Sottoscritto oggi definitivamente il nuovo contratto nazionale dei circa 130 mila medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale. Dopo l’intesa raggiunta il 24 luglio, le consultazioni e il via libera definitivo da parte del Consiglio dei ministri dello scorso 21 novembre, oggi sindacati e Aran hanno firmato in via definitiva il contratto.
“Dopo 10 anni di attesa e molte difficoltà nella contrattazione – afferma il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi – siamo riusciti a restituire un contratto a 130 mila professionisti che, con le poche risorse disponibili, ristruttura tutto il sistema degli incarichi, coniugando il riconoscimento delle carriere professionali all’offerta di salute per la cittadinanza”.
Per Filippi, “ora sono fondamentali le risorse per il prossimo contratto, relativo al triennio 19/21, in discussione nella legge di Bilancio, ma soprattutto è indispensabile quel piano assunzionale straordinario che la Cgil richiede da mesi, necessario per salvare i servizi sanitari. Le soluzioni trovate nel Patto della salute appena sottoscritto, non sono sufficienti a colmare la grave emorragia di personale che abbiamo subito in questi anni”, conclude il dirigente sindacale.
INCONTRO CON IL MINISTRO DELL’INTERNO
Incremento strutturale del fondo di produttività di 12 milioni di euro ed equiparazione completa dell’indennità di amministrazione a quella corrisposta al personale della Giustizia
Il ministro ha assunto impegni precisi.
In esito alla nostra specifica richiesta del 13 dicembre scorso, questa mattina si è svolto un incontro con il ministro dell’Interno, cons. Luciana Lamorgese.
Nel rammentare i due emendamenti presentati al disegno di legge di bilancio 2020 (incremento del fondo di 12 milioni di euro per l’annualità 2020 e istituzione del fondo di 72 milioni per la graduale armonizzazione delle indennità di amministrazione del personale di tutti i ministeri), FP Cgil, Cisl FP e Uil PA hanno ribadito la non totale soddisfazione sui contenuti degli stessi, in quanto avevano chiesto:
1. l’incremento strutturale del fondo risorse decentrate (ex fua) per un importo di 12 milioni di euro;
2. l’estensione completa al personale civile dell’Interno dell’indennità di amministrazione corrisposta ai lavoratori della Giustizia, così come già avvenuto nei ministeri dell’Economia e delle Finanze e dei Beni culturali.
Il ministro, nel condividere le richieste sindacali, ha assicurato il suo impegno per ottenere entrambi i risultati da realizzare con i prossimi provvedimenti legislativi.
Si è trattato di un incontro positivo.
Come di consueto, ora attendiamo i fatti.
#beneministrolamorgese
#avanticosì
FP CGIL CISL FP UIL PA
Adelaide Benvenuto Paolo Bonomo Enzo Candalino
Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali
Sen. Nunzia Catalfo
In relazione alla situazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, le scriventi OO.SS. dei Dirigenti dell’INL intendono ribadire con forza l’assoluta urgenza di superare l’attuale fase e la necessità di garantire un sempre maggiore ed efficace presidio in materia di legislazione sociale – aderendo alle indicazioni dell’OIL e in similitudine alle scelte da tempo poste in essere dalle Autorità Nazionali dei Paesi più evoluti.
I risultati ottenuti dal 2017 ad oggi, nella loro dimensione oggettiva riportata nel documento INL allegato, testimoniano l’impegno quotidiano di tutto il personale che, con competenza e spirito di servizio, persegue il rispetto della legalità nel mercato del lavoro e la funzione di tutela sociale che gli è stata affidata.
In un mondo del lavoro sempre più complesso e assediato da pericolosi fenomeni distorsivi del corretto
assetto dei rapporti di lavoro, se non addirittura attraversato da odiose forme di sfruttamento e caporalato, è necessario assicurare adeguate risorse e strumenti a sostegno dell’azione dell’INL.
Auspichiamo, quindi, la possibilità di poterLa incontrare quanto prima, per rappresentare compiutamente quanto sopra.
FP CGIL
Domenico Mancusi
CISL FP
Michele Cavo
UILPA
Bruno Di Cuia
UNADIS
Alessandra Casagrande
CONFSALUNSA
Vincenzo Di Biasi
OGGETTO: report incontro del 17 dicembre, per il rinnovo del CCNL della sanità privata.
Il 17 dicembre è proseguita la trattativa per il rinnovo del CCNL della sanità privata. Nel corso dell’incontro il tavolo ha discusso e valutato gli esiti dei lavori condotti dalle due delegazioni in modalità ristretta, nelle giornate del 28 novembre, 3 e 10 dicembre, sull’articolato della classificazione del personale.
In particolare, la discussione ha affrontato le principali questioni che, in questi anni, hanno dato adito a diverse e/o errate applicazioni, al fine di aggiornare i testi e rendere inequivocabile la loro interpretazione.
Si è discusso di alcuni profili particolari, tra i quali quello dell’autista soccorritore – sul quale abbiamo condiviso la necessità di giungere ad una disciplina coerentemente alle modifiche future sulla figura delle quali siamo in attesa.
Abbiamo altresì posto la questione degli educatori senza titolo – per i quali abbiamo condiviso l’esigenza di una riscrittura che chiarisca i requisiti per la collocazione nell’ambito rispettivamente delle categorie B e C – e analogamente quello degli insegnanti e degli ausiliari specializzati, oggi ad esaurimento in quanto non più assumibili.
Abbiamo inoltre evidenziato la necessità di giungere ad una riduzione delle tempistiche previste per il passaggio automatico, per alcune categorie, dalla posizione economica iniziale fino alla terza, riferite all’anzianità, per la quale la controparte si è impegnata ad una valutazione in combinato con la revisione dell’articolo 47 relativo alle progressioni orizzontali che sarà oggetto dei prossimi incontri auspicando ad una linea condivisa sulla stessa.
In ultimo, in relazione alle funzioni di coordinamento, il tavolo ha preso atto che nell’ambito di questa tornata di rinnovo contrattuale non è più possibile non considerare quanto disposto dalla L. 43/2006 in merito al possesso del master in coordinamento e l’impegno assunto è quello di convenire ad un percorso che tuteli chi fino ad oggi ha svolto e svolge tale ruolo e chi lo farà in nuovo ingresso.
L’incontro previsto per la giornata di ieri 18 dicembre, è stato rinviato a causa dell’impossibilità dell’AIOP di partecipare per la convocazione, nella medesima giornata, del proprio Esecutivo nazionale. I lavori proseguiranno nelle giornate del 8, 9 e 10 gennaio prossimo; nel frattempo abbiamo condiviso l’esigenza di scambiarci tutti i testi degli articoli ancora sospesi al fine di procedere nel confronto in maniera spedita e costruttiva.
Come sempre, continueremo a tenervi informati.
Barbara Francavilla FP CGIL
Marianna Ferruzzi CISL FP
Maria Vittoria Gobbo UIL FPL
LO 0,35% E’ LEGGE
E’ ormai certa la notizia che lo 0,35% per tutti i dipendenti e pensionati pubblici è diventato legge.
Riportiamo il testo degli articoli 483,484 e 485 del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno
finanziario 2020 e pluriennale per il triennio 2020-2022 approvato dal Senato il 16 dicembre 2019.
483. I pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento a carico della Gestione
speciale di previdenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica, già iscritti all’INPDAP nonché i
dipendenti o pensionati di enti e amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni
previdenziali diverse dalla predetta Gestione speciale di previdenza, che alla data di entrata in
vigore della presente legge non risultano iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e
sociali di cui all’articolo 1, comma 245, della legge 23 dicembre 1996, n.662, possono aderire alla
stessa, previa comunicazione scritta all’INPS della volontà di adesione.
484. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della
presente legge ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge23 agosto 1988, n.400, sono dettate
le disposizioni occorrenti per l’attuazione del comma 483.
485. La comunicazione di cui al comma 483 deve essere effettuata perentoriamente entro sei mesi
dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 484. L’adesione esercitata è
irrevocabile.
Appena il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, quindi, emanerà l’apposito decreto per sei
mesi sarà possibile aderire al fondo per le prestazioni creditizie e sociali.
Si chiude quindi bene questa battaglia giusta ed inclusiva e la Cgil porta a casa i risultati di una
serie di iniziative condotte con perseveranza e determinazione da molto, molto tempo.
Borse di Studio, soggiorni studio per giovani e senior, mutui e prestiti, assistenza alla disabilità e
tanto welfare in più verranno finalmente garantiti a tutti i colleghi Inps ed ai dipendenti e
pensionati pubblici che opteranno per l’iscrizione.
Ringraziamo tutti gli attori di questa vittoria per la Cgil e per tutti i lavoratori coinvolti ad iniziare
dal Direttore Centrale Rocco Lauria, dal Presidente e dalle altre OOSS che hanno fatto eco alla
nostra iniziativa.
Roma, 18 dicembre 2019
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
AGENZIA INDUSTRIA DIFESA:
VIA LIBERA ALL’ACCORDO SULLA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE 2019
RESPINTA L’IPOTESI DI PASSAGGIO IN AGENZIA DI CAPUA E GAETA
Riunione quest’oggi all’Agenzia Industria Difesa per discutere sulla distribuzione delle
risorse 2019 nonché sulla ipotesi di passaggio dei dipendenti di Capua e Gaeta nei ruoli
dell’Agenzia.
Su quest’ultimo punto il Direttore ha giustificato la proposta come unica possibilità per
realizzare un rapido ricambio generazionale necessario per la prosecuzione delle attività,
altrimenti destinate a chiudere per mancanza di personale.
Come già anticipato al Sottosegretario On. Tofalo nel corso dell’ultimo incontro, abbiamo
rappresentato le istanze dei lavoratori dei due stabilimenti di lavoro che, con
determinazione, hanno respinto l’ipotesi in argomento.
Apprezzando i propositi occupazionali che darebbero ristoro ai territori coinvolti, abbiamo
rilanciato l’idea che il medesimo obiettivo sarebbe perseguibile lasciando immutata la
condizione degli attuali lavoratori e riservando una diversa dipendenza esclusivamente alle
nuove assunzioni, ma senza incidere sul budget assunzionale della Difesa.
Riteniamo questa via complicata ma percorribile, anche sulla scia dei risultati lusinghieri
sciorinati oggi sulla complessiva attività dell’Agenzia per la quale si prevede un attivo di
circa 3 milioni di euro.
Via libera invece all’accordo sulla distribuzione delle risorse per l’anno 2019 che a breve
sarà perfezionato. Sull’argomento abbiamo, peraltro, richiamato la necessità di
omogeneizzare tra i vari stabilimenti la performance organizzativa, oggi non uniforme.
Rimane alta l’attenzione sullo stabilimento di Fontana Liri dove è stato preannunciato un
accordo con un operatore economico italiano ed una azienda russa. Attendiamo conferme
per rilanciare un attività produttiva compressa da troppo tempo
Fp CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi
Mauro Gentili Franco Volpi
Pubblichiamo il Decreto a firma del Capo Dipartimento concernente la composizione dell’Osservatorio bilaterale per le politiche sulla sicurezza sul lavoro e sanitarie
Pubblichiamo la convocazione della Direzione Centrale per la Formazione del Tavolo Tecnico riguardo la circolare Albo Formatori e il programma USAR Light
Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
Con riferimento alle graduatorie relative alle progressioni economiche 2018, pubblicate prima in via provvisoria e successivamente, il 12 dicembre us, in via definitiva, sono emerse diverse criticità che meritano di essere segnalate.
Innanzitutto risulta che ai lavoratori transitati nell’amministrazione giudiziaria da altre pubbliche amministrazioni, diversamente da quanto avvenuto in occasione della redazione delle graduatorie provvisorie e delle graduatorie relative alle progressioni economiche 2017, sia stato decurtato l’intero punteggio della valutazione del servizio prestato nelle amministrazioni di provenienza (dieci punti ad anno). Tale comportamento ondivago delle commissioni non solo non trova alcun riscontro nella normativa di riferimento che è quella dell’accordo siglato il 10 gennaio scorso ma si pone in netto contrasto con la stessa atteso che ove si ritenesse non valutabile né valutato il servizio prestato presso le amministrazioni di provenienza lo stesso dovrebbe ricevere il punteggio di 9,50 ad anno secondo quanto stabilisce la tabella A del citato accordo (che è identica alla analoga tabella dell’accordo sulle progressioni anno 2017).
Risulta inoltre che il titolo di mediatore civile sia stato riconosciuto solo in alcuni casi ma non si comprende in base a quali criteri; sia stato valutato come servizio prestato presso altre pubbliche amministrazioni l’attività svolta nell’amministrazione giudiziaria in posizione di comando da personale successivamente transitato nei ruoli dell’organizzazione giudiziaria; non sia stato valutato il servizio come ufficiale di complemento presso il Ministero della Difesa pur richiedendo tale lavoro il superamento di una prova concorsuale e pur essendo lo stesso coperto da regolare retribuzione e contribuzione.
Infine rimane aperta la questione relativa al biennio di anzianità quale presupposto per poter partecipare alla procedura. Le commissioni, infatti, nonostante gli interventi unitari di tutte le sigle firmatarie dell’accordo posti in essere sull’argomento in occasione della pubblicazione delle graduatorie relative alle progressioni economiche 2017, continuano a ritenere che il biennio debba riguardare solo il lavoro svolto nel Ministero della Giustizia ad onta della lettera dell’accordo che viceversa fa riferimento sic et simpliciter a due anni di anzianità maturati nella fascia economica di appartenenza.
La situazione sopra descritta sta generando forti malumori tra i lavoratori, specie tra quelli che hanno subito la decurtazione del punteggio a seguito della pubblicazione delle graduatorie definitive.
Tanto premesso CGIL CISL e UIL chiedono che a cura di codesta generale direzione siano fornite alle commissioni indicazioni univoche sui criteri da seguire nella formazione delle graduatorie e che
queste ultime, pur se pubblicate in via definitiva, analogamente a quanto avvenuto per le graduatorie delle progressioni 2017 siano emendate laddove sia accertato che le istanze di riesame dei lavoratori interessati siano fondate e pertanto meritevoli di essere accolte.
Con riserva di ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro, si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso
Al Direttore Generale della Direzione Generale
PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dr.ssa Stefania Cresti
e p.c.: Al Dirigente della Div. II della Direzione Generale
PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dott.ssa Emanuela Cigala
Oggetto: FRD 2018 (ex FUA) – Richiesta incontro urgente.
FP CGIL, CISL FP e UIL PA hanno riscontrato delle incongruenze sulle quote FRD corrisposte ai lavoratori per l’anno 2018. Pertanto per dare una risposta immediata a tutti i lavoratori si chiede un incontro urgente.
FP CGIL
Giuseppe Palumbo
Francesca Valentini
CISL FP
Michele Cavo
Marco Sozzi
UIL PA
Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi
Riprendiamo l’argomento trattato nel corso dell’incontro del 4 dicembre u.s. con riferimento
all’istituzione della nuova Posizione Organizzativa “Responsabile dell’Agenzia Servizi
Istituzionali” da incardinare nella costituenda Filiale di Corigliano-Rossano.
Riteniamo che la soluzione organizzativa prospettata debba rispondere alla configurazione, non di
una, di tutte le Filiali che saranno costituite e pertanto si ribadisce l’esigenza che la figura
professionale di cui trattasi e l’insieme delle Posizioni Organizzative che saranno previste in questa
tipologia di struttura siano coerenti con gli obiettivi e le funzioni assegnate, nonché alla relativa
dotazione organica ed alla complessità. Non sfuggirà l’importanza del fatto che l’ipotesi di
configurazione della Filiale debba peraltro essere sostenibile e proporzionata rispetto al livello di
Sede provinciale.
Siamo peraltro convinti che la proposta formulata dall’Amministrazione nel corso dell’incontro
richiamato in premessa abbia una sua “ratio” e che però necessiti di un momento di
approfondimento e di valutazione che non può essere quello della proposta/informativa offerto alla
Parte sindacale.
Al fine di elaborare e formulare una proposta da sottoporre al tavolo della Contrattazione,
ribadiamo e sollecitiamo all’Amministrazione la richiesta di programmare uno specifico incontro
all’interno dell’Organismo Paritetico.
Nelle more di una revisione dell’intero Sistema Indennitario, esigenza condivisa dalla stessa
Amministrazione, come FP CGIL, auspichiamo ancora una volta un approccio che non sia
improntato alla parcellizzazione degli ambiti di discussione, bensì in un coinvolgimento pieno e
strutturato delle rappresentanze dei lavoratori.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
Roma, 13 dicembre 2019
Al Direttore generale del Personale
e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
Roma
E, p.c. : Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma
Oggetto: dati contributivi personale di Polizia Penitenziaria – I.N.P.S.
Egregio Direttore Generale,
questa Organizzazione Sindacale ritiene doveroso rappresentarLe, come già ben noto, la situazione de quo in merito ai dati contributivi del personale di Polizia Penitenziaria, i quali risultano parzialmente vacanti sui sistemi INPS (accertati a mezzo patronati/caf o portale informatico) e con consequenziali disallineamenti rispetto agli effettivi dati maturati pres-so Codesta Amministrazione.
Cogliamo, inoltre, l’occasione per informarla che allo stato attuale l’Ufficio V – Trattamento economico e previdenziale, è in serio ritardo con le procedure necessarie per la trasmissione dei dati, utili alla corresponsione della pensione, all’INPS attraverso il si-stema Passweb. Ad oggi, il tempo che intercorre tra la data di collocazione in quiescenza e la corresponsione della pensione è di circa 6 mesi. Si precisa che il ritardo è da ricondurre meramente ad una carenza di personale dell’Ufficio in questione che si compone solo di circa 6 unità a fronte del cospicuo numero di pratiche da lavorare.
Detto ciò, appare indispensabile attivare urgentemente gli utili interventi del ca-so, volti a perequare quanto sopra argomentato.
Distinti saluti.
Coordinatore Nazionale FP CGIL
Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI