Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
Direttore Generale
Cons. Renato Catalano
SEDE

Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG –DP
Direttore
Cons. Monica Parrella
SEDE

e p.c. Ministero dell’Economia e delle Finanze DAG – Ufficio Relazioni Sindacali Dirigente
Dott. Michele Nardone
SEDE

Oggetto: Smart Working 2019
Con l’avvicinarsi della definizione della fase sperimentale del progetto “Smart Working” prevista per gennaio 2019, che riteniamo sia stata, seppur in attesa di conoscere le valutazioni di codesta Amministrazione, un’esperienza estremamente positiva sia nei numeri che nelle modalità di svolgimento, e che anzi valutiamo potenzialmente ampliabile in termini di partecipazione e di ambito territoriale, si chiede un incontro urgente al fine di conoscere riguardo il consolidamento ed il perfezionamento dell’istituto per l’anno in corso. Atteso che ad oggi nessuna disposizione è stata attuata per garantire il proseguo dell’istituto medesimo.
In attesa di riscontro al riguardo, si porgono distinti saluti.

CGIL                                                CISL                                            UILPA
Americo FIMIANI                      Walter DE CARO                   Andrea G. BORDINI

Le trattative su dimensioni parallele

Ci giunge notizia da un altro universo che avremmo già sottoscritto l’accordo per la ripartizione dei fondi 2018.
Lo avremmo fatto privilegiando un incremento a favore degli incaricati di posizione funzionale fissa e a danno di tutto il restante personale. Questa realtà sarebbe suffragata da un documento in formato word redatto in due diverse stesure e fatto circolare da alcuni paladini della giustizia intergalattica.
Noi che al tavolo aperto sul tema in questione eravamo presenti, sentiamo il dovere di fare chiarezza. Quello circolato è un documento di lavoro presentato dall’Amministrazione e che sostanzialmente riporta la quantificazione di somme già in gran parte erogate nel corso dello scorso anno e che ha lo scopo di attivare il confronto ancora in atto mentre vi stiamo scrivendo.
Quanto al presunto “spropositato” aumento dell’indennità prevista per i titolari di posizione funzionale fissa, è bene precisare che la stessa non ha subito alcun incremento, infatti si tratta semplicemente dell’assemblaggio di voci finora mantenute ed erogate distinte, ovvero il Compenso Unico di Professionalità e la precedente indennità di posizione fissa, diventando quest’ultima onnicomprensiva.
Questo aspetto, tra l’altro, può essere rinvenuto nella lettura dell’articolo 7 del documento citato.
E’ nostro stile, invece di creare allarmismi del tutto ingiustificati, approfondire gli argomenti e avanzare proposte migliorative all’Amministrazione con la consapevolezza dell’esiguità delle risorse ancora disponibili rispetto a quanto già erogato ai colleghi nel corso dell’anno.
In tale ottica abbiamo formalmente avanzato una serie di articolate proposte alcune già trattate, altre che discuteremo nelle prossime riunioni al tavolo tecnico e abbiamo riaffermato la necessità non più differibile di sostenere, auspicabilmente con la condivisione della stessa Amministrazione nelle sedi opportune, che i compensi legati alle suddette indennità e a quelle organizzative non gravino più sul fondo di ente ma siano posti a carico dell’Amministrazione.
L’obiettivo primario, a nostro avviso, deve essere quello di individuare nuove forme di finanziamento del fondo per disporre di risorse aggiuntive funzionali a una maggiore gratificazione di tutto il Personale e con questo spirito ci stiamo adoperando per sviluppare e sostenere proposte unitarie.

FP CGIL                           CISL FP                     UILPA               CONFINTESA FP
Oberosler                         Molinari                  Di Cristo                         Savarese

Pubblichiamo la nota del Coordinamento regionale Toscana che evidenzia la grave situazione creatasi al Comando di Lucca a seguito del crollo di una parte del soffitto. Il personale non può lavorare in queste condizioni la denuncia della Fp Cgil VVF Toscana

“Michele Serra ottiene giustizia, licenziamento illegittimo”

Il Tribunale di Cagliari, Giudice del Lavoro, nella persona della dottoressa Elisabetta Tuveri, ha depositato l’ordinanza con la quale ha annullato il licenziamento per giusta causa comminato dall’Aias Cagliari nei confronti di Michele Serra, dirigente della Fp Cgil Cagliari, disponendo la sua reintegrazione nel posto di lavoro e condannando l’Aias a risarcirgli il danno, nella misura di 12 mensilità. La condotta contestata, al momento del licenziamento a Michele Serra, è stata ritenuta dal Giudice insussistente in quanto non illecita“. È quanto affermano in una nota congiunta Fp Cgil Nazionale, Fp Cgil Sardegna e Fp Cgil Cagliari.

Serra, ricordano, “era stato licenziato da Aias sulla base di una contestazione disciplinare originata da alcune dichiarazioni riportate dalla stampa e ritenute lesive dall’Aias. L’ordinanza segna un punto importante determinato dal valore della reintegra sul posto di lavoro a fronte di un licenziamento illegittimo e sana una ingiustizia perpetrata ai danni di un lavoratore, nonché delegato sindacale. Così come si dimostra, a fronte di una certificata ingiustizia, il valore dell’articolo 18 e la necessità che la tutela reintegratoria vada estesa a tutti. A Michele e al suo coraggio dobbiamo essere tutti grati, un coraggio premiato nel perseguire e ottenere giustizia”, concludono Fp Cgil Nazionale, Sardegna e Cagliari.

Al Segretario generale della Difesa/DNA
Gen.di Corpo d’Armata
Nicolò Falsaperna
R o m a

Egregio,
come Le sarà certamente noto, di recente si è resa vacante la posizione di direttore
generale del personale civile dell’A.D. che, allo stato, nelle more della definizione delle
procedure regolamentari stabilite per l’attribuzione formale dell’incarico, è diretta dal vice
direttore civile presente.
Al riguardo, tenuto conto che per quel che ci risulta tale procedura non è ancora
formalmente iniziata, è comunque necessario che nel frattempo prosegua il confronto
sindacale tra le parti su temi ed argomenti di assoluto interesse per le lavoratrici ed i la –
voratori civili rappresentati.
Soprattutto per taluni di questi, come nel caso del C.C.N.I. parte normativa, sul
quale la discussione era già stata aperta prima del periodo natalizio con l’allora Direttore
generale del personale, che decise poi di rimandare sine die l’esame della bozza di proposta
avanzata dalle scriventi organizzazioni sindacali nazionali.
In relazione a quanto sopra esposto, nelle more dell’individuazione del prossimo
direttore generale, e considerata la funzione di coordinamento espressa nei confronti delle
direzioni generali, Le chiediamo di convocare un incontro tra le parti al fine di poter effettuare
un primo punto di situazione complessivo.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro.
Con viva cordialità

Roma, 14.01.2019

Fp Cgil                          Cisl Fp                             Uil Pa                         Confsal Unsa
Francesco Quinti    Massimo Ferri/Franco Volpi        Sandro Colombi             Gianfranco Braconi

Roma, 11 gennaio 2019

Alla Cortese attenzione
Dott. Alberto Bonisoli

Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Al Capo di Gabinetto
Dott.ssa Tiziana Coccoluto

Al Segretario generale
Dott. Giovanni Panebianco

Al Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone

Al Dirigente del Servizio II – DG Organizzazione
Prof. Alessandro Benzia

Oggetto: Richiesta di apertura del confronto sulle modifiche da apportare all’attuale organizzazione
del Ministero.

Egregio Sig. Ministro,
le scriventi OO.SS. nei precedenti incontri hanno evidenziato la necessità di interventi di modifica
all’assetto organizzativo del Ministero al fine di sanare alcune storture generate dalle precedenti
riforme. Lei stesso, nel corso del nostro ultimo incontro dedicato alle misure contenute nella Legge
di Stabilità 2019 in corso di approvazione, si è impegnato a incontrare le Organizzazioni Sindacali
ad inizio nuovo anno per illustrare le iniziative da intraprendere sul versante della riorganizzazione
delle strutture.
Alla luce anche delle recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa estera si chiede di calendarizzare
con somma urgenza un confronto con le parti sociali dedicato alle modifiche che intende apportare
all’attuale organizzazione del Ministero.
In attesa di un cortese riscontro si porgono distinti saluti.

 

FP CGIL                                  CISL FP                                      UIL PA
Claudio Meloni    Giuseppe Nole’/Valentina Di Stefano          Federico Trastulli

Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito le candidature per le benemerenze del personale

Trattativa rinnovo CCNL Sanità Privata 10 e gennaio 2019

In data 10 e 11 gennaio 2019, si sono tenuti i previsti incontri con AIOP e ARIS per il rinnovo del
Contratto Nazionale di Lavoro.
La controparte ci ha consegnato, in cartaceo, le proposte su:
– Lavoro notturno
– Rapporto di lavoro a tempo parziale
– Rapporto di lavoro a tempo determinato
– Rapporto di lavoro a tempo determinato in somministrazione
– Malattia
Vi forniamo, in estrema sintesi, quanto è emerso nei due giorni d’intenso confronto che ha
registrato una buona tenuta unitaria, premettendo che sui rapporti di lavoro a termine e sulla malattia abbiamo chiesto il tempo per verificare le loro proposte.
Per affrontare compiutamente il lavoro notturno andavano, preliminarmente, sciolte le questioni che
erano rimaste in sospeso sull’orario di lavoro, a tale proposito la nostra tensione è stata quella di
avvicinare quanto più possibile la regolamentazione degli orari di lavoro tra pubblico e privato,
salvaguardando il sistema di relazioni sindacali oggi previsto per la privata.
I punti più significativi che, di fatto, rendono molti simili l’art. 27 del CCNL pubblico all’art. 18 del
CCNL della privata, sono:
1. l’orario di lavoro resta di 36 ore e di 38 ore per la posizione economica D4
2. le relazioni sindacali oggi previste dall’art. 18 sull’orario di lavoro non vengono modificate,
prevedendo una loro implentazione
3. viene previsto, come nel CCNL pubblico, che al di fuori dei turni, l’orario può essere
plurisettimanale con un minimo di 28 ore ed un massimo di 44 ore nella settimana, per un
periodo di 4 mesi, prima non indicato
4. la durata massima dell’orario di lavoro giornaliero non può superare le 12 ore, riprendo, anche
in questo caso, quanto previsto dal CCNL pubblico, ciò per impedire la programmazione di orari
di 13 ore come spesso ora avviene
5. il periodo di riferimento per calcolare la media delle 48 ore settimanali, passa dagli attuali 12
mesi a 6 mesi, come nel CCNL pubblico
6. le deroghe alle 11 ore di riposo consecutive sono solo due: per la formazione e per le riunioni di
reparto, come nel CCNL pubblico
7. i tempi di vestizione sono pari 14 minuti per tutti, le modalità di attuazione sono rimesse alla
contrattazione aziendale
8. si introduce il lavoro agile, il cui regolamento è rimesso alla contrattazione aziendale
9. sono stati inseriti una serie di nuovi commi nei quali si indica:
a) nella programmazione dei turni si dovranno considerare le esigenze familiari
b) dovranno essere fatti in modo tale da consentire l’assorbimento del debito orario
c) la comunicazione dei turni previsti dovrà essere data con congruo anticipo
d) ogni tre mesi le parti si incontrano per la verifica del rispetto di tali indicazioni
Orario di lavoro flessibile. Le misure per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la
regolamentazione della flessibilità oraria è rimessa alla contrattazione aziendale.
Lavoro notturno, si prevede:
1. oltre agli esoneri dal lavoro notturno previsti dalle leggi, in sede di contrattazione aziendale
potranno essere individuate altre fattispecie
2. l’introduzione del lavoro notturno per nuovi servizi, è materia di contrattazione
3. l’orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro
ore, la contrattazione aziendale potrà definire periodi più ampi
4. l’orario di lavoro non può superare le 12 ore
Art. 21 Rapporti di lavoro a tempo parziale
L’articolo ha subito molte modifiche, anche alla luce delle numerose modifiche legislative che sono
intercorse negli anni.
In sintesi:
– resta l’attuale percentuale del 25%, con la possibilità in sede di contrattazione aziendale di
essere modificata, come già ora previsto
– nel caso di nuove assunzioni a tempo parziale, la struttura dovrà darne tempestiva
comunicazione al personale già dipendente con rapporto a tempo pieno, al fine di garantire agli
stessi l’eventuale diritto di precedenza
– la struttura potrà chiedere l’effettuazione di ore di lavoro supplementare e straordinario, solo in
presenza di particolare difficoltà organizzative derivanti, ad esempio, da malattie brevi, fruizione
delle ferie, ecc.
– annualmente non possono essere effettuate più di 170 ore di lavoro supplementare
– nel part-time verticale, il lavoro supplementare e straordinario può essere richiesto solo giornate
di effettiva attività, salvo diversi accordi con il lavoratore
–  per comprovate esigenze di salute, familiari e di formazione professionale, il lavoratore può
rifiutarsi di effettuare il lavoro supplementare
– le clausole elastiche possono essere pattuite al momento dell’assunzione e anche
successivamente con un atto scritto; in quest’ultimo caso il lavoratore ha diritto di farsi assistere
dal Sindacato
– la collocazione temporale non può superare le 200 ore annue
–  oltre a quanto previsto dalla legge circa la facoltà di recedere da parte del lavoratore dalle
clausole elastiche, questi potrà chiede alla struttura di recederle in presenza gravi cause
connesse ad esigenze di carattere familiare o di tutela della propria salute. Ulteriori situazioni di
revoca o di sospensione, anche per tempi limitati, potranno essere individuate in sede di
contrattazione decentrata
– oltre a quanto previsto dalla legge circa la trasformazione del rapporto di lavoro, sono state
definite, con criteri di priorità, ulteriori fattispecie di cui il datore di lavoro potrà tenere conto;
assistenza diretta e continuativa nei confronti di figlio affetto da patologie dell’infanzia e dell’età
evolutiva; assistenza diretta e continuativa nei confronti di parenti entro il secondo grado e gli
affini entro il primo grado o il convivente affetti da gravi patologie o infermità; assistenza diretta
e continuativa nei confronti di figli di età non superiore a 12 anni in assenza dell’altro genitore; .
assistenza diretta e continuativa nei confronti di figlio di età non superiore ai 3 anni; i lavoratori
che devono seguire terapie mediche oppure terapie di recupero per tossicodipendenza, etilismo
ludopatia; il personale femminile al rientro della maternità per un periodo predeterminato, fino
al compimento di tre anni del bambino; la partecipazione certificata a corsi di formazione e/o di
studio in ambito sanitario, per tutta la durata del corso legale di formazione e/o di studio.
Le due giornate di trattativa ci hanno consentito di apportare positive modifiche sugli articoli sopra
illustrati; ma non possiamo certo scordare che molte sono ancora le questioni in sospeso ed altre che
devono ancora esser essere affrontate come, ad esempio, il tempo determinato, la malattia, il premio di produttività e, soprattutto, la parte economica sulla quale la controparte seguita nella sua latitanza.
I prossimi incontri sono previsti per il 29 gennaio e 12 febbraio, nel frattempo vi chiediamo di
continuare nelle iniziative di mobilitazione e di informazione alle lavoratrici e lavoratori.

Il capo area Sanità e SSAEP                                       Comparto Sanità e SSAEP
Michele Vannini                                                           Antonio Marchini

Il 14.12.2018 si è riunito il Comitato di Indirizzo dell’Ente di Assistenza Penitenziaria con ordine del giorno relativo a “Programmazione Ente di Assistenza – esercizio 2019”, e per fare il punto sulla stipula della polizza sanitaria a favore degli iscritti all’Ente. In sede di incontro viene confermata l’ampia adesione rilevata tra gli iscritti CGIL rispetto all’opportunità della polizza sanitaria. Ad ogni modo, tutti i
presenti – pur con alcune distinzioni rispetto alla rinuncia al pacco/dono – hanno convenuto sulla completezza delle garanzie base dell’assicurazione (come da relativo capitolato, consultabile sul sito dell’Ente) e sulla qualità della proposta.
La gara – bandita il 14 novembre – si concluderà il 20 dicembre 2018, e si prevede che il contratto potrà essere stipulato con decorrenza: 1 febbraio 2019.
Nel corso della riunione sono emersi altri importanti elementi; esiste infatti la possibilità che l’Ente possa essere tra i destinatari dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’art.208 del Codice della Strada (che prevede la distribuzione di parte dei proventi spettanti allo Stato, per l’assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato, dell’arma dei Carabinieri, della Guardia di
Finanza, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato). Altra fonte di entrata potrebbe provenire dai risarcimenti del danno arrecato all’ente di appartenenza della persona offesa, in caso di oltraggio a pubblico ufficiale (L.94-15 luglio 2009, art.1 c.8).
Sono stati trattati altri importanti argomenti, come l’estensione degli abbonamenti SKY, all’interno degli “spacci”, a tutti gli Istituti (il Capo del DAP, Dr.Basentini, ha manifestato la volontà di valutarne la fattibilità).
Nell’evidenziare il mancato appuntamento di luglio 2018 (concordato nella riunione del dicembre 2017), si è proposto di cercare di stabilire per il futuro almeno una seconda riunione, nel corso dell’anno, allo scopo di avere maggiore cognizione della situazione dell’Ente, e di poterla esporre con maggiore chiarezza agli iscritti.
Il Dr.Basentini ha raccolto positivamente il sollecito, fissando immediatamente la data del prossimo incontro, ad oggi stabilita per il 21 giugno 2019

I Componenti del Comitato di Indirizzo dell’Ente

CGIL Comparto Ministeri,              CGIL Comparto Sicurezza,
Dario Scognamiglio                                  Daniele Scalzo

AGGIUNTO UN ALTRO TASSELLO ALLE PROGRESSIONI

Il 2019 è iniziato con la firma dell’accordo sulle Progressioni economiche 2018 che coinvolgerà altri 8.136 dipendenti del Ministero della Giustizia e che si aggiungono alle progressioni le cui procedure si sono completate nel 2018.
Un buon modo per iniziare un anno!
Ricordiamo che le progressioni sono state previste nell’accordo sottoscritto il 26 aprile 2017, sia pur con una tempistica più celere di quanto siano state finora realizzate.
Alla procedura, il cui bando è previsto già nel prossimo mese di febbraio, potranno partecipare tutti i dipendenti in servizio al 01/01/2018 che, come prevede il CCNI, abbiano maturato almeno due anni di anzianità nella fascia economica di appartenenza.
La valutazione delle prestazioni del personale farà riferimento agli anni 2014, 2015 e 2016, come richiesto dall’organo di controllo, mentre sono stati confermati i criteri selettivi della scorsa procedura.
Le scriventi organizzazioni sindacali anche questa volta, come in occasione della firma dell’accordo sulle progressioni economiche anno 2017, hanno evidenziato come tra i criteri non sia prevista, tra l’altro, la valutazione dei titoli post laurea e la valutazione dei diplomi triennali.
L’incontro è proseguito con una relazione sulle disponibilità dei fondi del FUA 2018 e l’Amministrazione sembra essere pronta alla discussione. Attendiamo!
Noi OO.SS. abbiamo chiesto di avviare, contestualmente all’esame del FUA 2018 anche la discussione del FUA 2019 perché, solo in questo modo, l’Amministrazione attuerà un vero cambio di passo rispetto a quanto avvenuto finora.
Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ha confermato l’avvio (a breve) delle procedure di interpello per gli Assistenti Giudiziari che, pare, vadano in parallelo con le nuove 200 assunzioni previste per il mese di febbraio.

Confsal- Unsa
Battaglia

FPCGIL
Meloni

CISL FP
Marra

UILPA
Amoroso

Confintesa FP
Ratti

BUONI PASTO SODEXO? AIH AIH AIH

Sono trascorsi quasi sei mesi dall’ultima volta che queste OO.SS. avevano indotto l’Amministrazione ad adopersi al fine di dirimere l’annosa questione inerente la problematica connessa alla mancata spendibilità dei buoni pasti, tant’è che l’Amministrazione ha poi proceduto alla risoluzione del contratto con la Società inadempiente.
Basandosi sulle indicazioni della Consip l’Amministrazione ha inoltrato richiesta d’acquisto dei buoni pasto avvalendosi della Società SODEXO. Non vorremmo creare allarmismi eccessivi ma potremmo trovarci nella medesima situazione a breve dal momento che diversi esercenti pare non accettino i nuovi buoni pasto ordinati e inoltre non sono molti gli esercizi commerciali convenzionati con la predetta società. La fornitura dei buoni pasto è differente tra gli uffici centrali e territoriali in quanto per molti uffici territoriali è già prevista la fornitura dei buoni pasto elettronici mentre per gli uffici centrali ancora quelli cartacei. Sembrerebbe che ancora per un paio di mesi verranno corrisposti quelli cartacei per gli uffici centrali.
Invitiamo dunque, l’Amministrazione a verificare quanto segnalato e a porvi rimedio garantendo il diritto di spendibilità acquisito ai dipendenti e scongiurando il ripetersi di situazioni spiacevoli che ledano la dignità dei lavoratori.

CGIL                              CISL                              UILPA
Americo FIMIANI        Walter DE CARO        Andrea G. Bordini

Pubblichiamo la nota del coordinatore provinciale, riguardo le problematiche della mobilità interna

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