La Federazione CGIL Polizia Penitenziaria, rappresentata da Mirko Manna, solleva serie preoccupazioni riguardo la gestione delle carceri della Campania da parte della Provveditrice Castellano. I problemi evidenziati includono aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, Educatori, Assistenti Sociali e personale Sanitario.

Afferma Manna: “Le condizioni attuali nelle carceri campane sono estremamente preoccupanti. Il personale sta affrontando un elevato disagio lavorativo che minaccia la loro sicurezza e salute. È urgente e necessario che il Capo del DAP Giovanni RUSSO prenda provvedimenti per sostituire la Provveditrice Castellano, la cui gestione si è dimostrata inadeguata.”
Prosegue Manna: “Non possiamo aspettare altri eventi tragici per riconoscere il fallimento della gestione attuale delle carceri campane. Invitiamo il Ministro Nordio ad agire prima che la situazione peggiori.”
Inoltre, il comunicato sottolinea che la gestione della Castellano non solo è discutibile dal punto di vista operativo, ma anche trattamentale, basti pensare alle due rivolte avvenute pochi giorni nelle carceri di Avellino e Salerno. “È necessario un cambiamento coraggioso. Chiediamo al Dott. Russo di avvicendare la Castellano a causa del grave disagio che ha causato ai lavoratori e alle lavoratrici delle carceri campane.”
“Lanciamo un appello urgente al Ministro Nordio – conclude Manna – per un intervento immediato e decisivo, al fine di tutelare la sicurezza e il benessere del personale nelle strutture penitenziarie della Regione Campania.”
Roma, 20 novembre 2023

Nelle prossime settimane saremo chiamati a discutere del rinnovo del regolamento sul lavoro agile.

Nell’attesa che l’Amministrazione ci convochi su questo aspetto importante, anche per valutare la possibilità di introdurre ulteriori forme di lavoro da remoto, come il coworking, poniamo l’attenzione sul tema del riconoscimento dei buoni pasto in lavoro agile.

Nelle scorse settimane, l’ARAN ha emanato un parere – relativo al comparto delle Funzioni Locali, ma ugualmente utile – riguardante le regole per la maturazione del buono pasto, nel quale chiarisce che il buono pasto si può riconoscere “oltre che per la prestazione lavorativa svolta al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, anche per  attività lavorativa prestata  al pomeriggio con prosecuzione nelle ore serali, oppure nelle ore serali con prosecuzione notturna, purché sia effettuata una pausa non inferiore ai trenta minuti”.

In sostanza, secondo l’Ente che rappresenta la parte datoriale al tavolo di contrattazione nazionale, “il CCNL si è limitato semplicemente ad individuare i presupposti di carattere generale richiesti per il riconoscimento del buono pasto rinviando all’autonomo potere decisionale, spettante ai singoli enti del comparto, la disciplina di dettaglio degli aspetti applicativi dell’istituto contrattuale, previo confronto con le organizzazioni sindacali.

Il parere chiude in modo molto chiaro: Sono gli enti, quindi, che devono definire con il proprio regolamento le regole e le condizioni di dettaglio per la fruizione del buono pasto, ivi compresa l’entità delle prestazioni minime antimeridiane e pomeridiane, pomeridiane e serali o serali e notturne a tal fine richieste al personale”.

In parole povere, l’ARAN – che, ripetiamolo, rappresenta la parte datoriale – chiarisce che non vi sono ostacoli al riconoscimento del buono pasto.

Proprio per questo, crediamo che l’INL possa riconoscere – in sede di confronto con le organizzazioni sindacali – il buono pasto alle lavoratrici e ai lavoratori anche durante le giornate di lavoro agile.

Cosa si aspetta, dunque? Si convochi al più presto un tavolo sul rinnovo del lavoro agile prevedendo il riconoscimento del buono pasto. Anche questo è un modo per andare incontro alle richieste di miglioramento del salario dei lavoratori, oggetto della mobilitazione di queste settimane.

Roma, 20 novembre 2023

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

Firmati i contratti integrativi del Fondo Risorse Decentrate e su alcuni istituti
dell’orario di lavoro Il giorno 14 novembre abbiamo proceduto a firmare definitivamente il contratto che regola la disciplina dell’utilizzo delle risorse del Fondo Risorse Decentrate anno 2022,
le Scriventi OO.SS purtuttavia hanno prodotto una nota a verbale all’accordo in cui ne denunciano l’estrema esiguità delle risorse che non permettano e soprattutto non ci permetteranno di applicare correttamente tutti gli istituti contrattuali finanziati da tali risorse (differenziali stipendiali, posizioni organizzative, indennità per specifiche responsabilità, turni, performance individuale e collettiva etc.…),

A fronte di un aumento degli organici e delle nuove assunzione non si è avuto da parte dell’amministrazione nessuna azione volta ad aumentare la parte stabile del Fondo così come è stato fatto per molte altre amministrazioni dello stato. Pertanto abbiamo deciso che non firmeremo nessun accordo del Fondo a partire dal 2023 che al proprio interno contengano le posizioni organizzative che gravano sempre di più sul fondo stesso a meno che l’amministrazione sin dal 2024 non recepisca a bilancio risorse che permettano una giusta retribuzione accessoria per tutti.
Inoltre abbiamo firmato il contratto integrativo su alcuni istituti dell’orario di lavoro soggetti a contrattazione sollecitando l’amministrazione a procedere quanto prima a normare contrattualmente anche l’istituto della flessibilità, ad emanare una circolare omnicomprensiva per regolare altri istituti dell’orario di lavoro non soggetti a contrattazione ma che hanno bisogno di essere disciplinati.
Infine abbiamo chiesto che nel mese di dicembre si proceda al confronto previsto dal CCNL per la definizione dei criteri per i passaggi in deroga di area in modo che all’inizio anno possano essere pronti i bandi, allo steso modo procedere per le progressioni economiche all’interno delle aree anno 2024.
Si allegano i contratti e la nota a verbale

Pubblichiamo la nota di richiesta del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di aggiornamento della modulistica nell’area download del Comando Provinciale

Pubblichiamo  la nota del coordinamento provinciale riguardo il mancato riconoscimento del buono pasto per il personale spettante

Pubblichiamo la circolare di mobilità emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo il ruolo Ispettori Informatici

Pubblichiamo la nota della Segreteria Regionale Fp Cgil e del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF con la quale evidenziano la carenza di organici per i settori delle specialità nautiche e sommozzatori

Pubblichiamo la nota di risposta della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la richiesta della Fp Cgil VVF sulla carenza del personale presso l’isola di Pantelleria

A seguito della richiesta Fp Cgil VVF di chiarimento in merito utilizzo delle lenti da vista per il settore delle specialità aeronavigante pubblichiamo la risposta della Direzione Centrale per l’emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la distribuzione del FA 2020

Roma, 16 nov – “Le risorse per il rinnovo dei contratti di forze di polizia e vigili del fuoco sono insufficienti. Il miliardo e mezzo annunciato stamattina dal governo, infatti, è parte del Fondo Contratti in legge di bilancio che ammonta a complessivi 5,310 miliardi per il triennio 2022/2024 mentre per il triennio 2019/2021 ammontava a 6,575 miliardi. In più nella relazione del MEF si certifica un incremento delle retribuzioni medie del 5,78% con un’inflazione intorno al 10% mentre l’incremento a regime del 4,07% del 2021 (con un’inflazione sensibilmente più bassa), fu riversato interamente sulle retribuzioni tabellari, fisse e continuative, mentre oggi si chiede di utilizzare quelle risorse su trattamenti accessori o, addirittura, sullo straordinario. Così oltre al danno delle mancate assunzioni anche la beffa di doverci pagare da soli il carico di lavoro maggiorato”.
Lo ha detto Florindo Oliverio, segretario nazionale Fp Cgil (funzioni centrali) all’incontro con il presidente del Consiglio ed altri ministri con i comparti sicurezza e soccorso.

“Per questi due comparti – osserva – i contratti del 2019/2021 videro uno stanziamento, al netto degli oneri riflessi, di circa 2 miliardi di cui 1,1 miliardi sul 2021, mentre per il 2022/2024 ci sarebbe 1 miliardo nel 2024 e pochi spicci nei primi due anni. Al netto di retribuzioni più alte su cui calcolare gli incrementi, e del fatto che, in particolare per i Vigili del Fuoco, auspichiamo che gli incrementi retributivi tengano conto delle retribuzioni rivalutate da ultimo nel 2022 (e non al 2021), per effetto del ritardato pagamento della armonizzazione del contratto 19/21”.

“Sulle altre partite rileviamo negativamente che oggi si dica che le risorse destinate alle assunzioni straordinarie non fatte saranno utilizzate per rivalutare gli importi dell’ora di straordinario: é l’ammissione di una sconfitta sul versante del reclutamento e l’ennesima esposizione al rischio per chi lavora nelle trincee della sicurezza e del soccorso. Chiediamo al governo – spiega Oliverio – di assumere la sicurezza sul lavoro come priorità facendo rientrare anche questi comparti nel regime assicurativo INAIL: crediamo debba essere un principio assoluto che la salute e l’incolumità fisica di quanti servono lo stato non è scambiabile con qualche polizza assicurativa”.

“Infine – conclude il segretario nazionale Fp Cgil – prendiamo atto dell’impegno di finanziare gli adeguamenti stipendiali della dirigenza e vorremmo qui far presente al presidente Meloni che una categoria di dirigenti, la dirigenza penitenziaria, da non confondere con quella del Corpo di Polizia Penitenziaria, aspetta ancora il primo accordo negoziale dalla legge del 2005 che ne stabilì esistenza e procedure. Un’attesa troppo lunga, 18 anni, per personale che ha pesanti responsabilità sul campo e in prima linea nella gestione di istituti penitenziari e non solo, costretta, assieme ai colleghi di polizia penitenziaria, a carichi di lavoro insopportabili per le forti carenze di organico e di mezzi. É con il pensiero rivolto a quanti quotidianamente vivono nell’incertezza del presente e del futuro servendo lo stato H24 che giudichiamo del tutto inadeguato quanto la legge di
bilancio mette loro a disposizione”.

In data 15 novembre 2023, presso la sede Anffas, a Roma, le OO.SS. Fp CGIL, CISL FP e UIL FPL, hanno incontrato la delegazione trattante di Anffas, per la ripresa della trattativa sul
rinnovo del CCNL.
Come ricorderete la parte datoriale, a luglio 2023, aveva chiesto una sospensione del confronto, che aveva portato le OO.SS. all’ apertura dello stato di agitazione proclamato presso
il Ministero del Lavoro per la procedura di raffreddamento espletata in data 21 luglio 2023, concluso con il mancato accordo e la conseguente mobilitazione sindacale a livello territoriale
e nazionale.
Tale azione sindacale ha permesso la riapertura delle trattative richiesta dall’Associazione Anffas.
Durante l’incontro le parti hanno manifestato la volontà di riprendere la discussione sulla parte economica e sulle parti normative rimaste ancora in sospeso.
A conclusione le parti hanno fissato una nuova data di incontro, prevista per il giorno 22 dicembre 2023.
Continueremo a tenervi aggiornati.

FP CGIL       CISL FP      UIL FPL
M. Vannini   F. Berardi  P.Bardoscia

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