“Basta propaganda sulle Province, bisogna tutelare il lavoro e garantire adeguati servizi ai cittadini”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, replica alle parole del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che oggi ha annunciato l’intenzione di rivedere le funzioni delle Province ‘e la loro stessa esistenza’.
“Ritorna, nuovamente, – prosegue il dirigente sindacale – il balletto sul superamento delle Province. Dopo anni di attacchi al sistema dei servizi gestiti dalle Province, anni di tagli alle risorse che hanno messo in ginocchio questi enti, peggiorando le condizioni di lavoro di chi con mille difficoltà ha continuato e continua a garantire servizi ai cittadini, dal ‘Governo del cambiamento’ registriamo la stessa vuota retorica sull’inutilità di questi enti. Mentre anche oggi arriva dall’Upi l’allarme sulla totale assenza di risorse per mettere in sicurezza le strade e le scuole di competenza del sistema delle province”.
“Invece di solleticare la pancia delle persone e alimentare falsità su questi enti, si pensi a riorganizzare il sistema, a partire dalla garanzia della certezza delle risorse e dallo sblocco totale del turn over. Solo valorizzando il lavoro pubblico è possibile, infatti, garantire servizi adeguati e necessari ai cittadini”, conclude Bozzanca.
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Francecso BASENTINI
Roma
Al Direttore generale del Personale e delle Risorse
Dott. Pietro BUFFA
Roma
E, p.c. Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Pierina Conte
Roma
Oggetto: integrazione nota 76/2018 – Codice identificativo domanda di trasferimento mobilità nazionale istituti Livorno\Gorgona.
Egregio Direttore Generale del Personale,
ad integrazione della nota di cui all’oggetto, questo Coordinamento nazionale chiede, oltre alla possibilità di rimodulare il codice attribuito alla Casa Circondariale di Livorno aggiungendo la dicitura bis che andrebbe ad identificare il solo istituto di Gorgona, anche la facoltà di ristabilire il precedente sistema secondo il quale era prevista una maggiorazione di punteggio a tutti coloro i quali hanno svolto il servizio nella sede disagiata di Gorgona per la formazione delle graduatorie dei trasferimenti a domanda.
In aggiunta, per compensare il disagio del lavoratore che presta servizio nell’istituto disagiato sopra citato, si chiede l’opportunità che venga ripristinato un trattamento economico di missione per raggiungere la sede quotidianamente.
In attesa di celere riscontro, si inviano cordiali saluti.
Roma, 24 ottobre 2018
p. il coordinamento nazionale
Fp Cgil Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI
Pubblichiamo lo stato d’agitazione proclamato congiuntamente dalla Fp Cgil VVF e Uil PA VVF territoriali a causa delle mancate relazioni sindacali del Comando di Brindisi.
CCNI 2018 AREA VI PROFESSIONISTI
Il 23 ottobre le OO.SS. sono state convocate per l’avvio della negoziazione del CCNI 2018 per
l’Area dei professionisti, in coda a numerosi altri importanti argomenti all’ordine del giorno.
Quando, a ora tarda, si è avviata la discussione, è stata distribuita la bozza del contratto proposta dall’amministrazione, unitamente ad un “verbale d’intesa” avente ad oggetto il solo pagamento
delle indennità di coordinamento ai legali, rideterminate a seguito della recente riorganizzazione del
Coordinamento Legale. Di tale verbale d’intesa è stata caldeggiata la sottoscrizione immediata, al fine
di consentire all’amministrazione di porre in pagamento tali indennità.
Abbiamo espresso, assieme ad altre OO.SS., la nostra contrarietà a tale modo di procedere e l’avvio della negoziazione è stato rinviato al prossimo 30 ottobre.
Vogliamo qui sottolineare che il CCNI 2018 è uno snodo contrattuale importante. Proprio perché si pone a valle della pesantissima “riorganizzazione” dell’Area legale e di una serie di altri provvedimenti che hanno interessato detta Area nell’ultimo anno (introduzione del piano di lavoro a distanza, riscrittura dei criteri di attribuzione degli incarichi, introduzione del principio di rotazione), è in questa sede che occorre verificare con attenzione gli effetti di tali operazioni sui lavoratori.
Ricordiamo in particolare che la riorganizzazione era stata prospettata dall’amministrazione come un’operazione di razionalizzazione della struttura esistente. E che la diminuzione delle posizioni indennizzate avrebbe consentito “un ingente risparmio di spesa, a valere sul fondo”, da destinare tra
l’altro a “progetti speciali per il funzionamento del lavoro a distanza”, a “misure incentivanti per assicurare un presidio difensivo più consistente presso aree di criticità” (Informativa 21/11/2017).
Ricordiamo ancora che in occasione del tavolo tecnico sulla indennità di funzione di tutti i professionisti, nell’ambito della negoziazione per il CCNI 2017, si era parlato della possibilità della rideterminazione delle indennità di coordinamento, a vantaggio della indennità di funzione, che remunera i gravosissimi oneri che oggi incombono su tutti i professionisti, e che tale discussione avrebbe potuto essere affrontata solo dopo la riorganizzazione, ossia con la negoziazione del CCNI 2018.
Per non dire che ad oggi non sono ancora stati emessi i provvedimenti attuativi di tale riorganizzazione, per cui non risultano ancora definite le competenze degli uffici di nuova istituzione e i compiti dei relativi coordinatori, e che ciò preclude evidentemente la determinazione delle indennità in sede contrattuale.
Pertanto, pur dando la nostra disponibilità ad un confronto serrato che porti in tempi brevissimi
alla sottoscrizione del CCNI, chiediamo che l’amministrazione affronti questo importante passaggio
contrattuale con l’attenzione che esso richiede.
IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPS
Matteo Ariano
“Vogliamo certezze sulle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e sulle assunzioni, dal ministro Bongiorno ci aspettiamo conferme”. È quanto affermano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, dagli esecutivi unitari delle categorie del pubblico impiego, in merito al dibattito di queste ore sulla legge di bilancio.
“Si apprende dalla stampa e da bozze che circolano del testo della legge di bilancio, datata 23 ottobre, – osservano i segretari generali – che si prevedono risorse per assunzioni e contratti e che camminerebbe, insieme alla manovra, il cosiddetto ddl concretezza. Come abbiamo ribadito in questi mesi, vogliamo certezze e quindi aspettiamo conferme dal ministro Bongiorno”.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa rivendicano conferme “anche perché – precisano – se le cifre e i capitoli su cui si prevedono investimenti sono quelli che si leggono in questi testi informali, siamo in grado di dire due cose. La prima è che mancano una serie di provvedimenti in grado di dare impulso alla contrattazione decentrata. Fatti due conti rapidi per i contratti nazionali servono risorse in più anche perché vorremmo garanzie per sanità ed enti locali, oltre che per le amministrazioni centrali. La secondare, relativa alle assunzioni, è che siamo all’emergenza: vogliamo un piano chiaro e avere il quadro dei fabbisogni delle amministrazioni. Se ci saranno risposte adeguate il sindacato risponderà prontamente perché nostro obiettivo è garantire diritti, salario e qualità dei servizi, se invece verificheremo che non ci saranno risposte adeguate proseguiremo mobilitazione”, concludono Sorrentino, Petriccioli, Librandi e Turco.
PROSSIMO AVVIO DELLA II PROCEDURA DI PROGRESSIONI ECONOMICHE!
FIRMATO ACCORDO DEFINITIVO DOPO
CERTIFICAZIONE ORGANI DI CONTROLLO
Con orgoglio evidenziamo che continuiamo a rispettare gli impegni assunti!
Non appena si è conclusa la prima procedura di progressione economica con la pubblicazione della graduatoria, abbiamo sottoscritto l’accordo definitivo relativo alla seconda procedura dopo che è stato certificato dagli organi di controllo.
Ora, mentre si procederà alle eventuali correzioni in autotutela dei possibili errori della prima graduatoria segnalati dagli interessati, l’Agenzia provvederà, nei prossimi giorni, ad emanare l’atto di avvio della seconda procedura i cui requisiti di partecipazione dovranno essere posseduti, come è noto, al primo gennaio 2018.
L’iter di svolgimento della seconda progressione economica ricalcherà quello della prima salvo che la tempistica di conclusione sarà più breve, visto il consolidarsi dei dati relativi ai titoli e servizi dei candidati ormai in gran parte aggiornati.
La stessa Agenzia, in data odierna, ha confermato la possibilità che anche la graduatoria di questa seconda graduatoria sarà pubblicata entro il corrente anno.
Pertanto ai 17.760 vincitori della prima procedura si sommeranno i 9.402 della seconda ottenendo così, come avevamo da sempre preannunciato (malgrado“perditempo e iettatori”), il passaggio, entro il 2018, del 75% dei lavoratori che hanno partecipato alle procedure.
Confermata, inoltre, la terza procedura che si svolgerà nel 2019 come da intesa già sottoscritta nel dicembre dello scorso anno.
Roma, 23 ottobre 2018
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/UNSA
Boldorini Silveri Cavallaro Sempreboni
– D I F E S A –
FIRMATO STAMANE L’ACCORDO SULLE
PROGRESSIONI ECONOMICHE ANNO 2018
PERSONALE CIVILE A.I.D.
Vi comunichiamo che abbiamo raggiunto e sottoscritto stamane con il Direttore di Agenzia Industrie Difesa l’accordo stralcio sulle progressioni economiche nelle aree funzionali del personale civile dipendente.
In sostanza, riservandoci di trasmettervi il testo dell’accordo firmato appena reso disponibile dall’Agenzia, sono 230 i passaggi retributivi concordati nell’ambito della disponibilità economica di quest’ultima per una spesa complessiva di circa 440.936,44 euro, così distinti:
n. 222 area II^
n. 8 area III^
Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa Confsal Unsa
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi Gianfranco Braconi
Franco Volpi
“Proclamiamo lo stato di agitazione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Occorre un preciso impegno sul rinnovo del contratto, sulle assunzioni, sul riconoscimento del sistema Inail, la previdenza complementare e tanto altro”. Con queste parole la Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco proclama lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo.
“Attualmente ci sono pesanti squilibri nell’attribuzione delle risorse a scapito del personale operativo che vanno risolti con il rinnovo del contratto e con investimenti ad hoc. L’eccesso di burocrazia prefettizia ingessa il Corpo che al contrario richiede autonomia, decentramento e flessibilità. Manca inoltre la democrazia nei posti di lavoro. Troviamo incomprensibile che le lavoratrici e i lavoratori non possano, come negli altri posti di lavoro, eleggere i propri rappresentanti. È arrivato il momento di una legge che regolamenti le elezioni Rsu per i Vigili del Fuoco”.
“Il lavoro svolto dai Vigili del Fuoco è sempre rivolto ai cittadini, c’è bisogno di un servizio efficace ed efficiente, adeguato ai loro bisogni e quelli del paese. Per questo proclamiamo lo stato di agitazione” conclude la Fp Cgil Vigili del Fuoco.
La FP CGIL, attraverso il suo coordinatore Nazionale dei Vigili del Fuoco Mauro Giulianella, sostiene la manifestazione del 26 ottobre a Madrid organizzata dai compagni spagnoli di CCOO.
Le compagne ed i compagni dei vigili del fuoco chiedono una reale applicazione della Legge sulla Sicurezza e Protezione per evitare le morti e le malattie professionali.
Affermano che è necessario definire i ruoli e le competenze dei vigili del fuoco e anche dei Servizi a cui appartengono.
È tempo di porre fine alla violazione dei compiti professionali, mettendo bene in chiaro le diverse funzioni dei vigili del fuoco.
I vigili del fuoco di CCOO chiedono inoltre il riconoscimento del cancro come malattia professionale.
La FP CGIL, por medio de su coordenador nacional de los Bomberos Mauro Giulianella, apoya la demostración del 26 de octubre en Madrid organizada por los compañeros españoles de CCOO.
La bomberas y los bomberos solicitan una aplicación real de la Ley de Seguridad y Protección para que se eviten muertes causadas por la profesión.
Afirman que es necesario definir los roles y las competencias de los bomberos y también de los Servicios a los que pertenecen.
Es el momento de poner fin a la violación/infracción de las tareas profesionales, poniendo bien en claro las diferentes funciones de los bomberos.
Lo bomberos de CCOO Madrid piden además el reconocimiento del cáncer como enfermedad profesional.
FPCGIL, through the National Coordinator of firefighters Mauro Giulianella, supports the demonstracion of 26th of october called by the spanish collegues from CCOO.
They ask for a real application of the Safe and Safety Law to avoid occupational diseases and deaths.
It is necessary to define roles and professionals tasks of firefighters and define Fire Services they belong to.
They ask to put a stop to professional trespassing or infringement and make clear which are the different functions of firefighters.
Furthermore they ask for the recognition of cancer as an occupational disease.
COMUNICATO CONGIUNTO
Mentre si attende il rinnovo del CCNL della PCM (ormai scaduto da 10 anni!), l’Amministrazione ancora una volta agisce alle spalle dei dipendenti della PCM.
Così, ignorando il confronto con le rappresentanze dei lavoratori, l’Amministrazione ha proceduto ad indire due bandi di concorso per assunzioni alla PCM attraverso RIPAM di cui:
1) Concorso pubblico, per titoli e per esami, per 13 posti per dirigenti di seconda fascia a tempo indeterminato da inquadrare nel ruolo speciale della
protezione Civile e 4 posti di personale da inquadrare nei ruoli della PCM;
2) Concorso pubblico, per titoli e per esami per la copertura di 12 posti di personale non dirigenziale a tempo indeterminato da inquadrare nei ruoli della PCM.
Trattandosi di assunzioni legate ai fabbisogni reali dell’amministrazione, quantomeno l’Amministrazione avrebbe dovuto coinvolgere preventivamente le OO.SS. nella individuazione dei fabbisogni stessi, tanto è vero che sono state tralasciate, riguardo al concorso per dirigenti, linee di attività che risultano nevralgiche per il funzionamento della Protezione Civile, come ad esempio “l’area medica”.
Ora, fermo restando che le politiche assunzionali sono sempre ben accette quando non in contrapposizione con i diritti dei lavoratori della PCM, L’Amministrazione, invece di impegnarsi a risolvere le questioni che essa stessa ha creato, ha definitivamente “trascurato”, con miopia assurda, ogni forma di politica del personale abbandonando al proprio destino i dipendenti, secondo quanto affermato da alcuni vertici ammistrativi, ormai “vecchi e demotivati “ della PCM.
Nascondendosi dietro a fantasiose interpretazioni di norme e contratti:
L’Amministrazione
– non ha affrontato e non affronta le questioni riferite ai vecchi passaggi tra le aree (che ha prodotto un contenzioso inaudito), per esempio, facendo scorrere la graduatoria interna come ha fatto per quella del concorso esterno oppure correggendo un loro errore attraverso l’istituzione di un nuovo ordinamento professionale che riconosca a tutti i lavoratori di accedere ai percorsi di carriera senza sbarramenti per un giusto riconoscimento della professionalità acquisita e dei titoli di studio;
– ignora completamente l’applicazione dell’art. 30 del dlgs 165/01, che prevede, prima di ogni espletamento di concorsi esterni, l’inquadramento del personale comandato, come hanno fatto (e stanno facendo nuovamente) altre Ammministrazioni dello Stato. Anzi per ottemperare a qualche richiesta di nuovi “capi Dipartimento” senza alcun criterio e di un buon andamento ed economicità dell’amministrazione, sono stati restituiti (o sono in via di restituzione) comandati in servizio da decenni in PCM, con il pretesto che non hanno la professionalità adeguata per il nuovo vertice; che fine ha fatto la “banca delle professionalità” tanto voluta dai vertici amministrativi tanto da farne un obiettivo trasversale che avrebbe permesso una mobilità interna del personale?
SE QUESTE SONO LE PREMESSE PER L’AVVIO DEL RINNOVO DEL CCNL…
PREPARIAMOCI A DIFENDERE CON FORZA I NOSTRI DIRITTI!
Alle Lavoratrici e ai Lavoratori Agenzia delle Entrate
Nella giornata di venerdì scorso sono state pubblicate sull’INTRANET dell’Agenzia delle Entrate le
graduatorie della procedura selettiva di sviluppo economico per il 2017.
E’ bene ricordare che questo primo traguardo fa parte di un più ampio accordo siglato con l’Agenzia delle Entrate da FP CGIL – CISL FP – UIL PA – UNSA – FLP nazionali il 21 dicembre 2017, che prevedeva nel triennio 2017/2018/2019, 17.762 passaggi riferiti al primo anno, ulteriori 9.400 sul secondo e, infine, il completamento della procedura nel 2019.
Le procedure riferite al 2017 e al 2018 sono state e saranno avviate entrambe in corso d’anno per evidenti motivi, il principale dei quali è che, all’avvio delle trattative nel 2017, le risorse a disposizione avrebbero consentito il passaggio solo di poche migliaia di dipendenti, oltre ad avere, l’amministrazione, fatto proposte di merito universalmente ritenute irricevibili. D’altra parte, al contrario, i sindacati volevano raggiungere l’obiettivo di consentire il passaggio nel triennio di tutti i dipendenti aventi diritto. Obiettivo raggiunto, grazie all’azione unitaria di (quasi) tutte le OO.SS., solo con lo stanziamento delle risorse mancanti nella legge di bilancio del 2018 (dicembre 2017).
Non abbiamo concordato le procedure per i passaggi economici nel 2017 per la mancanza di risorse e perché non condividevamo le proposte di merito di parte pubblica; le abbiamo concordate quando le risorse sono state reperite e avrebbero consentito un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni a tutti i lavoratori dell’Agenzia.
Ora, con la firma il prossimo 23 ottobre dell’accordo definitivo per altri 9.400 passaggi economici
un altro passo in avanti viene compiuto.
Inoltre, se la pubblicazione delle graduatorie di questa seconda procedura di sviluppo economico
avverrà entro il 31/12, anche la sua decorrenza economica sarà 1/1/2018, uguale a quella avviata
a conclusione venerdì scorso.
Infine, con la terza procedura prevista, che sarà firmata presumibilmente a fine anno/inizio 2019, si
chiuderà il cerchio completando l’intesa programmatica triennale del 21 dicembre 2017.
Tutto ciò è stato possibile solo grazie all’impegno delle OO.SS. firmatarie che hanno messo da parte le diversità privilegiando il percorso unitario nell’interesse dei lavoratori. Chi dei sindacati è restato fuori da questo percorso, per propria scelta, può continuare a raccontare un’altra storia che però è smentita dai fatti.
Come si dice in questi casi IL TEMPO E’ GALANTUOMO.
Il Coord.re Agenzie Fiscali FP CGIL
Luciano Boldorini