Giovedì 8 febbraio 2024 si è tenuto l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione sulla bozza di policy sul progetto di c.d. Co-working “Working from Anywhere”, fatta circolare a dicembre 2023. L’aumento delle postazioni disponibili da poco più di 100 a 350 è una buona notizia, ma il documento contiene diverse criticità che nel complesso ci portano a formulare un giudizio negativo. In particolare:
la riduzione dei giorni di co-working (da “fino a 7” a “fino a 5”) costituisce un grave arretramento rispetto alle regole precedenti, che concretamente rischia di frustrare le finalità e l’efficacia dell’istituto;
siamo contrari alla possibilità che vengano ridotte le giornate di lavoro agile, nell’ipotesi di fruizione contemporanea dei due istituti. Il coworking è una forma di lavoro in presenza, con caratteristiche e dinamiche diverse da quelle del lavoro agile.
siamo contrari all’attribuzione di punteggi differenziati per i titoli di preferenza e comunque riteniamo insufficiente il peso attribuito al criterio della residenza;
abbiamo chiesto di includere anche altre situazioni di fatto che rendono disagevole il raggiungimento della sede ordinaria di lavoro (residenza nella stessa regione ma in comuni diversi);
abbiamo sottolineato l’iniquità della previsione di recesso dall’accordo “anche senza preavviso” da parte datoriale;
abbiamo chiesto di avviare i lavori dell’Organismo Paritetico per l’innovazione (OPI) per portare a regime il co-working ed estendere il funzionamento del lavoro agile.
L’Amministrazione si è resa disponibile ad apportare miglioramenti alla policy e ad inviare una nuova bozza entro la fine del mese, in particolare con riguardo ai criteri di preferenza e al recesso senza preavviso (tali suggerimenti erano stati già trasmessi dalla FP CGIL con un nota nel mese di gennaio).
Tuttavia, il tema dell’abbassamento dei giorni di coworking accessibili resta privo di risposta, se non con fumose rassicurazioni sulla possibilità di superare il limite stabilito in casi particolari, che danno però ai dirigenti una eccessiva discrezionalità, di cui i lavoratori e le lavoratrici conoscono già i frequenti abusi.
In generale, ci sembra che l’Amministrazione concepisca questo strumento come una forma di assistenzialismo, mentre manca una prospettiva di vera innovazione organizzativa e gestionale. Questa mancanza è dovuta alle resistenze ed all’ottusità di alcuni Dipartimenti e di una parte della dirigenza, anche a scapito dell’efficienza e dell’efficacia dei processi di produzione.
Questa bozza, quindi, ci pare un arretramento concettuale rispetto alla sperimentazione in via di conclusione; attendiamo però la nuova bozza per capire se l’Amministrazione ha recepito le nostre osservazioni e potere quindi dare un giudizio definitivo.
Come FP CGIL, continuiamo a portare avanti l’impegno preso nei confronti delle colleghe e dei colleghi di lottare in ogni sede e tavolo per la piena applicazione del CCNL e il miglioramento dell’organizzazione del lavoro in questa Amministrazione, a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici del MEF.
L’incontro dell’8 febbraio è stato l’occasione anche per chiedere chiarimenti su altri temi importanti per le lavoratrici e i lavoratori.
Rispetto al tema del lavoro agile per i lavoratori fragili, abbiamo chiesto nuovamente che sia loro garantita la possibilità di continuare a lavorare in modalità agile al 100%. L’Amministrazione ha preso l’impegno ad integrare la policy sul lavoro agile con previsioni specifiche, secondo cui per i lavoratori e le lavoratrici che rientravano nella categoria di “fragile”, in presenza di certificazione del proprio medico curante e conferma del medico competente, i dirigenti dei relativi uffici potranno derogare al principio di prevalenza della prestazione in presenza e arrivare fino al 100% di giornate in lavoro agile.
Per le Progressioni Economiche Verticali, la nuova graduatoria dovrebbe essere ultimata entro la fine del mese.
La cartolarizzazione dovrebbe essere pagata a fine marzo o al più tardi ad aprile, lo straordinario di dicembre 2023 e gennaio 2024 dovrebbe essere pagato a marzo 2024, per il 20% del FRD 2022 c’è la proposta di contrattazione, è al vaglio dell’UCB MEF che dovrebbe dare il suo responso la prossima settimana.
Verrà avviata in primavera la sperimentazione del telelavoro domiciliare, con 6 postazioni, in seguito a verifica delle condizioni di sicurezza.
Sui problemi di sicurezza nella sede di Largo di Santa Susanna, l’Amministrazione si è impegnata ad intervenire, laddove necessario.
Rispetto alla disparità di retribuzione tra vincitori del concorso per assistenti assunti come Area II F2 e idonei subentranti assunti col nuovo CCNL (quindi senza il sistema delle fasce), l’Amministrazione verificherà con IGOP la possibilità di rimediare a questa disparità.
Progressioni Economiche Orizzontali: il tema è rinviato ai prossimi incontri del 2024.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL MEF
Andrea Mosca
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta dell’istituzione di un Gruppo di lavoro che affronti le problematiche legate alla salute e sicurezza, nel rispetto delle donne e degli uomini del Corpo
Si è svolta, tra martedì e mercoledì, la doppia sessione di incontri sindacali riservata a dirigenti, medici e professionisti. All’ordine del giorno i contratti integrativi del 2023, trasmessi dall’Amministrazione per eventuale sottoscrizione, e le prime bozze relative agli integrativi del 2024.
DIRIGENTI
Il CCNI 2023 è stato sottoscritto, anche dalla nostra sigla, il 6 febbraio. Come FP CGIL abbiamo però evidenziato un dato: il testo viene adottato in vigenza di un contratto collettivo che in realtà innova profondamente il quadro di riferimento. Abbiamo pertanto constatato l’esigenza di allinearsi celermente.
Non mancano, del resto, elementi di perplessità nell’impianto. Uno su tutti: non è stato sanato il vulnus che esiste tra le segreterie del Presidente, quella del CdA e quella del CIV. Non è una questione di ruoli o attribuzioni, ma di organi: le attività non possono essere ancorate a coefficienti diversi; sussiste una difformità di fondo non giustificata, né tantomeno comprensibile in un ente dalla governance duale.
L’Amministrazione ha manifestato la propria disponibilità a discutere questo elemento per il 2024, dichiarandosi indisponibile ad alterare il quadro per il 2023, un anno ormai concluso che imporrebbe una revisione delle regole ex post.
Proprio con riferimento al 2024 se l’auspicio dell’Amministrazione è quello di agire tempestivamente, è un auspicio che sentiamo di condividere, purché si lavori nel merito alle questioni che abbiamo sollevato al tavolo: percorsi di carriera chiari e intellegibili, parità di genere, determinazione delle aree complesse (tanto più in vista di una possibile riorganizzazione), interim. La prossima convocazione è prevista per il 21 febbraio.
MEDICI
Anche per i medici, considerata la tempistica, abbiamo deciso di sottoscrivere l’ennesima copia dei contratti passati. Nulla innova nel 2023 ad eccezione del fondo che aumenta, sì, ma solo grazie al rinnovo del CCNL 2019-2021.
Va chiarito che per noi il 2023 indica lo spartiacque fra il vecchio e il nuovo: in questo senso la prima bozza del CCNI 2024 trasmessa non è in alcun modo ricevibile. Vanno riscritti interi articoli, oramai non più attuali rispetto all’organizzazione dell’Area Medica. Va semplificato tutto il sistema premiante, eliminando una serie di riferimenti obsoleti, compresi gli incarichi ad interim (su questo tema c’è condivisione con l’Amministrazione).
Andranno, inoltre, trovate obbligatoriamente altre forme di incentivazione per il personale medico dell’Istituto, penalizzato fortemente in questi anni. Si crei un fondo per finanziare l’attività intramoenia e si attivino forme premianti legate allo smaltimento dell’arretrato in ambito di invalidità civile. Si permetta, a tutti i colleghi, lo svolgimento dell’attività libero professionale uniforme su tutto il territorio nazionale, rimuovendo la facoltà di limitazione arbitraria da parte dei dirigenti. Lacci e lacciuoli non fanno altro che incentivare l’esodo verso altre amministrazioni.
Si riducano, ancora, gli abnormi carichi di lavoro: i medici sono esausti e la qualità degli accertamenti ne risente.
A margine della riunione, l’Amministrazione ha anticipato un rafforzamento del personale:
scorrimento di medici di II livello: 8 posti;
scorrimento di medici di I livello: 86 posti;
ampliamento della platea dei medici convenzionati da inserire con l’ACN : 800 posti a 35 ore.
Riguardo il trattenimento in servizio fino a 70 anni (sez.1, art.1, comma 165, Legge 30 Dicembre 2023 n. 213) l’Amministrazione sembra orientata a esprimersi favorevolmente: è allo studio, in tal senso, un regolamento ad hoc. La prossima convocazione è prevista per il 20 Febbraio.
PROFESSIONISTI
Ancora nessuna firma invece per il CCNI 2023 dei professionisti, in attesa di un nuovo incontro ancora da calendarizzare.
Si è registrata al tavolo una convergenza di intenti tra amministrazione e rappresentanze sindacali in merito ai punti su cui intervenire in sede di contrattazione integrativa per il 2024:
innanzitutto la revisione del sistema delle maggiorazioni sulla retribuzione di risultato, volta a definire contrattualmente un sistema di parametri oggettivi che consenta di individuare anno per anno, indistintamente per tutte le famiglie professionali, quelle situazioni di particolare disagio lavorativo che meritino di essere compensate con tale maggiorazione; ciò in attesa della promessa revisione del sistema di valutazione della performance dei professionisti e della introduzione di indici attendibili per la ponderazione dei carichi di lavoro;
in secondo luogo, la razionalizzazione della disciplina della indennità di mobilità, che persegua il contemperamento delle legittime aspettative di tutti i colleghi, tanto al ristoro per i disagi dovuti ad eventuali trasferimenti di sede quanto alla conservazione della retribuzione accessoria in godimento.
Su tali basi abbiamo anche dato la nostra disponibilità alla sottoscrizione immediata del CCNI 2023 (riferito ad un periodo ormai completamente esaurito) in termini conformi al CCNI 2022. Ma, considerato il rilevante incremento del Fondo dovuto alla stipula del contratto nazionale, abbiamo chiesto che l’Amministrazione consideri di destinare parte di tali risorse a un congruo aumento della indennità di funzione per tutte le famiglie professionali. L’Amministrazione su questo punto si è riservata di effettuare le sue valutazioni, rinviando la sottoscrizione a data da destinarsi.
Nessuna notizia ancora per le selezioni per i livelli differenziati di professionalità. Abbiamo rinnovato con forza la richiesta di apertura immediata del confronto in merito ai criteri della ormai improcrastinabile selezione.
FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Giuseppe Cipriani
Fabrizio Ottavi
Francesco Reali
Pubblichiamo la nota della Segreteria e del Coordinamento Territoriale Fp Cgil in merito la richiesta di chiarimenti sui criteri di mobilità interna
Alla Prof.ssa Fiammetta Salmoni
Direttrice Generale A.I.D.
e, p.c. MINISTERO DELLA DIFESA
Ufficio di Gabinetto Dott. Francesco Rammairone
Oggetto: CCNI 2023 – 2025 Agenzia Industrie Difesa.
Le sottoscritte FP CGIL, CISL FP e UILPA dopo aver preso visione dei rilievi formulati dagli Organi di Controllo sul C.C.N.I. in oggetto, ritengono che le proposte formulate dall’Amministrazione provocheranno ricadute negative, a danno ovviamente del personale dipendente.
Per quanto sopra chiedono di convocare, con ogni consentita urgenza, una riunione per un più accurato approfondimento della problematica e la ricerca di idonee soluzioni sull’argomento.
Tale riunione dovrà essere convocata con la modalità dei “tavoli separati”. Si resta in attesa di riscontro.
Distinti saluti
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FP CGIL |
CISL FP |
UIL PA |
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Marco Campochiaro |
Massimo Ferri |
Carmela Cilento |
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Roberto De Cesaris |
Franco Volpi |
Riccardo Colafrancesco |
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF con il quale chiede chiarimenti sull’attribuzione dello scatto convenzionale maturato dal personale del Corpo
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale da seguito alla mobilità per il personale del ruolo Vigile della specialità Smzt
“Ieri pomeriggio è successo ad un Sovrintendente cinquantenne di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Mantova: fratture multiple al volto per le ginocchiate sferrategli da un detenuto ventiseienne del Marocco con problemi psichici, in carcere per tentato omicidio, ma con una pena da scontare di solo un anno e mezzo.”
Sul caso interviene il Coordinatore della Lombardia per la FP CGIL Polizia Penitenziaria, Calogero Lo Presti: “Il detenuto dopo pranzo si era nuovamente inferto delle ferite alle braccia e il Poliziotto, l’unico in quel momento a poterlo fare per la carenza di Poliziotti soprattutto nelle ore pomeridiane, lo stava accompagnando nel reparto di infermeria del carcere. All’improvviso, il marocchino gli ha sferrato una gomitata in pieno volto e il Poliziotto e caduto a terra, poi ha continuato a colpirlo con delle ginocchiate procurandogli diversi traumi facciali e la rottura del setto nasale e altre fratture composte. Le urla del medico e dell’infermiera hanno richiamato l’attenzione di tre Poliziotti che sono accorsi per bloccare il detenuto e molto probabilmente, salvare la vita al collega che è stato trasportato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di 30 giorni.”
“Nel condannare la vile aggressione – prosegue Lo Presti – non possiamo fare a meno di rilevare ancora una volta l’inerzia da parte dell’amministrazione penitenziaria e della politica ad affrontare i temi del carcere che riguardano la presenza di soggetti con fragilità mentale, psichiatrici e tossicodipendenti, ma anche il sovraffollamento e la gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria. Sollecitiamo un’urgente e seria presa di posizione a tutela della sicurezza e della incolumità delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria.”
Mirko Manna della FP CGIL Nazionale: “Sfidiamo qualunque lavoratore pubblico, anche appartenente alle altre Forze di Polizia e Sicurezza, a recarsi al lavoro con la certezza di essere esposti ad un evento del genere che si aggiunge alle migliaia di atti di violenza subiti dalla Polizia Penitenziaria da parte della popolazione detenuta ogni anno. I Poliziotti penitenziari, sono ancora senza efficaci strumenti giuridico-amministrativi per tentare di arginare questo tipo di aggressioni. Sarebbe utile almeno quel minimo di attenzione e vicinanza da parte della propria amministrazione che è pronta a sospendere e rapportare disciplinarmente gli Agenti di Polizia Penitenziaria al minimo inadempimento burocratico e che invece si volta dall’altra parte quando c’è da prendere e soprattutto mantenere, una linea per la tutela del proprio personale”.
La FP CGIL Polizia Penitenziaria – conclude Manna – esprime la propria vicinanza e i più sinceri auguri di pronta guarigione al collega e a tutte le altre decine di Poliziotti che sono ancora in convalescenza per episodi analoghi e al restante personale in servizio”.
Pubblichiamo il resoconto Fp Cgil VVF riguardo l’ argomento di convocazione sulla procedura di selezione Formatori elisoccorritori
“Ci risulta dagli organi di informazione che il DAP, tramite l’Avvocatura dello Stato, non si sia ancora costituito ‘parte civile’ al processo che vede imputati i 9 detenuti che sono accusati di aver minacciato di gettare olio bollente contro gli Agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti lo scorso 2 gennaio per sedare una rivolta nel carcere intitolato al collega ‘Pasquale Di Lorenzo’ ”.
Lo riferisce Mirko Manna, FP CGIL Comparto Sicurezza: “Nemmeno ora che ai detenuti è stata contestata l’aggravante di ‘utilizzo di arma impropria’ e per questo dovranno essere giudicati dal Tribunale collegiale e non dal monocratico, dinanzi al quale ieri pomeriggio s’è tenuta l’udienza. Una omissione che, qualora confermata dai vertici dell’Amministrazione penitenziaria a cui la FP CGIL Polizia Penitenziaria sta chiedendo chiarimenti, sarebbe una grave disattenzione su quanto le migliaia di donne e uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria siano esposti quotidianamente in prima linea nella ‘frontiera’ delle carceri italiane”.
“Sfidiamo qualunque lavoratore pubblico – conclude Manna – anche delle altre Forze di Polizia e Sicurezza, a recarsi al lavoro con la certezza di essere esposti a minacce del genere, per non parlare delle migliaia di atti di violenza subiti dalla popolazione detenuta ogni anno, non solo senza aver adeguati strumenti giuridico-amministrativi per intervenire, ma senza nemmeno quel minimo di attenzione e tutela dalla propria amministrazione che è pronta a sospendere e rapportare disciplinarmente gli Agenti di Polizia Penitenziaria al minimo inadempimento burocratico e che invece si volta dall’altra parte quando c’è da prendere e soprattutto mantenere, una linea per la tutela del proprio personale”.
Roma, 7 febbraio 2024
Il giorno 5 Febbraio 2024 si è svolto l’incontro – in presenza – tra il Direttore Generale del personale, dott. Emanuele Fidora e la Rappresentanza Sindacale Unitaria – RSU – del dicastero; detto incontro è stato richiesto da parte della citata RSU in data 01/02/2024.
Abbiamo avuto l’occasione dare il nostro benvenuto al Direttore, nonché il “bentornato” al MUR, il dott. Fidora infatti aveva ricoperto il ruolo di Direttore, sia nella direzione generale dei sistemi informativi, sia nella Direzione generale della ricerca del soppresso MIUR.
Il dott. Fidora ci ha espresso che la riunione in parola fosse “prematura” e pertanto sarebbe stata l’occasione per un momento di conoscenza con i rappresentanti dei lavoratori; siamo stati informati che il suo Decreto di nomina dovrà essere certificato da parte degli Organi di controllo.
L’incontro a nostro avviso, seppur prematuro, è stato molto proficuo in quanto abbiamo illustrato dettagliatamente al Direttore le tante questioni aperte e rimaste irrisolte, già rappresentate alla Segretaria nell’ultima riunione con la RSU, e che sono:
CIRCOLARE LAVORATORI FRAGILI:
a valle dell’incontro avuto con la Segretaria generale, abbiamo ricevuto come OO.SS e RSU il documento che si riferisce alle disposizioni del Ministro di Funzione Pubblica (circolare del 29-12-2023). Abbiamo chiesto che si inizi quanto prima il confronto con le rappresentanze sindacali al fine di definire le procedure per la valutazione del riconoscimento dello status di “lavoratore fragile” e codificarle in una apposita circolare;
DISMISSIONE DEL SISTEMA DI RILEVAZIONE DELLE PRESENZE (SIDI/RILP) E SUBENTRO NUOVO APPLICATIVO NoiPA:
abbiamo nuovamente rappresentato la mancanza di una adeguata formazione/informazione al personale che gestisce la rilevazione delle presenze del personale con il nuovo programma NoiPa/TM, nonché di emanare una apposita circolare a tutto il personale, per le attività di self service, e in particolar modo le direttive a coloro che opereranno sulla nuova piattaforma;
PROGRESSIONI VERTICALI:
abbiamo nuovamente sollecitato di attivare quanto prima il confronto con l’amministrazione al fine di definire i criteri che saranno poi applicati per i relativi bandi, ciò al fine di sanare (finalmente diremmo) il fenomeno del “mansionismo”, ossia di poter inquadrare, nell’area superiore quel personale che ne fa richiesta e che svolge da anni attività riferibili a quell’area;
FONDI PER LE ELEVATE PROFESSIONALITA’:
abbiamo chiesto che il dicastero si adoperi al fine di reperire le risorse da destinare alle procedure per gli incarichi nell’area EP.
POSTAZIONI PER IL PERSONALE STRUTTURATO:
come noto, a breve prenderanno servizio circa 65 funzionari provenienti dalle graduatorie RIPAM. Al riguardo, abbiamo chiesto che vengano ridefiniti gli spazi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza, garantendo una postazione stabile a suddetto personale e che possa essere allocato, possibilmente, nello stesso piano, e che si trovi una sistemazione per il personale esternalizzato che non vada a discapito del personale interno. Per ragioni di sicurezza, abbiamo manifestato che non è più tollerabile ci sia un sovraffollamento nelle stanze rispetto alla loro capienza.
ADEGUAMENTO INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE ED ASSEGNO PERSONALE PROVENIENTE DALLA CRI:
abbiamo chiesto venga fatta una apposita verifica delle differenze di salario accessorio che riteniamo indecoroso e discriminante, leggasi indennità di amministrazione, ciò anche al fine di evitare il contenzioso che determinerebbe un danno all’erario. Al riguardo, segnalato le tante realtà di lavoratori che non hanno l’indennità ex MURST come ad esempio per il personale transitato obbligatoriamente dal MIUR in fase di divisione dei dicasteri che non beneficiano ancora ora dell’indennità c.detta “Bompiani. Abbiamo quindi chiesto che venga armonizzato tale istituto salariale a tutto il personale che ne ha diritto, nonché di dare corso anche agli adempimenti previsti per il personale proveniente dalla CRI;
ADEMPIMENTO D.LGS 13/11/2023 N. 222:
abbiamo chiesto di adempiere a quanto contenuto nella Legge delega Decreto Legislativo del 13 dicembre 2023, n. 222 che reca: “Disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della legge 22 dicembre 2021, n. 227. Tale Decreto è entrato in vigore dal 13/01/2024 e prevede gli adeguamenti dei locali delle P.A. per il personale con disabilità e per l’utenza che abbia situazioni disabilità, quali ad esempio adeguamento degli ascensori con appositi dispositivi acustici per i non vedenti, etc…
PROBLEMATICHE DIRETTAMENTE INERENTI AL PERSONALE:
abbiamo sollevato la questione legata agli straordinari, alla carenza di personale, all’aumento della possibilità di usufruire del lavoro agile specie in quelle direzioni dove sembra ci siano molte resistenze da parte dei dirigenti, in particolar modo nella DG della Ricerca, il problema relativo alla spendibilità degli attuali buoni pasto (sembrano vengano rifiutati per i costi di gestione elevati, che sembra si aggirino intorno aò16% !), la costruzione di un welfare aziendale per il personale, le progressioni orizzontali, la necessità di avere un apposito regolamento per l’attribuzione di tutti gli incarichi retribuiti da parte di tutte le strutture del Ministero, l’attivazione del tavolo per il FRD 2022-2023.
Abbiamo trovato nel Direttore un interlocutore preparato, attento alle tematiche presentate anche in considerazione degli incarichi svolti in qualità di Direttore generale di vari Atenei. Il Direttore, nell’annotare tutti gli argomenti emersi nella riunione ha dimostrato nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori un approccio collaborativo ed aperto, indispensabile per affrontare, e risolvere, le problematiche che affliggono la nostra amministrazione; infine ha precisato che sarebbe stata sua cura, non appena ufficializzata la sua nomina, cominciare subito a lavorare sui vari punti rappresentati, e su questo noi vigileremo ed agiremo.
Roberta Sorace Michele Cavo
Coordinatrice nazionale FPCGIL MUR Coordinatore nazionale CISLFP