VERTENZA FISCO
CRONOPROGRAMMA DELLE INIZIATIVE!
A seguito dello stato di agitazione proclamato il 30 dicembre u.s., le scriventi OO.SS. invitano tutte le strutture, fermo restando le autonome iniziative territoriali, a sostenere la vertenza secondo il seguente principale “crono programma”.
Dal 13 al 22 gennaio p.v.. Effettuare plurime assemblee unitarie, possibilmente di durata non superiore all’ora, con cui:
– Informare e sensibilizzare i colleghi in merito alle numerose criticità oggetto della vertenza.
– Informare e sensibilizzare l’utenza presso gli sportelli degli uffici procedendo al volantinaggio del comunicato stampa nazionale con i temi della vertenza.
– Mantenere esposta la bandiera delle nostre OO.SS. negli spazi antistanti le sedi principali delle Direzioni Provinciali, Regionali, SAM, Centri Operativi e Uffici Centrali.
– Coinvolgere la stampa e in generale i mass media locali sui temi della vertenza.
– Definire, ove possibili e se ritenuti efficaci, modalità specifiche di legittime iniziative vertenziali e di protesta (a titolo esemplificativo: astensione dall’uso del mezzo proprio, dallo straordinario, lettura dei comunicati all’utenza da parte degli operatori dei SAM, chiusure senza ritardi del F.O., effettuare sempre le pause previste per legge, non accettare mansioni superiori, ecc.).
23 gennaio 2020: FISCO DAY
ASSEMBLEE DALLE ORE 10 ALLE ORE 12
IN TUTTI GLI UFFICI DELLE AGENZIE FISCALI
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6 febbraio 2020: MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Grande manifestazione a Roma con presidio antistante
la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Ulteriori iniziative saranno progressivamente comunicate
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL UNSA FLP
Pubblichiamo il regolamento sul lavoro agile per l’anno 2020, in vista dell’avvio delle procedure per la selezione dei nuovi progetti individuali.
Adelaide Benvenuto
FP Cgil Ministero Interno
COMUNICATO
Si è svolto ieri il previsto incontro sul tema dell’indennità “prelex” relativa al 2019. Ricordiamo
che a seguito della variazione disposta a fine 2018 il tema è diventato oggetto di confronto
con le OO.SS., ma soprattutto che lo stanziamento è stato ridotto da 7 milioni a 2,5
milioni di euro.
La bozza di D.M. prevede, a fronte di una riduzione dei fondi, una contestuale diminuzione
della platea di beneficiari, allo stato attuale si parla di circa 330 lavoratori. Tale indennità
sarà corrisposta sulla base dell’attività svolta (controllo e supporto ai lavori parlamentari)
in orari disagevoli e verrà corrisposta mensilmente sulla base di un monitoraggio effettuato
dai dirigenti di ogni singolo ufficio. L’aumento corrisponde all’89 % dell’indennità di amministrazione
per i livellati e del 21% della retribuzione di posizione variabile per i dirigenti. Il
nostro giudizio sulla faccenda lo abbiamo già espresso, questa norma non ci piaceva, non
ci piace e siamo convinti che la sua applicazione creerà una disparità di trattamento da un
punto economico che metterà tutti i lavoratori del MEF in continua e costante contrapposizione.
Ci saranno contrasti tra centro e periferia, tra i vari Dipartimenti e addirittura,
all’interno dei Dipartimenti, tra i vari uffici. Crediamo che questa norma vada ulteriormente
modificata e lo abbiamo chiesto all’Amministrazione. Non si vuole negare la possibilità di
attribuire un’indennità agli uffici interessati ma bisogna passare attraverso la contrattazione
in modo da evitare che si creino lavoratori di serie A e lavoratori di serie Z. Entro la settimana
prossima ci saranno comunque forniti i numeri definitivi dei lavoratori coinvolti divisi
per Dipartimento e per inquadramento economico.
A margine della riunione l’Amministrazione ha comunicato che si è iniziato a lavorare sulla
predisposizione del decreto sul comma 165, che tra la fine di gennaio e i primi di febbraio
si partirà con l’autovalutazione del personale, atto propedeutico ai fini della corresponsione
dei 2 milioni di FRD legati alla performance individuale e che entro febbraio dovrebbe esserci
la convocazione della trattativa sul CUT 2018.
Infine per quanto attiene la corresponsione del 20% del FRD contrattato a livello locale ci è
stato comunicato che mancano ancora 18 accordi territoriali senza i quali non si può ancora
provvedere alla liquidazione degli emolumenti.
Fp Cgil Nazionale
Americo Fimiani
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF Roma nella quale ancora una volta evidenzia la problematica automezzi e attrezzature che mette in discussione la sicurezza e l’operato delle lavoratrici e dei lavoratori del CNVVF
Pubblichiamo il resoconto dell’incontro avuto riguardo gli Schemi di Decreti Ministeriali inerenti i concorsi interni Capo Squadra generici e specialisti attuativi del D.Lgs 13 ottobre 2005 n.210 e s.m.i. ancora una volta escono allo scoperto le grandi lacune dell’ordinamento.
Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Fp Cgil VVF Puglia, nella quale chiede un intervento del Direttore regionale per la definizione dell’assegnazione degli automezzi VF
Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
La bozza di circolare trasmessa alle organizzazioni sindacali il 28 novembre scorso suggerisce alcune
osservazioni e considerazioni.
CGIL CISL e UIL innanzitutto prendono atto della iniziativa dell’amministrazione di emanare una
circolare in merito alla mobilità ex lege 104 ed ex art. 42 bis D.L.vo 151/2001 (ossia alla mobilità
dettata dalla necessità di assistere un congiunto disabile e dalla necessità del ricongiungimento
familiare) e considerano tale circostanza l’occasione per fissare criteri certi (e vincolanti) di
applicazione delle norme di legge sulla materia anche con riferimento all’ordine di priorità, nel caso
vi siano più istanze per la medesima sede, ed alla documentazione da produrre.
CGIL CISL e UIL osservano, inoltre, che si debba dar corso celermente alla mobilità, sia pure con
l’istituto del distacco, laddove ricorrano i presupposti di legge. Presupposti che, in relazione alla
fattispecie oggetto della Circolare, poggiano indubitabilmente sui principi di cui all’art. 3, comma 3,
della legge 104, laddove stabilisce che “…le situazioni di gravità determinano priorità nei programmi
e negli interventi dei servizi pubblici”. Per tale motivo la locuzione “ove possibile”, in relazione agli
obblighi che la legge dispone in capo al datore di lavoro, nel riferirsi evidentemente alle condizioni
organizzative che possano determinare il distacco del lavoratore, è indicativamente legata alla
presenza, sul territorio ove risiede la persona in condizione di riconosciuta disabilità, di articolazioni
produttive in grado di accogliere il lavoratore. Accanto a questo, come giustamente sottolinea la
Circolare in oggetto, va sottolineato il carattere di provvisorietà dell’assegnazione, legato alla
sussistenza delle condizioni normative che lo hanno generato, e pertanto appare discutibile la
valutazione di priorità del criterio della vacatio in organico rispetto alla condizione di priorità che la
legge impone nella programmazione dei servizi pubblici finalizzati all’agevolazione delle cure alla
persona disabile, ed al carattere di provvisorietà del trasferimento che non potrà mai garantire il
trasferimento definitivo, se non nei casi di fruizione dei benefici da parte di un lavoratore in
condizione di handicap non rivedibile. Per tale motivo le scriventi OO.SS. hanno evidenziato, nel
corso del confronto sul nuovo accordo di mobilità, che le assegnazioni provvisorie di che trattasi non
possano incidere sulle normali prassi di mobilità volontaria dei lavoratori, che presuppongono un
trasferimento definitivo. Deve inoltre rilevarsi la circostanza delle recenti assunzioni di assistenti
giudiziari a copertura della quasi totalità dei posti disponibili, per cui i lavoratori che rivestono tale
qualifica, sul presupposto della mancanza esistenza di vacanza in organico della loro figura
professionale, non avrebbero alcuna possibilità di avvicinamento al congiunto portatore di handicap
o di ricongiungimento familiare. Anche per questo motivo, per non ledere il diritto soggettivo del
portatore di handicap all’assistenza e quello legittimo del lavoratore di assegnazione di sede vicina al
congiunto da assistere, dovrebbe procedersi alla assegnazione temporanea anche in posizione
soprannumeraria. Parimenti si deve valutare che la prevista collocazione anche in posizione
sovrannumeraria per il personale riqualificato ai sensi dell’accordo 26.4.2017 potrebbe procurare lo
stesso pregiudizio anche ai lavoratori che rivestono la qualifica di funzionario giudiziario.
Riguardo ai lavoratori diversamente abili in condizione di gravità che possono essere distaccati anche
in posizione soprannumeraria, ferma restando la possibilità di far valere il beneficio di legge sub
specie di titolo di preferenza nell’ambito di procedure collettive, dovrebbe esserne prevista
l’assegnazione definitiva nella sede richiesta in caso di handicap non rivedibile e tale possibilità deve
essere estesa anche a genitori di figli nelle stesse condizioni di handicap non rivedibile, anche al fine
di non considerare coperta sia la sede di provenienza che quella di assegnazione
CGIL CISL e UIL chiedono che a cura della direzione generale del personale si chiarisca che il
distacco, nella ipotesi di assistenza ad un disabile in condizione di gravità, può avvenire anche verso
un ufficio della stessa sede nella ipotesi un tale assegnazione riduca considerevolmente la distanza
fra domicilio del lavoratore e quello del disabile da assistere.
Relativamente alla parte inerente la razionalizzazione delle procedure di richiesta di fruizione dei
benefici di che trattasi le scriventi OO.SS. non possono non esprimere perplessità in ordine alle
modalità di richiesta delle dichiarazioni autocertificate ed in particolare quelle richieste alla persona
necessitante di assistenza e quelle richieste ai parenti e affini che in linea teorica potrebbero svolgere
la funzione di referente unico per l’assistenza. Nel sottolineare che l’autocertificazione da parte del
dipendente che attesta la condizione di esclusività nell’assistenza rappresenta una evidente assunzione
di responsabilità in relazione alle conseguenze civili e penali rispetto ad eventuali false dichiarazioni,
è appena il caso di rilevare, come peraltro fa la stessa Circolare, che l’Amministrazione è in possesso
di tutti gli strumenti finalizzati all’accertamento della corretta fruizione del beneficio. Ciò stante si
chiede di eliminare tali richieste in quanto inutili, ridondanti e certamente non rispondenti al principio
di razionalizzazione delle procedure.
Confidando in un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso
Profilo “SafetyInspector”
A seguito dell’incontro del 2 dicembre scorso, l’Ente avrebbe dovuto ufficializzare alcuni chiarimenti riguardo alla nota avente per oggetto il profilo “SafetyInspector”. Chiarimenti che proviamo a riassumere, in attesa della versione ufficiale. Con qualche commento. La lettera in questione non istituisce alcun nuovo profilo professionale; il suo scopo è quello di dare inizio al processo di unificazione delle competenze di aerodromesafety e flightsafety in un’unica area di specializzazio-ne del profilo professionale di Ispettore aeroportuale. Si tratta cioè del primo passo del più ampio progetto di accorpamento delle specializzazioni del Profilo di ispettore aeroportuale, già oggetto di confronto con le OO.SS (senza accordo su alcuni aspetti significativi – ndr). Seguiranno dunque lettere analoghe per le altre aree di specializzazione. Accederanno alla nuova specializzazione gli ispettori già specializzati in aerodromesafety e flightsafety (oltre ai neo assunti), ma senza automatismo: ad ognuno sarà garantito il percorso di formazione necessario allo svol-gimento dei nuovi compiti. A nessuno saranno attribuiti compiti e funzioni per cui non sia formato e abilitato. La durata della formazione sarà adeguata ai contenuti (cioè: dovremmo superare il vincolo dei tre giorni di cor-so che abbiamo conosciuto fin qui, la durata dei corsi sarà funzionale all’ampiezza e complessità delle compe-tenze da acquisire). Ciò dovrebbe valere per tutte le specializzazioni. Checklist e documentazione di riferimento dovranno essere riviste. Da rivedere anche competenze e respon-sabilità di chiunque sia coinvolto nelle attività di presidio (turni e reperibilità). Le funzioni relative a crisis management aeroportuale e segnalazioni di incidenti e inconvenienti gravi saranno prevalentemente assegnate agli specializzati Safety ma non in modo esclusivo (cioè: turni e reperibilità non so-lo a carico degli ispettori specializzati Safety ma di tutti gli ispettori adeguatamente formati, con le regole at-tuali).
Questione specifica del monitoraggio del numero dei movimenti per anno sulle elisuperfici occasionali, indica-to nell’elenco di competenze attribuibili al futuro ispettore specializzato Safety, monitoraggio di fatto impos-sibile con le regole e le risorse attuali: l’Ente conosce la complessità del problema, tant’è che ha in corso l’adozione di una procedura di raccolta e gestione delle segnalazioni tramite un applicativo web che dovrebbe essere attivo da metà febbraio 2020. Nel frattempo, ad evitare l’esposizione a responsabilità eccessive, dispor-rà la sospensione temporanea del monitoraggio da parte delle Direzioni Aeroportuali. Nel complesso, la discussione è stata certamente utile per i chiarimenti illustrati sopra, che dovrebbero ferma-re inopportune “interpretazioni” locali e delineare il percorso futuro. Ne escono però confermate tutte le di-vergenze tra OO.SS. e Amministrazione: sulla “specializzazione leggera” e fungibile, che noi vorremmo invece ben più definita e dai confini certi – a partire dai requisiti di accesso differenziati per aree di specializzazione; e sull’ispettore “multiruolo”, inaccettabile con l’accorpamento delle aree di specializzazione.
Roma, 08 gennaio 2020
FP CGIL ENAC
M. Barberis
TASSI DI INTERESSE SU MUTUI E PRESTITI: UNA QUESTIONE URGENTE
Avevamo già sollecitato, ad ottobre scorso, l’urgenza di affrontare una serie di questioni per il benessere
dei lavoratori di questo Istituto.
Per alcune battaglie, grazie all’intervento della Cgil, abbiamo registrato importanti passi in avanti: lo
0,35% è stato inserito nella legge di bilancio (attendiamo ora l’emanazione del decreto attuativo), le
procedure per la richiesta del piccolo prestito per i neoassunti sono state sbloccate, ecc.
C’è ora però, una questione che non è più rinviabile e che quindi l’Amministrazione deve affrontare in
tempi brevi.
Si tratta della rinegoziazione dei tassi di interesse su mutui e prestiti al personale.
Mentre fuori da questo Istituto l’Eurirs, l’indice in base al quali si stabilisce il tasso fisso dei mutui, non è
mai sceso così in basso (0,57% a 20 anni) noi, in Inps ed al nostro personale, eroghiamo mutui al tasso
dell’1,05-1,55%.
Mentre nel resto del Paese, con i tassi ai minimi storici, è possibile ottenere mutui a tasso fisso a partire
dallo 0,70%, per finanziare l’acquisto di una casa fino al 95% del valore dell’immobile, noi in Inps continuiamo
ad applicare, ai nostri dipendenti, tassi ormai fuori mercato.
Non è questo il benessere ed il welfare che desideriamo per i nostri lavoratori. E’ evidente che questa
imbarazzante situazione debba essere sanata al più presto.
Abbassare i tassi sui mutui, anche solo dello 0,50%, può equivalere ad una riduzione della rata di mutuo
fino a 100 euro mensili.
La richiesta di rinegoziazione dei tassi, ovviamente, riguarda anche quei mutui in riscossione dal personale
che nel frattempo è andato in pensione.
Riteniamo che anche questa sia una battaglia da condurre assolutamente in porto anche per evitare
l’imbarazzante situazione di un’Amministrazione non in linea con la realtà economica attuale ed ingiusta
verso i suoi ex-dipendenti.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
Palermo 8 gennaio 2020 – Il sistema UPMC, University of Pittsburgh Medical Center, che a Palermo è rappresentato dall’Ismett, al centro di un incontro che si è svolto oggi tra il sindacato della Fp Cgil e il Seiu Health Care, il sindacato della sanità della Pennsylvania.
Obiettivo comune: fare il punto sulla gestione della sanità in Italia e negli United States per costruire un’alleanza tra il sindacato italiano e quello americano, creare strategie comuni in nome della solidarietà e del rispetto dei diritti dei lavoratori, garantire canali trasparenti di accesso alle strutture per tutti e il mantenimento degli standard d’eccellenza nei servizi.
Al confronto, che si è svolto presso la Cgil Palermo, hanno partecipato la Fp Cgil Palermo, la Fp Cgil Sicilia, il dipartimento internazionale della Fp Cgil, delegati sindacali di Ismett e i sindacalisti americani del Seiu Health Care.
Durante l’incontro, fari accesi anche sul tema delle relazioni sindacali all’interno delle strutture targate UPMC. “Siamo venuti in Italia per condividere l’esperienza di Upmc, una delle più grandi imprese americane ‘non-profit’ per la salute, e confrontarla con l’esperienza di Upmc in Sicilia, anche dal punto di vista della sindacalizzazione nei confronti dei lavoratori, con l’obiettivo di costruire una sinergia per superare i tanti ostacoli che ancora incontriamo – ha detto Matthew W.Yarnell, presidente del Seiu Helthcare di Pennsylvania – L’adesione dei lavoratori al sindacato viene ancora ostacolata e l’altro aspetto che ci interessa è rendere per i pazienti l’accesso trasparente alla salute negli United States”. Ha aggiunto Nila Payton, che lavora nell’ospedale Upmc Presbyterian di Pittsburgh, dove da 5 anni svolge attività sindacale: “Chiediamo che i lavoratori all’interno di Upmc vengano trattati con la stessa dignità e lo stesso rispetto con cui vengono trattati i pazienti e che la possibilità di avere l’assistenza sanitaria sia accessibile per tutti”.
Anche l’Fp Cgil Palermo ha evidenziato le stesse difficoltà, sul terreno del dialogo tra azienda e sindacati. “Rileviamo analoghe resistenze nel corretto sistema di relazioni sindacali che si tramutano nel silenzio totale di Upmc alle nostre richieste – dichiara il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca – Vogliamo unire le forze con Seiu Health Care per un’azione comune che affianchi a servizi eccellenti una altrettanto eccellente qualità del lavoro, obiettivi che devono passare attraverso il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.
“Si è trattato di un confronto proficuo – dice Gaetano Agliozzo, segretario generale Fp Cgil Sicilia – che ha permesso di definire un percorso comune di collaborazione con il sistema sanitario degli Stati Uniti, soprattutto in Pennsylvania, dove vige il monopolio Upmc. L’obiettivo comune di Fp Cgil Sicilia, Fp Cgil Palermo e dipartimento Internazionale Fp Cgil è di elaborare con il sindacato degli Stati Uniti un percorso che assicuri la piena affermazione dei diritti, affinché nelle aziende, a partire da Ismett, si apra una discussione per garantire le tutele ai lavoratori e rendere trasparente l’accesso pubblico all’utenza, anche con l’apertura di un pronto soccorso, senza canali preferenziali”.
“Come Fp Cgil nazionale – aggiunge Nicoletta Grieco, responsabile dell’ufficio internazionale della Fp Cgil – riteniamo fondamentale l’incontro e continueremo a supportare incontri internazionali sul tema nel resto d’Italia per evitare che una strategia internazionale di privatizzazione metta a rischio l’universalità del sistema sanitario pubblico italiano”. Domani l’Fp Cgil avrà un incontro analogo con l’Upmc Salvator Mundi, a Roma.
Al Presidente
Prof. Pasquale Tridico
Alla Direttrice Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele
Alla D.C. Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro
OGGETTO: RICHIESTA RINVIO ENTRATA IN VIGORE CIRC. 103/2019
Questa O.S. scrive in relazione al msg. Hermes n. 3885 del 25 ottobre 2019, con cui
si dispone l’entrata in vigore della circolare n. 103 – relativamente alle aperture
pomeridiane degli sportelli a partire dal mese di febbraio.
Dal 10 ottobre 2019 – giorno in cui i vertici dell’Istituto comunicarono ufficialmente
la sospensione dell’efficacia della Circolare – si sarebbero dovuti tenere dei tavoli,
per avviare un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali. Nonostante le
nostre ripetute richieste, l’Amministrazione si è dimostrata sorda a questa esigenza
e sembra voler procedere ugualmente alle aperture pomeridiane, non considerando
le difficoltà ancora persistenti e le possibili ricadute negative sui lavoratori e sul
servizio.
Per questo motivo, la scrivente O.S. chiede l’urgente avvio di un confronto sul tema
e un ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della suddetta disposizione.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano