Pubblichiamo il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 5 novembre 2019, in riferimento all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita disposti a decorrere dal 1° gennaio 2021.
“Sulle assunzioni di personale e sul contrasto al sovraffollamento detentivo, gli impegni assunti dal Ministro della Giustizia sono assolutamente insufficienti”. Ad affermarlo è la Funzione Pubblica Cgil, aggiungendo che: “Le 1.300 assunzioni di Poliziotti Penitenziari effettuate nel 2019 e le 754 previste nel 2020 sono una goccia nel mare rispetto alla carenza di organico del Corpo. Così come le 50 assunzioni di funzionari giuridico pedagogici non danno il sollievo necessario agli enormi carichi di lavoro che tali figure professionali devono sopportare ogni giorno”.
Al momento, prosegue il sindacato, “non solo mancano circa 4.000 Poliziotti per completare la dotazione organica, ma ogni anno se ne perdono circa 1.300 tra pensionamenti e passaggi al ruolo civile per motivi di salute, quindi la carenza rischia di aumentare nei prossimi anni. Stesso discorso vale per il personale delle funzioni centrali, dove rispetto ad una dotazione organica di 5.034 unità, ne sono presenti solo 4.340 tra educatori, contabili, professionalità tecniche e amministrative, a far fronte ad un costante aumento dei detenuti”.
Per la Fp Cgil “servono ulteriori risorse per un piano straordinario di assunzioni e, soprattutto, la risposta al sovraffollamento di detenuti non può essere l’incremento dei posti detentivi, ma un serio investimento nell’esecuzione penale esterna, che consenta di assumere personale, in particolare assistenti sociali, e di poter aumentare il ricorso alle misure alternative per i soggetti con scarsa pericolosità sociale. Rispetto ai problemi di natura psichiatrica e psicologica che si registrano nelle carceri riteniamo che sia necessario implementare la presenza di psicologi negli istituti penitenziari, cominciando a ragionare anche su una stabilizzazione di quelle figure professionali che già collaborano nelle carceri, per far fronte al crescente numero di detenuti con patologie di questo tipo e anche ai problemi di stress correlato al lavoro che colpiscono il personale che vi opera ed oggi è abbandonato al suo destino dal datore di lavoro che dovrebbe tutelare la sua salute”, conclude.
Pubblichiamo la convocazione di rinvio per l’incontro sull’aggiornamento Circolare 1/2011
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la programmazione didattica formativa per l’anno 2020 autorizzata dalla Direzione Sicilia
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF, nella quale evidenzia a seguito delle numerose richieste pervenute, la carenza di vestiario e DPI per il personale che quotidianamente opera sul territorio
Molti lavoratori in forza presso le rappresentanze diplomatiche straniere, per ragioni indipendenti dalla loro volontà, si stanno trovando ad affrontare una situazione delicata. A seguito di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate è stato loro imputato il pagamento pregresso dell’Irpef, relativo a più anni, con la rateizzazione massima in due. In molti versano in una condizione di vera e propria indigenza, anche a cause delle loro retribuzioni, tutt’altro che elevate e spesso pagate in ritardo. Tutto ciò è avvenuto per ragioni non ascrivibili a loro responsabilità perché nella maggior parte dei casi il Cud ricevuto da parte dei datori recava la dicitura ‘reddito esente da imposta’, rendendo impossibile il pagamento. A denunciarlo sono Cgil, Filcams e Fp che ieri hanno riunito questi lavoratori in servizio presso Ambasciate, Consolati, Legazioni, Istituti Culturali e Organismi Internazionali in Italia per informarli relativamente all’andamento della trattativa per il rinnovo della disciplina di lavoro e per evidenziare le gravissime difficoltà che stanno affrontando.
Una situazione, fanno sapere i sindacati, “frutto anche dell’inerzia di molte Istituzioni estere operanti in Italia, nonché di norme poco chiare spesso avallate da pareri di Istituzioni italiane, che non hanno reso possibile in passato il pagamento dell’Irpef”. Cgil, Filcams e Fp hanno scritto ai dicasteri del Lavoro, Esteri ed Economia “per trovare una soluzione, nonché provato a far introdurre emendamenti a disposizioni di legge per permettere una rateizzazione superiore ai due anni in modo da poter dare a questi lavoratori l’opportunità di sanare il proprio debito garantendo una sopravvivenza dignitosa”. Ad oggi, continuano, “non ci sono riscontri alle nostre richieste e per questo abbiamo sollecitato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di affrontare subito il problema”.
Per Cgil, Filcams e Fp, “l’accanimento contro questi lavoratori è incomprensibile e i Ministeri competenti, così come il Governo e il Parlamento, hanno il dovere di dare risposte a questi cittadini che in molti casi operano in condizioni lavorative precarie, spesso vessatorie, a causa della situazione peculiare relativa alla condizione di extraterritorialità. Durante l’assemblea è stato rivolto dalle lavoratrici e dai lavoratori un accorato appello affinché sia avviata in tempi strettissimi la trattativa presso il Ministero del Lavoro per il rinnovo della Disciplina di rapporto di lavoro di questi lavoratori, scaduta a dicembre 2019. Questa è spesso l’unico strumento che permette di regolamentare i loro diritti e il loro salario ed è stata citata in numerose sentenze della giurisdizione in difesa dei diritti di questi lavoratori. La proposta di revisione della disciplina, elaborata insieme a Cisl e Uil, è stata presentata da alcuni mesi. Riteniamo che il Ministero del lavoro si stia muovendo con un ritardo incomprensibile e inaccettabile e lo invitiamo a convocarci nel più breve tempo possibile o sarà tempo di pensare a forme di mobilitazione”, concludono.
Il 13 gennaio si è riaperta la contrattazione su diversi argomenti: anzitutto,
dopo l’incomprensibile “stop” dello scorso dicembre, si è chiusa positivamente
la vicenda relativa alla maggiorazione oraria prevista per il personale chiamato
a svolgere attività di front-office.
Con un verbale di interpretazione estensiva del CCNI, si riconosce, a far data
dal 1° novembre 2019, la maggiorazione a tutto il personale effettivamente
impiegato nell’attività di front-office. Trattandosi, peraltro, di accordo relativo
al CCNI, l’Amministrazione ci ha informato che esso dovrà essere sottoposto al
controllo degli organi di controllo interno ed esterno, come previsto per il CCNI.
Sul tema front-office e aperture pomeridiane degli sportelli, l’Amministrazione
ha concordato con la nostra richiesta di un approfondimento, per cui sarà
calendarizzato a breve un incontro specifico.
La discussione si è poi spostata sulla proposta dell’Amministrazione di ridurre
l’anzianità di servizio per attribuire le Posizioni Organizzative. Sul tema –
oggetto di confronto e non di contrattazione – l’Amministrazione ha avanzato
la possibilità di attribuirle dopo due anni di anzianità di servizio. Da parte nostra,
abbiamo evidenziato la necessità di aprire urgentemente un confronto
complessivo sulle Posizioni Organizzative, come la stessa Amministrazione ci
ha detto nel corso dell’incontro e come previsto dalle dichiarazioni congiunte
inserite nel CCNI 2018.
Infine, in risposta alla nostra richiesta di chiarimenti sul punto, ci è stata data
una informativa relativa alla clusterizzazione organizzativa delle sedi, argomento
propedeutico allo svolgimento dell’interpello per i dirigenti di seconda
fascia. Abbiamo accolto con favore che, dopo anni, finalmente l’Istituto concordi
con noi sulla necessità di “individuare elementi oggettivi utili alla definizione
dei percorsi di carriera basati sulla crescita delle capacità manageriali”. Il tema
dei percorsi di carriera del nostro personale dirigente, però, non può e non
deve restare una mera petizione di principio: quello che ora è necessario fare è
avviare una discussione che porti alla loro costruzione, per dare reali pari opportunità.
Su questo siamo disponibili.
Restiamo, ora, in attesa di un calendario di incontri su vari argomenti, tra cui il
CCNI 2019, anzitutto.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
Pubblichiamo la nota unitaria delle Organizzazioni Sindacali Regionali Fp Cgil VVF Fns Cisl Uil PA VVF e Confsal VVF, riguardo la richiesta di chiarimenti a seguito dell’incidente accaduto all’autoscala nel territorio di Urbino. Questo si rende necessario al fine di garantire alle lavoratrici e ai lavoratori
del Corpo di operare nella massima sicurezza e tutela.
Al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Dott.ssa Valeria Capone
Al Segretario Generale del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Dott. Raffaele Tangorra
Al Direttore Generale della Direzione Generale
PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dr.ssa Stefania Cresti
e p.c.: Al Dirigente della Div. II della Direzione Generale
PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dott.ssa Emanuela Cigala
Oggetto: FRD 2018 (ex FUA) – Sollecito richiesta incontro urgente.
In data 18 dicembre 2019, queste OO.SS. a seguito di incongruenze riscontrate sulle quote del Fondo Risorse Decentrate 2018 assegnate al personale, hanno chiesto un incontro urgente al Direttore Generale della PIOB- UPD.
La Direzione ha risposto in data 20/12/2019, non dando sostanzialmente né una risposta esaustiva, né la data certa di un incontro.
Si fa presente che un chiarimento risulta sempre più urgente anche a seguito delle legittime rimostranze del personale, che ha visto diminuire senza spiegazioni la quota netta pro-capite a parità di giorni lavorati.
Certi di un sollecito riscontro si resta in attesa della data di convocazione.
FP CGIL
Giuseppe Palumbo Francesca Valentini
CISL FP
Michele Cavo Marco Sozzi
UIL PA
Bruno Di Cuia Orlando Grimaldi
Pubblichiamo una breve sintesi degli obiettivi che la Fp Cgil VVF si pone con la distribuzione delle risorse stanziate nella legge di bilancio 2020.
Un accordo tutto da costruire che dovrà, necessariamente, dare le risposte auspicate al personale del Corpo.
Questa mattina presso la Sala Verde si è tenuta una riunione con l’Amministrazione sui sistemi di valutazione della performance del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Grazie alle pressioni di questi mesi di CGIL, CISL e UIL sono state reperite risorse integrative da far confluire sui FUP (5 milioni di euro per le qualifiche e 2 milioni per la dirigenza) da destinare alla contrattazione e si è giunti all’apertura di un confronto per la definizione di importanti modifiche al sistema di valutazione.
Abbiamo sostenuto la necessità di superare l’obbligo di differenziazione delle valutazioni e di collegare la valutazione individuale ai soli obiettivi del servizio di appartenenza, senza l’appesantimento di singoli progetti individuali per ciascun dipendente, in quanto in un’organizzazione peculiare e complessa come quella della Presidenza si rischierebbe di creare più difficoltà operative che vantaggi.
Nel suo intervento Il Segretario Generale, Presidente Roberto CHIEPPA, ha infatti rappresentato quanto segue:
– con la legge finanziaria 2020 sono state reperite risorse integrative, 5 milioni di euro per il personale non dirigenziale e 2 milioni di euro per il personale dirigenziale;
– che per il 2020 il sistema di valutazione si applicherà solo in via del tutto sperimentale, senza nessun riflesso, né giuridico, né economico per il personale interessato, propedeuticamente all’apertura di un immediato confronto con le OO.SS., sia ai fini della modifica del DPCM 131 del 2011, in considerazione del dell’entrata in vigore del d.Lgs 74/2017, sia per la definizione dei criteri per l’applicazione della performance in PCM.
Tale rinnovato confronto potrà senz’altro favorire la ripresa delle trattative all’ARAN, con l’auspicio di giungere quanto prima alla definizione del CCNL 2016/2018.
Vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Oliverio Marinelli Colombi
D’Ortenzi Di Donato Basili
Al Presidente Goffredo ZACCARDI
Capo di Gabinetto del Ministro della Salute
Al Dr. Giuseppe CELOTTO
Direttore generale del Personale
dell’Organizzazione e del Bilancio
Al Dr. Claudio D’AMARIO
Direttore Generale della Prevenzione
Sanitaria
OGGETTO: Ufficio X della Direzione generale della Prevenzione sanitaria.
Si fa riferimento all’impegno assunto dal direttore generale del personale con le OO.SS. presenti a margine dell’incontro avuto lo scorso 25 novembre con il sig. Ministro Speranza, in ordine alla risoluzione dell’annosa problematica afferente l’Ufficio X della Direzione generale della Prevenzione sanitaria sollevata dalla scrivente.
In quell’occasione il dr. Celotto ebbe modo di anticipare la Sua volontà di organizzare un incontro congiunto tra la Direzione della Prevenzione sanitaria e la Direzione del personale per risolvere definitivamente una situazione che oggettivamente non è più sostenibile per l’organizzazione dell’Ufficio e il personale dipendente, peraltro “dimenticando” – purtroppo ancora una volta – di richiamare il necessario coinvolgimento delle rappresentanze sindacali del personale che in questa sede la scrivente rivendica invece con forza.
In ragione di quanto sopra esposto, della perdurante condizione di criticità organizzativa traversata da quell’Ufficio, si chiede di conoscere se e quali eventuali determinazioni sono state fin qui assunte per risolvere definitivamente la problematica in argomento.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordiali saluti
Il responsabile Nazionale Fp Cgil Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero Salute Ministero Salute
Francesco Quinti Fabio Lupi