VVF – “Patto per il Soccorso” ed attuazione pre-accordo economico del 31.10.2007

18 Luglio 2011


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"Patto per il Soccorso" ed attuazione pre-accordo economico del 31.10.2007

23.04.2008 – Il 22 aprile u.s., il Capo Dipartimento, Dott. Giuseppe Pecoraro, ha incontrato le OO.SS. per discutere l’applicazione degli accordi contrattuali riguardanti i 10 milioni di euro lordi (e per il solo 2008) del “patto per il soccorso” e l’eventuale ratifica di quanto già discusso nella riunione sindacale dello scorso 8 aprile per l’aumento di 2 euro dell’indennità di turno (da 3 a 5) e per l’istituzionedi di un’indennità di presenza  corrispondente ad 1 euro per ogni giornata di lavoro.

Si è trattato di una riunione a dir poco complicata.

– In premessa, a latere dell’oggetto della riunione, l’Amministrazione ha comunicato alle OO.SS. le modalità di partecipazione del Corpo alla Festa della Repubblica del 2 giugno (la solita sfilata a passo di marcia!!!), preannunciando anche la volontà di dare una sorta di riconoscimento alla disponibilità dei partecipanti con la consegna di specifici fregi di merito. La delegazione FPCGIL VVF (A. Forgione, F. Moretti, M. D’Ambrogio, V. Zazzaro) ha duramente criticato l’idea di distogliere unità ai Comandi – per insegnar loro a marciare – soprattutto a fronte delle gravi e note carenze di organico che mettono giornalmente in discussione la capacità operativa del Corpo. Sia chiaro, la nostra protesta non ha inteso assolutamente mettere in discussione l’importanza della Festa della Repubblica, alla quale, giusto per evitare malintesi, è sacrosanto partecipare: possibilmente non a passo di marcia – anche per non indurre confusione nell’opinione pubblica rispetto a compiti, funzioni e ruolo sociale dei Pompieri, delle Forze di Polizia e delle Forze Armate – ma semplicemente esponendo, così come fanno altre Organizzazioni dello Stato – come ad esempio la Protezione Civile – il meglio dei propri mezzi e delle prorie attrezzature più evolute. 

– Venendo all’oggetto della riunione e per quanto riguarda le risorse del “patto per il soccorso”, è stato confermato che esse, come indicato dal contratto, devono essere preliminarmente indirizzate ad aumentare la quota delle indennità festive ed a ripristinare l’indennità di trasferta. Abbastanza semplice la discussione riguardo l’aumento della quota oraria da destinare alle festività una volta determinati gli organici interessati e il numero annuo delle stesse. Meno semplice, invece, quella sulle trasferte, che dovrebbe tenere conto, oltre che del principio generale, anche delle condizioni specifiche che si determinano ordinariamente e giornalmente nelle sedi di servizio, spesso anche nel medesimo territorio.

Per completare il quadro del “patto per il soccorso” l’Amministrazione ha proposto di istituire un’indennità di reperibilità e di compensare lo straordinario per la formazione del personale.
 
– Riguardo all’indennità di reperibilità, come si evince dai testi del “patto per il soccorso” circolati nei mesi passati, l’Amministrazione, sulla base di eventuali stati di preallertamento – ovvero in previsione di eventi emergenziali di tipo antropico/ambientale – vorrebbe individuare una quota di personale reperibile (ovviamente solo nei Comandi interessati) con il quale potenziare il dispositivo del soccorso qualora dallo stato di allerta si conclami lo stato di mergenza. La discussione sull’argomento, come è facile immaginare, non è stata per niente semplice; per quanto ci riguarda non abbiamo obiettato l’intento di prevedere un istituto, sicuramente riconducibile alle finalità del patto, teso a migliorare il servizio al cittadino, quanto i risvolti dello stesso su diritti e tutele di ciascun lavoratore, nonché la sua compatibilità con quanto già previsto dai CCNL in vigore, come, ad esempio, il raddoppio dei turni in caso di calamità conclamata. In estrema sintesi, l’argomento è delicato, tuttavia siamo disponibili ad approfondirlo a condizione che l’istituto in parola non si sostituisca alla necessità di implementare le dotazioni organiche (le cui drammatiche carenze sono universalmente note), nè sia uno strumento per risparmiare soldi sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini (se c’è personale reperibile, avrà ancora senso l’eventuale raddoppio dei turni?).

Sullo straordinario per la formazione ci siamo dichiarati disponibili a discuterne, a patto che, stabilite le priorità formative di tutti i ruoli del Corpo, riguardi tutto il personale; così come, non abbiamo obiezioni ad utilizzare risorse per garantire il mantenimento di particolari qualificazioni, purché ciò avvenga a fronte della definizione di precisi modelli organizzativi attraverso cui, tali qualificazioni si sviluppino, non in modo schizzofrenico come è avvenuto fino ad ora, ma all’interno di un progetto equilibrato e compatibile con le necessità del Corpo, ma anche con la salute e sicurezza di “tutti” gli operatori. 

– Infine, sulla proposta avanzata da una parte del tavolo di utilizzare le risorse del patto per coprire, attraverso il ricorso allo straordinario, le carenze di organico per determinate figure professionali imprescindibili nella composizione della squadra di intervento, siamo sempre più preoccupati dalla tendenza per la quale, lo straordinario diventa ogni giorno di più strumento stabile di incremento del salario, malgrado ciò corrisponda ad un aumento della prestazione lavorativa e ad un peggioramento delle condizioni generali di qualità della vita e del lavoro. Tuttavia, poichè siamo assolutamente coscienti delle difficoltà economiche in cui versa la stragrande maggioranza dei lavoratori, non volendo, appunto, escludere a priori il ricorso allo straordinario, che sia almeno chiaramente e strettamente limitato a particolari ed evidenti situazioni di difficoltà operativa ed al tempo necessario al recupero minimo delle condizioni succitate. 

Il confronto proseguirà nei prossimi giorni a partire dall’8 maggio p.v. e, considerata la volontà di chiudere in un’unica sessione tutto quanto riguarda l’utilizzo del FUA, ricomprenderà anche la parte legate all’incremento dell’indennità di turno e giornaliera. 
 

 

Per la delegazione trattante FPCGIL VVF
Franco MORETTI

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