Pubblichiamo l’ultimo comunicato unitario sul PIAO e la nota unitaria sugli obiettivi di performance organizzativa Aree Metropolitane/Direzioni Territoriali – anno 2024.

La coordinatrice FP CGIL – ACI

Derna Figliuolo

 

Al Capo Divisione Risorse

dell’Agenzia delle Entrate

Dott. Antonio Dorrello

div.risorse@agenziaentrate.it

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane

Dell’Agenzia delle Entrate

Dott.ssa Laura Caggegi

dc.risorseumane@agenziaentrate.it

Oggetto: Scorrimento idonei concorso Funzionari SPI e Funzionari Tributari.

Il prossimo 15 Febbraio prenderanno servizio presso le sedi assegnate i vincitori del Concorso a 530 Funzionari SPI.

Tale circostanza riguarda solo un primo step degli ultimi concorsi banditi dall’Agenzia delle Entrate considerato che sono in fase di definizione anche le pubblicazioni delle graduatorie del Concorso a 3970 Funzionari Tributari.

Come FP CGIL abbiamo sempre sostenuto una campagna spinta di nuove assunzioni proprio per far fronte alle sempre più importanti sfide che vengono richieste in ambito di Convenzioni con le Agenzie Fiscali e per sopperire alle oramai troppe carenze di personale all’interno dell’Agenzia delle Entrate.

Premesso quanto sopra riteniamo assolutamente limitativa la possibilità di poter far scorrere, nei prossimi mesi, le graduatorie dei sopracitati Concorsi per il solo 20% degli idonei.

Riteniamo invece, alla luce anche del fatto che i relativi Bandi di Concorso erano già stati autorizzati e pubblicati prima della norma che limita al 20% lo scorrimento degli idonei, che l’Agenzia possa procedere alla richiesta di autorizzazione per l’assunzione mediante scorrimento delle graduatorie di tutti gli idonei, senza limiti, utilizzando personale che ha già effettuato e superato una prova selettiva e quindi senza ricorrere ad un nuovo ulteriore Concorso.

Tale ipotesi risulta tra l’altro già prevista nei due bandi di concorso pubblicati prevedendo anche la formazione di una graduatoria unica nazionale di idonei di cui ad oggi non è dato conoscere la tempistica di pubblicazione con il relativo utilizzo.

Come FP CGIL riteniamo utile non perdere tale importante occasione e pertanto si chiede un urgente e cortese riscontro rendendoci disponibili da subito anche ad un incontro sulla materia.

Cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Agenzia delle Entrate

Florindo Iervolino

Le Strutture regionali Fp Cgil VVF e Fns Cisl chiedono chiarimenti in merito la selezione e il percorso formativo neve e ghiaccio

Pubblichiamo la nota del Dipartimento riguardo il Consiglio di Amministrazione

Il Coordinamento provinciale Fp Cgil VVF a seguito dell’ordine del Giorno emanato dall’Amministrazione riguardo gli RLS ne chiede l’annullamento in quanto non conforme a quanto previsto dalle norme

Pubblichiamo la nota di proroga dei termini previsti al punto 2.1.4 della Circolare USAR light

La Direzione Centrale per la Formazione comunica che programmerà un incontro per il settore cinofilo

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF nel quale evidenzia la mancato applicazione dei criteri previsti per la partecipazione al corso di prevenzione incendi

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale chiede chiarimenti in merito la problematica fuoriusciti di gas presso la sede centrale

Uno dei (tanti) problemi che l’INL deve affrontare riguarda la sua appetibilità rispetto al panorama della Pubblica Amministrazione, in particolare considerando anche l’urgenza di avere un cospicuo aumento del FRD e del Fondo Poletti (a proposito, ma il Ministero del Lavoro non doveva convocarci entro fine gennaio per illustrarci le iniziative prese in proposito?).

In attesa che da via Veneto battano un colpo, chiediamo all’INL di occuparsi di questioni che riguardano i propri dipendenti, presenti e futuri e di cui può occuparsi, se vuole, senza passare dal Ministero. In particolare, si potrebbe avviare una serie di convenzioni che potrebbero latamente rientrare nel cosiddetto “welfare aziendale”, con costi a carico dell’INL. Ne enumeriamo alcune, giusto per intenderci.

Considerato che ci sono molti lavoratori pendolari, si potrebbe pensare a una convenzione sia per i treni ad alta velocità che sulle tratte locali, anche nell’ottica di agevolare il lavoro a distanza del personale.

Nell’ottica di ridurre l’uso dell’auto e incentivare il ricorso al trasporto pubblico locale, perché non avviare una discussione con le compagnie di trasporto locale perché prevedano prezzi scontati per i dipendenti dell’Ente?

Sempre riguardo ai mezzi di trasporto, visto l’uso delle auto private particolarmente da parte degli ispettori (anche se non sono i soli), sono ipotizzabili sconti sull’acquisto o sul leasing di auto, posto che l’uso promiscuo, ossia per lavoro e scopi personali, ne aumenta l’usura.

Allo stesso modo, considerato l’obbligo di avere una assicurazione sulla responsabilità civile per il veicolo, si può immaginare una convenzione con compagnie assicurative per tariffe agevolate ai dipendenti.

Attendiamo che finalmente l’INL si decida a riconoscere buoni pasto anche durante i giorni di lavoro agile ma, nel frattempo, perché non prevedere convenzioni con catene di ristoranti per pasti a costi agevolati?

Da ultimo, visto quanto accaduto di recente al collega presso la sede di Como, sarebbe utile pensare a una polizza integrativa dell’INAIL, a totale carico dell’Amministrazione, nei casi in cui l’Istituto non risarcisca il danno perché non se ne ravvedono le condizioni, ma vi è comunque una situazione grave.

Insomma, il tema dell’aumento delle risorse economiche resta centrale e su questo nelle prossime settimane riprenderemo a incalzare il vertice del Ministero e anche quello dell’INL perché se ne interessi. Se però si vuole rendere appetibile l’INL, vi sono anche altre strade che si possono/devono battere, al fine di rendere concreto il concetto di “benessere organizzativo”. Altrimenti, non ci sarà da lamentarsi se chi vince un posto di lavoro in questo Ente preferisce rinunciare a prendervi servizio o, dopo un po’, lo abbandona per altri Enti più avveduti e lungimiranti.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

Roma, 5 feb – “Il 71% delle organizzazioni sindacali nazionali dei Vigili del fuoco sono sul piede di guerra. Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di risposte urgenti. Il rinnovo del contratto di lavoro 2022-24 servirà ad assicurare al personale del Corpo almeno gli stessi incrementi economici legati alla specificità del comparto dei vigili del fuoco e comunque non meno di quelli riconosciuti agli altri Corpi dello Stato. Lo faremo con le risorse individuate in legge di bilancio 2024 che intendiamo indirizzare totalmente al rinnovo del contratto per valorizzare il più possibile la parte fissa e ricorrente della retribuzione. Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione il 18 gennaio scorso perché siamo stanchi di non ricevere risposte concrete da parte del governo e dell’Amministrazione. L’impegno preso a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio ancora non ha avuto
conferma economica con la pubblicazione della legge di bilancio 2024 in Gazzetta Ufficiale. Il Corpo e i lavoratori stanno aspettando da troppo tempo risposte dall’Amministrazione su passaggi di qualifica, ore di straordinario prestate in banca ore o per altri servizi resi. Inoltre il personale appartenente alle specialità è mortificato da ritardi non più accettabili che bloccano la crescita professionale di settori importanti come Piloti, Specialisti di aeromobile, Elisoccorritori, Sommozzatori e Nautici”.
Lo dichiarano Mauro Giulianella, Coordinatore nazionale FP CGIL VVF, Massimo Vespia, Segretario generale FNS CISL, Alessandro Pinti, Segretario generale UIL PA VVF e Franco Giancarlo, Segretario generale CONSAL VVF.

“Inoltre”, concludono i sindacalisti, “serve assumere personale per dotare il Corpo di 40.000 unità operative e 5.000 unità del ruolo tecnico professionale. Servirà poi intervenire sugli incentivi del personale formatore e migliorare il sistema formativo del personale, sia quello in ingresso sia quello in servizio. Infine servirà incrementare, armonizzare e stabilizzare tutte le voci relative alle indennità (come il notturno, il festivo e super festivo), oltre a individuare altri istituti dove poter indirizzare le risorse. Ora basta: siamo pronti allo sciopero e alla manifestazione”.

Roma, 5 feb – “E’ stato sottoscritto il CCNL di unificazione dei CCNL di ANPAS ODV e di Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia relativo al periodo 2020 – 2022. Un primo importante passo volto alla riduzione dei contratti attualmente applicati, con l’obiettivo di creare un contratto unico di comparto relativo al socio sanitario-assistenziale, del trasporto sanitario e di emergenza urgenza extraospedaliera, e che dovrà ora proseguire avviando la trattativa per il triennio 2023/2025 insieme a Croce Rossa Italiana”.
E’ quanto comunicano in una nota i segretari nazionali di Fp Cgil Michele Vannini, Cisl Fp Franco Berardi e Uil Fpl Pietro Bardoscia.

“Questo contratto – osservano – riallinea i tabellari a quelli di Croce Rossa Italiana relativamente alla vigenza 2020-22 (condizione indispensabile per poter procedere nel percorso di unificazione con CRI), allinea già alcuni istituti normativi e introduce alcune significative migliorie, a partire dalla maternità al 100% e dalla introduzione di due giorni di permesso retribuito per figli fino ad otto anni di età. Positivi anche alcuni interventi di aggiornamento sui profili professionali e l’aumento delle maggiorazioni per il lavoro supplementare per le lavoratrici e i lavoratori part-time”.

“Ricordiamo inoltre – prosegue la nota – che è stata individuata l’una-tantum da erogare alle lavoratrici e ai lavoratori, pari ad euro 450,00, corrisposta a ristoro dei mancati aumenti per gli anni 2020 e 2021, superiore al valore IPCA di riferimento del biennio 2020-2021 e che sarà riproporzionata per i lavoratori in part-time sulla base del loro orario contrattuale”.

Secondo i sindacati, “questa è solo la prima tappa del percorso che ci siamo prefissi. Chiederemo l’immediata apertura del tavolo con ANPAS-Misericordie e Croce Rossa, come da impegno previsto dal verbale di accordo, per arrivare all’unificazione dei CCNL per gli anni 2023-2025, con l’impegno delle parti a valutare anche la differenza fra il valore IPCA dell’anno 2022 e gli aumenti erogati”.

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