Pubblichiamo la nota del Dipartimento riguardo il mantenimento dei presidi straordinario dei VVF  per l’anno 2024

Il settore aereonautico  è incardinato in norme e decreti ben definiti, questo vale per tutte le figure previste, nel rispetto delle donne e degli uomini del settore, chiediamo di essere in linea anche per la nuova figura, quella del formatore elisoccorritore.

Carissime/i,
è proseguito oggi il confronto per il rinnovo del CCNL Valdesi. In occasione dell’ultimo incontro, avvenuto nel mese di novembre, la discussione, oltre che soffermarsi sull’analisi del testo, aveva iniziato a toccare anche l’impianto economico del contratto, senza però entrare nel dettaglio di eventuali proposte: ciò anche in considerazione delle preoccupazioni mostrate dalle controparti rispetto alle somme necessarie per un rinnovo che possa riconoscere dei ristori significativi a lavoratrici e lavoratori.
Nel corso dell’incontro odierno abbiamo invece registrato, da parte dei datori di lavoro, un positivo cambio di rotta sui temi economici. La discussione proseguirà in occasione del prossimo confronto, fissato per il 13 febbraio, durante il quale si procederà ad un’ulteriore analisi del testo di contrattuale per apportare modifiche ed aggiornamenti ritenuti opportuni e non rinviabili, oltre a verificare l’esistenza di ulteriori avvicinamenti sul piano dei contenuti economici del contratto.

Michele Vannini                      Franco Berardi                         Pietro Bardoscia
FP CGIL                                     FP CISL                                       UIL FPL

Si è svolta oggi pomeriggio la prima riunione del tavolo tecnico convocato dall’Amministrazione sulla possibile revisione del sistema indennitario in vigore.

Come FP CGIL abbiamo, in premessa, ricordato che le indennità insistono sul Fondo e di conseguenza ogni modifica e ogni revisione deve trovare il consenso delle parti. Analogamente abbiamo richiamato la nostra dichiarazione allegata al CCNI sottoscritto: il tetto al fondo, stabilito dal d.l. 75/2017, impedisce oggi un pieno riconoscimento delle professionalità interne congelando le risorse a disposizione. Abbiamo, quindi, chiesto all’Amministrazione, ancora una volta, di farsi portavoce di un’istanza “politica” di tutela del personale, pena l’impossibilità di immaginare processi che portino a una vera rimodulazione del sistema.

Quanto al modello in vigore, non abbiamo preclusioni a una riforma che tenga in considerazione la lavorazione per processi. Abbiamo, però, chiesto una puntuale verifica delle risorse oggi stanziate e delle attribuzioni effettivamente svolte dai titolari delle indennità. Affinché possa esserci una riflessione è necessario che sia chiaro:

  1. come le indennità sono distribuite sul territorio;

  2. quali hanno responsabilità interne e quali esterne;

  3. quante hanno avuto un ampliamento delle attribuzioni con la precedente riorganizzazione;

  4. se le mansioni legate all’indennità sono effettivamente svolte;

  5. il carico relativo alla gestione del personale.

Abbiamo quindi posto, come condizione pro futuro, l’esigenza di avere una simulazione costante delle uscite immaginate al tavolo: ogni accorgimento ipotizzato deve “pesare” anche le ricadute sull’incentivazione generale, sempre più risicata. Non possiamo fare il gioco delle tre carte e dare a pochi per togliere a molti, magari in nome e per conto di un interesse esclusivo dell’Amministrazione, intenta ad attribuire sempre maggiori oneri amministrativi ai titolari di PO, anche quelle ordinariamente appannaggio dei dirigenti.

Su questo aspetto la nostra critica al reassessment è nota e non ci sfugge un dato: mentre esponiamo queste osservazioni aleggia sull’ente lo spettro di una nuova riorganizzazione, di una revisione del modello dei servizi, di cui a oggi non abbiamo contezza e sulla base della quale sarebbe forse più opportuno sviluppare ragionamenti. Per questo abbiamo chiesto all’Amministrazione massima trasparenza nella condivisione dei progetti in cantiere.

Sulle posizioni organizzative, inoltre, abbiamo avanzato una proposta per rendere più trasparenti i meccanismi selettivi. In presenza del bando, abbiamo chiesto che i 65 punti oggi assegnati da esame orale siano rimodulati come segue:

  • 25 punti prova a colloquio;

  • 40 punti prova scritta a risposta multipla, senza banca dati, con domande specifiche sulla posizione di riferimento ed estrazione del test.

Sarebbe, questo, un modo per garantire anche all’Amministrazione professionalità riconosciute nei posti necessari.

Infine, chiediamo uniformità: alcune indennità legate a funzioni specifiche vengono liquidate, a consuntivo, in maniera annua, altre mese su mese; alcune sono compatibili con l’indennità di PO, altre no. Su questo serve un metodo unico.

A margine della riunione, l’Amministrazione ha precisato che sulla questione dei buoni pasto è mancato, da parte di alcune sedi, lo scarico dei buoni resi. I casi interessati sono già stati individuati a livello centralizzato e a febbraio le somme saranno restituite. Sempre a febbraio è prevista la liquidazione dell’incentivo: si sta lavorando, in tal senso, perché sia totale e non parziale.

Con riferimento allo Smart Friday abbiamo ancora stigmatizzato l’Hermes di riferimento: il vincolo al lavoro agile per tutti coloro che hanno un accordo AULA, riformulando intese preventivamente pattuite, è un irrigidimento, una sorta di clausola vessatoria. Lo avevamo segnalato a suo tempo, chiedendo almeno una prova di elasticità ai vertici dell’Istituto, mentre altri riconoscevano le grandi aperture registrate nel confronto. Così purtroppo non è stato e richiediamo, in questo senso, una revisione dell’Hermes che ha dato avvio alla sperimentazione. Abbiamo segnalato, inoltre, che in alcune sedi non erano presenti le attrezzature relative alla postazione assegnata.

Concludendo abbiamo attirato l’attenzione sulle ditte esterne che operano in INPS: l’impegno garantito dall’Istituto era NON revisionare i contratti. A oggi ci risulta sia stato disatteso in diversi casi, con l’invito delle ditte, a lavoratrici e lavoratori, ad attingere al monte ferie fino al termine della sperimentazione. Una clamorosa forzatura che non possiamo non condannare.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale da atto al trasferimento per mobilità per il personale appartenente

Pubblichiamo la nota della Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di chiarimento in merito il lavoro agile e l’applicazione della nota della Direzione Centrale per l le Risorse Umane

Coinvolti circa 136 mila professionisti, 240 euro lordi medi mensili di aumento, 10 mila euro di arretrati. Filippi: “Ora subito via alla contrattazione nelle Aziende ed al rinnovo del triennio 22/24″

“La sottoscrizione definitiva del CCNL 19/21 è un risultato importante per le lavoratrici e per i lavoratori del SSN. Sono garantiti i diritti su orario di lavoro e carriere. Le carenze di personale non potranno più ricadere solo sulle spalle dei professionisti, perché il nuovo contratto di fatto agisce come leva per un piano assunzionale straordinario. Infatti, per garantire i servizi serve nuovo personale, invece di spremere il poco rimasto. Per rendere attrattivo il Servizio sanitario, inoltre, è necessario intervenire sulle condizioni di lavoro e sulla conciliazione con la vita personale e familiare”. Lo scrive in una nota Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN.

“Nel contratto – ha osservato – abbiamo migliorato la possibilità di conciliazione dei tempi di vita-lavoro anche intervenendo sulle condizioni economiche del part time e del lavoro agile, ma servono soprattutto assunzioni di nuovi professionisti. Quanto alle retribuzioni, garantiamo la concentrazione delle risorse disponibili per aumentare le voci fisse e ricorrenti della busta paga, con 240 euro lordi medi mensili di aumento, di cui circa 190 sono destinati al trattamento fondamentale. Le restanti risorse sono per posizioni, performance e condizioni di lavoro. Gli arretrati maturati dal 2019 ad oggi sono pari a circa 10 mila euro lordi procapite che potranno essere erogati già nella busta paga di febbraio/marzo”.

“Inoltre – ha spiegato ancora Filippi – introduciamo finalmente l’indennità di specificità anche per i dirigenti sanitari e l’indennità per turno nei servizi prestati presso i pronto soccorso. Quanto agli incarichi professionali, non sono più un miraggio ma un diritto certo: le aziende dovranno assegnarlo a tutti ‘entro e non oltre 60 giorni dall’esito positivo della valutazione’ così come dovranno finalmente organizzarsi per consentire il recupero dell’extraorario lavorato che fino ad oggi poteva essere azzerato”.

“La Fp Cgil – ha assicurato – si è battuta e continuerà a battersi per l’equiparazione retributiva di tutti i Dirigenti anche in riferimento al riconoscimento dell’indennità di esclusività per i dirigenti delle professioni sanitarie sin dal prossimo contratto. Mentre sui media si sviluppano le polemiche sull’emergenza dei pronto soccorso e la carenza di medici dovuta alle condizioni di lavoro, nel Ccnl introduciamo strumenti che costituiscono delle prime risposte, ma diciamo sin da ora che il Ministro deve convocare i sindacati della dirigenza per affrontare la questione salariale e occupazionale con strumenti ben diversi da quelli messi in campo finora”.

In definitiva, “abbiamo lavorato per qualificare il Contratto collettivo nazionale per garantire tutele, diritti e carriere delle professioniste e dei professionisti, ma siamo consapevoli che sono necessari investimenti e più risorse oltre che più contrattazione, anche aziendale, per riconoscere il ruolo di chi sceglie di lavorare per il Ssn, con orgoglio e spirito di servizio e adesione all’art. 32 della Costituzione. Ora subito via alla contrattazione nelle Aziende ed al rinnovo del triennio 22/24”, ha concluso Andrea Filippi.

 

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento Territoriale  Fp Cgil VVF a seguito della risposta evasiva e inconsistente dell”Amministrazione alle note del 26 dicembre 2023  e  del 08 gennaio 2024 sul tema salute e sicurezza del personale intervenuto allo spegnimento dell’incendio presso l’impianto TMB di Malagrotta

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Fp Cgil VVF  in merito il chiarimento per la nomina di segretario nelle commissioni D.Lvo. 81/2008 – Nota DCPRE n. 595 del 16/01/2024

Pubblichiamo la nota della Fp Cgil VVF con la quale chiede un incontro per le problematiche concernenti il trattamento economico spettante al personale del per riconoscimento Causa di Servizio e P.P.O.

On.le Guido CROSETTO

Ministro della Difesa

On.le Matteo PEREGO di CREMNAGO

Sottosegretario di Stato alla Difesa

Gen. C.A Luciano PORTOLANO

Segretario Generale Difesa DNA

Dott. Lorenzo MARCHESI

Direttore Generale in s.v. di Persociv

Le scriventi OO.SS. hanno più volte rappresentata la necessità che alcune circolari e direttive emanate anche dalla Direzione Generale per il Personale Civile, fossero ritirate e/o sospese per consentire ulteriori approfondimenti.

Ultima, solo in ordine di tempo, è quella relativa al personale militare che transita all’impiego civile sulla quale FPCGIL – CISLFP – UILPA hanno anche rappresentato tratti di illegittimità.

Ebbene, a distanza di mesi non solo non c’è stata alcuna iniziativa da parte dell’Amministrazione ma non è stato fornito alcun riscontro.

Le scriventi OO.SS. apprendono invece, non senza sorpresa, che è stato sufficiente un post sui social per far sospendere la circolare sull’identità “Alias”, emanata da Persociv il 10 gennaio scorso in applicazione dell’art. 21 del C.C.N.L. FC.,circolare che, peraltro, era stata vagliata dal CUG con parere favorevole.

FPCGIL – CISLFP – UILPA ritengono inaccettabile – oltre che estremamente pericoloso ed antidemocratico, consentire ingerenze sull’applicazione del C.C.N.L. FC a soggetti che, oltre a non conoscere il dettato contrattuale, sono del tutto avulsi dalle logiche e dai percorsi interni all’A.D.

Sarebbe fin troppo semplice per chi scrive, concludere con una presa d’atto circa il fatto che il metodo del confronto previsto dal Contratto deve ritenersi “spostato” dai tavoli previsti ai social.

Invece, facendo appello al senso di responsabilità da sempre dimostrato, FPCGIL – CISLFP – UILPA, invitano a ripubblicare la circolare sull’identità “Alias” e sollecitano nel contempo le risposte a quanto nel tempo rappresentato ritenendo che la dignità del Sindacato e dei lavoratori rappresentati sia almeno pari a quella di chi esprime pareri impropri senza peraltro averne titolo.

Si resta in attesa di tempestivo riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL                       CISL FP           UIL PA

Marco Campochiaro   Massimo Ferri   Carmela Cilento

Roberto De Cesaris    Franco Volpi


– Sottosegretario alla Difesa On.le Matteo Perego di Cremnago

– Ufficio di Gabinetto

– A Direzione Generale Personale Civile –

– OGGETTO: Sentenza Corte Costituzionale n 4/2024 – Retribuzione Individuale di Anzianità.

Applicazione agli aventi diritto e richiesta incontro Come è noto la Corte Costituzionale, con sentenza n 4/2004, ha dichiarato l’illegittimità della norma che, in via retroattiva, aveva escluso il riconoscimento della retribuzione individuale di anzianità (RIA) ai sensi dell’art.9, commi 4 e 5 del Dpr 17 Gennaio 1990 n 44, maturata negli anni 1991, 1992 e 1993. Tanto premesso, le scriventi OO.SS. alfine di procedere ad applicare il provvedimento della Consulta, riconoscendo gli arretrati a tutti gli aventi diritto ed evitando inutili contenziosi, chiede apposito incontro per definire il numero dei destinatari e il relativo costo economico. Si rimane in attesa di urgente riscontro. Distinti saluti

FP CGIL                    CISL FP            UIL PA

Marco Campochiaro  Massimo Ferri  Carmela Cilento

Roberto De Cesaris  Franco Volpi

Pubblichiamo l’accordo relativo i nuovi criteri di mobilità volontaria nazionale per il personale del ruolo Vigile del Fuoco.

Nel merito, avendo più volte rappresentato all’Amministrazione e alle Organizzazioni Sindacali firmatarie la nostra perplessità normativa e costituzionale (da due Organizzazioni Sindacali favorevoli sono, inspiegabilmente, diventate tre a conferma che la coerenza non è una virtù per tutti), un accordo che sarà soggetto inevitabilmente a ricorsi legittimi da parte di coloro i quali usufruiranno delle cosiddette “leggi speciali”(42 bis, 1o4 e 267), esprimiamo grande disappunto per le nuove modalità introdotte dall’accordo che di fatto frammentano ulteriormente il personale, mettendolo uno contro l’altro.

La legge garantisce ai figli, al malato e ai cittadini di poter essere assistiti per le singole esigenze avvalendosi di un diritto legittimo, non un beneficio come qualcuno vuole far apparire.

Per la prima volta è stato messo in discussione l’unico criterio che ha sempre funzionato, trasparente e di pari opportunità quale è stato fino a ieri quello della mobilità nazionale.

Per la prima volta viene cancellato il ruolo di anzianità aprendo una voragine per il futuro. L’Amministrazione dopo questo accordo potrà sostenere che l’anzianità di ruolo non ha più alcun valore e sarà nelle condizioni di affermarlo grazie a coloro i quali hanno sostenuto, sottoscrivendolo, un accordo peggiorativo, incontrollabile dal punto di vista della trasparenza, discriminatorio in grado di favorire le clientele.

La storia ci ha insegnato che a perdere diritti ci vuole veramente poco.

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