a cui gli Stati Maggiori continuano invece a sottrarsi, negando anche le
informazioni più elementari che, ad esempio., hanno provocato i problemi afferenti la mobilità.
Davanti al fermo diniego opposto dall’amministrazione, Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa hanno dapprima
bloccato e poi lasciato la riunione, perché non si può assecondare un sistema che continua a
negare diritti ai tanti per tutelare i soliti pochi privilegiati.
È evidente che se dai prossimi incontri programmati sia con il vertice politico che con Persociv
non emergeranno risposte chiare ed esaurienti sugli impegni assunti nei confronti delle
lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa, FP CGIL CISL FP e Uil Pa si riterranno libere di
richiamare pubblicamente alle proprie responsabilità il Ministro, anche ponendo in atto ogni
forma di lotta e mobilitazione ritenuta utile a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Fp CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF Puglia, nella quale chiede chiarimenti in merito all’informativa riguardo il corso III° livello NBCR organizzato dalla Direzione Puglia
Pubblichiamo la circolare emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo l’assegnazione provvisoria per il personale inquadrato nel ruolo di Vigile del Fuoco presso le Isole Minori Pantelleria e Lampedusa
Pubblichiamo la circolare emanata dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Centrale riguardo i contributi di prima assistenza a favore del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in servizio e delle loro famiglie a seguito di infortunio sul lavoro o malattie professionali
Pubblichiamo il resoconto dell’incontro con il Direttore della Direzione Centrale per la Formazione e l’ Ufficio per la Medicina del Lavoro e la Formazione Sanitaria tenutosi in data 14 Gennaio 2020 riguardo la circolare relativa alla ricognizione del personale operativo per il supporto psicosociale e sanitario.
Pubblichiamo la graduatoria e gli elenchi di mobilità per i ruoli Capo Reparto e Capo Squadra dei settori: generici,radioriparatori,nautici di macchina, sommozzatori, piloti e AIB emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane
“Bene l’apertura di Fabiana Dadone ai sindacati per discutere della situazione del pubblico impiego, ma il tempo passa e i lavoratori sono in attesa di risposte. Per questo proseguiremo con assemblee e iniziative di mobilitazione e saremo disposti a intensificare l’azione sindacale se non riceveremo a breve un riscontro concreto su assunzioni, risorse e contratti”. Questa la posizione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa sulle dichiarazioni rilasciate da Fabiana Dadone, Ministro della Funzione Pubblica, questa mattina durante la presentazione del rapporto Cnel sui servizi della Pa.
“La Pubblica Amministrazione sta assistendo a un vero e proprio esodo di lavoratori, dovuto al blocco delle assunzioni degli ultimi anni e all’introduzione di Quota 100 che vanno a incidere su un personale con un’età media molto elevata – fanno sapere le categorie di Cgil Cisl e Uil dei servizi pubblici -. Basti pensare che l’età media è di circa 51 anni e i dipendenti sotto i 30 anni di età rappresentano appena il 2,8% del totale. Le uscite previste per i prossimi due anni sono di circa 500 mila persone. È quindi necessario procedere con un nuovo piano straordinario di assunzioni che non garantisca solo il ricambio generazionale ma che intensifichi i servizi pubblici, con un 30% di assunzioni oltre il numero di pensionamenti previsti”. Questo il quadro della situazione fornito da i segretari generali delle quattro categorie: Serena Sorrentino (Fp Cgil), Maurizio Petriccioli (Cisl Fp), Michelangelo Librandi (Uil Fpl) e Nicola Turco (Uil Pa).
“Abbiamo già annunciato le prossime mobilitazioni: quella dei dipendenti delle Agenzie Fiscali, prevista per i prossimi 23 gennaio e 6 febbraio, e lo stato di agitazione dei 5 mila lavoratori dell’Inl. Saranno solo le prime di una serie di iniziative sindacali che metteremo in campo se non riceveremo un serio e immediato riscontro per intervenire su risorse, assunzioni e contratti nel pubblico impiego”, concludono.
SMART WORKING: L’ISTITUTO DELLE LIBERTA’
Lo avevamo purtroppo previsto.
Lo smart working o lavoro agile, disciplinato da una legge del lontano agosto 2015, doveva
essere uno strumento per la promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Con esso si sarebbe potuto garantire ai lavoratori, già dal 2016, un innovativo sistema di
lavoro che incontrasse le esigenze del personale, dell’Amministrazione (che vedeva ridotti costi
e consumi) oltre ad ottenere ricadute virtuose sull’ambiente riducendo gli spostamenti casalavoro.
Si trattava di mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario
lasciando alle persone maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una
maggiore responsabilizzazione sui risultati secondo i principi chiave di autonomia, flessibilità,
responsabilizzazione, valorizzazione e fiducia.
Purtroppo a questa novità l’Inps ci arriva tardi e male.
Il 31 dicembre 2019 era l’ultimo giorno di quel triennio durante il quale le PP.AA. si sarebbero
dovute adeguare alla normativa e, in extremis, negli ultimi mesi, l’Inps lo ha fatto avviando
una sperimentazione i cui primi risultati sembrano essere pessimi.
In questa fase di avvio emergono preponderanti le ragioni che indussero la Cgil a non
sottoscrivere l’accordo del 23 luglio.
Come avevamo previsto il tetto minimo del 10% del personale è diventato un tetto
massimo ed in esso vi è compreso tutto il personale (dirigenti, professionisti, amministrativi).
Come temevamo la discrezionalità attribuita al Dirigente o Coordinatore ha reso “agili”
alcune attività escludendone inspiegabilmente altre.
Il quadro è quello di assoluta libertà per l’Amministrazione: graduatorie poco chiare con, in
alcuni casi, istanze respinte per motivazioni generali e poco trasparenti, sedi che forniscono
dotazioni informatiche e altre che non lo fanno, dirigenti che – contro ogni logica – pongono
limiti sulla scelta delle giornate “agili”, ecc..
Non c’è uniformità, inoltre, nei contratti che i lavoratori stanno firmando con
l’Amministrazione, non c’è garanzia per i lavoratori nella quantificazione e nell’indicazione delle
giornate e, come se non bastasse, la commissione paritetica prevista per monitorare
l’attuazione dello smart working non è stata ancora istituita.
E’ così quindi che la logica della totale discrezionalità dell’amministrazione sancita dall’accordo
di luglio va a rovinare in Inps uno strumento nobile ed intelligente come quello del lavoro agile.
Chiediamo quindi con forza all’amministrazione di istituire subito la citata Commissione e di
porre rimedio a questa situazione di totale deregulation.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano