“Piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori in lotta per difendere il loro posto di lavoro e alla categoria della Filt Cgil e alla Cgil Roma e Lazio impegnate in questo difficile vertenza. Condanniamo con forza quanto accaduto oggi a Roma davanti alla sede di Roma Metropolitane in via Tuscolana 171 dove lavoratrici e lavoratori, esponenti istituzionali e sindacalisti, tra i quali Natale Di Cola e Michele Azzola della Cgil Roma e Lazio, sono stati violentemente colpiti e feriti dalla Polizia di Stato mentre erano in presidio. La Polizia ha, infatti, forzato un presidio promosso per scongiurare il via libera alla liquidazione della partecipata che determinerà il licenziamento di oltre 150 lavoratori, compromettendo il loro futuro e quello delle loro famiglie. Quanto accaduto è inaccettabile. Pretendiamo l’immediata condanna del gesto da parte del Comune di Roma e dei vertici della Polizia”. Lo afferma la Funzione Pubblica Cgil Nazionale.
Continua l’informazione su SALUTE e SICUREZZA in questa uscita, la n° 15, si parla di come proteggersi dalle polveri e dalle particelle
Pubblichiamo la nota del coordinamento Fp Cgil VVF di Bari in cui chiede chiarimenti all’Amministrazione sulla distribuzione degli automezzi di soccorso del comando BAT
Pubblichiamo la Circolare emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane nella quale è fatta richiesta pr esigenza della DCESTAIB di personale in art 42
Oggi si è svolto il primo incontro con il ministro Franceschini dopo l’insediamento suo e del nuovo staff politico.
Preliminarmente il Ministro ha garantito il suo impegno per mantenere le politiche culturali al centro dell’azione di governo. Successivamente ha preannunciato che non farà una controriforma della riforma Bonisoli, limitandosi a correggere gli aspetti organizzativi che non condivide (accorpamenti interregionali dei Segretariati e dei Poli, l’abolizione dei COREPACU, l’eccessiva centralizzazione della tutela e degli Uffici Esportazione). Nel frattempo il ministro ha dichiarato che non condivide alcuna marcia indietro su un paio di aspetti, quali l’abolizione delle Soprintendenze uniche – che a suo avviso potrebbero essere in numero maggiore se ci fosse adeguato organico dei dirigenti – e la riunificazione delle funzioni di tutela con quelle della valorizzazione. Condivide, però, la necessità di un ragionamento condiviso sull’effettiva funzionalità dei Poli e la loro articolazione sul territorio. Alla luce di tutto questo il ritiro dei DM attuativi della riforma Bonisoli ha avuto prevalentemente carattere cautelativo, anche in attesa di un confronto con le parti sociali.
Dal punto di vista economico a fronte dei fondi implementati per il patrimonio culturale durante il suo scorso mandato, Franceschini ha stigmatizzato la scarsa capacità di spesa di alcuni dirigenti; motivo per il quale esiste il serio rischio che i fondi non spesi vadano in perenzione, vanificando di fatto l’impegno nel procacciamento dei fondi stessi. Per questo mandato il Ministro intende focalizzare la sua azione nei concorsi e nel capitale umano, così da consentire un miglior funzionamento della macchina ministeriale, e valorizzare anche dal punto di vista salariale il personale MIBACT.
Sul fronte economico abbiamo sottoposto le seguenti esigenze: incremento del Fondo Risorse Decentrate almeno di ulteriori 10 milioni di euro, sulla falsariga di quanto avviato da Bonisoli; equiparazione della indennità del MIBACT a quella del Ministero della Giustizia all’interno del contratto Funzioni Centrali; certezza e puntualità nei pagamenti delle competenze accessorie al fine di evitare di ricadere nelle graziose concessioni del MEF.
Abbiamo altresì insistito affinché il Ministro prosegua il percorso già avviato sulle assunzioni – anche per il comparto Dirigenza, che merita un incremento dell’organico, da quantificare almeno nelle 30 unità promesse dal ministro Bonisoli, e la stipulazione di un Contratto Integrativo dedicato – tramite un piano straordinario finalizzato all’intera copertura del turn over, un impegno sulla situazione del personale a tempo determinato e su tutta la partita della riqualificazione del personale interno.
Abbiamo sottolineato la necessità di un intervento regolatorio sulla questione dei lavori insalubri e usuranti, visto che la normativa di settore è ferma agli inizi del secolo scorso e non consente il riconoscimento ai fini pensionistici, sollecitando con altrettanta forza la risoluzione della vertenza attualmente ferma al Ministero del Lavoro.
Abbiamo richiesto un impegno per la risoluzione della vicenda che vede una differenza di trattamento fra operatori e assistenti, sulla revisione dei profili nonché la possibilità di verificare una mobilità straordinaria per i neoassunti interni, in considerazione di una graduatoria unica che ha generato molteplici problemi.
Infine abbiamo sottolineato la necessità di rendere operativo il fondo di 109 milioni di euro stanziato per la sicurezza nei nostri siti facendo chiarezza sulla tipologia degli interventi che si intende mettere in atto; lo stesso Ministro ha ravvisato la necessità di reperire ulteriori risorse.
La replica del Ministro è stata improntata ad una estrema cautela sulla possibilità di ottenere le risorse necessarie e dare concreto riscontro alle nostre istanze. Verificheremo nel merito già a partire dal prossimo Ddl Stabilità 2020.
FP CGIL CISL FP UILPA
C. Meloni G. Nolè – V. Di Stefano F. Trastulli
Roma 01 ottobre 2019
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Francesco Basentini
e, p.c.
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida Del Grosso
R o m a
Alle Segreterie regionali e territoriali FP CGIL
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Oggetto: disposizioni integrative e correttive in materia di riordino dei ruoli delle Forze di
Polizia.
Egregio Presidente,
il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che introduce
disposizioni integrative e correttive in materia di revisione dei ruoli delle Forze di Polizia.
A quanto pare il suddetto decreto non presenta particolari modifiche rispetto al
testo precedentemente concordato dalle amministrazioni competenti, sul quale
continuiamo ad esprimere un parere fortemente negativo.
Considerato, però, che sul testo definitivo non vi è stato un confronto tra i vertici
del Dap e le organizzazioni sindacali, la FP CGIL le chiede di convocare con urgenza una
riunione sul tema, come hanno già provveduto a fare altre amministrazioni coinvolte.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Fp Cgil Nazionale
Massimiliano Prestini
Sommario:
Simona Caleo/Cgil
Pubblichiamo le due note unitarie inviate al Dott. Fulvio Baldi Capo di Gabinetto
Roma, 30 settembre 2019
Al Direttore Generale
Agenzia del demanio
Prefetto Carpino
dg.direzionegenerale@agenziademanio.it
All’Agenzia del Demanio
Normativa e Relazioni Sindacali
dg.normativarelazionisindacali@agenziademanio.it
Oggetto: Part – time: mancata sottoscrizione accordo – rappresentatività sindacale.
È noto che le Scriventi Organizzazioni sindacali non hanno ritenuto di sottoscrivere, a
conclusione del percorso negoziale, l’accordo avente ad oggetto l’istituto del Part – time.
Scelta, peraltro, che confermiamo oggi, unitariamente, con la presente, per le ragioni giá
esposte nelle sedi opportune.
Con un proprio comunicato l’Agenzia ha sottolineato a tutto il personale che “l’accordo è
stato sottoscritto da 3 delle 5 OO.SS. presenti al tavolo”.
Rappresentiamo che, nel sistema relazionale, normalmente un accordo possa essere
ritenuto “valido ed efficace” per il “peso” espresso da ciascuna sigla sindacale: di norma
sulla base di indicatori afferenti gli iscritti a ciascuna sigla e al risultato nelle elezioni delle
rappresentanze sindacali unitarie e non, come fatto in questa occasione, per il numero di
OS firmatarie sul totale delle Organizzazioni legittimate alla trattativa.
Un sistema di “pesatura”, questo, che, ha un significato preciso: serve, infatti, ad evitare
che un generico e ipotetico datore di lavoro possa “scegliersi” – tra coloro legittimati a
partecipare alla trattativa – con chi sottoscrivere accordi e, quindi, sottrarsi nei fatti al
confronto e alla ricerca della mediazione con tutte le OOSS, al fine di raggiungere la più
ampia convergenza sui contenuti di un accordo.
In Agenzia il nodo della Rappresentatività sindacale non è mai stato sciolto e oggi, con
l’accordo firmato solo da una parte dei soggetti sindacali con l’Amministrazione, esplode in
tutta la sua portata.
Se “la firma” di tre soggetti su cinque – senza altri indicatori – è ritenuta sufficiente per la
validità di un qualsiasi accordo, lo scenario che si apre è potenzialmente quello, nelle
discussioni successive, di mascherare attraverso “la consueta ampia e proficua
discussione” e un numero spropositato di riunioni, una rigidità delle posizioni, tutta
datoriale.
Al fine, pertanto, di iniziare a chiarire il tema della Rappresentatività e dei criteri che
regolano la legittimazione di un accordo sindacale, soprattutto nel caso di sottoscrizione
“non unanime”, si chiede a codesta Agenzia di rendere noto, in tempi brevi, il dato relativo
agli iscritti di ciascuna Organizzazione sindacale alla data del 31 dicembre 2018 e
secondo quale criterio è stata effettuata la valutazione della validità dell’accordo
sottoscritto in data 13 settembre u.s. da parte dell’Amministrazione e delle tre delegazioni CISL, FLP e UNSA-SALFI.
Distinti saluti.
Il Coordinatore nazionale La Coordinatrice nazionale
FP CGIL Agenzia del demanio UILPA demanio
Daniele Gamberini Monia Greggi
Mercoledì 25 settembre u.s., si è svolta la riunione avente ad oggetto il sistema di gestione delle
presenze dei dirigenti, finalizzato all’erogazione dei buoni pasto.
Nel rispetto del generale principio di autorganizzazione del dirigente che, in ossequio all’art. 19 del
CCNL 2002-2005, fissa autonomamente il suo orario di lavoro, in relazione alla natura dell’incarico
ed agli obiettivi da realizzare, l’Amministrazione ha ribadito l’esigenza di natura certificatoria di attestare la presenza nella sede di servizio, ai fini dell’attribuzione del buono pasto.
Il tutto in ossequio all’accordo per l’attribuzione dei buoni pasto al personale dirigente del comparto
Ministeri del 8/4/1997.
E’ stato ribadito che questo accertamento sarà effettuato mediante sistema di gestione presenze
(SGP), ove disponibile, e che, per le eventuali presenze per servizio svolto fuori dalla sede di servizio,
i dirigenti avranno cura di provvedere al successivo inserimento dei dati nel sistema di gestione.
Questo criterio, ovviamente, sarà applicato anche per i dirigenti delle sedi periferiche, laddove il
servizio si svolga fuori dalla sede principale di servizio.
Resta salva la facoltà del dirigente di attestare prestazioni di servizio svolte al di fuori della sede di
servizio, certificando la durata della stessa ai fini dell’eventuale attribuzione del buono pasto.
A margine della riunione, la nostra sigla ha auspicato la ripresa immediata delle trattative per il rinnovo del Contratto dell’Area Dirigenza, anche al fine di rendere più cogenti le norme che regolamentano l’attribuzione dei buoni pasto, di cui alla circolare trasmessa a titolo di informazione alle OO.SS.
Roma 26 settembre 2019
IL RESPONSABILE FP CGIL MIT
Area Dirigenza
Umberto Volpe
Pubblichiamo lo stato di agitazione proclamato dal Coordinamento Fp Cgil VVF di Firenze, riguardo la gestione scorretta del settore formativo
Pubblichiamol’ informativa sulle carenze dei ruoli del personale qualificato Capo Reparto e Capo Squadra al 31 dicembre 2018 emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane